Sanremo 2022 - LXXII Festival della Canzone Italiana

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    Lo sborone.
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    Poi si, pure l'essenziale, è pure più bella ora che allora, tipo il vino buono che invecchiando migliora.
    Originariamente Scritto da BLOOD black
    per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

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      Andando ancora più indietro nel tempo noi le ricordo tutte, dovrei leggere il palmares, la prima che me viene in mente è uomini soli dei Pooh.

      Anche quella di Ron , vorrei incontrarti fra cent'anni, mi piace molto.
      Originariamente Scritto da BLOOD black
      per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

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        Belle, top, ma si diceva di andare indietro di una decade, altrimenti potremmo imbucarci anche modugno e nilla pizzi

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          Lo sborone.
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          Ma quello è un periodo che non ho vissuto, quindi al di là della bella canzone a me non resta nulla.
          Queste che ho postato sono legate a periodi della mia vita e mi svegliano dei ricordi che pensavo sopiti e invece non lo sono perché certe situazioni, come appunto alcune canzoni, li risvegliano.
          Originariamente Scritto da BLOOD black
          per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

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            Originariamente Scritto da topscorer Visualizza Messaggio
            Ma quello è un periodo che non ho vissuto, quindi al di là della bella canzone a me non resta nulla.
            Queste che ho postato sono legate a periodi della mia vita e mi svegliano dei ricordi che pensavo sopiti e invece non lo sono perché certe situazioni, come appunto alcune canzoni, li risvegliano.
            Da questo punto di vista, prendendo i 2 decenni 80 e 90, faccio fatica a scartarne un paio, prendendo il podio di tutte le edizioni. Dopo, beh il tutto si è un pò "annacquato".

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            • Sean
              Csar
              • Sep 2007
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              Originariamente Scritto da The_Shadow Visualizza Messaggio
              Da questo punto di vista, prendendo i 2 decenni 80 e 90, faccio fatica a scartarne un paio, prendendo il podio di tutte le edizioni. Dopo, beh il tutto si è un pò "annacquato".

              Ci sono state ancora grandi canzoni dai...Luce nel 2001; Angelo nel 2005; la stessa Ti regalerò una rosa del 2007.

              Poi è accaduto che hanno fatto irruzione i talent con Bonolis nel '09, che mettendo il solo televoto secco, senza filtri di altre giurie, ha prodotto il biennio nero Carta-Scanu.

              Fazio ha rimesso le cose a posto reintroducendo un sistema di voto misto e si è tornati a podi e vincitori decenti con punte di eccellenti/ottimi.

              Negli ultimissimi anni una infornata di grandi canzoni e grandi successi: Gabbani, Mahmood, Diodato, Maneskin, Mahomood/Blanco ecc..
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


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              • cesko92
                Real Motherfuckin G
                • Dec 2009
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                Quella di Gabbani fu un successo incredibile
                A tal punto che il dignitosissimo sesto posto all’eurovision fu considerato deludente
                Originariamente Scritto da Sean
                faccini, kazzi, fike, kuli
                cesko92 [at] live.it

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                • marcu9
                  Bodyweb Senior
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                  Originariamente Scritto da cesko92 Visualizza Messaggio
                  Quella di Gabbani fu un successo incredibile
                  A tal punto che il dignitosissimo sesto posto all’eurovision fu considerato deludente
                  A me non piaceva proprio.

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                  Originariamente Scritto da Sean
                  Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                  • Sean
                    Csar
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                    Lunghissimo articolo che analizza la rinascita del Festival. Ne enucleo delle parti. L'intero si può leggere qui: https://www.ilpost.it/2022/02/08/rin...tival-sanremo/

                    La rinascita del Festival di Sanremo

                    L'edizione che è appena finita è stata la più vista e apprezzata da anni, ma è un successo costruito nell'arco di un decennio e da conduttori diversi

                    A pochi giorni dalla conclusione del 72esimo Festival di Sanremo, finito sabato con la vittoria dei cantanti Mahmood e Blanco, i dirigenti della Rai stanno esibendo in lungo e in largo i dati dell’audience, mai così alti da una ventina d’anni a questa parte. Ma il successo del Festival è confermato da molti altri fattori riscontrabili in questi giorni, come la rotazione costante delle canzoni in gara sulle radio nazionali, i numeri enormi di ascoltatori sulle piattaforme di musica in streaming che hanno reso la playlist delle canzoni in gara fra le più ascoltate al mondo, i giornali pieni di curiosità, retroscena e biografie degli artisti che più si sono fatti notare.

                    «Il Festival è tornato ad avere quel prestigio, quella centralità, ma anche quella coolness, quella brillantezza che negli ultimi anni si era appannata», sintetizza Luca Barra, che insegna Storia della radio e della televisione all’università di Bologna. E gli esperti e gli addetti ai lavori confermano quest’impressione, sostenendo che sia in corso una nuova “epoca d’oro” del Festival di Sanremo, arrivata nel suo pieno dopo una specie di percorso di rinascita cominciato una decina di anni fa.

                    All’inizio degli anni Dieci, infatti, il Festival era da tempo in crisi di ascolti e di identità. I conduttori e il format cambiavano ogni anno, ma il risultato rimaneva lo stesso: uno spettacolo scadente e poco premiato dagli ascolti. «Fra gli artisti la convinzione era che a Sanremo ci andavi per salvare la carriera», racconta Emiliano Colasanti, fondatore della casa discografica 42Records, quella di Colapesce e Dimartino, Cosmo e tanti altri.

                    Ora invece gli artisti sgomitano per partecipare, anche quelli che provengono da contesti diversi dal pop più radiofonico. Ogni anno le case discografiche sottopongono al Festival centinaia di canzoni, consapevoli che accedere al concorso potrebbe lanciare carriere di successo – come avvenne per Mahmood, che da semisconosciuto ha vinto due edizioni nel giro di quattro anni – e in un modo spesso slegato dal piazzamento finale.

                    (...) «Alla fine degli anni Novanta arrivarono Internet e Napster, e il modello di business dell’industria musicale basata sulla vendita del prodotto fisico andò in crisi», spiega Eddy Anselmi, autore televisivo e storico della musica contemporanea. Con il diminuire delle entrate dovute alla vendita dei dischi, le case discografiche e gli artisti diventarono sempre meno interessati a frequentare il Festival. La qualità delle canzoni e degli artisti in gara si ridusse moltissimo: un detto che circola a Sanremo, forse nato in quegli anni, vuole che durante le esibizioni degli artisti molti spettatori cambino canale.

                    Fra il 2004 e il 2010 si alternarono alla conduzione presentatori televisivi molto noti come Simona Ventura, Antonella Clerici, Giorgio Panariello, Paolo Bonolis, Piero Chiambretti e Pippo Baudo, che nel 2007 e nel 2008 lo condusse per la dodicesima e tredicesima volta. In quegli anni il concorso fu vinto spesso da artisti che avevano appena partecipato al talent show Amici di Maria De Filippi come Marco Carta e Valerio Scanu, che quindi avevano già un pubblico di riferimento, da meteore della musica italiana come Povia o sconosciuti che imbroccavano la canzone giusta, come i vincitori del 2008 Giò Di Tonno e Lola Ponce.

                    Diversi addetti ai lavori rintracciano la prima inversione di rotta al Festival condotto da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto nel 2013. Presentando gli artisti in gara Fazio spiegò di avere messo insieme «un cast che rispetti il senso della musica di oggi», e che il suo obiettivo non era quello di comporre «un cast televisivo». Scomparvero o quasi gli artisti provenienti dai talent show, mentre furono incluse la band indie rock Perturbazione, il cantante ska Giuliano Palma e l’elettronica dei Bloody Beetroots, che si presentarono col giovane pianista Raphael Gualazzi.

                    Gli ascolti non andarono benissimo, anzi: ma oggi in molti riconoscono a Fazio di avere riagganciato il Festival alla musica che esisteva e funzionava davvero anche fuori dal Teatro Ariston: nelle radio, nei locali, nei palazzetti, nelle classifiche dei dischi più venduti.

                    Anche i due successivi conduttori e direttori artistici, Carlo Conti e Claudio Baglioni, andarono nella stessa direzione. «Dalla direzione di Conti in poi si è cominciato a usare il criterio della radiofonicità per selezionare le canzoni, che sconvolse il criterio della tipica canzone sanremese, cioè la ballata d’amore» che negli anni precedenti aveva prevalso, spiega Colasanti.

                    Con Baglioni la qualità delle canzoni in gara aumentò ulteriormente. «Fu lui a togliere le eliminazioni», ricorda Anselmi, andando incontro alle richieste degli artisti che temevano che essere esclusi durante la competizione avesse ricadute negative sulla propria immagine. Colasanti ricorda inoltre che Baglioni «alzò il limite massimo delle canzoni da tre minuti e mezzo a quattro minuti», permettendo quindi agli artisti in gara di presentare pezzi più strutturati e aumentando le possibilità espressive.

                    Gli addetti ai lavori capirono che le cose erano cambiate con la vittoria di “Soldi” di Mahmood, nel 2019: «una proposta di musica urban che dominava le classifiche ma che fino ad allora non era presente nel contesto di Sanremo», spiega Colasanti.

                    (...)Da qualche anno nessuno arriva a Sanremo per caso: il Festival è diventato la stessa cosa delle Olimpiadi per uno sportivo professionista, cioè un appuntamento a cui presentarsi nelle migliori condizioni possibili e da preparare con estrema cura nei mesi che lo precedono.

                    «Il Festival è diventato un acceleratore molto più efficace di prima», dice Colasanti: «anche solo rispetto all’anno scorso abbiamo notato un aumento del 30 per cento degli ascolti in streaming. C’è molta più gente interessata a seguire il Festival nel target di chi ascolta la musica».

                    Anche perché in Italia, così come nella maggior parte degli altri paesi europei, non esiste una vetrina paragonabile. Dei vecchi festival nazionali della canzone è rimasto quasi solo Sanremo: e questo in un certo senso sta facendo la sua fortuna.

                    (...) La sua lunga esperienza di conduttore di quiz e varietà, nonché, banalmente, la notorietà del suo volto, sono servite a conservare gli spettatori tradizionali di Rai1. Persino un critico televisivo esigente come Antonio Dipollina ha scritto che quest’anno Amadeus «ha saputo gestire ogni momento con gli ospiti alla perfezione». La proposta musicale invece ha attirato soprattutto i più giovani: cosa che per anni era stata tutt’altro che scontata.

                    Ma Amadeus non si è limitato a seguire una formula algebrica: molti gli attribuiscono un grande lavoro portato avanti con produttori e musicisti durante l’anno, mesi prima dell’inizio del Festival. Nel 2021 Colasanti portò al Festival forse il vero successo di quell’edizione: “Musica Leggerissima” di Colapesce e Dimartino, in cui Amadeus credette fin da subito, nonostante fosse una canzone molto al di fuori dei classici canoni del Festival.

                    «Noi eravamo consapevoli che il pezzo era bello», racconta Colasanti, «ma lui ci avvertì fin dal primo ascolto che avevamo in mano qualcosa di grosso: e anzi, nonostante la canzone fosse già lunga ci suggerì addirittura di aggiungere un ritornello alla fine del pezzo. Anche in questo si è dimostrato coraggioso».

                    (...) «Il coinvolgimento di internet è un elemento che ha fatto aumentare gli ascolti che potevano crescere solo ringiovanendo il pubblico, visto che le altre fasce di età rimangono stabili e fidelizzate da diversi anni. L’apporto nuovo non poteva che venire da internet», ha scritto nei giorni scorsi il critico televisivo Aldo Grasso.

                    L'edizione che è appena finita è stata la più vista e apprezzata da anni, ma è un successo costruito nell'arco di un decennio e da conduttori diversi
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                    • centos
                      Bad Lieutenant
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                      Originariamente Scritto da Testa Visualizza Messaggio
                      sarebbe anche bravo secondo me
                      ma ci marcia troppo sul personaggio del disadattato maledetto
                      a volte funziona, altre meno
                      poi se lo sei veramente, è un terno al lotto, perchè magari vinci ma poi ti bruci subito e fai tabula rasa intorno a te
                      chissà
                      se la è giocata male
                      a forza di fare il maledetto lo è diventato sul serio, gonfio di alcool e bamba e poi di antidepressivi
                      la moglie, penso ex, è originaria di un paesello vicino a quello di mia moglie - si conoscevano così tipo un saluto
                      le corna che ha mangiato lo sa solo lei

                      ha cominciato a diventare antipatico quando sbronzo come un pigna si incazzava con gli spettatori, stava in piedi si e no e non riusciva a cantare
                      prima le ragazzine diventavano matte



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                      • Sean
                        Csar
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                        Un talento bruciato. Da giovane bravissimo, sfornando alcuni pezzi supremi. Poi qualcosa si è inceppato nel suo interno e invece della ascesa c'è stato il precipizio.
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

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                        • sylvester
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                          Originariamente Scritto da topscorer Visualizza Messaggio
                          Io scelgo questo.

                          Auf YouTube findest du die angesagtesten Videos und Tracks. Außerdem kannst du eigene Inhalte hochladen und mit Freunden oder gleich der ganzen Welt teilen.


                          Anche i Maneskin mi piacciono moltissimo.

                          Non male ma non decolla mai secondo me...
                          Un pò troppo sempliciotta, no?









                          "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                          Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                          vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                          (L. Pirandello)

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                          • centos
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                            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                            Ci sono state ancora grandi canzoni dai...Luce nel 2001; Angelo nel 2005; la stessa Ti regalerò una rosa del 2007.

                            Poi è accaduto che hanno fatto irruzione i talent con Bonolis nel '09, che mettendo il solo televoto secco, senza filtri di altre giurie, ha prodotto il biennio nero Carta-Scanu.

                            Fazio ha rimesso le cose a posto reintroducendo un sistema di voto misto e si è tornati a podi e vincitori decenti con punte di eccellenti/ottimi.

                            Negli ultimissimi anni una infornata di grandi canzoni e grandi successi: Gabbani, Mahmood, Diodato, Maneskin, Mahomood/Blanco ecc..
                            renga mi è sempre piaciuto o almeno fino a quando era nei timoria (ho visto un concerto molto bello in un localino e facevano scintille)
                            poi si è dato alle canzoni mielose, ha perso 40 kg, si è tagliato i capelli ed è diventato un fighetto
                            ma quella voce è rimasta sempre splendida, dopo timoria ha preso qualità ma perso potenza e grinta
                            viaggio senza vento era un album eccezionale in toto, sangue impazzito era il pezzo migliore per me


                            cmq sta canzone M+blanco non mi piace, cioè è anche bella adatta a sanremo però non mi finisce
                            Mahmood mi piaceva di più con Soldi, era una canzone che aveva una sua storia
                            poi mi sembra sempre di sentire uno che canta da un minareto

                            blanco è giovanissimo si farà

                            dei maneskin non c'è molto da dire, sperando che tengano perchè sono arrivati veramente in alto e cascare è un attimo



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                            • centos
                              Bad Lieutenant
                              • Jan 2009
                              • 22592
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                              • Ducato di Parma
                              • Send PM

                              i maneskin sono damiano e victoria, gli altri due sono a contorno specialmente il batterista - tutti e due bravi ma il chitarrista con quella faccia/atteggiamenti da ebete... e il batterista che sembra non faccia, come posso dire, parte dell'idea del gruppo al 100%
                              poi quando canta mi da sempre come l'idea che si rivolga a lei



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                              • zuse
                                Macumbico divinatore
                                • Oct 2010
                                • 13779
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                                • White House
                                • Send PM

                                Originariamente Scritto da centos Visualizza Messaggio
                                renga mi è sempre piaciuto o almeno fino a quando era nei timoria (ho visto un concerto molto bello in un localino e facevano scintille)
                                poi si è dato alle canzoni mielose, ha perso 40 kg, si è tagliato i capelli ed è diventato un fighetto
                                ma quella voce è rimasta sempre splendida, dopo timoria ha preso qualità ma perso potenza e grinta
                                viaggio senza vento era un album eccezionale in toto, sangue impazzito era il pezzo migliore per me


                                cmq sta canzone M+blanco non mi piace, cioè è anche bella adatta a sanremo però non mi finisce
                                Mahmood mi piaceva di più con Soldi, era una canzone che aveva una sua storia
                                poi mi sembra sempre di sentire uno che canta da un minareto

                                blanco è giovanissimo si farà

                                dei maneskin non c'è molto da dire, sperando che tengano perchè sono arrivati veramente in alto e cascare è un attimo
                                ahahah

                                comunque hanno ottime chance per l'euro vision, giocandolo pure in casa.




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