Tribuna Politica-BW Edition PARTE II

[MarcoT]

Fa un sacco ridere che un paese non è sicuro perché discriminano i gay

Cioè se sei gay ok ma se quello che arriva è etero che gli cambia?

[MarcoT]

Bisogna saper dare indietro

Magari un giorno avrai questa fortuna anche tu

[Irrlicht]

Parlamose chiaro
al di lá del ruolo della magistratura, l'hub in Albania è una manovra da assoluta cazzatâ a prescindere

Mi trovo concorde con il penultimo commento di Sean

[The_machine]

Non c'è nessuna emergenza criminalità in Italia, storicamente alcuni indici sono migliorati, altri sono peggiorati ma sempre li siamo, non ci sono cambiamenti sostanziali rispetto a 30 anni fa quando non era assolutamente tema di dibattito.

La verità è che c'è un timore "etnico", un misto tra perdita di identità, paura del confronto riproduttivo (ho letto tanti post qui di critica alle donne che vanno con persone di colore o relativi al fatto che questi fanno tanti figli) e infine anche lavorativo per chi, pur avendo un punto di partenza privilegiato (quantomeno conoscenza della lingua ed educazione obbligatoria), non è riuscito a costruirsi delle competenze che gli diano più valore risepetto ad uno che arriva in barca.

[Arturo Bandini]

Fa un sacco ridere che un paese non è sicuro perché discriminano i gay

Cioè se sei gay ok ma se quello che arriva è etero che gli cambia?

non sai quanti di quelli che arrivano si dichiarano gay o perseguitati politici (o minorenni, avendo 30 anni) su suggerimento degli avvocati

[Sean]

Fa un sacco ridere che un paese non è sicuro perché discriminano i gay

Cioè se sei gay ok ma se quello che arriva è etero che gli cambia?

Il punto è che non è una materia che riguarda la magistratura. La magistratura non è un organo politico ma giuridico.

Con l'Egitto sia la UE che l'Italia (come immagino ogni altra nazione europea) hanno stretto e stringono accordi, trattati e patti di continuo:

https://www.eunews.it/2024/03/18/accordo-ue-egitto-migranti-meloni/

https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/news_dalle_ambasciate/2024/06/30/italia-sigla-accordi-con-legitto-per-un-miliardo-di-euro_9aaf8eeb-4547-44d1-b29b-0fbff0e0801a.html

https://trade.ec.europa.eu/access-to-markets/it/content/accordo-di-associazione-ue-egitto

ecc...ecc...basta fare una veloce ricerca su google.

Allora non è un paese sicuro per i migranti clandestini (clandestini, il punto è questo: legalemente sei già in contravvenzione se sei un clandestino) ma è sicuro per tutto il resto? O diversamente UE, Italia e altre nazioni europee stringono accordi con un paese "non sicuro"? Quegli accordi sono "legali" allora? Per il magistrato italiano no...a seguire quella sentenza si entra in cortocircuiti logici e legali...e soprattutto politici, per questo la materia non compete ai giudici.

La Meloni si dia una svegliata. Lasci stare l'Albania, ma non perchè lo ha detto la magistratura ma perchè trasportare là una ventina di extracomunitari illegali, con costi altissimi, è una scemenza propagandistica che non risolve niente.

Il discorso deve essere più ampio, ficcante, di sistema e di sostanza e riguarda la sicurezza sociale e nazionale: i fondi vadano per la costruzione di nuove carceri, per implementare il controllo di polizia sul territorio, per aumentare la sicurezza dei cittadini.

Il parlamento inasprisca le leggi circa l'immigrazione irregolare, la deliquenza comune e tutto quanto coinvolge l'allarme sociale.

[zuse]

La magistratura sta facendo un favorone a sto governo di incompetenti totali, fornendo loro l'ennesima scusa per continuare col solito vittimismo aggressivo che li contraddistingue dal giorno uno

Perché un progetto mangia soldi come quello albanese, era destinato ad essere un flop.

Basta vedere la grande inaugurazione con i 16 tizi scortati da nave della marina e centinaia di uomini coinvolti (mentre lo stesso giorno ne sbarcavano mille illegali a Lampedusa...)per capire come il tutto sia una farsa dove i soliti ci mangeranno sopra tra Italia e pure Albania


Per ora melona in 2 anni ha collezionato:

-Decreto rave party convertito in legge ...e messo in pratica forse una volta con 2 pirla coinvolti

-Record evasione e decine di miliardi in meno nelle casse dello stato

-boh. Tanto vittimismo nonostante maggioranza bulgara in parlamento.

[M K K]

Ricordiamoci che se fumi un cannone sei perseguibile a distanza di mesi se guidi.
grazie capitano che salva i nostri giovani dalle droghe

[Arturo Bandini]

Sentenza eversiva: non solo i centri in Albania, i giudici aboliscono tutti i rimpatri

Se de facto non esistono “paesi sicuri”, nessuno potrà mai più essere rimpatriato. Calpestati gli altri principi costituzionali coinvolti. Soluzione su due livelli




A questo punto definirla magistratura politicizzata è persino riduttivo. La sentenza con la quale il Tribunale civile di Roma, sezione diritti della persona e immigrazione, non ha convalidato i trasferimenti di migranti nei centri in Albania in base al recente protocollo di intesa tra i governi di Roma e Tirana, è tecnicamente eversiva.

A tal punto, infatti, viene estesa e distorta l’interpretazione del diritto all’asilo e alla protezione internazionale, da calpestare praticamente tutti i principi coinvolti che godono di altrettanta tutela costituzionale, dalla sicurezza dello Stato alla difesa dei confini, ma anche l’equilibrio di bilancio, la tenuta dei diritti sociali ed economici, che un’accoglienza indiscriminata metterebbe sicuramente in pericolo.

Non è infatti una sentenza contro i centri in Albania, è una sentenza contro tutti i CPR (Centro permanenza rimpatrio), pure quelli situati in territorio italiano, perché praticamente più nessuno può essere rimpatriato: non solo dal CPR in Albania, ma pure da un CPR a Ladispoli.

Gli italiani devono comprendere bene il concetto che hanno voluto far passare questi giudici: se nessun paese d’origine è sicuro per definizione, allora qualunque migrante ha diritto a rimanere nel nostro Paese, nessun rimpatrio è permesso. Nessuna deroga, nemmeno nei confronti di terroristi e delinquenti. Ci dobbiamo tenere tutti. Ci dobbiamo tenere chiunque scenda da un barcone, pure se è un terrorista di Hamas. La sentenza della CGUE


La tempestiva nota della presidente della sezione, Luciana Sangiovanni, spiega che la sentenza si fonda su una recente pronuncia della Corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE), che a sua volta richiama la direttiva 2013/32:

La designazione di un paese come paese di origine sicuro dipende (…) dalla possibilità di dimostrare che, in modo generale e uniforme, non si ricorre mai alla persecuzione quale definita all’articolo 9 della direttiva 2011/95, tortura o pene o trattamenti inumani o degradanti e che non vi sia alcuna minaccia dovuta alla violenza indiscriminata in situazioni di conflitto armato internazionale o interno. Le condizioni stabilite in tale allegato devono essere rispettate in tutto il territorio del paese terzo interessato affinché quest’ultimo sia designato come paese di origine sicuro. (…) L’articolo 37 della direttiva 2013/32 deve essere interpretato nel senso che: essa osta a che un paese terzo sia designato come paese di origine sicuro qualora talune parti del suo territorio non soddisfino le condizioni sostanziali per una siffatta designazione, enunciate nell’allegato I di tale direttiva.

In pratica, per definire un paese d’origine “sicuro”, non debbono esserci persecuzioni, torture e discriminazioni verso nessuno e in nessuna parte del suo territorio. Anche da parte della CGUE una interpretazione discutibile delle direttive, tanto che oggi nella Ue non solo la presidente della Commissione Ursula Von der Leyen ma anche governi di sinistra parlano di hotspot e centri di rimpatrio al di fuori dei confini dell’Ue e riferendosi proprio al modello Italia-Albania.

Come ha perfettamente colto Augusto Minzolini su X, “c’è un’evidente strumentalizzazione. E strumentalizzazione per strumentalizzazione, allora con questo metro neppure l’Italia è adatta ad accoglierli, basta ricordare i casi Cucchi e Aldrovandi (ma in generale, aggiungeremmo, le condizioni degradanti delle nostre carceri, per cui l’Italia è stata condannata dalla stessa CGUE, ndr). Purtroppo la magistratura italiana è affetta da una malattia cronica: la voglia delle toghe di fare politica”.

Quello enunciato dalla CGUE è un criterio assoluto, che a rigor di logica impedirebbe anche l’estradizione verso un qualunque Paese del mondo. E come tale inapplicabile, perché nel mondo reale nessun Paese sarebbe in grado di soddisfarlo.

Tra l’altro, abbiamo qui anche una enorme questione di gerarchia delle fonti. Il nostro sistema giudiziario si adegua ad una pronuncia della CGUE che però si fonda su una mera direttiva. Non si tratta, per quanto anch’essa discutibile, di supremazia dei Trattati, per esempio dei fantomatici “valori europei”, ad esempio lo “stato di diritto” – il che suona tanto più assurdo e inaccettabile. Divieto di rimpatrio


Ha ben compreso la portata di questa sentenza anche la premier Giorgia Meloni:

La questione è molto più ampia perché quello che i giudici dicono è che non esistono Paesi sicuri. Quindi, il problema non c’è in Albania, il problema è che nessuno potrà mai essere più rimpatriato, il problema è che tu non puoi respingere la gente e non puoi fare nessuna politica di difesa dei tuoi confini. Quindi, spero che mi si dica anche come si risolve, spero che mi si dica come si gestisce l’ordine pubblico, chi pagherà per i miliardi di accoglienza che ci dovremmo caricare (…). Troverò una soluzione anche a questo problema. Perderemo ancora del tempo ma ho già convocato il Consiglio dei ministri lunedì anche per risolvere questo problema.

Quale soluzione?


Come si risolve il problema? A nostro avviso la soluzione passa per due diversi livelli. Primo livello, normativo/interpretativo: la precisazione di cosa si intenda per “paese sicuro” attraverso una legge nazionale, come suggerisce la presidente Meloni; attraverso una battaglia legale, impugnando la sentenza, come suggerisce il ministro Piantedosi; e infine attraverso un chiarimento normativo a livello europeo, che Von der Leyen molto difficilmente potrà negare, assediata com’è da una maggioranza di Stati membri che solo una cosa veramente vogliono: respingere tutti quelli che non hanno diritto all’asilo (precisamente come i nostri 12 in Albania).

Il secondo livello – al quale però il centrodestra fa di tutto per non arrivare – è sistemico e riguarda l’ordinamento giudiziario e politico: limitare lo strapotere dei giudici comunisti e la pretesa supremazia dei Trattati sulla Costituzione. Bene quindi la riforma della giustizia, separazione delle carriere e riforma del Csm, ma un vero cambiamento richiede soprattutto una Corte costituzionale non più piddina. Come si fa? Si fa scegliendo i nomi giusti quando si è in maggioranza in Parlamento, ma si fa anche con l’elezione diretta del presidente della Repubblica – non si fa con il premierato.

[M K K]

Quando Silvio parlava della magistratura era fazioso

[Arturo Bandini]

e

[Arturo Bandini]

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[Sean]

La magistratura è uno dei tanti "poteri forti" che influenzano e a volte dirigono la vita politica di questo disgraziato paese. Le pulsioni politicizzanti di quell'organismo "istituzionale" sono sotto agli occhi di tutti: spesso procure e giudici fanno politica ed agiscono politicamente, in barba al parlamento e al voto dei cittadini - che tanto non hai mai contato un'azzo.

Berlusconi non ci provò nemmeno a riformare la magistratura, sua grande errore. La Meloni sta approcciando il problema in maniera sbagliata: non è con la lagnanza che si risolve questo decennale punto critico ma con l'azione politica, affrontandolo cioè di petto con una riforma complessiva, se è vero come è vero che compete solo al parlamento il potere di fare le leggi: la maggioranza le faccia dunque.

[Sean]

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Quella mail è gravissima nel suo contenuto. Rendiamoci conto che parliamo di magistrati e giustizia, cioè di chi comunemente si pensa dovrebbe essere massimamente equo ed imparziale nello svolgere le sue funzioni...Sostituto procuratore della cassazione...Non lo so, in Gran Bretagna o USA sarebbe già scoppiato un casino di quelli grossi - il potere giudiziario che tenta di ostacolare quello esecutivo (in America il presidente) o legislativo (in America il Congresso, in Inghilterra la camera dei deputati, il Parlamento, dove nemmeno i sovrani hanno mai osato mettere bocca pena le rivoluzioni) cioè tenta di attaccare i poteri che sono tali per via elettorale (a differenza della magistratura) e mandato popolare. Non so se ci si rende conto.

[Arturo Bandini]

io sono demoralizzato soprattutto perchè all'elettorato di sinistra questa cosa sembra normale e dicono che quelli eversivi sono meloni e nordio e che hanno ragione i giudici a dire che vanno fermati
a me sembra che anche per uno di sinistra la parola giudice dovrebbe evocare assenza di parzialità, non sono lì per decidere in base alle loro idee