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Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Se la moglie lavora in regola ilmrdc non lo prende .
Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
Vanno usate le maniere forti, non le botte ma la fame, tagliando i contributi vedrai che la voglia di lavorare verrà, altrimenti che finiscano in mezzo ad una strada se preferiscono.
La verità sta nel mezzo, ci sono I nullafacenti e anche tante troppe persone che lavorano per paghe basse, cosa che ieri è stata confermata anche dai dati OCSE non dall'Osservatorio dei grillini
Non capisco perché ce l’avete tanto con chi non lavora e non fa un “cazz”, dignità e blablabla, saranno caxxi loro di come vogliono vivere l’unica vita che abbiamo. Tanto il reddito è da spendere, non è che l accumula, ritorna in giro. Io sono molto felice di pagare la nullafacenza altrui perché non sono in grado di fare il nullafacente. Magari.
Non capisco perché ce l’avete tanto con chi non lavora e non fa un “cazz”, dignità e blablabla, saranno caxxi loro di come vogliono vivere l’unica vita che abbiamo. Tanto il reddito è da spendere, non è che l accumula, ritorna in giro. Io sono molto felice di pagare la nullafacenza altrui perché non sono in grado di fare il nullafacente. Magari.
secondo questa mentalità potremmo dare soldi a tutti tanto " comprano al supermercato e pagano l'iva quindi ci tornano i soldi " è un ragionamento completamente sbagliato.
Originariamente Scritto da Pesca
lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt
Non capisco perché ce l’avete tanto con chi non lavora e non fa un “cazz”, dignità e blablabla, saranno caxxi loro di come vogliono vivere l’unica vita che abbiamo. Tanto il reddito è da spendere, non è che l accumula, ritorna in giro. Io sono molto felice di pagare la nullafacenza altrui perché non sono in grado di fare il nullafacente. Magari.
una logica dietro ci sarebbe e abbastanza evidente, credo non sia così strano provare fastidio se degli sconosciuti vivono sulle tue spalle
Vanno usate le maniere forti, non le botte ma la fame, tagliando i contributi vedrai che la voglia di lavorare verrà, altrimenti che finiscano in mezzo ad una strada se preferiscono.
È così, ma si sa che l'Italia è il Paese della polpetta garantita
Originariamente Scritto da Alberto84
Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano
Originariamente Scritto da debe
Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
Originariamente Scritto da Zbigniew
Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.
Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
Beh machine non era quello il punto. Si, io comunque darei soldi a tutti. Uno stato dovrebbe garantire un sostentamento minino a chi desidera oziare.
No non sono d'accordo.
Della retorica del lavoro me ne sbatto i coglioni, così come la pseudo onestah e del socialismo però...
Nostro malgrado siamo parte attiva o meno di una società/ passe , dove uno lavora viene massacrato di tasse e si tira avanti il sistema, se uno legittimamente eh non vuole fare parte del sistema ( che fa schifo imho) poi però si attacca al cazz o quando ha bisogno...e parlo di sanità e sussidi in primis ma anche altri diritti civili...
Perché le misure sociali servono e sono indispensabili per chi ne ha realmente bisogno , chi rimane disoccupato per mille motivi ma che prima ha lavorato e pagato contributi e tasse è un discorso, chi per scelta e senza poterlo fare finanziariamente non lavora o evade tutto è un altra cosa. Che si facesse mantenere dai genitori o parenti vari non dalla parte attiva della società.
Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
Italia maglia nera per i salari tra le grandi economie avanzate del pianeta: è la fotografia scattata dall'Ocse, l'organismo internazionale con sede a Parigi, nell'ultimo rapporto sulle Prospettive dell'Occupazione 2023 mentre l'Istat intravede una schiarita sul potere d'acquisto delle famiglie, con un aumento del 3,1% sul primo trimestre grazie al "forte rallentamento della dinamica dei prezzi".
Bene anche la produzione industriale, tornata a crescere a maggio dopo quattro flessioni consecutive segnando un +1,6% su aprile.
Nel rapporto presentato, l'Ocse mette in evidenza anzitutto la disoccupazione "mai così bassa" dai primi anni Settanta.
"I mercati del lavoro hanno dato prova di una notevole resilienza nell'ultimo anno e restano tonici, malgrado l'elevata inflazione e l'aumento del costo della vita abbiano eroso i redditi reali", afferma il segretario generale dell'Ocse, Mathias Corman, presentando l'Employment Outlook a Parigi. In Italia, secondo il rapporto, il numero di disoccupati "è sceso al 7,6%, due punti percentuali in meno rispetto a prima del Covid-19, ma ancora notevolmente sopra la media Ocse del 4,8%". Quanto ai salari, il nostro Paese registra il calo più significativo tra i big globali.
"Alla fine del 2022 - avverte l'Ocse - i salari reali erano calati del 7% rispetto al periodo precedente la pandemia. La discesa è continuata nel primo trimestre del 2023, con una diminuzione su base annua del 7,5%. Si prevede che torneranno a crescere del 3,7% nel 2023 e del 3,5% nel 2024, mentre l'inflazione dovrebbe attestarsi al 6,4% nel 2023 e al 3% nel 2024. Un particolare avvertimento viene lanciato all'Italia rispetto ai "significativi ritardi nel rinnovo dei contratti collettivi (oltre il 50% dei lavoratori italiani è coperto da un contratto scaduto da oltre due anni)" che - sottolinea l'Ocse - rischiano di "prolungare la perdita di potere d'acquisto per molti lavoratori". Intervistato dall'ANSA, il direttore per l'Impiego, il Lavoro e gli Affari sociali dell'Ocse, Stefano Scarpetta, ritiene che nel Belpaese pesi anche l'"assenza di un salario minimo", già introdotto in 30 Paesi Ocse su 38. Evocando, tra l'altro, gli effetti della guerra in Ucraina, l'economista sottolinea "l'importanza di avere in momenti come questo" un salario minimo, accompagnato da una commissione tripartita per valutarne il livello.
Cita l'esempio della Germania, che come l'Italia ha una "forte" contrattazione collettiva, il che non ha impedito all'ex cancelliera, Angela Merkel di introdurre una forma di salario minimo (partito nel 2015 da 8,50 euro l'ora) anche in risposta alla diffusione dei cosiddetti mini-job. Dinanzi alle sfide poste dall'Intelligenza Artificiale (IA), Scarpetta sottolinea inoltre la necessità di "investire in competenze". "L'Italia -dichiara l'esperto - spende poco per la formazione professionale: spero che con il Pnrr si trovino le risorse per fare un salto di qualità e di quantità". In conferenza stampa a Parigi, anche Cormann si è lungamente soffermato sulle tematiche legate all'IA. "Finora - spiega - non ci sono elementi che lascino pensare a una riduzione della domanda di lavoro dovuta" alle nuove tecnologie, assicura l'australiano, ricordando tuttavia la loro diffusione ancora relativamente limitata. Mentre "eventuali effetti negativi sull'occupazione" potrebbero "richiedere ancora tempo per concretizzarsi".
Se si considerano tutte le tecnologie di automazione, compresa l'IA, le professioni a più alto rischio di automazione restano, in ogni caso quelle meno qualificate: il 30,1% dei lavoratori in Italia è occupato in professioni a più alto rischio di automazione, rispetto a una media Ocse del 27%.
Ansa
sigpic Free at last, they took your life
They could not take your PRIDE
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