Tribuna Politica-BW Edition PARTE II

Collapse
This topic has been answered.
X
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts
  • germanomosconi
    Bodyweb Senior
    • Jan 2007
    • 15623
    • 639
    • 1,031
    • pordenone
    • Send PM

    ha ragione.
    lo stesso vale per i carabinieri che hanno inseguito quel delinquente in motorino
    Originariamente Scritto da Marco pl
    i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
    Originariamente Scritto da master wallace
    IO? Mai masturbato.
    Originariamente Scritto da master wallace
    Io sono drogato..

    Commenta

    • Sean
      Csar
      • Sep 2007
      • 120897
      • 3,446
      • 3,505
      • Italy [IT]
      • In piedi tra le rovine
      • Send PM

      Latino alle medie (non obbligatorio), più storia ma solo di Italia e Occidente: le novità di Valditara per la scuola

      Il ministro Valditara annuncia le nuove indicazioni per scuole elementari e medie: più musica, fin dai primi anni di scuola, più epica, anche quella nordica, e più storia, ma solo quella dell'Italia e dell'Occidente

      Torna il latino alle medie, anche se non sarà obbligatorio. E tornano le poesie: da imparare a memoria come filastrocche. E poi basta con la storia del mondo: gli alunni italiani dovranno concentrarsi fin dalle elementari sui popoli italici, sulle origini e le vicende dell'Antica Grecia e di Roma, sui primi secoli del Cristianesimo. E poi sull'Europa e sull'America: sulla storia dell'Occidente insomma, non su quella del mondo.

      Una svolta fortemente identitaria - con i bambini avviati fin da piccoli alla lettura della grande poesia italiana (Pascoli, Gozzano) - temperata qua e là da concessioni esterofile: dagli haiku giapponesi ai nuovi fantasy, come la saga di Percy Jackson sugli dei dell'Olimpo. Ma anche tanta musica, finora colpevolmente negletta dalle nostre scuole, fin dai primi anni di scuola.

      ​ Sono queste solo alcune delle novità contenute nelle nuove Indicazioni Nazionali per le scuole del primo ciclo presentate ieri in Cdm dal ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che ha scelto di anticiparle attraverso un'intervista a Il Giornale.

      Dopo mesi di lavoro la commissione di esperti incaricati dal ministro ha messo a punto lo schema generale di quelli che dovrebbero diventare i nuovi «programmi scolastici», anche se non si chiamano più così da anni.

      Rispetto ai nomi fatti a suo tempo dal ministro, che comprendevano essenzialmente docenti universitari di pedagogia, Valditara nell'intervista menziona altre personalità, più note, del mondo della cultura: lo storico ed editorialista del Corriere Ernesto Galli della Loggia - che sta lavorando anche alla riforma dell'università per conto della ministra Berini - il latinista Andrea Balbo, il presidente emerito dell'Accademia della Crusca Claudio Marazzini, l'italianista Claudio Giunta, il violinista Uto Ughi.

      Il ministro ci tiene a precisare che lo scheletro messo a punto finora è il risultato anche di una serie di audizioni svolte sentendo associazioni di genitori, docenti e studenti e che comunque ora si aprirà una fase di «ampio confronto», visto che bene che vada le nuove disposizioni non andranno in vigore prima dl 2026-27. Ma vediamo nel dettaglio le principali novità.

      Scuole elementari

      Mentre finora i programmi veri e propri partivano di fatto dalla terza elementare, essendo i primi due anni dedicati a imparare a leggere, scrivere e far di conto, le nuove indicazioni prevedono che fin dalla seconda elementare i bambini vengano introdotti ai grandi classici della letteratura dell'infanzia (Verne, Stevenson) ma anche alla poesia, senza disdegnare flastrocche e scioglilingua, da imparare a memoria, come in verità già si fa all'asilo. Verrà dato anche un nuovo impulso allo studio della storia, non però come disciplina fondata sullo studio dei documenti, dei reperti e delle fonti, ma come «grande narrazione», secondo le parole del ministro, partendo dalla lettura della Bibbia e dell'epica classica: Iliade, Odissea, Eneide, ma anche le saghe norrene care ai popoli germanici, anche sotto forma di graphic novel. Si punterà finalmente anche sulla musica finora trascurata.

      Scuole medie

      La novità più importante per i ragazzi delle medie è il ritorno del latino in seconda: un'ora alla settimana. Non sarà però obbligatorio, ma a scelta delle famiglie. Molte scuole medie del resto già lo fanno in autonomia, per lo più al pomeriggio visto che già così l'orario è compresso fra le 8 e le 14. A meno che non si scelga di metterlo al mattino a scapito di qualche altra materia. Si tratta di una prima infarinatura che ha il duplice scopo di far esercitare i ragazzi nella traduzione per sviluppare le cosiddette competenze di «problem solving» ma soprattutto di rafforzare la consapevolezza del legame fra la lingua italiana e il latino per «trasmettere l'idea della continuità, il tema importantissimo dell'eredità». Allo stesso modo verrà riformato lo studio della storia: niente più geostoria, niente più ibridazioni con la geografia, meno mondo insomma, e più Paese. Si privilegerà lo studio della storia dell'Italia, dell'Europa ma anche dell'America, cioè di tutto e solo l'Occidente, con buona pace della lunga tradizione di scambio con il Medio e il lontano Oriente che ha caratterizzato la nostra storia fin dalle origini.


      Scuole superiori

      La riforma presentata ieri è solo la prima parte di un lavoro più ampio destinato a coinvolgere anche le scuole superiori: la commissione è già al lavoro anche su quello. Scopo dichiarato di questa revisione del curriculum è cercare di rispondere a quella che ormai è diventata un'emergenza nazionale, visto che le rilevazioni periodiche degli apprendimenti dicono che uno studente su tre ha scarse competenze lunguistiche. Si è scelto di farlo partendo dai programmi invece che da un più profondo ripensamento dei metodi didattici ed eventualmente anche della scansione elementari-medie-superiori che vede nell'anello di mezzo il tratto più debole nel quale si innestano la maggior parte dei ritardi di apprendimento.

      ​CorSera
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


      Commenta

      • Sean
        Csar
        • Sep 2007
        • 120897
        • 3,446
        • 3,505
        • Italy [IT]
        • In piedi tra le rovine
        • Send PM

        La Bibbia a differenza della Iliade, Odissea, Eneide, è un testo prettamente religioso...che certo è importante conoscere almeno per sommi capi però alle elementari non so quanto potrebbe essere utile: in genere è l'ora di religione, o il catechismo (per chi ci va) a supplire. Non mi ricordo di aver studiato la Bibbia alle elementari ai "miei tempi" (tipo un paio di secoli fa ormai)...anche perchè è un testo sterminato dove si deve avere una certa preparazione, per i simboli, le allegorie, le interpretazioni...per cui a livello di classi elementari l'utilità effettiva è tutta da vedere.

        Sull'insegnamento alle medie della storia come storia d'Italia e d'occidente sono anche d'accordo...in fondo è sempre stato fatto così.

        Le saghe norrene le avrei lasciate perdere, sono anche quelle un ambito particolaristico che non aggiungono nulla ad una conoscenza storica di "base" ma piuttosto rappresentano una "specializzazione" per chi è interessato. Nella storia di Roma, d'Italia e della Grecia, a livello mitologico e di epos, c'è già tutto quello che occorre per orientarsi poi nei livelli successivi. Le saghe norrene interessano i tedeschi e i popoli del Nord, perchè non credo che siano le medie il luogo per uno studio comparato delle religioni e della mitologia...all'alunno serve la base per comprendere come mai quel tempio si chiama di "Marte" (quindi chi fosse Marte), chi fosse Minerva, chi Achille, e cosa c'è nel Foro Romano, perchè quel tempio rotondo è detto "di Vesta" ecc...anche perchè poi i "norreni" li si incontrano studiando appunto la storia di Roma, e li bastano degli accenni su chi fossero Odino o Thor e come fosse strutturata la società dei "barbari"...sennò si dovrebbero pure studiare i Celti per dire.

        Non sono critiche le mie, diciamo delle perplessità su alcuni punti...ma ogni programma scolastico ha i suoi punti di forza e quelli deboli.
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


        Commenta

        • M K K
          finte ferie user
          • Dec 2005
          • 66832
          • 2,916
          • 2,655
          • Macao [MO]
          • Miami
          • Send PM

          Adesso si che i giovani saranno competitivi nel mercato del lavoro !
          Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
          Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
          Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

          Commenta

          Working...
          X