Lo spigolo del lavoro

[valium]

Nella mia città l'inglese non lo sa davvero nessuno

[zuse]

riguardo le lingue, cosa ne pensate dei paesi "borderline", ovvero realtà non propriamente cristalline o non particolarmente amate da noi occidentali: cina, russia, turchia, iran...

Dove anche il livello dei nativi che parla un buon inglese, non è altissimo?

In ottica lavorativa, dipende chiaramente da cosa uno fa.
Ma in generale conoscere la lingua ti apre ad una realtà "chiusa" agli occhi occidentali. Con conseguenti vantaggi se fai da ponte.

[Virulogo.88]

Dipende dalle finalità, ma secondo te uno straniero che parla perfettamente in inglese ma zero italiano e vive in Italia come si trova?

Ricordo in EY (che comunque è una multinazionale "anglofona") i colleghi stranieri se non sapevano l'italiano erano fottuti, alla fine tra colleghi si parlava in italiano, anche nelle riunioni, e figuriamoci i clienti 50enni...ricordo una che parlava anche discretamente bene in italiano però non la lasciavano presentare i lavori ai clienti perché qualche errore/sfumatura sbagliata non andava bene.

In generale se vai in una nazione e mostri di sapere la lingua locale hai dei vantaggi, lavorativi e non.

La mia ragazza è una c1 in italiano ormai, non sbaglia un congiuntivo, ma appunto qui si tratta di vivere in un altro paese, allora in quel caso è tassativo imparare la lingua locale altrimenti si è tagliati fuori

[M K K]

ma cosa ti aspettavi mach? siamo un popolo che fa fatica parlare inglese pur studiandolo a scuola...
Per parlare intendo reggere una conversazione ed esprimere concetti quasi complessi.

Due ore a settimana di the book is on the table non servono a nulla .
Anche adesso che si inizia alle elementari, ma rimane sempre on the table sto book del cazz.
Comunque nel mio ambito l'inglese è una cosa imbarazzante , i vecchi zero , i meno vecchi rasentano l'analfabetismo, i giovani un po' meglio ma non sanno poi l'argomento di cui parlare .
Quindi mi arrangio io , livello scolastico e tecnico autodidatta , capisco tutto e riesco a farmi capire quasi sempre ma sono lontanissimo dall avere una conversazione valida ( mi capita 2/3 volte l'anno di dover parlare seriamente in inglese e senza traduttore). Diciamo che sono lìvello valentino rossi senza accento romagnolo/ marchigiano che sia.

[Virulogo.88]

Nella mia città l'inglese non lo sa davvero nessuno

neanche l'italiano se è per quello, vivi a Bari valium.

[valium]

neanche l'italiano se è per quello, vivi a Bari valium.

i primi tempi alla Roma Cassano era seguito da un professore di italiano, nat non sbaglia

[The_machine]

La mia ragazza è una c1 in italiano ormai, non sbaglia un congiuntivo, ma appunto qui si tratta di vivere in un altro paese, allora in quel caso è tassativo imparare la lingua locale altrimenti si è tagliati fuori

Ecco appunto. Allora vedi che tanto una perdita di tempo non lo è se ti aiuta in questo. Qui a due passi oltre alla Francia c'è la Svizzera francese che non mi sembra malaccio. Poi magari resterò sempre a Milano che ci sto bene, però intanto provo a mettermi nella condizione di poter scegliere.

[Nemesis84]

Due ore a settimana di the book is on the table non servono a nulla .
Anche adesso che si inizia alle elementari, ma rimane sempre on the table sto book del cazz.
Comunque nel mio ambito l'inglese è una cosa imbarazzante , i vecchi zero , i meno vecchi rasentano l'analfabetismo, i giovani un po' meglio ma non sanno poi l'argomento di cui parlare .
Quindi mi arrangio io , livello scolastico e tecnico autodidatta , capisco tutto e riesco a farmi capire quasi sempre ma sono lontanissimo dall avere una conversazione valida ( mi capita 2/3 volte l'anno di dover parlare seriamente in inglese e senza traduttore). Diciamo che sono lìvello valentino rossi senza accento romagnolo/ marchigiano che sia.

io quando sono partito per Londra avevo un inglese scolastico ottimo, tanto è vero che nei test erano andato gran bene ma mi son reso subito conto che nella "pratica" serviva a poco perchè non ero fluido e pensavo prima in Itliano quando dopo qualche settimana ho cominciato a sognare in inglese e a non tradurre più ho capito che ero sulla strada giusta, anche perchè meglio un errore grammaticale ma essere fluido e con i termini giusti che non parlare con grammatica perfetta ma ad intermittenza e con termini vaghi.

Sul fatto di conoscere e imparare la lingua locale di un paese dove si pensa di stabilirsi e lavorare a lungo credo sia fondamentale

[valium]

neanche l'italiano se è per quello, vivi a Bari valium.

sono strano anche in quello visto che scrivo e parlo benissimo in italiano dall'infanzia, so l'inglese e non ho praticamente nessun accento

[zuse]

Machine , se non ricordo male avevi scritto che in un 3 annetti puntavi al pensionamento. Se così fosse, a meno che tu non possa fare veramente quello che vuoi a lavoro ritagliandoti ad esempio ore di ascolto passivo, col francese per un c1 un annetto o anno e mezzo ti ci vuole. Vai un anno in Francia e poi pensione?

[The_machine]

riguardo le lingue, cosa ne pensate dei paesi "borderline", ovvero realtà non propriamente cristalline o non particolarmente amate da noi occidentali: cina, russia, turchia, iran...

Dove anche il livello dei nativi che parla un buon inglese, non è altissimo?

In ottica lavorativa, dipende chiaramente da cosa uno fa.
Ma in generale conoscere la lingua ti apre ad una realtà "chiusa" agli occhi occidentali. Con conseguenti vantaggi se fai da ponte.

Il russo diventerà inutile post smembramento in seguito al fallimento in Ucraina.
Però cinese e arabo immagino offrano tantissime opportunità anche perché occidentali che parlano quelle lingue sono una rarità e quindi ci si differenzia molto...poi chiaro che il livello di difficoltà è ben altra cosa rispetto a lingue come: inglese, francese, spagnolo e simili.

[Virulogo.88]

Machine , se non ricordo male avevi scritto che in un 3 annetti puntavi al pensionamento. Se così fosse, a meno che tu non possa fare veramente quello che vuoi a lavoro ritagliandoti ad esempio ore di ascolto passivo, col francese per un c1 un annetto o anno e mezzo ti ci vuole. Vai un anno in Francia e poi pensione?

eh dipende se tesla e btc collaborano

[The_machine]

Machine , se non ricordo male avevi scritto che in un 3 annetti puntavi al pensionamento. Se così fosse, a meno che tu non possa fare veramente quello che vuoi a lavoro ritagliandoti ad esempio ore di ascolto passivo, col francese per un c1 un annetto o anno e mezzo ti ci vuole. Vai un anno in Francia e poi pensione?

Adesso a lavoro riesco a ritagliarmi del tempo quando sono in smartworking e comunque non lavoro nel fine settimana, stacco relativamente presto, quindi di possibilità per portare avanti altri interessi ne ho. Discorso retirement va a periodi, se ti è capitato di seguire alcuni di quelli sui social e simili che parlano di retirement ti sarai reso conto che continuano a restare piuttosto attivi anche se l'obiettivo (economico) l'hanno raggiunto.

[arkon86]

Ma a parte in Francia che sono stronzi in quasi in tutto il resto del mondo basta sapere un ottimo inglese e si è a posto, è il motivo principale per il fatto che i madrelingua inglesi in rarissimi casi conoscono più di una lingua.

Ma infatti imparare una lingua ulteriore è praticamenre inutile a livello lavorativo ormai. Salvo lingue particolari. Francese tesesco spagnolo etc non ti cambiano ninete nel 99% dei casi. Parlano tutti inglese ormai. Poi se noj hai hn cazz da fare ben venga eh


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[Bob Terwilliger]

Ma era un esempio: per me lusso è anche farsi un viaggio intercontinentale in business a 4k: sti cazz1

Una volta salgo su un airbus a due piani per fare Abu Dhabi - Milano. Avevo un biglietto in economy class e mi siedo vicino a una negra con una bambina. A un certo punto questa ragazza mi chiede se sia disposto a scambiarmi di posto con il marito, così che possano fare il viaggio vicini. Naturalmente dico sì, non c'è problema.
Dopo cinque minuti vedo arrivare il marito. Italiano, bianco, che sorridendo forzatamente mi ringrazia e mi dice dov'è il mio nuovo posto. Insomma questo mi ha ceduto il suo posto in business class con chaise-longue e champagne perché la moglie gli rompeva i coglioni per stare vicini