Tribuna Politica-BW Edition PARTE II

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    Qule è il senso di lavorare per sopravvivere ? Follow the dream ? Poi uno alla lunga si stanca
    Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
    Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
    Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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    • Sean
      Csar
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      Panico Conte al Nazareno. Il leader M5S e la chance (irripetibile) di far capitolare Schlein

      Il «sogno» di ritornare a Palazzo Chigi dietro alla tentazione di strappare nelle Marche per le Regionali. In Campania il Pd teme che neanche l’ipotesi di una rottura frenerebbe l’ex premier

      Il dubbio. Il sospetto. La paura. Il terrore che Giuseppe Conte abbia letto le carte di Affidopoli su Matteo Ricci e sia tentato — dopo aver diffuso qualche «super*****la» garantista — di far saltare comunque tutto per aria. Le Marche e pure, a catena, se succede, la Campania. C’è questa consapevolezza di tremenda provvisorietà negli sguardi bassi e cimiteriali, nei boh, nei sospiri pieni di vediamo, aspettiamo, speriamo, nei WhatsApp che si spediscono i dem e nel silenzio, una caverna di silenzio, in cui s’era chiusa, per lunghi giorni, Elly Schlein, la segretaria.

      Il panico ha solide ragioni.
      Tu lo sai com’è Conte, no?
      Te lo ricordi cos’è capace di fare, no? E poi l’hai letto Travaglio sul Fatto ?

      Procediamo con ordine.
      Il succo del rassicurante racconto fatto filtrare finora dentro il centrosinistra è stato, a grandi linee, questo.
      D’accordo, abbiamo Ricci che è indagato: forse è giustizia a orologeria, forse no. Certo è piuttosto curioso che, da tempo, sapesse già tutto Italo Bocchino, spedito dalla sorelle Meloni a fare il «badante» di Francesco Acquaroli, il governatore marchigiano uscente, candidato a un secondo giro: ed è pure strano che l’avviso di garanzia sia arrivato a Ricci proprio quando i sondaggi lo davano saldamente avanti. Ma lasciamo stare, inutile fare dietrologia.

      Tutti sanno che Ricci è una persona perbene, lui a In Onda su La7 ha spiegato di essere estraneo, ha evocato un collaboratore infedele e ritiene, perciò, di essere parte lesa. In più — altro spiffero uscito dal Nazareno — l’avviso di garanzia che lo riguarda avrebbe poca ciccia: parliamo di affidamenti diretti a un paio di associazioni culturali effettuati nel corso della sua amministrazione, quand’era sindaco di Pesaro, prima di diventare eurodeputato. Insomma, no?
      Questa benevola lettura della scena, inizialmente, ha indotto capi e capetti del Pd a sperare in un atteggiamento indulgente di Conte. Ma lui, criptico: «Non possiamo fare sempre come a Bibbiano. Però è certo che devo prima capire bene di cosa si tratta, stavolta, a Pesaro. Poi deciderò».

      Il problema è che Conte non vuole diventare il gup del centrosinistra, ma il suo candidato premier alle prossime elezioni politiche. Eccoci, così, al punto politico che scatena il panico tra i dem. I quali temono che Conte sia allettato da un ragionamento che, più o meno, gli ronza in testa così.
      Allora: è chiaro che, inattesa, mi si presenta la straordinaria opportunità di dare un micidiale colpo alla forza e al prestigio di Elly. La quale, alle prossime Regionali, s’è convinta di perdere in Veneto, ma di vincere poi in Toscana, Puglia, Campania e di strappare, a sorpresa, una vittoria persino nelle Marche. Ovvio che, con un bel 4 a 1, le sarebbe più facile rivendicare un ruolo di leadership nella coalizione.
      Però se dico che Ricci è «incandidabile», e posso dirlo, perché noi 5 Stelle siamo pur sempre quelli di «Onestà!
      Onestà!», a patto che non si tratti della Appendino e della Raggi, schiaccio Elly nell’angolo e lascio un’autostrada libera ad Acquaroli. E un 3 a 2 è molto, molto diverso da un 4 a 1.

      Obiezione al piano di Conte: così, però, il Pd finirebbe poi per mettersi di traverso sulla candidatura, abbastanza apparecchiata, del grillino Roberto Fico in Campania. E lì, con quel sultano bizzoso di Vincenzo De Luca, la situazione potrebbe farsi, di colpo, rischiosa per tutti. Vale la pena?
      Il timore diffuso è che Conte, a questa eventualità, reagisca pensando: perdiamo anche la Campania? Meglio, addirittura meglio. Perché, per Elly, una sconfitta in Campania sarebbe talmente drammatica da mettere a rischio addirittura la sua segreteria.

      Strategia politica feroce, ma con dentro una sua devastante logica: Conte — sospettano i dem — può esserne davvero sedotto. Indizi concreti. Intanto: gli editoriali di Marco Travaglio (lo scorso aprile, alla fine del gran corteo organizzato dai 5 Stelle a Roma — tra attacchi all’Europa matrigna e uno striscione pro Russia — il direttore del Fatto salì sul palco allestito ai Fori Imperiali con la folla che ondeggiava eccitata, c’erano grida di evviva e applausi e certe che gli mandavano baci: lui, dopo aver risposto con sorrisi languidi, parlò con l’autorevolezza dell’unico vero ideologo del Movimento). Adesso scrive: «Ricci è il politico che spende e spande denaro pubblico in kermesse effimere per costruirsi un consenso personale... Un classico abuso d’ufficio, purtroppo depenalizzato... Il Pd ha fatto finta di nulla, l’ha candidato alle Regionali e ora deve decidere precipitosamente che farne, come se le carte non fossero già tutte sul tavolo...». Giuseppe, hai capito?

      Sì, certo che ha capito. Gli è chiarissima l’occasione che ha davanti. Irripetibile: per uno che vuole tornare a Palazzo Chigi per la terza volta (una più di Bettino Craxi). E legittima: per uno che Grillo chiamava Mago di Oz. Capace di qualsiasi magia pur di soddisfare la propria ambizione.
      Nutrita, intendiamoci, con innegabili doti: strepitoso cinismo, efferata spregiudicatezza, freddezza da pokerista, istintiva astuzia (cioè capire il momento, e coglierlo). Come quando, nel 2013, i 5 Stelle — pieni di Taverna, di Crimi, di Di Battista — decidono che magari è il caso di reclutare qualche giurista. E Alfonso Bonafede — già leggendario dj alla discoteca Extasy di Mazara del Vallo, poi due volte pure Guardasigilli — dice: «Io ne conosco uno. È stato il mio prof di Diritto privato...».

      Conte si presenta. La voce è un soffio, il maglioncino (in cachemire) da meetup, la fede per Padre Pio, l’aria mite: un coccodrillo travestito da camaleonte. Infatti, se li mangia (digerito, da due anni, persino Beppone). La sua carriera è dentro un’allucinazione: diventa premier e abbraccia i leghisti, poi li molla (dopo averci firmato i famigerati decreti Sicurezza) e fa un governo con il Pd. Quindi s’accuccia a Draghi. Intanto diventa amico di Trump («Oh, Giuseppi!»). E abbraccia Putin. Pacifista. Ma amico di Putin.

      Può uno così avere scrupoli con Ricci? «La verità — ripete ovunque la Schlein — è che però senza Conte non andiamo da nessuna parte». Chi ci parla con il coccodrillo? Soffiano: ci sarebbe Goffredo Bettini, che ha un’antica consuetudine.
      Goffry, lo scongiurano, pensaci tu (e, se serve, promettigli qualsiasi cosa).​

      CorSera
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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      • Sean
        Csar
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        Conte attualmente è in una posizione di "forza"...pensando al personaggio pare risibile affermarlo, ma se l'osservatore si volge verso il campo PD e la Schlein si accorgerebbe che l'inconsistenza ed impalpabilità politica della "segretaria" non possono non premiare chi (Conte) ultimamente sta cavalcando l'onda giusta: il pacifismo, il no al "riarmo", il no alle armi all'Ucraina...temi che intercettano il favore degli italiani.

        I sondaggi danno il M5S in costante crescita: è arrivato al 14%, da solo pesa quasi come Lega (8,5) e FI (8,1) sommate assieme: https://www.corriere.it/politica/25_...tml?refresh_ce

        e alla Schlein sono scoppiati tra le mani i tre gravissimi casi di Milano, di Ricci nelle Marche, di Torino (inchiesta Rear, deputato Laus)...con Ricci che a La7 afferma che come sindaco non era suo compito controllare a chi venissero appaltati gli eventi pubblici...una toppa peggiore del buco: intanto come fai a non accorgerti che tutti gli eventi venivano affidati sempre e solo a due società...e poi, se te la fanno sotto al naso, come puoi aspirare a governare una regione? Ma come, non erano quelli di sinistra quelli "svegli"?

        Ad osservare ben bene il PD e la sua "segretaria" non si direbbe proprio: riescono a far passare pure Conte come "formidabile stratega politico", se paragonato a quella marmaglia là.
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
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        forse, tra mille inverni
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        C. Campo - Moriremo Lontani


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          Originariamente Scritto da MarcoT Visualizza Messaggio
          Le grandi aziende stanno tutte la
          e le grandi aziende sono comandate da gente che ha interessi nell'immobiliare quindi hanno convenienza a far si che la gente faccia una vita infame per andare in ufficio

          Molti lavori sarebbero fattibili da remoto al 100% ma sta cosa non si farà mai nonostante sia un qualcosa di fattibile virtualmente subito e che permetterebbe a molta gente di levarsi dalle palle (me compreso)
          Eri più felice a roma da papone alla fine
          Originariamente Scritto da Pesca
          lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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