Tribuna Politica-BW Edition PARTE II

Collapse
This topic has been answered.
X
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts
  • Sergio
    Administrator
    • May 1999
    • 88242
    • 2,220
    • 2,943
    • United States [US]
    • Florida
    • Send PM

    Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
    mi fa senso che ci siano individui che si definiscono italiani veri e che parlano di fare il ramadan
    Perdona, ma cosa c'entra l'uomo immaginario con il quale decidi di parlare e la nazionalità?



    Commenta

    • Arturo Bandini
      million dollar boy
      • Aug 2003
      • 31321
      • 926
      • 506
      • Send PM

      Originariamente Scritto da Sergio Visualizza Messaggio

      Perdona, ma cosa c'entra l'uomo immaginario con il quale decidi di parlare e la nazionalità?
      non c'entra niente ma è una cosa a cui non ero abituato, e invece in futuro sarà normale avere italiani di colore o che pregano allah.
      Per ora si può ancora dire "sono stranieri", se vedi un nero in svezia non ti viene di dire è uno svedese. Ma quando saranno loro a camminare in svezia o a firenze o roma, come li vorrai chiamare se non svedesi, fiorentini etc?
      Come a nessuno sembra strano dire è un americano se vede uno di colore. Ma se l'americano di colore è un concetto assimilato (per me che non sono mai stato in america) fin da film come via col vento, una poltrona per due etc... ad esempio se vedo un orientale e mi si dice "è un americano" l'idea mi sembra strana e mentalmente lo catalogo come cinese non americano

      Commenta

      • Sergio
        Administrator
        • May 1999
        • 88242
        • 2,220
        • 2,943
        • United States [US]
        • Florida
        • Send PM

        Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio

        non c'entra niente ma è una cosa a cui non ero abituato, e invece in futuro sarà normale avere italiani di colore o che pregano allah.
        Per ora si può ancora dire "sono stranieri", se vedi un nero in svezia non ti viene di dire è uno svedese. Ma quando saranno loro a camminare in svezia o a firenze o roma, come li vorrai chiamare se non svedesi, fiorentini etc?
        Come a nessuno sembra strano dire è un americano se vede uno di colore. Ma se l'americano di colore è un concetto assimilato (per me che non sono mai stato in america) fin da film come via col vento, una poltrona per due etc... ad esempio se vedo un orientale e mi si dice "è un americano" l'idea mi sembra strana e mentalmente lo catalogo come cinese non americano

        Più che comprensibile, è esatto.
        Tuttavia, sarebbe opportuno operare una distinzione tra la nazionalità di una persona intesa in senso legale e quella in ambito sociale e culturale. Io, per esempio, sono legalmente un cittadino italiano, ma in ambito culturale e sociale mi sento solo parzialmente italiano. Preferisco che, sul piano dell'unione con gli altri, siano altri insiemi di caratteristiche a legarmi alle persone: educazione, hobby, cultura generale, abitudini, le quali non necessitano obbligatoriamente di essere connesse al paese di origine, ma devono essere quelle con cui mi sento a mio agio.​



        Commenta

        • Arturo Bandini
          million dollar boy
          • Aug 2003
          • 31321
          • 926
          • 506
          • Send PM

          Originariamente Scritto da Sergio Visualizza Messaggio


          Più che comprensibile, è esatto.
          Tuttavia, sarebbe opportuno operare una distinzione tra la nazionalità di una persona intesa in senso legale e quella in ambito sociale e culturale. Io, per esempio, sono legalmente un cittadino italiano, ma in ambito culturale e sociale mi sento solo parzialmente italiano. Preferisco che, sul piano dell'unione con gli altri, siano altri insiemi di caratteristiche a legarmi alle persone: educazione, hobby, cultura generale, abitudini, le quali non necessitano obbligatoriamente di essere connesse al paese di origine, ma devono essere quelle con cui mi sento a mio agio.​
          bisogna che ce le abbiano cultura, educazione, hobby etc.
          Per ora, almeno qui in provincia, i migranti che si vedono sono completamente fuori contesto, fuori dalla società, vivono in strutture solo per loro, girano in monopattino, stanno a far niente, nel migliore dei casi.
          Fossero famiglie normali avvertiresti meno il senso di estraneità

          Commenta

          • Sergio
            Administrator
            • May 1999
            • 88242
            • 2,220
            • 2,943
            • United States [US]
            • Florida
            • Send PM

            Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio

            bisogna che ce le abbiano cultura, educazione, hobby etc.
            Per ora, almeno qui in provincia, i migranti che si vedono sono completamente fuori contesto, fuori dalla società, vivono in strutture solo per loro, girano in monopattino, stanno a far niente, nel migliore dei casi.
            Fossero famiglie normali avvertiresti meno il senso di estraneità
            Capisco benissimo cosa dici tuttavia devi riconoscere che li stai giudicando a primo acchito, dalla copertina, non li conosci bene, non li hai mai frequentati. Oh, forse sono anche peggio, non dico che per forza devono essere migliori, ma potrebbero esserlo.

            O forse sono solo poveri e non educati, come potrebbero esserlo in periferia a Napoli o a Milano. Mi auguro che ce ne siano altrettanti ed anche di più nelle università.



            Commenta

            • marcu9
              Bodyweb Advanced
              • May 2009
              • 42189
              • 727
              • 444
              • Sicilia
              • Send PM

              LA SENTENZA / PALAZZO REALE-MONTE DI PIETÀ "Ha tentato di stuprare una turista francese a Ballarò", gambiano condannato a 9 anni: sarà espulso


              La vittima era stata aggredita mentre rientrava in casa la sera del 25 maggio dell'anno scorso. L'uomo di 46 anni l'avrebbe prima scaraventata a terra e poi le avrebbe slacciato i pantaloni. La giovane era stata soccorsa da un altro straniero e poi da alcuni residenti che erano riusciti a bloccare l'aggressore


              La vittima era stata aggredita mentre rientrava in casa la sera del 25 maggio dell'anno scorso. L'uomo di 46 anni l'avrebbe prima scaraventata a terra e poi le avrebbe slacciato i pantaloni. La giovane era stata soccorsa da un altro straniero e poi da alcuni residenti che erano riusciti a bloccare l'aggressore
              Originariamente Scritto da Sean
              Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

              Commenta

              • M K K
                finte ferie user
                • Dec 2005
                • 66911
                • 2,938
                • 2,659
                • Macao [MO]
                • Miami
                • Send PM

                Bhe ma è comprensibile, hanno esigenze sessuali anche loro, io fornirei escort ai centri di accoglienza...
                Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
                Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
                Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

                Commenta

                • Sean
                  Csar
                  • Sep 2007
                  • 121014
                  • 3,468
                  • 3,517
                  • Italy [IT]
                  • In piedi tra le rovine
                  • Send PM

                  Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
                  "Il nuovo antisemitismo consiste nel fare d'Israele uno stato nazista". Parla Taguieff


                  Giulio Meotti

                  “Gli islamisti hanno trovato terreno fertile non solo in Russia e in Cina, ma anche nel woke, in una eterogenesi dei fini che vuole la deoccidentalizzazione del mondo ”, dice al Foglio il filosofo francese

                  “Una parte delle élite occidentali che si definiscono ‘progressiste’ si è convertita alla religione politica del culto della vittima palestinese e della criminalizzazione del dominatore ebraico”. Così Pierre-André Taguieff, forse il più brillante studioso delle idee di Francia, spiega al Foglio come sia possibile arrivare in occidente a giustificare, banalizzare e minimizzare i massacri di Hamas. “I loro riflessi ideologici impongono di difendere i presunti ‘dominati’ contro i presunti ‘dominanti’. L’inversione vittimizzata che questa conversione implica si traduce nella nazificazione dei ‘sionisti’ e, più in generale, degli ebrei. Il messaggio trasmesso è che gli ebrei sionisti sono i nuovi nazisti e i palestinesi sono i nuovi ebrei. La strumentalizzazione e la falsa rappresentazione dell’antirazzismo consistono nel dare un volto all’antisionismo, basato sull’immagine della vittima palestinese di un ‘sionismo’ immaginario”. Per comprendere le sorgenti dell’inversione del vittimismo dobbiamo risalire al Medioevo dell’Europa cristiana, intorno alla metà del XII secolo, quando furono lanciate le prime accuse di omicidio rituale contro gli ebrei, che per questo motivo venivano cacciati, perseguitati, assassinati.
                  “Il mito dell’ebreo ‘assassino di bambini non ebrei’ è stato successivamente integrato nella cultura antiebraica del mondo musulmano, fino a diventare uno dei principali temi di accusa contro i ‘sionisti’, criminalizzati come ‘assassini di bambini palestinesi’. Ricordiamo che nel marzo 2012, a Tolosa, il terrorista Mohammed Merah, uccidendo bambini ebrei, dichiarò di voler ‘vendicare i bambini palestinesi’. Nell’ultima guerra di Gaza, innescata dal mortale attacco jihadista di Hamas contro Israele il 7 ottobre 2023, il tema dell’assassinio di bambini palestinesi da parte d’Israele è stato immediatamente riattivato dalla propaganda palestinese e dai suoi canali in tutto il mondo. Nel discorso delle sinistre rivoluzionarie o radicali, dopo la caduta dell’impero sovietico, la ‘causa del proletariato’ e la ‘causa del popolo’ hanno lasciato il posto alla ‘causa palestinese’, una nuova ‘causa universale’ che ha fuso il tema della ‘resistenza’ di una minoranza a uno stato ‘coloniale’, Israele, e quello della pia denuncia dell’‘islamofobia’, peccato capitale attribuito a tutti coloro che non hanno aderito alla bandiera islamo-palestinese. Gli strateghi culturali dell’antisionismo, in tutte le sue forme, hanno continuato ad alimentare e sfruttare l’immaginazione e la retorica vittimistica attorno alla figura palestinese, che è gradualmente diventata quella della vittima musulmana. Questo grande amalgama di vittimismo ha permesso di articolare l’antisionismo radicale e la ‘lotta contro l’islamofobia’ all’interno di una mitologia politica di stile rivoluzionario”.
                  E così il woke nelle sue varie forme si allea alla barbarie. “E’ l’applicazione al conflitto israelo-palestinese della griglia di lettura offerta dall’anticolonialismo e dall’antirazzismo che ha portato alla wokizzazione delle interpretazioni di tale conflitto. C’è stato, essenzialmente a sinistra, un focus di indignazione, precedentemente ideologizzato dalla propaganda palestinese, per le accuse di ‘massacro’, ‘pulizia etnica’ e ‘genocidio’, atti criminali presumibilmente commessi da Israele nella sua legittima risposta agli attacchi di Hamas. Questa accusa demonizzante nei confronti di Israele fa parte della trattazione demonologica del conflitto israelo-palestinese. Questo antisionismo gnostico globalizzato, che funziona come metodo di salvezza e promessa di redenzione – distruggendo Israele per salvare l’umanità – è al centro della nuova giudeofobia, questo odio verso gli ebrei che ha adottato il linguaggio dell’odio antisionista”.
                  E’ nelle opinioni progressiste che oggi è più visibile l’eredità di numerosi pregiudizi antiebraici più o meno riciclati: “L’ebreo sfruttatore, dominatore, manipolatore e parassita sociale, considerati carnefici polimorfi. A ciò si aggiunge la figura dell’assassino rituale ebreo, che dovrebbe rinascere in quella del soldato israeliano che bombarda la Striscia di Gaza. Da qui l’accusa di ‘islamofobia’. In questo contesto, in cui Israele è accusato di essere uno ‘stato di apartheid’, la lotta antirazzista si è rivolta ancora una volta contro gli ebrei. Queste deviazioni dell’antirazzismo iniziarono negli anni Sessanta, quando la propaganda sovietica, trasmessa da quella dell’Olp, diffuse l’equazione ‘sionismo uguale razzismo’. Si trattava di rivolgere l’accusa di razzismo contro gli ebrei erigendo i palestinesi come rappresentanti della vittima per eccellenza. Da allora, l’attivismo pseudo-antirazzista ha cercato e trovato, addirittura inventato, altre categorie generali di vittime: immigrati, musulmani, ‘neri’, ‘arabi’, ‘immigrati privi di documenti’. Le vittime ebree della Shoah dovevano scomparire dal tavolo delle vittime, sostituite dalle vittime palestinesi della Nakba. Si tratta di un gioco di prestigio, perché il genocidio nazista degli ebrei europei durante la Seconda guerra mondiale non ha nulla a che fare con l’esodo di parte della popolazione palestinese al tempo della guerra arabo-israeliana del 1948-1949”.

                  Le manifestazioni pro Hamas in Europa sono anche un segno dei cambiamenti demografici nelle nostre città. “Dopo il mega pogrom del 7 ottobre, il moltiplicarsi delle manifestazioni filo Hamas, mascherate da manifestazioni filopalestinesi, testimonia la formazione, in ogni società democratica occidentale, di una controsocietà fondamentalmente ostile alla società globale e non semplicemente una secessione , un fenomeno comunemente chiamato ‘comunitarismo’, ‘separatismo’, ‘ghettizzazione’”, ci dice Taguieff. “Questa controsocietà è formata da una popolazione immigrata di cultura islamica, una parte significativa della quale non si è integrata nelle società democratiche occidentali, non si riconosce nei propri valori e percepisce l’occidente come il nemico che deve combattere. La figura del nemico assoluto comprende lo stato di Israele e la civiltà occidentale. La controsocietà ora immagina una rivoluzione sul modello jihadista, che implica la lotta armata. Si tratta quindi, più precisamente, di una controsocietà a due facce: islamista e di estrema sinistra, fermo restando che le sinistre radicali, aderenti al decolonialismo e all’ecofemminismo, sono ora wokizzate. L’alleanza tra islamisti e sinistre radicali è stata da me battezzata e concettualizzata, all’inizio degli anni Duemila, come ‘islamo-goscismo’. I suoi rappresentanti sono riconosciuti in particolare per il fatto che stabiliscono nell’‘islamofobia’, nella ‘xenofobia anti immigrati’ e nel ‘sionismo’ le principali figure del razzismo nelle società occidentali contemporanee. Pertanto, essere antirazzista significa essere allo stesso tempo anti islamofobico, pro- immigrazione e antisionista. Più in generale, si tratta di ‘resistere’ alle forze o agli stati che si suppone incarnino il ‘colonialismo’, il ‘razzismo’ e l’‘imperialismo’, vale a dire le nazioni occidentali e Israele, cioè, nel linguaggio degli islamisti, l’‘asse americano-sionista’ o l’‘alleanza ebrei-crociati’”.
                  La posta in gioco in questa battaglia di civiltà non è solo Israele. “Il nemico designato dai leader e dagli ideologi di queste eterogenee controsocietà neorivoluzionarie non è semplicemente l’occidente – un occidente immaginario, il principio del Male – ma l’occidentalizzazione del mondo. Questo è il nuovo nemico assoluto, dai molti volti, come il diavolo: l’occidente denunciato come intrinsecamente razzista, islamofobo, imperialista (o espansionista) e colonialista. Questo tipo di controsocietà antioccidentale è osservabile in molte altre nazioni europee così come nel Nord America. La seduzione che esercita deriva dal fatto che nasce in società che vogliono e si definiscono multiculturali o multietniche, offrendo così ai nemici dell’occidente un potente argomento legittimante: la civiltà occidentale non esiste o non esiste più, poiché esisterebbero solo diversità culturale e ibridazioni culturale o di civiltà. Il paradosso dell’antioccidentalismo radicale condiviso dagli islamisti e dalla neosinistra, cioè dai membri – attivi e non – del campo islamo-goscista, consiste nell’affermazione simultanea di due tesi contraddittorie: da un lato, la tesi secondo cui la civiltà occidentale non esiste, e, dall’altro, la tesi secondo cui l’occidente è tossico, predatore e dominante. Negli anni successivi alla Prima guerra mondiale, di fronte allo spettacolo dei massacri e delle rovine, un grande dibattito contrappose i profeti della decadenza o del declino dell’occidente a coloro che invocavano la difesa dell’occidente.
                  Questo dibattito si è concentrato sul destino della civiltà occidentale, circondata da minacce, colpita da un temporaneo indebolimento o entrata nella sua fase crepuscolare o finale. La visione della fine del mondo occidentale diventò il tema principale di un racconto mitico. Per certi aspetti, possiamo ritenere che questo dibattito intellettuale e politico si sia ristabilito oggi al centro delle domande degli occidentali su se stessi, riproponendo la questione dell’identità dell’occidente, e più in particolare, dell’occidente moderno, affrontato attraverso le sue crisi e il suo malessere, in cui le patologie dell’identità hanno giocato un ruolo di primo piano. Ma il contesto appassionato e politico-culturale non è più lo stesso: è caratterizzato oggi dall’articolazione tra un odio verso l’occidente divenuto globalizzato e un odio verso se stessi radicato nel mondo occidentale. Un odio alimentato dall’invidia e dal risentimento nel primo caso, un odio infiammato dalla vergogna e dal senso di colpa nel secondo. La perdita di fiducia in se stessi è un sintomo di decadenza”.
                  Quanto all’odio verso se stessi, prepara il terreno al tradimento: “Molti occidentali si sono uniti al campo dei nemici dell’occidente, o si preparano a farlo. Possiamo designare l’odio verso l’occidente con il neologismo di ‘esperofobia’. E’ un odio ontologico quello che troviamo oggi, in particolare, nel mondo musulmano sotto l’influenza islamica. Un odio paradossale, poiché è iniziato molto tempo dopo lo smantellamento degli imperi coloniali europei. Ma l’esperofobia è presente anche in Russia, Cina e nelle popolazioni dei paesi occidentali, in particolare negli ambienti della nuova estrema sinistra wokizzata, che vuole mettere fine al patrimonio della civiltà occidentale che continua a distruggere e demonizzare. Osservabile soprattutto tra i giovani affascinati dalla violenza e dall’impegno radicale, l’islamizzazione del radicalismo è un processo di cui l’islamogoscismo politico e culturale è uno dei prodotti, l’altro è la transizione al jihad. L’islamizzazione svolge il ruolo di una potente modalità di legittimazione del desiderio di rottura totale con il mondo occidentale, divenuto oggetto di odio. Insistendo sulla Umma come comunità di appartenenza sovranazionale, in conformità con la tradizione islamica, gli ideologi dell’islam politico si sforzano di delegittimare le appartenenze nazionali situate al di fuori del ‘dominio della sottomissione a Dio’ (Dar al Islam).
                  Questa squalifica islamica del sentimento nazionale costituisce un punto di convergenza ideologica con la sinistra che demonizza il patriottismo tanto quanto il nazionalismo. Ciò che deve essere evitato a tutti i costi è la formazione di controsocietà potenti e dinamiche all’interno delle nostre società democratiche occidentali, che spesso tendono a essere cieche di fronte alle minacce che provengono da loro stesse, in particolare quando acuiscono il senso di colpa che le disturba. Rifugio delle libertà e della razionalità, nonostante le sue tentazioni suicide e i suoi slanci di arroganza, la civiltà occidentale merita di essere difesa contro i suoi nemici e i suoi falsi amici. Diciamo solo che dobbiamo difendere l’occidente nonostante tutto, e ora malgrado se stesso”.

                  Vi leggo un concentrato di tutta la propaganda sionista, con evidenti falsificazioni storiche ed ideologiche.

                  Partiamo dalla fine, che è tra le fallacie più evidenti anche ai profani: se è vero che l'Islam, in quanto religione "universale", si definisce come "fratellanza" di nazioni legate dalla religione musulmana, Taguieff non può non sapere che anche l'ebraismo si identifica come legame transanzionale, riconoscendosi il popolo ebraico, pur disperso in varie nazioni da dopo la Diaspora, come appartenente ad una ben specifica religione, l'osservanza (e addirittura la figliolanza, perchè si è ebrei in quanto figli di madre ebrea, dunque c'è un esclusivismo sconosciuto ad altre religioni islamica compresa) della quale serve a riconoscere ed unire l'ebraismo mondiale, mantenendo unite le genti giudaiche anche in mezzo ad altri popoli.

                  Inoltre, l'internazionalizzazione, e la "squalifica del sentimento nazionale" è stata portata a dottrina da degli ebrei (il marxismo e il comunismo). Una delle accuse storiche mosse al giudaismo nel corso dei secoli è stata proprio quella di voler "minare" dall'interno le società tradizionali, i corpi ed i sentimenti e le appartenenze nazionali...ce lo dimentichiamo questo?

                  Per quanto riguarda invece le premesse di Taguieff, vanno ben divisi i piani: il fatto che gli ebrei siano stati oggetto di un programma sterminazionista, non fa di loro la "vittima eterna", non li pone su di un piano storico differente, non li astrae o l'immunizza rispetto ad eventuali crimini che possono ben compiere - la teoria delle "vittima eterna" nasce invece proprio dalla loro convinzione di essere un che "a parte" rispetto a tutti gli altri popoli, in quanto "eletti" da un Dio - ovverosia siamo ben dentro ad un fondamentalismo religioso di grado forse peggiore di quello musulmano, che almeno riconosce una parità di fratellanza di tutto il genere umano.

                  In Palestina gli ebrei, con odio feroce (ne danno pubblica prova le dichiarazioni dei politici e ministri del governo, o dei "coloni") stanno compiendo un'operazione di pulizia etnica e di sottrazione di terre altrui. L'olocausto non ha niente a che vedere con tutto questo, non autorizza il popolo ebraico a comportarsi come si sta comportando, in una maniera che va impressionando anche i "protettori" storici di Israele, cioè gli Stati Uniti.

                  Affermare che gli israeliani stanno compiendo un tentativo di sterminio non è un atto di antisemitismo, ma un aprire gli occhi su di una realtà aberrante, anzi, è un aver appreso una lezione della storia, perchè l'occidente è sempre stato accusato di essersi voltato dall'altra parte nel mentre gli ebrei venivano portati nei campi di sterminio...e qua finalmente (anche se purtroppo solo a parole) qualche stato, l'opinione pubblica si sta accorgendo del massacro in atto.

                  Inoltre, ci si preoccupa che i musulmani rimangono fedeli alla "grande nazione islamica" non assimilandosi alle culture e tradizioni ed identità proprie delle nazioni dove emigrano (ma questo per Taguieff non è "antisemitismo"?)...e che dire allora degli ebrei?

                  Gli ebrei si "assimilano"? E questi allora che vanno a fare in Israele? E' "un dovere" affermano...ma per Taguieff il dovere non si rivolge forse alla patria di appartenza, visto che parla di "nazioni" nel suo articolo? E allora di che patria parliamo circa quei giovani che corrono a prendere le armi per Israele pur abitando in Italia?

                  Hanno scelto di lasciare gli affetti, la sicurezza della loro casa, di congedarsi da genitori, parenti e amici, per rischiare la vita, ogni giorno. Si chiamano chayal boded ovvero soldati soli (lone...




                  Quale padrone o bandiera si sta servendo? Appartenere ad una identità nazionale, una cultura, una tradizione, non è fatto di esteriorità, per cui se ti vedo bello lavato e sbarbato e profumato penso che tu sia più "integrato" rispetto a chi va in giro con la kefiah: sia l'ebraismo che l'islamismo non hanno nulla a che vedere con le precipue radici occidentali ed entrambe le genti non si sono ivi "assimilate" ma solo stanziate.

                  Per concludere, una piccola notazione storica: Taguieff dimentica che il tema dell' "omicidio rituale" di bambini cristiani nel Medioevo è tornata centrale qualche anno fa grazie non ad un feroce antisemita ma ad uno studioso ebreo: Ariel Toaff che ci ha scritto (pagandone un duro pegno) un noto libro: https://www.jstor.org/stable/20568014 dove afferma che effettivamente ci furono alcuni casi di bambini cristiani rapiti e "ritualmente" uccisi da degli ebrei.

                  Sullo "sfruttamento" della vittimizzazione, volendo con essa sostenere che non possa nella storia esserci stata, esserci nel presente, esserci un domani, una "vittima" di orrori storici che non sia esclusivamente l'ebreo (volendo negare dunque, come fa Taguieff, che i palestinesi siano effettivamente delle vittime, purtroppo per mano degli stessi ebrei) giova sempre segnalare quest'altro libro:



                  scritto anch'esso da un ebreo (con genitori ammazzati nei campi di concentramento) dove Finkelstein descrive come si sia arrivati a sfruttare la tragedia dell'olocausto per fini ideologici e politici, arrivando così ad ottenere il salvacondotto (che si vorrebbe "eterno") dello status di vittima, quindi immune da ogni critica od accusa...e un bell'esempio ne abbiamo nello sproloquiante Taguieff, perfetto strumento di quella ideologia.
                  Last edited by Sean; 15-02-2024, 10:40:41.
                  ...ma di noi
                  sopra una sola teca di cristallo
                  popoli studiosi scriveranno
                  forse, tra mille inverni
                  «nessun vincolo univa questi morti
                  nella necropoli deserta»

                  C. Campo - Moriremo Lontani


                  Commenta

                  • Arturo Bandini
                    million dollar boy
                    • Aug 2003
                    • 31321
                    • 926
                    • 506
                    • Send PM

                    grazie Sean, non sono daccordo solo sul discorso integrazione, dato che a me della religione importa poco, e per tutti gli altri aspetti gli ebrei mi appaiono in tutto come occidentali (sia quelli che ho visto in israele, sia gli italiani), mentre lo stesso non si può dire dei musulmani. Inoltre gli ebrei vivono tra noi tranquillamente, non si è mai sentito di attentati terroristi ebrei simili a quelli fatti al grido di allah akbar... in realtà a me sembra che neanche agli ebrei interessi la religione, preferiscono affermarsi attraverso il potere e l'economia
                    comunque complimenti, hai una cultura invidiabile

                    Commenta

                    • marcu9
                      Bodyweb Advanced
                      • May 2009
                      • 42189
                      • 727
                      • 444
                      • Sicilia
                      • Send PM

                      A Napoli truffa con il reddito di cittadinanza da 2,6 milioni



                      Ha consentito di scoprire l'indebita percezione da parte di 285 extracomunitari del reddito di cittadinanza, per un importo di oltre 2,3 milioni di euro, l'indagine del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli che coordinato dalla Procura partenopea (pm Luigi Landolfi) oggi ha notificato sei arresti - quattro in carcere e due ai domiciliari - ad altrettanti presunti appartenenti a un'associazione a delinquere con base nel capoluogo partenopeo.




                      I reati contestati sono , a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, usura, estorsione, abusiva attività finanziaria e autoriciclaggio.
                      Le persone che beneficiavano del reddito avrebbero dichiarato falsamente di risiedere in Italia da almeno dieci anni.
                      Eseguivano acquisti simulati di alimenti con le carte Postepay e si poi facevano restituire la somma pagata in contanti: alla banda di truffatori spettava una quota variabile tra 10 e 20 per cento. Il meccanismo prevedeva l'uso di fatture false emesse da una società in realtà non operativa. I proventi di questi illeciti, poi sono stati utilizzati per l'acquisto di immobili da intestare alle rispettive mogli.

                      Avrebbero anche prestato denaro a un tasso usurario variabile dal 30% ad oltre l'800% le persone arrestate oggi dal nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli che, al termine di indagini coordinate dalla Procura (pm Luigi Landolfi), hanno scoperto, tra l'altro, una truffa con il reddito di cittadinanza da 2,3 milioni di euro. Le vittime di usura - è emerso - sono quindici, tutte in gravi difficoltà finanziaria, minacciate e aggredite quando non rispettavano le scadenze dei pagamenti. Le fiamme gialle hanno eseguito delle perquisizioni e sequestrato appunti manoscritti, denaro contante per circa 92mila euro, nonché assegni bancari e titoli cambiari per un totale di circa 158mila euro. Eseguito anche il sequestro preventivo di disponibilità finanziarie nonché di beni mobili e immobili per un ammontare complessivo di circa 90 mila euro. Durante gli accertamenti investigativi erano già stati sequestrati l'intero capitale sociale e il complesso aziendale delle società degli indagati.


                      Decine di acquisti-truffa col Pos, tutti nello stesso negozio
                      Sono alcune decine le truffe - aggravate - commesse attraverso l'uso fittizio delle carte per il reddito di cittadinanza acquistando carne da "monetizzare" nella macelleria gestita dai fratelli Domenico, Lorenzo e Gaetano Iavarone, tra i destinatari degli arresti notificati dal nucleo Pef della Guardia di Finanza di Napoli, al termine di indagini coordinate dalla procura di Napoli (pm Luigi Landolfi). Nell'inchiesta sono coinvolti esercizi commerciali già finiti al centro di analoghe indagini; le misure cautelari più afflittive emesse dal gip di Napoli Isabella Iaselli, e cioè il carcere, riguardano la famiglia Iavarone e anche Vincenzo Longobardi. Arresti domiciliari invece per Angel Maria Brito Gonzalez e Salvatore Maisto. Le indagini sono scattate dopo la rivelazione da parte dei finanzieri di un'anomalia: numerosi stranieri utilizzavano le carte PostePay per il reddito di cittadinanza per acquistare la carne sempre nello stesso centro commerciale. Inoltre il codice fiscale degli extracomunitari risultava essere stato richiesto poco prima della presentazione della domanda per il reddito di cittadinanza. Infine, non c'era traccia di precedenti rapporti lavorativi o assistenziali con l'Inps e la residenza non corrispondeva al domicilio fiscale. Dalle verifiche effettuate dalle fiamme gialle è emerso che nell'arco di un anno, tra l'11 marzo 2020 al 9 marzo 2021, l'esercizio commerciale in questione, aveva incassato con il Pos somme dalle carte per il "reddito" intestate a numerose persone di nazionalità romena, per oltre 290mila euro.


                      Ha consentito di scoprire l'indebita percezione da parte di 285 extracomunitari del reddito di cittadinanza, per un importo di oltre 2,3 milioni di euro, l'indagine del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli che coordina... (ANSA)

                      Originariamente Scritto da Sean
                      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

                      Commenta

                      • marcu9
                        Bodyweb Advanced
                        • May 2009
                        • 42189
                        • 727
                        • 444
                        • Sicilia
                        • Send PM

                        Click image for larger version

Name:	Screenshot_20240217_162457_Facebook.jpg
Views:	97
Size:	271.2 KB
ID:	16268141 .
                        Originariamente Scritto da Sean
                        Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

                        Commenta

                        • M K K
                          finte ferie user
                          • Dec 2005
                          • 66911
                          • 2,938
                          • 2,659
                          • Macao [MO]
                          • Miami
                          • Send PM

                          Fabi stone borghese irriconoscente
                          Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
                          Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
                          Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

                          Commenta

                          • miketyson
                            Bodyweb Senior
                            • Jan 2002
                            • 9656
                            • 294
                            • 778
                            • impero romano
                            • Send PM

                            Alboreto is nothing

                            Commenta

                            • Irrlicht
                              Bodyweb Senior
                              • Aug 2021
                              • 18780
                              • 1,078
                              • 927
                              • Send PM

                              Partiti in piazza per Navalny, a Roma contestata la Lega
                              L'Ira di Romeo, ecco i democratici

                              Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

                              "Un acceso silenzio
                              brucerà la campagna
                              come i falò la sera."

                              Commenta

                              • Sean
                                Csar
                                • Sep 2007
                                • 121014
                                • 3,468
                                • 3,517
                                • Italy [IT]
                                • In piedi tra le rovine
                                • Send PM

                                Navalny è il nuovo feticcio occidentale e dei servi della gleba che sono i partituncoli delle inconsistenti forme statali dei paesi vassalli. Dato che la stella di Zelensky è in rapido declino, ecco qua che si innalza l'ennesimo idolo di paglia: i suoi meriti? Essere stato un oppositore di Putin è più che sufficiente...se poi parlava di generiche "lotte alla corruzione" o di "diritti per i gay" ancora meglio, è quanto basta per giustificare l'erezione della statua di cartapesta.

                                Che sia tutta una costruzione ideologica, l'ennesima proiezione eterea, è dimostrato dal fatto che nessuno dei tanti citi o faccia un parallelismo con Assange, egli sì autentico e prometeico martire di un regime che non ammette che alcuno illumini nella sua vera e inquientante natura gli aspetti subdolamente totalitari delle democrazie, avendo sviscerato e svergognato la più ingannevole e deleteria di tutte, quella americana.

                                Se estradato negli Stati Uniti anche Assange rischierà di morire in carcere. Ha già sacrificato gran parte della sua vita per aver pubblicato le prove delle vergogne americane, costretto da quel giorno ad una fuga continua, senza pace, braccato come un mortale e pubblico nemico.

                                A posteriori occorrerebbe chiedersi se per lui ne è valsa la pena. Direi di no, i cervelli e la capacità critica e raziocinante della massa occidentaloide ormai ridotti ad un'insalata marcescente condita con l'arsenico.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


                                Commenta

                                Working...
                                X