Mantova, macchinista difende la collega aggredita e viene picchiato: «Abbiamo paura di andare al lavoro»
«Volevo aiutare la collega in difficoltà, allontanare quello che la stava insultando e me li sono trovati addosso. Uno mi ha trascinato a terra, quando mi sono rialzato ne avevo già un altro alle spalle. Così mi sono girato e mi ha assestato un pugno. Risultato: tre punti di sutura e dieci giorni di prognosi». A parlare è il macchinista aggredito martedì pomeriggio alla stazione di Poggio Rusco, nel Mantovano, da quattro giovani stranieri, probabilmente magrebini che, fuori dal treno regionale diretto a Bologna, stavano armeggiando per bloccarne la porta di accesso. All’invito da parte della capotreno di smettere, hanno cominciato a insultarla.
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«Volevo aiutare la collega in difficoltà, allontanare quello che la stava insultando e me li sono trovati addosso. Uno mi ha trascinato a terra, quando mi sono rialzato ne avevo già un altro alle spalle. Così mi sono girato e mi ha assestato un pugno. Risultato: tre punti di sutura e dieci giorni di prognosi». A parlare è il macchinista aggredito martedì pomeriggio alla stazione di Poggio Rusco, nel Mantovano, da quattro giovani stranieri, probabilmente magrebini che, fuori dal treno regionale diretto a Bologna, stavano armeggiando per bloccarne la porta di accesso. All’invito da parte della capotreno di smettere, hanno cominciato a insultarla.
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