MILANO. Il crollo del prezzo del gas ha alleggerito le bollette di luce e gas che negli ultimi mesi si sono abbassate di circa il 16% ma lo stop agli sconti e alla cancellazione degli oneri di sistema, che quasi sicuramente scatterà il prossimo 31 marzo, le farà lievitare di nuovo di oltre il 40% circa. Così, se da un lato l'andamento delle quotazioni del gas che sono crollate in questi giorni in area 45 euro a MWh (dai picchi di agosto a 350 euro) ha premiato le tasche delle famiglie, con la fine degli aiuti torneranno i rincari. Come comunicato la scorsa settimana da Arera, l'Autority per l'energia, a febbraio la fattura del gas per le famiglie sul mercato tutelate è scesa del 13% rispetto al mese prima. Per la luce nel primo trimestre 2023 la riduzione è del 19,5%.
Ma cosa succederà a fine mese? «Per quanto riguarda il gas, se non dovessero essere prorogati tutti gli sconti e le agevolazioni oggi in vigore, la bolletta media salirebbe di 703,53 euro annui a famiglia – calcola Furio Truzzi, presidente di Assoutenti -. Un salto che porterebbe la fattura media annua a quota 1.913,53 euro a nucleo, contro la media annua di oggi di 1.210 euro (a tariffe in vigore)». La bolletta del gas salirebbe così di oltre il 58% rispetto a oggi.
«Per la luce invece la reintroduzione di oneri e Iva peserebbe per 386,37 euro annui a famiglia, portando la spesa media a 1.820,34 euro annui a nucleo» spiega Truzzi. Si tratterebbe di un rincaro del 27%.
MILANO. Il crollo del prezzo del gas ha alleggerito le bollette di luce e gas che negli ultimi mesi si sono abbassate di circa il 16% ma lo stop agli sconti e alla cancellazione degli oneri di sistema, che quasi sicuramente scatterà il prossimo 31 marzo, le farà lievitare di nuovo di oltre il 40% circa.
Così se da un lato l’andamento delle quotazioni del gas che sono crollate in questi giorni in area 45 euro a Mwh dai picchi di agosto a 350 euro ha premiato le tasche delle famiglie, con la fine degli aiuti torneranno di nuovo i rincari. Come comunicato la scorsa settimana da Arera, l’Autority per l’energia, a febbraio la fattura del gas per le famiglie sul mercato tutelate è scesa del 13% rispetto al mese prima. Per la luce nel primo trimestre 2023 la riduzione è del 19,5%.
Nel primo trimestre, le misure di sostegno alle bollette sono costate al governo circa 4,5 miliardi con 3 miliardi che sono derivati dagli sconti, un miliardo ha riguardato il minor gettito Iva e 500 milioni sono stati indirizzati all’azzeramento degli oneri generali di sistema. Difficilmente il governo troverà nuovi mezzi.
Cosa succederà a fine mese? «Per quanto riguarda il gas, se non dovessero essere prorogati tutti gli sconti e le agevolazioni oggi in vigore, la bolletta media salirebbe di 703,53 euro annui a famiglia – calcola Furio Truzzi, presidente di Assoutenti -. Un salto che porterebbe la fattura media annua a quota 1.913,53 euro a nucleo, contro la media annua di oggi di 1.210 euro (a tariffe in vigore)». L’esperto spiega che la bolletta del gas salirebbe così di oltre il 58% rispetto a quanto si paga oggi.
«Per la luce invece la reintroduzione di oneri e Iva peserebbe per 386,37 euro annui a famiglia, portando la spesa media a quota 1.820,34 euro annui a nucleo» spiega Truzzi. Si tratterebbe di un rincaro del 27% rispetto ai valori odierni.
Tutto questo mentre l’emergenza energia non è finita. Secondo l’Aie (Agenzia Internazionale dell’energia), con il prossimo inverno e la forte richiesta di una Cina di nuovo in crescita, le quotazioni del gas potrebbero di nuovo alzarsi. «Il Governo non solo deve a tutti i costi prorogare l’azzeramento degli oneri di sistema che scadrà il prossimo 31 marzo, ma deve operare per arrivare ad una definitiva eliminazione di tale assurda tassazione che pesa per 12,4 miliardi di euro all’anno sulla spesa energetica degli italiani». Lo afferma il Codacons, che rivolge un appello al Governo Meloni.
«Riteniamo che gli oneri di sistema debbano essere del tutto aboliti, poiché una larga parte di essi serve a finanziare spese che nulla hanno a che vedere con i consumi energetici degli utenti – spiega il presidente del Codacons Carlo Rienzi – All’interno della voce oneri di sistema in bolletta troviamo infatti balzelli per coprire lo sviluppo tecnologico e industriale, la messa in sicurezza del nucleare, compensazioni territoriali, sostegno alla ricerca di sistema e, addirittura, regimi tariffari speciali per il servizio ferroviario universale e merci».
Ma cosa succederà a fine mese? «Per quanto riguarda il gas, se non dovessero essere prorogati tutti gli sconti e le agevolazioni oggi in vigore, la bolletta media salirebbe di 703,53 euro annui a famiglia – calcola Furio Truzzi, presidente di Assoutenti -. Un salto che porterebbe la fattura media annua a quota 1.913,53 euro a nucleo, contro la media annua di oggi di 1.210 euro (a tariffe in vigore)». La bolletta del gas salirebbe così di oltre il 58% rispetto a oggi.
«Per la luce invece la reintroduzione di oneri e Iva peserebbe per 386,37 euro annui a famiglia, portando la spesa media a 1.820,34 euro annui a nucleo» spiega Truzzi. Si tratterebbe di un rincaro del 27%.
MILANO. Il crollo del prezzo del gas ha alleggerito le bollette di luce e gas che negli ultimi mesi si sono abbassate di circa il 16% ma lo stop agli sconti e alla cancellazione degli oneri di sistema, che quasi sicuramente scatterà il prossimo 31 marzo, le farà lievitare di nuovo di oltre il 40% circa.
Così se da un lato l’andamento delle quotazioni del gas che sono crollate in questi giorni in area 45 euro a Mwh dai picchi di agosto a 350 euro ha premiato le tasche delle famiglie, con la fine degli aiuti torneranno di nuovo i rincari. Come comunicato la scorsa settimana da Arera, l’Autority per l’energia, a febbraio la fattura del gas per le famiglie sul mercato tutelate è scesa del 13% rispetto al mese prima. Per la luce nel primo trimestre 2023 la riduzione è del 19,5%.
Nel primo trimestre, le misure di sostegno alle bollette sono costate al governo circa 4,5 miliardi con 3 miliardi che sono derivati dagli sconti, un miliardo ha riguardato il minor gettito Iva e 500 milioni sono stati indirizzati all’azzeramento degli oneri generali di sistema. Difficilmente il governo troverà nuovi mezzi.
Cosa succederà a fine mese? «Per quanto riguarda il gas, se non dovessero essere prorogati tutti gli sconti e le agevolazioni oggi in vigore, la bolletta media salirebbe di 703,53 euro annui a famiglia – calcola Furio Truzzi, presidente di Assoutenti -. Un salto che porterebbe la fattura media annua a quota 1.913,53 euro a nucleo, contro la media annua di oggi di 1.210 euro (a tariffe in vigore)». L’esperto spiega che la bolletta del gas salirebbe così di oltre il 58% rispetto a quanto si paga oggi.
«Per la luce invece la reintroduzione di oneri e Iva peserebbe per 386,37 euro annui a famiglia, portando la spesa media a quota 1.820,34 euro annui a nucleo» spiega Truzzi. Si tratterebbe di un rincaro del 27% rispetto ai valori odierni.
Tutto questo mentre l’emergenza energia non è finita. Secondo l’Aie (Agenzia Internazionale dell’energia), con il prossimo inverno e la forte richiesta di una Cina di nuovo in crescita, le quotazioni del gas potrebbero di nuovo alzarsi. «Il Governo non solo deve a tutti i costi prorogare l’azzeramento degli oneri di sistema che scadrà il prossimo 31 marzo, ma deve operare per arrivare ad una definitiva eliminazione di tale assurda tassazione che pesa per 12,4 miliardi di euro all’anno sulla spesa energetica degli italiani». Lo afferma il Codacons, che rivolge un appello al Governo Meloni.
«Riteniamo che gli oneri di sistema debbano essere del tutto aboliti, poiché una larga parte di essi serve a finanziare spese che nulla hanno a che vedere con i consumi energetici degli utenti – spiega il presidente del Codacons Carlo Rienzi – All’interno della voce oneri di sistema in bolletta troviamo infatti balzelli per coprire lo sviluppo tecnologico e industriale, la messa in sicurezza del nucleare, compensazioni territoriali, sostegno alla ricerca di sistema e, addirittura, regimi tariffari speciali per il servizio ferroviario universale e merci».
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