Originariamente Scritto da robybaggio10
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Europei di calcio 2021: I CAMPIONI SIAMO NOI!
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Originariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Sono emozionataOgni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza MessaggioDai per certo che ci arriveremo quindi !I SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
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L’Italia di Mancini agli Europei 2021: gli uomini chiave sono Donnarumma, Barella e Berardi
La Nazionale è una gran bella squadra, ma non è la migliore: per vincere ha bisogno dei suoi uomini chiave
di Mario Sconcerti
L’Italia ha una gran bella squadra, ma non è la migliore, non ancora. Per vincere un torneo bisogna crescere dentro il torneo. E bisogna giocare pensando a se stessi perché l’esterno è indecifrabile e quasi sempre preoccupante. Per cercare di capire come finirà l’incrocio, bisogna partire da tre punti di vista diversi e poi sommarli. Servono un riferimento sicuro, una realtà non decifrabile e una sorpresa vera. Se questi tre fattori si sommano alle qualità normali, di una buona squadra, il gioco diventa semplice. Nell’Italia di Mancini la sicurezza è portata da Donnarumma. Non ha un’armonia nel fisico che lo aiuti, non è un atleta naturale, ha più del bonario che dell’irresistibile. Però è in assoluto il miglior giocatore italiano, quello con il più alto spessore internazionale. Il contratto con il Psg al doppio della cifra del Milan chiude anche l’affannosa questione dell’ingratitudine. È andato via per un ingaggio doppio, non per un soffio. E ha ringraziato il Milan giocando 251 partite di campionato con la sua maglia. Direi che si è tutti pari. Donnarumma nell’Italia vale metà lavoro. Lui è il nostro muro e il nostro riposo. Se non sarà lui all’altezza, mancherà strada a tutti.
Barella
La realtà ancora da dimensionare è quella di Barella. È curioso si ispiri a Dejan Stankovic, che aveva cuore e talento, come Barella, ma il doppio del fisico. Senza che nessuno dei due fosse un modello di equilibrio sul campo. Cercare di trovare un altro esempio di Barella nella storia del calcio è un gioco in cui hanno già fallito in molti. Non assomiglia a nessuno, ha propri numeri eccezionali e a volte una sua cialtronaggine d’autore che diventa un diamante perché lo isola, lo rende unico. Barella non è Tardelli e non è Antognoni, come non è Pirlo e non è Rui Costa. È l’interpretazione personale dell’uomo ovunque che alterna generosità imperfetta a idee luminose. È questo tipo di giocatore che segna la differenza ai grandi livelli. Tutti i giocatori sono fondamentali, ma molti si assomigliano, li hanno anche gli altri. Barella è come De Bruyne, come Busquets, come Bruno Fernandes, come Foden o Mount, nel senso che esistono da soli e fanno la differenza.
La sorpresa
Resta la terza diversità. Trovare una sorpresa. Questo è un ruolo che può anche variare di partita in partita, abbiamo molti candidati, per esempio Chiesa, Castrovilli, naturalmente Insigne, che è molto di più, per esempio Verratti o Spinazzola. Ma c’è un nome che sta crescendo in silenzio, quello di Domenico Berardi, cosentino di 27 anni, premiato come miglior giovane europeo nel 2015, da noi sempre tenuto basso perché gioca nel Sassuolo e perché ci gioca volentieri, non chiede altro. Berardi è un numero dieci spostato sulla fascia, ha un mancino finissimo, non latino, un po’ flemmatico, dimostrativo, alla nord europea, da grande tedesco o inglese. Mancini in realtà non ha mai davvero pensato che il titolare fosse Chiesa in quel ruolo. Chiesa è esplosivo, in un torneo breve è una divergenza, un’eccezione. Berardi è giocatore più completo, di quelli che nel totale fanno una somma irraggiungibile. Se di queste tre realtà nessuno sbaglierà torneo, arriveremo fra le prime quattro.
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da m0riarty Visualizza MessaggioBellissima scenografia mi sono commosso
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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