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molto triste che un fatto storico come questo (abbiamo la prima premier donna in pectore della nostra storia) venga sottaciuto in modo osceno per il solo fatto che è di destra...
vedo le femministe sinistrorse strappareggiseni con la modalità un po' come quando gullit è arrivato al milan per un tifoso leghista
è un campione
si ma l'è nigher
ma è un fuoriclasse
si ma l'è nigher
comunque il rdc non è una misura sbagliata in assoluto
bisognerebbe però evitare truffe e far si che sia una misura transitoria nella vita di un individuo e non la regola.
ovvio che è facile a dirsi e non a farsi
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
Le donne odiano le altre donne di successo e sono molto più invidiose.
Siamo sommersi da polemiche sul nulla, frutto di una strumentale realtà parallela...quella dove la sinistra vive dalla nascita, d'altro canto credevano davvero che l'abolizione della proprietà privata, l'egualitarismo di tutti gli esseri umani, a iniziare dalla rimozione del rapporto "padrone-operaio" e dunque la cancellazione del capitalismo, credevano davvero avrebbe portato all'inverarsi del paradiso in terra. Parliamo di questa gente qui, che credeva a queste cose qui.
Ho letto in questi giorni delle polemiche sull'aborto: "con la Meloni non sarà più possibile abortire", il succo degli squittii era questo. E allora ieri, leggendo il programma di FdI, sono stato particolarmente attento a cercare un qualunque punto che accennasse all'aborto...non ce n'è l'ombra...anche perchè il dirtto all'aborto è una legge, una legge approvata con un referendum e solo un altro referendum potrebbe abolirla, visto che l'hanno votata gli italiani.
C'è un diritto alla obiezione di coscienza dei medici nel praticare l'aborto, ma c'è sempre stato fin dal primo giorno in cui l'aborto è diventato legge...perchè è materia etica e sull'etica la coscienza ha il diritto di dire "no", visto che si tratta di sopprimere una vita.
E' la stessa obiezione di coscienza, lo stesso diritto all'obiezione di coscienza, che i "belli ciao" hanno invocato, fin dagli anni '60, per rifiutarsi di adempiere al servizio militare...o che le femministe, quelle che "la Meloni odia le donne", le femministe coi loro slogan "il corpo è mio e decido io"...bene, ma anche la coscienza è di chi ce l'ha, e se questa coscienza ce l'ha un dottore, e visto che decide lui, l'aborto non te la fa.
Ma non sono cose che nascono adesso con la Meloni, anche se alcuni cantastorie pensano o fanno finta di pensare di sì, ma ce le portiamo dietro da quando ci si è decisi per quella legge.
Piuttosto, se c'è un diritto all'aborto, ci dovrebbe essere anche un diritto al non abortire...ovvero una politica che inviti a farli e a crescerli i figli e non a sopprimerli perchè non trovi o pensi di non avere un'altra soluzione. Questo per le donne serie.
Per chi invece li sopprime perchè non vuole "responsabilità", perchè vuole provare il brivido del "rischio", contando poi sulla possibilità di potersi disfare dell'eventuale ricordino (che è una vita e non uno scherzo) di quella notte di baldoria e di rischio, ecco per quelle donne lì, che non mi sento di definire "serie", sarebbe utile un corso di rieducazione alla responsabilità del proprio corpo e delle scelte conseguenti...ma questo ci sarebbe nel mio ideale programma, non c'è in quello della Meloni...che non ne parla, non ne tratta.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
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