In mancanza di Hunter raccontoio una storia sui traumi.
Oggi ero molto ansioso anche sessualmente e è affiorato il ricordo di una cosa successa ormai 20 anni fa. Non che non ci pensi mai, in realtà ci penso quasi ogni giorno.
Non stavo bene, ero malato di depressione, non avevo mai avuto una ragazza e ero sempre solo, senza amici.
Una sera uscii con degli ex compagni di classe, c'era con noi una ragazza che era stata l'ex di un mio amico e continuava a andargli dietro, ma lui non la cacava anzi cercava di allontanarla in tutti i modi.
Alla fine per la frustrazione disse che voleva andarsene, mi disse ce ne andiamo io e te? E poi anche nel periodo seguente, prese a chiamarmi, a cercarmi, soprattutto per parlare di lui.
Io mi innamorai, era inevitabile. Non era bellissima, ma non ero mai stato considerato da nessuna. Iniziai a cercarla, e ogni tanto uscivamo. Ora a distanza di anni capisco che era chiaro che non le piacevo e mi stavo solo umiliando: dovevo insistere parecchio ogni volta per vederla finchè alla fine mi concedeva di accompagnarla per negozi, un'oretta. Non mi rendevo conto che erano elemosine, che la stavo scocciando. Pensavo che finalmente potevo avere una persona mia, non essere solo, e sentire le labbra di una ragazza, il suo sapore, le cose che per tutti sono normali.
Mio padre era già malato, era contento, diceva e così c'hai la fidanzatina.
Poi un giorno eravamo in centro, disse che voleva un gelato, io dissi non lo mangio, sono a dieta. Lei rispose "ma tanto fai diete da sempre e mi sembra che non ti è servito a avere un bel fisico puoi anche mangiarlo".
Mi crollò il mondo addosso, non le dissi niente e anzi continuai a frequentarla, ma rinunciai a dichiararmi, e a dichiararmi a qualunque ragazza perchè quella delusione mi aveva troppo ferito.
I pochi flirt avuti furono perchè qualche ragazza si fece avanti, ma avevo talmente paura di aver frainteso, come l'altra volta, che anche se una appoggiava la testa sulle mie spalle o mi faceva un complimento, io non reagivo. Alla fine mi sono messo con una che mi disse chiaramente che mi voleva.
Però continuo spesso a pensare a questa che ora sta in germania, e fantastico di sapere il suo sapore, al posto dei bacetti sulla guancia, e di farci sesso umilandola come lei ha umiliato me.
Sua sorella, che è una delle mie migliori amiche, quando le ho raccontato cosa disse mi ha detto ma che è scema? dice che dovrei parlarci e dirle tutto per svoltare pagina, ma lei ormai non ricorda neanche più chi sono, io invece la penso ogni giorno
Oggi ero molto ansioso anche sessualmente e è affiorato il ricordo di una cosa successa ormai 20 anni fa. Non che non ci pensi mai, in realtà ci penso quasi ogni giorno.
Non stavo bene, ero malato di depressione, non avevo mai avuto una ragazza e ero sempre solo, senza amici.
Una sera uscii con degli ex compagni di classe, c'era con noi una ragazza che era stata l'ex di un mio amico e continuava a andargli dietro, ma lui non la cacava anzi cercava di allontanarla in tutti i modi.
Alla fine per la frustrazione disse che voleva andarsene, mi disse ce ne andiamo io e te? E poi anche nel periodo seguente, prese a chiamarmi, a cercarmi, soprattutto per parlare di lui.
Io mi innamorai, era inevitabile. Non era bellissima, ma non ero mai stato considerato da nessuna. Iniziai a cercarla, e ogni tanto uscivamo. Ora a distanza di anni capisco che era chiaro che non le piacevo e mi stavo solo umiliando: dovevo insistere parecchio ogni volta per vederla finchè alla fine mi concedeva di accompagnarla per negozi, un'oretta. Non mi rendevo conto che erano elemosine, che la stavo scocciando. Pensavo che finalmente potevo avere una persona mia, non essere solo, e sentire le labbra di una ragazza, il suo sapore, le cose che per tutti sono normali.
Mio padre era già malato, era contento, diceva e così c'hai la fidanzatina.
Poi un giorno eravamo in centro, disse che voleva un gelato, io dissi non lo mangio, sono a dieta. Lei rispose "ma tanto fai diete da sempre e mi sembra che non ti è servito a avere un bel fisico puoi anche mangiarlo".
Mi crollò il mondo addosso, non le dissi niente e anzi continuai a frequentarla, ma rinunciai a dichiararmi, e a dichiararmi a qualunque ragazza perchè quella delusione mi aveva troppo ferito.
I pochi flirt avuti furono perchè qualche ragazza si fece avanti, ma avevo talmente paura di aver frainteso, come l'altra volta, che anche se una appoggiava la testa sulle mie spalle o mi faceva un complimento, io non reagivo. Alla fine mi sono messo con una che mi disse chiaramente che mi voleva.
Però continuo spesso a pensare a questa che ora sta in germania, e fantastico di sapere il suo sapore, al posto dei bacetti sulla guancia, e di farci sesso umilandola come lei ha umiliato me.
Sua sorella, che è una delle mie migliori amiche, quando le ho raccontato cosa disse mi ha detto ma che è scema? dice che dovrei parlarci e dirle tutto per svoltare pagina, ma lei ormai non ricorda neanche più chi sono, io invece la penso ogni giorno
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