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Andare tutti i giorni in ufficio però ti serve per fare tante altre cose che il capo tribù non può fare
Ma il capo tribù non lo sa ed è felice lo stesso.
La chiave sta sempre nel non sapere!
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Una vita in cui si lavora non vuol dire niente ne in positivo che in negativo, è una sorta di libro bianco, troverete esempi di persone molto felici e molto infelici con questa premessa.
Ci sarebbe da distinguere la condizione di serenita’ dagli episodi che portano ad essere felici, anche solo momentaneamente.
E’ sempre piu’ difficile trovare gente serena, che viva in un tranquillo equilibrio una stabilita’ se vogliamo appagante.
La “felicita usa e getta” e’ talvolta alla merce’ delle scariche i neurotrasmettitori derivanti da like, da risposte a post, da spunte su notifiche.
Inutile stare a sindacare di situazioni estremamente personali e di cui si sa ben poco, ma chi ha conquistato la propria serenita’ pienamente ha anche la possibilita’ di manifestare un’empatia e una sintonia tali da non negare o minimizzare esperienze altrui differenti dalle proprie.
Anzi correggo, riguardava ogni cittadino fino all’abrogazione di quanto segue nel 1993 (anche se da un bel pezzo nella pratica la storia e’ sempre stata ben diversa )
«art. 4: L’esercizio del voto è un obbligo al quale nessun cittadino può sottrarsi senza venir meno ad un suo preciso dovere verso il Paese[...]
L’elettore che non abbia esercitato il diritto di voto, deve darne giustificazione al sindaco [...]. L’elenco di coloro che si astengono dal voto (…)senza giustificato motivo è esposto per la durata di un mese nell’albo comunale. [...] Per il periodo di cinque anni la menzione ‘non ha votato’ è iscritta nei certificati di buona condotta»
Che poi siamo sicuri che la.vita giusta sia la nostra in scatole di cemento , circondati da persone di merda che non servono a. Nulla , passando la gironata afar arricchire qualcun'altro o lo stato , tutti nelle dinamiche tritacarne del consumismo , rimandando la morte per prolungare l'infelicità e le malattie ?
Un piccolo villaggio con la propria gente , con compiti ben stabiliti , dove si vive si quello che si caccia e Crova, si tromba e e si muore felici a 40 anni
Chi può dire che noi siamo migliori ?
Guaradtevi i documentari veri sulle tribu vere che non conoscono il mondo eterno. Anche quelle del amazzonia , ame sembrano molto più sani e felici del pirla che vai in ufficio tutti i gironi e a puttane il sabato pomeriggio
Ovviamente c'è una corretta via di mezzo, puoi lavorare meno scegliendo di vivere dove la vita costa meno e sottrarti ai meccanismi del consumismo spinto.
Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
io quando leggo descrizioni come quella di larry ci sto male. Torino me la immagino elegante di fascino sabaudo, un po' retrò e provinciale, con la gente che passeggia sotto i portici, parlando con accento piemontese. Milano me la immagino come quella di miracolo a milano.
Pensare a delle bande di latinos o neri che si muovono in questi contesti non ha senso, è come se leggendo i miserabili all'improvviso al posto dei parigini del 1800 ci fossero indiani e cowboys
La scena da te immaginata è ancora comune in posti come Saluzzo, Pinerolo, Ivrea o Cuneo.
A Torino città è sempre più rara da decenni, e anche ''gli italiani'' che la abitano non stanno molto bene.
Se questo paese ha un futuro pessimo, questa città proprio non ne ha, in generale.
Last edited by LARRY SCOTT2; 27-07-2022, 11:02:35.
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