Sanremo 2022 - LXXII Festival della Canzone Italiana

[Fabi Stone]

Per non dimenticare.

https://youtu.be/IOsAyQ37jkc

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Che fig@ Sabrina

[marcu9]

Non oso pensare come sarebbe giudicato oggi un siparietto come questo.

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[Sean]

Ma oggi sarebbe un siparietto castigatissimo perchè ormai è stato sdoganato di tutto.

Fu un Festival musicalmente bellissimo, pieno di nomi e canzoni: Cocciante e Zero li ho già ricordati altrove, ma c'erano pure un Masini nel suo momento top, c'era Jannacci (La fotografia), Bertoli e i Tazenda, Raf, Tozzi (Gli altri siamo noi), Minghi ecc...insomma non due raccattati per strada.

[Fabi Stone]

Ma oggi sarebbe un siparietto castigatissimo perchè ormai è stato sdoganato di tutto.

Fu un Festival musicalmente bellissimo, pieno di nomi e canzoni: Cocciante e Zero li ho già ricordati altrove, ma c'erano pure un Masini nel suo momento top, c'era Jannacci (La fotografia), Bertoli e i Tazenda, Raf, Tozzi (Gli altri siamo noi), Minghi ecc...insomma non due raccattati per strada.

Tozzi aveva capito tutto.
Grandissimo pezzo tra l'altro.

[Dropkick 2]

non è questione di guardarlo o meno. per esempio, mi colpisce come anche i detrattori più accaniti si sentano di intervenire per dire che non lo vedranno assolutamente, che se ne vanno di là, che l'ultima visione risale a 40 anni fa, ecc ecc. così come in real life, con gli esempi che facevo prima. in un modo o nell'altro ci coinvolge tutti, crea dibattito, monopolizza attenzione e antipatie.

La stessa cosa succedeva con il grande fratello o l’isola dei famosi

O con le elezioni o con un sacco di altre cose che tra “la gente” vanno per la maggiore

[cesko92]

Che fig@ Sabrina

ora vive nelle zone mie e di nat88

[Pesca]

La stessa cosa succedeva con il grande fratello o l’isola dei famosi

O con le elezioni o con un sacco di altre cose che tra “la gente” vanno per la maggiore

è successo molto alla lontana con la prima edizione del grande fratello (facciamo le prime due-tre?), che ebbe una valenza di "esperimento sociale" assolutamente inedito. oggi mi pare che è entrato nel dimenticatoio dei programmi monnezza: lo segue chi ama il genere, tutti gli altri lo ignorano tranquillamente. le elezioni monopolizzano l'opinione pubblica, ma siamo in una dimensione seria (poi tracima nel costume e nel cazzeggio pure quello, ma vabè). le "altre cose che tra la gente vanno per la maggiore"... quanto durano? qua abbiamo un banalissimo programma di canzoni che resiste da 72 anni e che ieri sera ha fatto stare con il chiulo sul divano più di uno spettatore su due.

[Arturo Bandini]

La canzone italiana trova la sua origine e la sua ispirazione dal melodramma ottocentesco e poi dalla canzone napoletana. Nasce sotto al segno della melodia e questa marchio genetico non l'abbandonerà più...e qui si capisce anche perchè generi diversi come il rock da noi arrivarono tardi, come merce di importazione.

Il bel canto, le melodie strutturate, i testi intrisi di tragica poetica, le rimembranze, i dolori, gli amori, gli addii: è attorno a questo immaginario melodrammatico che nasce e si impone la nostra canzone.

In questo senso basta per l'appunto ascoltarsi le canzoni delle prime edizioni di Sanremo, che poi avranno in bene e in male tanta parte nella codificazione della forma-canzone e dei suoi "ritardi" rispetto ad un suo ammodernamento.

La prima canzone moderna per come la intendiamo noi, fuori da uno schema codificato e da un canto impostato, e che assurge ad una popolarità tale da farsi esempio con cui fare i conti è Volare di Modugno. Canzone "liberatoria" proprio nel tempio della canzone tradizionale.

Col rock ci prova Celentano nel '61 con "Ventiquattromila baci", ma a vincere sarà una canzone melodrammatica come "Al di là" cantata da un rappresentante della tradizione quale Tajoli...però a quel punto l'ammodernamento è già introdotto e si farà via via sempre più strada.

Prima dei cantautori degli anni '70 ci saranno quelli dei '60: il cantautorato sancirà la possibilità di veicolare emozioni senza che ci sia un obbligo di cantare le canzoni sul modello dell'opera. Il peso delle parole, il suscitare emozioni anche con voci sporche e non impostate.

Battisti poi creerà il nuovo pop italiano, dandogli una sua cifra staccata da quella di imitazione e importazione anglosassone e a quel punto questa ri-creazione della forma-canzone, di un pop italiano che riammoderna completamente i suoi canoni senza però fare a meno della cifra melodica (Battisti è un melodista formidabile, in questo si aggancia alla tradizione, per questo è un pop "nostro") si strutturerà tutta lontano da Sanremo, che continuerà invece ad arroccarsi attorno al suo portato canonico (nel '67, in piena rivoluzione sociale, vince ancora Villa).

A quel punto gli anni '70 saranno una esplosione di musica e di artisti di ogni genere in Italia e non a caso il Festival entrerà in crisi. Però prima di Alice e della sua Per Elisa abbiamo già innumerevoli esempi di canzoni moderne entro il Festival, non importa se non tra le vincitrici ma è il segno che l'evoluzione era già in atto.

PS: i libri di Gianni Borgna sono tra i più importanti e diffusi per dare una occhiata alla storia ed evoluzione della canzone italiana. Poi ce ne sono altri, con una ricerca anche in internet escono fuori.

grazie Sean, in effetti ci sono certi pezzi di musica classica che mi sembrano segnare il confine con la canzone popolore, ad esempio marechiaro ma anche o sole mio, che infatti sono canzoni napoletane

[Sean]

Ho riascoltato Elisa. Gran canzone, mi è venuto più volte un brivido di emozione. E' la migliore canzone del Festival. Poi la vittoria qualche volta ha altre logiche.

[M K K]

Ho riascoltato Elisa. Gran canzone, mi è venuto più volte un brivido di emozione. E' la migliore canzone del Festival. Poi la vittoria qualche volta ha altre logiche.

Meglio tardi che mai

[Sean]

Meglio tardi che mai

Io la sera sono un pò in confusione, non ho la tv, guardo al computer con uno streaming pure un pò malfermo poi invece me le riascolto con calma da YouTube...e adesso mi è arrivata l'illuminazione.

[Sly83]

L’hanno passata stamani su Capital

un pezzo davvero intenso.

[Sean]

Intenso, bellissimo. Non gli manca niente.

[Sean]

Venerdì voglio vedere come voterà la demoscopica. I giornalisti-sala stampa lo sappiamo: hanno scelto Elisa, prima ieri e nella classifica generale, dunque hanno dato voti più alti rispetto a Mahmood-Blanco.

Se anche la demoscopica (che poi avrà pure più giorni per ascoltare le canzoni, perchè possono sentirsele quando vogliono) premierà Elisa, a quel punto nella finalissima a 3 avrebbe 2 giurie (giornalisti e demoscopica) su 3 a suo favore. Il televoto è vero che peserà al 34% (33% le altre due giurie) ma l'aggregato delle 3 votazioni potrebbe premiarla, anche perchè potrebbe poi al televoto intercettare il pubblico trasversale, mentre Mahmood-Blanco ha un pubblico già polarizzato, non credo siano forti tra i neutrali.

[Dropkick 2]

è successo molto alla lontana con la prima edizione del grande fratello (facciamo le prime due-tre?), che ebbe una valenza di "esperimento sociale" assolutamente inedito.

Infatti ho scritto “succedeva” anziché “succede”