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Sanremo 2022 - LXXII Festival della Canzone Italiana
No ma ad uno può pure non piacere eh (sarebbe da fucilare ma vabbè).
Ma non si può dire che il pezzo non cresce mai ed è sempliciotto...a me anche il testo fa commuovere per dio.
Alle medie scrivevo roba migliore per le ragazze...
Sean
Esprimiti sul testo degli Stadio, please.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Intendo il testo...
mi sembra un pò elementare.
Ma magari sono io che non colgo...
I testi delle canzoni non sono poesie, anche se a Mogol piace pensare il contrario non vivono di vita propria, non si reggono in piedi da soli ma solo e soltanto sposati, intrecciati alle note che si vanno a cantare...per cui anche frasi apparentemente "scolastiche", sostenute però da una certa musica, da un certo clima, da certi suoini, assumono significati diversi, proprio perchè le parole non cantano da sole, non suonano da sole, altrimenti resterebbero in superficie, ma grazie alla musica entrano dentro in una certa maniera, suscitando od evocando certe sensazioni.
Un testo letto è una cosa, cantato è tutta un'altra con tutto un altro significato, a seconda della musica con cui viaggia.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
I testi delle canzoni non sono poesie, anche se a Mogol piace pensare il contrario non vivono di vita propria, non si reggono in piedi da soli ma solo e soltanto sposati, intrecciati alle note che si vanno a cantare...per cui anche frasi apparentemente "scolastiche", sostenute però da una certa musica, da un certo clima, da certi suoini, assumono significati diversi, proprio perchè le parole non cantano da sole, non suonano da sole, altrimenti resterebbero in superficie, ma grazie alla musica entrano dentro in una certa maniera, suscitando od evocando certe sensazioni.
Un testo letto è una cosa, cantato è tutta un'altra con tutto un altro significato, a seconda della musica con cui viaggia.
Diciamo che con una carambola di parole
hai dato ragione a me sul testo...
Non essere timido.
XD XD XD
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Alle medie scrivevo roba migliore per le ragazze...
Sean
Esprimiti sul testo degli Stadio, please.
L'ho giusto fatto sopra
Il testo de "La lontananza" di Modugno è proprio preso da un diario di scuolo (della Bonaccorti). Frasi adolescenziali, di quelle che si scrivono quando si è alle prime cotte...ma sposati alla musica formano una canzone...in questo una canzone addirittura notevole.
"Un giorno mi dirai" è una gran bella canzone per come è. Se uno poi vuole la poesia, la profondità, la verità che si svela dietro alla parola, si deve leggere Rilke, non la Bonaccorti o Migliacci o Mogol o Bigazzi.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Nel ‘13 leggo unanimita’ per il Mengoni, il pezzo e’ stato ed e’ notevole.
La mia preferita pero’ era Malika, “e se poi”.
Non era da primo posto, ma tra le due la prima ha un tempo di latenza minimo di 180 settimane, la seconda potrei sentirla anche una volta ogni due mesi.
Due mesi e mezzo.
Malika anche per me....
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Il testo de "La lontananza" di Modugno è proprio preso da un diario di scuolo (della Bonaccorti). Frasi adolescenziali, di quelle che si scrivono quando si è alle prime cotte...ma sposati alla musica formano una canzone...in questo una canzone addirittura notevole.
"Un giorno mi dirai" è una gran bella canzone per come è. Se uno poi vuole la poesia, la profondità, la verità che si svela dietro alla parola, si deve leggere Rilke, non la Bonaccorti o Migliacci o Mogol o Bigazzi.
Bè, Mogol/Bigazzi magari sì...
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
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