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E' una bella squadra, con punti di forza, alcuni meno (speriamo Immobile si svegli nella prossima)...purtroppo perdiamo Spinazzola, un giocatore fondamentale per questa Italia ma siamo in semifinale, ovvero più in là rispetto alle più rosee aspettative...indi per cui tanti complimenti a tutti.
Adesso la Spagna. Difficilissima...ma tutto può accadere.
È una nazionale che a calcio gioca bene e il cui difetto è la mancanza di fenomeni
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Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
Che gruppo fantastico che abbiamo.
Non abbiamo dei veri e propri fenomeni, ma siamo pieni di cuore, di grinta, e comunque specialmente a centrocampo la qualità non manca.
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Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
L’Italia batte il Belgio con i gol di Barella e Insigne e va in semifinale a Londra contro la Spagna. Ormai non siamo più una sorpresa, l’Italia è tra le prime quattro migliori d’Europa. Non ci sono la Francia e la Germania che hanno vinto gli ultimi due Mondiali, non c’è il Portogallo di Ronaldo che ha vinto l’ultimo Europeo, c’è l’Italia di Mancini. La nostra è ormai una Nazionale multiforme, con un gioco difensivo e un Donnarumma eccezionale e centrocampisti che fanno gol come gli attaccanti (11 in totale). Peccato per il grave infortunio di Spinazzola, il miglior laterale sinistro di tutto l’Europeo: dispiace soprattutto per lui che meritava di poter godere di questo periodo di rendimento straordinario. Ora bisogna continuare a volare bassi, ma rendersi anche conto che la Spagna è alla nostra altezza. E che tutto è possibile.
A Londra contro la Spagna. L’Italia è già oltre il confine, è arrivata in quel territorio che consideravamo non solo sconosciuto, ma proibito. L’Italia tra le prime quattro migliori squadre d’Europa, insieme a Spagna, e poi Ucraina o Inghilterra. Non ci sono le superbig, non ci sono Francia e Germania che hanno vinto gli ultimi due mondiali, non c’è il Portogallo di Ronaldo che ha vinto l’ultimo Europeo. C’è l’Italia di Mancini che è una sorpresa, ma ormai nemmeno più tanto. E’ una Nazionale che vince con molta sicurezza e gran piglio tutte le proprie partite. E soprattutto ha continuato a vincere anche quando gli avversari sono diventati via via più tosti e importanti. E’ una dimensione ignota anche a noi, che ancora non ci siamo abituati e non abbiamo cognizione della reale forza di questa squadra. Ma questo è stato probabilmente un vantaggio, un volare bassi che ci ha fatto solo che bene.
Il Belgio è una squadra fortissima, dotata di grandi talenti, da De Bruyne a Lukaku. L’Italia ha meritato la vittoria, l’ha costruita con determinazione, minimizzando e tenendo sotto controllo gli avversari, e poi ha colpito con le armi che aveva. In questo caso Barella e Insigne.
L’Italia finora è andata in gol con sei giocatori: Immobile, Insigne, Locatelli, Pessina, Chiesa e Barella. Non tutti sono attaccanti, anzi lo sono solo, di ruolo, la metà. Segno che l’Italia ha sia qualità nei giocatori, sia qualità nel gioco che Mancini ha costruito. E il ct, ricordiamolo, non ha affatto penalizzato le iniziative e i talenti dei singoli – da Insigne a Chiesa – anzi li ha incoraggiati. Insigne può insistere nel suo “tiro a giro” finché se la sente e fino a quando non diventa controproducente per la squadra. I centrocampisti rimpiazzano gli attaccanti nella produzione di gol, non ancora all’altezza delle tante occasioni create.
Mancini ha ormai maturato la convinzione di disporre di molte Italie possibili. L’intercambiabilità di certi giocatori è indubbiamente una ricchezza. Purtroppo la perdita di Spinazzola – rottura del tendine d’Achille – è una bruttissima notizia, per lui prima di tutto e anche per la nazionale che aveva scoperto in Spinazzola un propulsore di gioco eccezionale. Ma in tornei così compatti e compressi certe situazioni negative sono anche da mettere in preventivo.
Non c’è da fare pronostici contro la Spagna. La squadra di Luis Enrique viene fuori da una maturazione molto più complessa e difficile, e alla semifinale arriva solo grazie ai rigori contro la Svizzera. Abbiamo la consapevolezza che possiamo giocarcela, che siamo quantomeno alla pari, che il cammino si fa sempre più difficile e in salita. “Bisogna stare calmi e tranquilli” dice Mancini. Difficile assecondarlo, per me ormai tutto è possibile, ma è sicuramente meglio fare quello che dice lui.
A Londra contro la Spagna. L'Italia è già oltre il confine, è arrivata in quel territorio che consideravamo non solo sconosciuto, ma proibito. L'Italia tra le prime quattro migliori squadre d'Europa, insieme a Spagna, e poi Inghilterra e Danimarca. Non ci sono le superbig, non ci sono Francia e Germania che hanno vinto gli ultimi due mondiali, non c'è il Portogallo di Ronaldo che ha vinto l'ultimo Europeo. C'è l'Italia di Mancini che è una sorpresa, ma ormai nemmeno più tanto. E' una Nazionale che vince con molta sicurezza e gran piglio tutte le proprie partite. E soprattutto ha continuato a vincere anche quando gli avversari sono diventati via via più tosti e importanti. E' una dimensione ignota anche a noi, che ancora non ci siamo abituati e non abbiamo cognizione della reale forza di questa squadra. Ma questo è stato probabilmente un vantaggio, un volare bassi che ci ha fatto solo che bene. Il Belgio è una squadra fortissima, dotata di grandi talenti, da De Bruyne a Lukaku.
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L'Italia è una equazione semplice: chi gioca meglio vince
di Massimo Mauro
La spina dorsale azzurra (Donnarumma, Chiellini, Bonucci e Jorginho) si dimostra insuperabile. Peccato per l'infortunio a Spinazzola, ma ho fiducia in Palmieri
L'Italia stramerita di essere in semifinale: è imbattuta da tre anni, gioca sempre bene e a sprazzi offre grandissimo calcio. Cito una azione su tutte: il passaggio di Insigne per Spinazzola che si inserisce, calcia al volo e manca la porta di pochissimo. Proprio Spinazzola è la nota dolente della serata: prima della partita avevo indicato lui, Donnarumma e Jorginho come elementi insostituibili, questo infortunio non ci voleva proprio anche se ho fiducia in Emerson Palmieri. Il Belgio è partito meglio, e due contropiede hanno fatto vedere la forza di Donnarumma, che ci ha tenuto sullo 0-0 nei primi 20'. Poi il palleggio e le verticalizzazioni dell'Italia hanno messo il timbro sulla prestazione del portiere.
Il primo gol è proprio un classico della squadra che gioca alta e pressa il Belgio: poi Barella fa un cambio di passo strepitoso che non dà scampo a Courtois. A me però è piaciuto particolarmente il secondo gol di Insigne, un vero capolavoro quel destro a giro: è arrivato nel momento migliore dell'Italia. Per il resto, Chiesa è stato bravo ad aspettare le sue chance ma la partita l'abbiamo fatta a sinistra. Il rigore dubbio (anche se Di Lorenzo commette una ingenuità e la spinta la dà) ha comunque permesso di esaltare anche la capacità di soffrire degli azzurri nella ripresa.
Unica pecca, la mancanza di una stella in attacco. Ovviamente non colpevolizzo Immobile, ha cercato di dare una mano anche se in serata non felicissima. Per arrivare a grandi vittorie serve la spina dorsale fortissima: Donnarumma, Bonucci, Chiellini e Jorginho sono stati eccezionali, è mancato l'attacco ma è andata bene lo stesso. Ora la Spagna, sarà una bella partita: palleggiano anche loro, come noi in attacco non hanno il fuoriclasse. Diversamente da noi, hanno stentato molto di più (compreso il quarto con la Svizzera) per arrivare lontano.
La spina dorsale azzurra (Donnarumma, Chiellini, Bonucci e Jorginho) si dimostra insuperabile. Peccato per l'infortunio a Spinazzola, ma ho fiducia in Palm…
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Spinazzola, infortunio in Belgio-Italia: sospetta rottura del tendine d’Achille, esce tra le lacrime
«Segni di lesione del tendine d’Achille» al 32’ st per Spinazzola mentre rincorreva Thorgan Hazard. «Non lo meritava, stava giocando bene ed era uno dei migliori dell’Europeo», ha detto Mancini
Grave infortunio per Leonardo Spinazzola al 32’ st di Belgio-Italia, la partita che ha portato la Nazionale di Mancini in semifinale agli Europei. «Ci sono segni clinici di lesione al tendine d’Achille sinistro», ha fatto sapere la federcalcio in un aggiornamento sulle condizioni del giocatore, fermatosi mentre rincorreva Thorgan Hazard. Gli esami strumentali saranno effettuati sabato, dopo il rientro a Coverciano nella notte .
Disperato, Leonardo. Si è sdraiato a terra e ha cominciato a piangere, con le mani sul volto e singhiozzando, consolato dagli altri azzurri, primo tra tutti il compagno della Roma Cristante, appena entrato. Al suo posto Mancini ha inserito Emerson, che con ogni probabilità giocherà da titolare la semifinale di martedì contro la Spagna.
Spinazzola è stata una delle rivelazioni di questo Europei: per due volte è stato nominato «uomo del match» ed è anche il giocatore più veloce di tutto il torneo. L’esterno della Roma,chiude qui i suoi Europei.
«La prima cosa che vorrei dire è che ci dispiace molto per l’infortunio di Spinazzola. Non lo meritava, stava giocando bene ed era uno dei migliori dell’Europeo. Gli mando un bacio», ha detto il c.t. Mancini. «La sua situazione sembra grave, speriamo di no. Mi ha colpito vederlo in lacrime, la dinamica dell’incidente non è stata bellissima».
Con Insigne ha formato un asse di sinistra tra i grandi punti di forza dell’Italia. E proprio Insigne, dopo la partita, ha definito quella di Spinazzola «una grande perdita: cercheremo di arrivare in fondo anche per lui».
Contro il Belgio Spinazzola ha anche salvato un gol su Lukaku, nel secondo tempo. Decisivo nel deviare il pallone che l’attaccante dell’Inter aveva spinto verso la rete a pochi passi dalla porta. Praticamente sulla linea. Decisivo, insomma. Resta uno dei protagonisti di questa bella Italia in semifinale agli Europei.
CorSera
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Lukaku di grosso oltre alla stazza ha anche la prosopopea. Un attaccante che è ben lungi ancora dall'avere un peso internzionale anche solo lontanamente paragonabile a quello dei colleghi coi quali (da se stesso) si mette in paragone e in competizione, epperò ha la bocca larga (la discussione con Donnarumma dopo il rigore) ma pochi argomenti a sostegno e ragione del tenerla aperta.
Ogni volta che il livello si alza, che si ha a che fare con squadre e organizzazioni difensive superiori, Lukaku resta a bocca spalancata ma vuota. Visto che ama tanto mettersi in ginocchio, impari da quella posizione l'umiltà...altrimenti pure quella è solo una posa senza sostanza.
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Donnarumma sicuramente gli avrà detto qualcosa e segnando l'ha voluto zittire.
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Belgio-Italia 1-2, Sconcerti: Mancini ha vinto con la semplicità, la velocità e l’intelligenza. Mi sono emozionato
Abbiamo attaccato sempre e preso pericoli in contropiede, la nostra vecchia specialità. Gli uomini della notte sono due: Insigne, che segna un gol che cambia la sua storia, e Spinazzola, che da eroe diventa martire
di Mario Sconcerti
Si è chiusa a Monaco di Baviera, città di epoche spesso nuove e non tutte gradite, la famosa leggenda dell’Italia difensivista e un po’ catenacciara. È nata un’Italia nuova, non so quanto durerà, le squadre giocano sempre a soggetto, ma è nata un’Italia che costringe gli altri a difendersi.
Abbiamo attaccato sempre e preso pericoli in contropiede, la nostra vecchia specialità. Sbagliamo oggi più delle prime uscite perché siamo veri, meno universitari, più dentro la vita e nella vita si sbaglia. Ma lasciamo agli altri solo il talento oggettivo, impediamo a tutti di giocare davvero a calcio. Non so come sia successo, non lo ricordo più. Ma è come se qualcuno fosse arrivato a dire parole semplici nei grandi dubbi del calcio da bar.
Mancini ha fatto qualcosa di impensabile, ha cancellato la complessità, la faziosità, il campanilismo e ha chiesto improvvisamente di giocare veloci. Non precisi sempre, solo veloci. È crollato un mondo, è finita una canzone che sembrava starci addosso come un inno nazionale.
Gli uomini della notte sono due: il primo è Insigne che segna un gol che cambia le sua storia, diventa un’idea nel tempo, un pezzo della vita di tanti italiani. Si gioca a calcio per trovare angoli esistenziali come questi, brevi e selvaggi, raccontati ovunque per generazioni. Il secondo è Spinazzola, oggi uno dei migliori giocatori d’Europa, un camminatore di cristalli, un Vermeer che pittura sul ghiaccio quando il ghiaccio ha deciso di rompersi. Tutta la differenza crudele che accade quando un eroe diventa martire. C’è nel suo pianto l’ingiustizia che ci spinge oltre, il sacrificio ultimo per poter essere grandi. Ettore muore, Achille muore, non c’è leggenda senza dolore. E Spinazzola da oggi ha la sua leggenda.
Abbiamo subito nei primi trenta minuti quando siamo stati cauti perché volevamo capire il tavolo, le capacità di rilancio, la loro disponibilità al bluff e alla realtà. Una volta visto che Chiellini teneva Lukaku e Bonucci era il secondo marcatore di Doku e De Bruyne, abbiamo dato briglia sciolta alla nostra natura di razionali talentuosi. Insigne ha spezzato (come previsto) l’altezza della loro linea a tre e ha trovato il gol che ha deciso la partita. Gli ultimi del racconto sono Barella e Verratti, uno dentro un gol da Maradona, l’altro dovunque e sempre con intelligenza. Questo ha deciso a Monaco, l’intelligenza del gioco, non la bellezza, quella è una conseguenza. Sono felice. Capita poche volte che un cronista possa dirlo, ma mi sono emozionato e ringrazio.
CorSera
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Fa pensare che l'attaccante migliore che ha avuto l'Italia negli ultimi 10 anni è stato con molta probabilità Balotelli, e tutt'oggi non ci sono veri sostituti.
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Fa pensare che l'attaccante migliore che ha avuto l'Italia negli ultimi 10 anni è stato con molta probabilità Balotelli, e tutt'oggi non ci sono veri sostituti.
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Ancora on Germania ricordano la mostmuscular con ribrezzo (dicono sia stata irrispettosa. Valli a capire).
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