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Il Baretto del Disagio

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    Originariamente Scritto da Virulogo.88 Visualizza Messaggio
    Credo sia la famosa crisi di mezza età.
    Nella fascia d età in cui ti vai a specchiare e vedi un takkino nel riflesso, inizano tutti quei meccanismi mentali come quelli pre morte dove in pochi secondi ti passa tutta la vita davanti.

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      non sapevo nemmeno dell'esistenza del baretto.......
      Alboreto is nothing

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        Originariamente Scritto da BLOOD black Visualizza Messaggio
        Nella fascia d età in cui ti vai a specchiare e vedi un takkino nel riflesso, inizano tutti quei meccanismi mentali come quelli pre morte dove in pochi secondi ti passa tutta la vita davanti.
        al funerale di mio zio ho riflettuto su questa cosa. Da un lato c'erano tutti i suoi conoscenti, che mi ricordavano com'ero tanti anni fa e adesso mi dicono un po' impropriamente "ma tu sei il bimbo di fabrizio? che bellino". E poi dall'altro lato c'erano i nipoti decenni di mio zio, che mi vedono come l'uomo adulto, e quando io morirò (se morirò vecchio) loro saranno gli adulti come sono io ora, e qualche mio coetaneo ormai vecchio gli dirà ma tu eri il bimbo, che bellino. E a sua volta saranno in mezzo tra i vecchi e i nuovi bimbi che gli daranno del lei. Mezza età è questo, essere in mezzo
        Last edited by Arturo Bandini; 07-07-2023, 09:57:18.

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          fatevi il piacere di leggerla anche se è lunga

          GUIDO GOZZANO – “Le due strade”

          = Tra bande verdi gialle d’innumeri ginestre
          la bella strada alpestre scendeva nella valle.
          = Andavo con l’Amica, recando nell’ascesa
          la triste che già pesa nostra catena antica;
          = quando nel lento oblio, rapidamente in vista
          appare una ciclista a sommo del pendio.
          = Ci venne incontro; scese. “Signora! Sono Grazia!”
          sorrise nella grazia dell’abito scozzese.
          = “Graziella, la bambina?” – “Mi riconosce ancora?”
          “Ma certo!” E la Signora baciò la Signorina.
          = “La piccola Graziella! Diciott’anni? Di già?
          La Mamma come sta? E ti sei fatta bella!”
          = “La piccola Graziella, così cattiva e ingorda!...”
          “Signora, si ricorda quelli anni?” – “E così bella
          = vai senza cavalieri in bicicletta?” – “Vede…”
          “Ci segui un tratto a piede?” – “Signora, volentieri…”
          = “Ah! ti presento, aspetta, l’Avvocato, un amico
          caro di mio marito… Dagli la bicicletta”.
          = Sorrise e non rispose. Condussi nell’ascesa
          la bicicletta accesa d’un gran mazzo di rose.
          = E la Signora scaltra e la bambina ardita
          si mossero: la vita una allacciò all’altra.
          = Adolescente l’una nelle gonnelle corte,
          eppur già donna: forte bella vivace bruna
          = e balda nel solino dritto, nella cravatta,
          la gran chioma disfatta nel tocco da fantino.
          = Ed io godevo senza parlare, con l’aroma
          degli abeti, l’aroma di quell’adolescenza.
          = - O via della salute, o vergine apparita,
          o via tutta fiorita di gioie non mietute,
          = forse la buona via saresti al mio passaggio,
          un dolce beveraggio alla malinconia.
          = O Bimba, nelle palme tu chiudi la mia sorte;
          discendere alla Morte come per rive calme,
          = discendere al Niente pel mio sentiere umano,
          ma avere te per mano, o dolce sorridente! –
          = Così dicevo senza parola. E l’Altra intanto
          vedevo: triste accanto a quell’adolescenza!
          = Da troppo tempo bella, non più bella tra poco,
          colei che vide al gioco la piccola Graziella.
          = Belli i belli occhi strani della bellezza ancora
          d’un fiore che disfiora e non avrà domani.
          = Al freddo che s’annunzia piegan le rose intatte,
          ma la donna combatte nell’ultima rinunzia.
          = O pallide leggiadre mani per voi trascorsero
          gli anni! Gli anni, forse, gli anni di mia madre!
          = Sotto l’aperto cielo, presso l’adolescente
          come terribilmente m’apparve lo sfacelo!
          = Nulla fu più sinistro che la bocca vermiglia
          troppo, le tinte ciglia e l’opera del bistro
          = intorno all’occhio stanco, la piega di quei labri,
          l’inganno dei cinabri sul volto troppo bianco,
          = gli accesi dal veleno biondissimi capelli:
          in altro tempo belli d’un bel biondo sereno.
          = Da troppo tempo bella, non più bella tra poco,
          colei che vide al gioco la piccola Graziella.

          = - O mio cuore che valse la luce mattutina
          raggiante sulla china tutte le strade false?
          = Cuore che non fioristi, è vano che t’affretti
          verso miraggi schietti, in orti meno tristi.
          = Tu senti che non giova all’uomo soffermarsi,
          gittare i sogni sparsi per una via nuova.
          = Discenderai al niente pel tuo sentiero umano
          e non avrai per mano la dolce sorridente,
          = ma l’altro beveraggio avrai fino alla morte:
          il tempo è già più forte di tutto il tuo coraggio. –
          = Queste pensavo cose, guidando nell’ascesa
          la bicicletta accesa d’un gran mazzo di rose.
          = Erano folti intorno gli abeti nell’assalto
          dei greppi fino all’alto nevaio disadorno.
          = I greggi, sparsi a picco, in gran tinniti e mugli
          brucavano ai cespugli di menta il latte ricco;
          = e prossimi e lontani univan sonnolenti
          al ritmo dei torrenti un ritmo dei campani.
          = - Lungi i pensieri foschi! Se non verrà l’amore
          che importa? Giunge al cuore il buono odor dei boschi:
          = di quali aromi opimo odore non si sa:
          di resina? di timo? e di serenità?... –
          = Sostammo accanto a un prato e la Signora china
          baciò la Signorina, ridendo nel commiato:
          = “Bada che aspetterò, che aspetteremo te;
          si prende un po’ di the, si maledice un po’…”
          = “Verrò, Signora, grazie!” Dalle mie mani in fretta
          prese la bicicletta. E non mi disse grazie.
          = Non mi parlò. D’un balzo salì, prese l’avvio;
          la macchina il fruscio ebbe d’un piede scalzo,
          = d’un batter d’ali ignote, come seguita a lato
          da un non so che d’alato volgente con le ruote.
          = Restammo alle sue spalle. La strada, come un nastro
          sottile d’alabastro, scendeva nella valle.
          = Volò, come sospesa la bicicletta snella:
          “O piccola Graziella, attenta alla discesa!”
          = “Signora! arrivederla!” Gridò di lungi, ai venti:
          di lungi ebbero i denti un balenio di perla.
          = Graziella è lungi. Vola vola bicicletta;
          “Amica! E non m’ha detta una parola sola!”
          = “Te ne duole?” – “Chi sa!” – “Fu taciturna, amore,
          per te, come il Dolore…” – “O la Felicità!”
          = E seguitai l’amica, recando nell’ascesa
          la triste che già pesa nostra catena antica.
          Last edited by Arturo Bandini; 07-07-2023, 09:53:07.

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            blood tu sei da troppo tempo bello non più bello tra poco?

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              Un buongiorno ai Dexj miei
              Originariamente Scritto da fedeita
              ma se io applicassi una pressione costante sul mio sterno sporgente, tipo con una cintura, riuscirei a rimodellare la cassa toracica e ad espanderla lateralmente?

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                Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
                al funerale di mio zio ho riflettuto su questa cosa. Da un lato c'erano tutti i suoi conoscenti, che mi ricordavano com'ero tanti anni fa e adesso mi dicono un po' impropriamente "ma tu sei il bimbo di fabrizio? che bellino". E poi dall'altro lato c'erano i nipoti decenni di mio zio, che mi vedono come l'uomo adulto, e quando io morirò (se morirò vecchio) loro saranno gli adulti come sono io ora, e qualche mio coetaneo ormai vecchio gli dirà ma tu eri il bimbo, che bellino. E a sua volta saranno in mezzo tra i vecchi e i nuovi bimbi che gli daranno del lei. Mezza età è questo, essere in mezzo
                Che due coglioni.

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                  Originariamente Scritto da BLOOD black Visualizza Messaggio
                  Nella fascia d età in cui ti vai a specchiare e vedi un takkino nel riflesso, inizano tutti quei meccanismi mentali come quelli pre morte dove in pochi secondi ti passa tutta la vita davanti.
                  A me è successo l'altro ieri ma non per questioni di faccia/fisico. Ho avuto la conferma di avere il tratto cervicale andato. Sono queste evidenze (progressive e irreversibili) che rendono tangibile la nostra finititudine molto più di qualunque speculazione che si può fare anche a 12 anni.

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                    cos'è il tratto cervicale

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                      usa il tuo QI per cercare su Google

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                        lìho fatto, mi aspettavo qualcosa sui capelli, che vuol dire che hai la colonna vertebrale a pezzi?

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                          Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
                          A me è successo l'altro ieri ma non per questioni di faccia/fisico. Ho avuto la conferma di avere il tratto cervicale andato. Sono queste evidenze (progressive e irreversibili) che rendono tangibile la nostra finititudine molto più di qualunque speculazione che si può fare anche a 12 anni.
                          La domanda da QI alto è: cosa intendi x andato? Genetica sfigata o sei caduto da un palazzo di testa.

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                            Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
                            blood tu sei da troppo tempo bello non più bello tra poco?
                            Sono bello dai miei 17 anni ad oggi.

                            Domani non so cosa accadrà.

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                              Originariamente Scritto da Virulogo.88 Visualizza Messaggio
                              Che due coglioni.
                              sono discorsi importanti e hanno tante implicazioni, soprattutto per chi non ha figli nè nipoti
                              andati via quelli che lo ricordavano giovane, non ci sarà neanche nessuno che lo ricorderà vecchio. Ora sono nel momento che dovrei avere già nella mia vita chi verrà al mio funerale essendo l'adulto

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                                Originariamente Scritto da BLOOD black Visualizza Messaggio
                                La domanda da QI alto è: cosa intendi x andato? Genetica sfigata o sei caduto da un palazzo di testa.
                                Genetica sfigata. Io poi sospetto di essermi un po' rovinato nel periodo da gymbro con esecuzioni/carichi scriteriati, ma verosimilmente non è così.

                                Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
                                sono discorsi importanti e hanno tante implicazioni, soprattutto per chi non ha figli nè nipoti
                                andati via quelli che lo ricordavano giovane, non ci sarà neanche nessuno che lo ricorderà vecchio. Ora sono nel momento che dovrei avere già nella mia vita chi verrà al mio funerale essendo l'adulto
                                Cosa cambia se qualcuno ti ricorda o meno? Si parla comunque di qualche decennio al massimo perché poi se non hai cambiato il mondo vieni comunque dimenticato da tutti.

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