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Tribuna Politica-BW Edition PARTE II

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    Barbero - Cosa si celebra il 25 aprile?

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      Originariamente Scritto da Miller Visualizza Messaggio
      Barbero - Cosa si celebra il 25 aprile?
      https://youtube.com/shorts/9QREDO9Pouo?feature=shared
      Cosa ne pensi miller?

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        Originariamente Scritto da Miller Visualizza Messaggio
        Barbero - Cosa si celebra il 25 aprile?
        https://youtube.com/shorts/9QREDO9Pouo?feature=shared
        Maestro



        Barbero, non te. Vai a cercare un bond appetibile!


        Originariamente Scritto da Sean
        mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola




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          Sto con Barbero zuse Argentina par 2038 in eur

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            Originariamente Scritto da Miller Visualizza Messaggio
            Sto con Barbero zuse Argentina par 2038 in eur
            E' giusto dire che è stata una liberazione da un regime autoritario, ma andrei anche oltre: è stata una liberazione da gente criminale, perchè di criminali si tratta. Criminali con la C maiuscola.
            Fermarsi all'autoritarismo è giudicare una forma di governo. Se parliamo dei crimini costantemente compiuti da quella gente andiamo oltre: andiamo su una sfera morale e nondimeno giuridica.
            Sto con Barbero. Non sei d'accordo? Allora dimmelo in faccia.
            Last edited by Ospite; 25-04-2024, 15:08:52.

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              Sono tutte scemenze irricevibili quelle di Barbero, con evidenti fallacie storiche.

              Sarò molto breve, tanto il 25 aprile ci toccherà in eterno ormai: la Germania, che il nazionalsocialismo ce l'ha avuto in casa, non festeggia nessuna "liberazione"; il Giappone idem: questo perchè il 25 aprile ha sancito la sconfitta dell'Italia in una guerra, "sbagliata" o meno che fosse quella guerra - ma se avesse vinto sarebbe stata "giusta" no?

              L'Italia dal 25 aprile in avanti è stata trattata da nazione sconfitta, questo è il punto, arresasi "senza condizioni"...ed è quel punto sulla base del quale nessuna altra delle nazioni dell'ex patto tripartito festeggia una qualsivoglia "liberazione".

              Poi, ancora con sta puttaniata dell'insurrezione partigiana?...e su...senza gli eserciti (nemici) alleati che avanzavano, di che insurrezione parleremmo? Ma che hanno fatto i "partigiani"? Ma poi quali partigiani e quale "libertà"? Perchè i partigiani rossi volevano portarci da Stalin eh.

              Finchè non si affronteranno quei temi in maniera sana e schietta, il 25 aprile rimarrà sempre una data divisiva.

              PS: pure la storia dei forni...quando lo stato italiano (sì lo stato italiano, perchè il re firmò quanto Mussolini la guerra) entrò in guerra, la questione dello sterminio non era nella testa dei dirigenti nazisti...e figuriamoci cosa ne sapesse il Duce. Lo sterminio inizia forse nel '42.
              Last edited by Sean; 25-04-2024, 14:26:44.
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


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                Germania e Giappone non festeggiano non per vanagloria, ma perchè hanno interiorizzato quella sconfitta; non festeggiano perchè si sono pacificati internamente.
                La sconfitta è nobile, se da essa si trova nuova linfa ed identità. Quanti popoli, nella storia, sono caduti e risorti? Noi non l'abbiamo saputo fare? E per questo dovremmo trovarne le ragioni nella caduta di un regime criminale? Solo in Italia non abbiamo fatto i conti con il passato e ci perdiamo in commediole da eterni adolescenti.

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                  Originariamente Scritto da The_Shadow Visualizza Messaggio
                  Germania e Giappone non festeggiano non per vanagloria, ma perchè hanno interiorizzato quella sconfitta; non festeggiano perchè si sono pacificati internamente.
                  La sconfitta è nobile, se da essa si trova nuova linfa ed identità. Quanti popoli, nella storia, sono caduti e risorti? Noi non l'abbiamo saputo fare? E per questo dovremmo trovarne le ragioni nella caduta di un regime criminale? Solo in Italia non abbiamo fatto i conti con il passato e ci perdiamo in commediole da eterni adolescenti.
                  Certo hai ragione in questo: ma sai perchè noi non abbiamo "interiorizzato"? Perchè, a differenza di Germania e Giappone che alla sconfitta totale ci arrivarono unite, noi, noi Italia, 1) compimmo un vergognoso tradimento ai danni dell'alleato tedesco (che portò danni cataclismatici all'esercito e al popolo) e 2) il paese si divise in due, tra chi riteneva di dover tenere ferma la parola data ai tedeschi e chi corse in braccio agli angloamericani/invasori da sud.

                  E' esattamente da lì che inizia una guerra civile a suo modo non ancora terminata, perchè il paese diviso fu e diviso da allora rimane...a differenza di Germania e Giappone, che sconfitte sì, ma a differenza nostra onorevolmente.
                  Last edited by Sean; 25-04-2024, 15:04:17.
                  ...ma di noi
                  sopra una sola teca di cristallo
                  popoli studiosi scriveranno
                  forse, tra mille inverni
                  «nessun vincolo univa questi morti
                  nella necropoli deserta»

                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                    A mio parere l'unità nell'adesione a una linea va presa cum grano salis. Per quanto riguarda la Germania, benchè ci sia stata anche una resistenza interna, ci fu anche un "ventre molle" bello sostanzioso, pavido, pusillanime.
                    Per quanto riguarda la divisione dell'Italia, lo scendere in guerra e la posizione tenuta fu opera del regime fascista, quindi non darei le responsabilità della rottura del patto ad un paese - o meglio, parte di esso - che si è sottratto a quel regime. Quella parte ha fatto una scelta di campo, sentendosi dalla parte giusta (e qui non esprimo giudizi di valore sulla scelta in sè).

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                      Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
                      Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
                      Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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                        Originariamente Scritto da The_Shadow Visualizza Messaggio
                        A mio parere l'unità nell'adesione a una linea va presa cum grano salis. Per quanto riguarda la Germania, benchè ci sia stata anche una resistenza interna, ci fu anche un "ventre molle" bello sostanzioso, pavido, pusillanime.
                        Per quanto riguarda la divisione dell'Italia, lo scendere in guerra e la posizione tenuta fu opera del regime fascista, quindi non darei le responsabilità della rottura del patto ad un paese - o meglio, parte di esso - che si è sottratto a quel regime. Quella parte ha fatto una scelta di campo, sentendosi dalla parte giusta (e qui non esprimo giudizi di valore sulla scelta in sè).
                        Scusami, Shadow, ma i patti furono firmati dallo stato italiano, non dal "regime fascista": furono il re e Mussolini a firmare quei patti, cioè il capo di stato e il capo di governo.

                        Il tradimento della parola data (dei patti sottoscritti) è dunque ben opera dello stato italiano nella persona del capo dello stato e del successore di Mussolini a capo del governo (cioè Badoglio). L'Italia con quel gesto non si è sottratta ad un regime, ha semmai tradito un patto e dunque disintegrato l'esercito e aperte le porte all'invasione tedesca, perchè i tedeschi avevano tutti i diritti di guerra di invadere l'Italia...e ringraziamo anzi il Cielo che non si sono scagliati con furia distruttrice presso le città d'arte italiane, perchè avrebbero ben potuto farci pagare il fio spianando tutto e tutti.

                        Quindi ci siamo trovati coi tedeschi da nord e gli angloamericani (fino al giorno prima dei nemici) da sud. Italia occupata a nord dai tedeschi e a sud dagli alleati, che nel frattempo facevano firmare la resa senza condizioni. A nord poi le incursioni partigiane, questo è il quadro che si è sviluppato in seguito al tradimento dei patti...quando sarebbe bastato sperimentare la sconfitta fino in fondo, come hanno fatto Germania e Giappone, cioè assistere alla totale invasione del paese senza voltare gabbana...perchè il voltagabbana ha portato i tedeschi e la loro voglia di vendetta in Italia, disperso e disonorato l'esercito, fatto passare le pene dell'inferno al popolo, creato una guerra civile - oggi ideologica - che non si rimarginerà più.
                        Last edited by Sean; 25-04-2024, 15:24:57.
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                          Originariamente Scritto da Sean
                          mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola




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                            Originariamente Scritto da The_Shadow Visualizza Messaggio
                            Germania e Giappone non festeggiano non per vanagloria, ma perchè hanno interiorizzato quella sconfitta; non festeggiano perchè si sono pacificati internamente.
                            La sconfitta è nobile, se da essa si trova nuova linfa ed identità. Quanti popoli, nella storia, sono caduti e risorti? Noi non l'abbiamo saputo fare? E per questo dovremmo trovarne le ragioni nella caduta di un regime criminale? Solo in Italia non abbiamo fatto i conti con il passato e ci perdiamo in commediole da eterni adolescenti.
                            Fino a prima dell'ultima frase sull'Italia potrebbe benissimo essere un discorso di hitler per le elezioni negli anni 30
                            Originariamente Scritto da Lorenzo993
                            non nominare cristo che se ti avesse incontrato avrebbe mandato a mignotte la bibbia e ti avrebbe preso a calci in culo

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                              Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio

                              Scusami, Shadow, ma i patti furono firmati dallo stato italiano, non dal "regime fascista": furono il re e Mussolini a firmare quei patti, cioè il capo di stato e il capo di governo.

                              Il tradimento della parola data (dei patti sottoscritti) è dunque ben opera dello stato italiano nella persona del capo dello stato e del successore di Mussolini a capo del governo (cioè Badoglio). L'Italia con quel gesto non si è sottratta ad un regime, ha semmai tradito un patto e dunque disintegrato l'esercito e aperte le porte all'invasione tedesca, perchè i tedeschi avevano tutti i diritti di guerra di invadere l'Italia...e ringraziamo anzi il Cielo che non si sono scagliati con furia distruttrice presso le città d'arte italiane, perchè avrebbero ben potuto farci pagare il fio spianando tutto e tutti.

                              Quindi ci siamo trovati coi tedeschi da nord e gli angloamericani (fino al giorno prima dei nemici) da sud. Italia occupata a nord dai tedeschi e a sud dagli alleati, che nel frattempo facevano firmare la resa senza condizioni. A nord poi le incursioni partigiane, questo è il quadro che si è sviluppato in seguito al tradimento dei patti...quando sarebbe bastato sperimentare la sconfitta fino in fondo, come hanno fatto Germania e Giappone, cioè assistere alla totale invasione del paese senza voltare gabbana...perchè il voltagabbana ha portato i tedeschi e la loro voglia di vendetta in Italia, disperso e disonorato l'esercito, fatto passare le pene dell'inferno al popolo, creato una guerra civile - oggi ideologica - che non si rimarginerà più.
                              Non metto sullo stesso piano le scelte di macchiette che non rappresentavano più nulla da un punto di vista morale con le scelte di un paese martoriato da un ventennio criminale, che è stata la prima fonte di divisione. Su questo la penso con Kant: agisci in modo che il motivo della tua azione possa valere come principio di una legislazione universale. Se un amico commette un crimine, è giusto tenerlo celato o va denunciato? Prevale l'amicizia o la giustizia? Anche qui, il senso delle parole di Barbero.

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                                Originariamente Scritto da MarcoT Visualizza Messaggio

                                Fino a prima dell'ultima frase sull'Italia potrebbe benissimo essere un discorso di hitler per le elezioni negli anni 30

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