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Tribuna Politica-BW Edition PARTE II
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Originariamente Scritto da zuse Visualizza Messaggio
Con il refresh della pagina da cel, si era sovrapposto il tuo avatar a quello di Sean e pensavo fosse stato lui a scriverlo ...
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Vietato toccare i feudi della sinistra
ilgiornale
È quantomeno strano che nel giro di pochi mesi si sia scatenata una campagna tanto occhiuta quanto violenta contro il ministero della Cultura e i suoi titolari
Al netto dei pasticci, delle questioni di opportunità, delle Boccia e degli Spano, c'è qualcosa che non torna. Ed è troppo facile fermare lo sguardo sul dito senza arrivare alla Luna. Perché, siamo chiari, frequentazioni ambigue, messaggi che dovrebbero rimanere per sempre nel chiuso delle memorie dei cellulari e nomine quantomeno inopportune, ci sono sempre stati, e probabilmente continueranno a esserci. In ogni ministero e in ogni governo, di qualsivoglia colore politico.
Dunque è quantomeno strano che nel giro di pochi mesi si sia scatenata una campagna tanto occhiuta quanto violenta contro il ministero della Cultura e i suoi titolari. Una campagna di mostrificazione, come ha detto ieri Alessandro Giuli. Quindi, preso nota di strafalcioni, sbavature e fatali ingenuità, c'è una considerazione inevitabile: chi tocca la cultura si mette nei guai e più la tocca - quindi più fa il suo lavoro - più questi guai si ingigantiscono. Perché la cultura è l'ultimo baluardo della sinistra che diventa matta se gli tocchi le casematte; che scatena tutti i suoi uomini - giornalisti compresi - se vede vacillare quell'egemonia culturale che per anni è germogliata ovunque grazie a una pioggia costante di sussidi di Stato. Mettere mano alla cultura significa scomodare, e inimicarsi, i mammasantissima dell'intellighenzia progressista. E questo governo ha osato nominare direttori di musei, di istituzioni culturali, festival e fondazioni non di sinistra. Non solo: ha anche riveduto e corretto quel flusso enorme di fondi statali per il cinema che da sempre è il bancomat di un mondo molto attiguo all'opposizione.
Di conseguenza il ministero della Cultura è diventato un bersaglio e ogni errore, maiuscolo o microscopico che sia, finisce immediatamente alla ribalta mediatica.
Per questo mettere mano alla cultura significa mettersi nei guai. E, a giudicare dalla mole dei guai, sembra che, prima Gennaro Sangiuliano e adesso Alessandro Giuli, abbiano lavorato sodo.
Last edited by Arturo Bandini; 24-10-2024, 18:01:20.
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Metti le fontiOgni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggioliberati seanOriginariamente Scritto da Lorenzo993non nominare cristo che se ti avesse incontrato avrebbe mandato a mignotte la bibbia e ti avrebbe preso a calci in culo
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Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza MessaggioVietato toccare i feudi della sinistra
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È quantomeno strano che nel giro di pochi mesi si sia scatenata una campagna tanto occhiuta quanto violenta contro il ministero della Cultura e i suoi titolari
Sangiuliano ha ammesso egli stesso di aver avuto una storia con la Boccia; Giuli ha preso Spano a bordo passando sopra al fatto che Spano avesse pagato laute consulenze al "marito" al Maxxi...e poi il ministro si è portato Spano al ministero...e la Meloni, nonostante i mal di pancia del partito, ha accettato la nomina.
Hanno fatto tutto da soli in quei due casi, non è come il magistrato di sinistra che ti mette il bastone tra le ruote...Basterebbe stare attenti e non finire con le proprie mani nella mierda.Last edited by Sean; 24-10-2024, 20:00:52....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
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«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Inchiesta sui dati rubati: tra gli indagati anche Leonardo Maria Del Vecchio e il banchiere Matteo Arpe
Rispondono di accesso abusivo a sistema informatico in concorso. Sul versante di Banca Profilo è indagato l'amministratore delegato Fabio Candeli
Leonardo Maria Del Vecchio, figlio del fondatore di Luxottica Leonardo Del Vecchio, e il banchiere-finanziere Matteo Arpe sono indagati nell'inchiesta sullo spionaggio alle banche dati pubbliche della Procura di Milano e Direzione nazionale antimafia. Rispondono di accesso abusivo a sistema informatico in concorso.
In particolare Del Vecchio jr. avrebbe commissionato ricerche di informazioni durante la complicata vicenda ereditaria della dinastia industriale che, attraverso Delfin, possiede azioni di Mediobanca, Generali, Luxottica e altre. Oltre a Leonardo Maria, uno dei sei figli dello scomparso patron del gruppo Luxottica, sono indagati anche il suo braccio destro che guida gli investimenti nella banca d’investimenti Lmdv Capital di Del Vecchio jr., Marco Talarico; mentre sul versante di Banca Profilo è stato perquisito il finanziere Matteo Arpe, indagato come il fratello Fabio.
Sul versante di Banca Profilo è indagato l'amministratore delegato Fabio Candeli. Non riguarda invece l'istituto, ma interessi personali di Matteo Arpe e del fratello Fabio la perquisizione che ha pure riguardato i due imprenditori.
Eseguite sei misure cautelari
Sarebbero migliaia le informazioni prelevate dalle banche dati strategiche nazionali, stando alle indagini della Dda di Milano e della Dna che ieri ha portato a 6 misure cautelari, tra cui i domiciliari per l'ex 'super poliziotto' Carmine Gallo. Tra gli indagati, che rispondono di concorso negli accessi abusivi della presunta organizzazione ci sono hacker, consulenti informatici e appartenenti alle forze dell'ordine e con al centro pure intercettazioni abusive. Nell'inchiesta sono coinvolti anche ex dipendenti di un'altra società di investigazione, la Skp di Milano.
L'altra società di investigazioni e analisi del rischio al centro delle indagini, la Equalize srl, di cui il socio di maggioranza è Enrico Pazzali, indagato e presidente della Fondazione Fiera Milano (ente estraneo alle indagini), è stata ieri oggetto di un decreto di sequestro preventivo, eseguito, come le misure cautelari, dai carabinieri del Nucleo investigativo di Varese, coordinati dal pm della Dda milanese Francesco De Tommasi e dal pm della Dna Antonello Ardituro. Le accuse al centro dell'inchiesta sono associazione per delinquere, accesso abusivo a sistema informatico, intercettazioni abusive, corruzione e rivelazione di segreti d'ufficio. Prelevata un’enorme mole di documenti e informazioni
La presunta associazione per delinquere avrebbe prelevato dalle banche dati strategiche nazionali informazioni su conti correnti, precedenti penali, dati fiscali, sanitari e altro, evadendo su commissione e dietro compenso, la richiesta dei "clienti", tra cui soprattutto grandi imprese, studi professionali e legali, interessati a condizionare le attività di loro "concorrenti" con questo "dossieraggio".
L’indagine dei carabinieri del Nucleo investigativo di Varese, con la supervisione del capo della procura di Milano Marcello Viola e del procuratore nazionale Giovanni Melillo, con l’aggiunto della Dda milanese Alessandra Dolci, ha documentato migliaia di accessi alle piattaforme informatiche. “Esfiltrazione di dati e informazioni” che hanno colpito le più importanti banche dati nazionali: lo Sdi, in uso alle forze dell’ordine che custodisce la storia penale degli italiani; Serpico, il “Servizio per i contribuenti”, che raccoglie dati e operazioni finanziari; l’Inps, con le informazioni previdenziali; Anpr, l’Anagrafe nazionale della popolazione residente, la banca dati unica del ministero dell'Interno che detiene lo scambio di informazioni tra Comuni e pubbliche amministrazioni); il Siva, il “Sistema informativo valutario”, con la sua mole di dati su operazioni finanziarie anomale.
...ma di noi
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Questo è un paese osceno fondato sul clientelismo, parentalismo e dossieraggio spinto.
Il fatto che ci siano di mezzo anche funzionari delle forze dell'ordine rende tutta la vicenda ancor più surreale - ma non sorprendente se si conosce anche solo un pò la storia della repubblichetta fognaria....ma di noi
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mi è scappato di vedere per 5 min di tg turetta con il padre della ragazza in aula
queste cose non andrebbero filmate e messe sul tg, ma siamo in periodo patriarcato
sto cristo che lo ha accolto in casa e si è trovato davanti ad una figlia uccisa con premeditazione ecc che punta all'infermità mentale e la seconda figlia... lasciamo perdere
roba da strozzarlo mentre lo guardi in faccia
penso se dovesse succedere a uno dei miei figli
penso vorrei 1/2 ora in una cella chiusa
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Per la verità ieri Turetta ha ammesso che aveva intenzione di rapire e uccidere Giulia Cecchettin...quindi (non so se in accordo col suo avvocato o meno) cambiando completamente linea difensiva e confessando spontaneamente la premeditazione...per cui non vedo come potrà scampare all'ergastolo a questo punto....ma di noi
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Ma era già ergastolo (giustamente) scritto anche senza la sua testimonianza in aula, dal primo momento in cui la vicenda ha assunto i contorniSpesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
"Un acceso silenzio brucerà la campagna
come i falò la sera."
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