Lo spigolo del lavoro

[marcu9]

Per me bisogna sempre prendere in considerazione l'ago della bilancia dove sta.
Perché se si sposta solo ed esclusivamente sui soldi e poi la qualità della vita fa schifo, lavori 15h al giorno non avendo praticamente tempo libero oppure svolgi compiti che odi, tanto per fare due esempi flash, i soldi non contano NULLA.

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[M K K]

Per me bisogna sempre prendere in considerazione l'ago della bilancia dove sta.
Perché se si sposta solo ed esclusivamente sui soldi e poi la qualità della vita fa schifo, lavori 15h al giorno non avendo praticamente tempo libero oppure svolgi compiti che odi, tanto per fare due esempi flash, i soldi non contano NULLA.

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Ci sta anche dedicarsi solo al lavoro , ma non a vita. Se serve per affermarsi o arrivare a un determinata posizione o fascia di reddito ci sta a che per qualche anno altrimenti no.
Però sono ragionamenti che valgono per pochi , già la maggior parte delle persone non ha né possibilità di carriera ne di fare ore o lavori extra quindi , giustamente Mario il postino come Maria la segretaria o marcu il professore di ste cose non si interessa

[The_machine]

Per me bisogna sempre prendere in considerazione l'ago della bilancia dove sta.
Perché se si sposta solo ed esclusivamente sui soldi e poi la qualità della vita fa schifo, lavori 15h al giorno non avendo praticamente tempo libero oppure svolgi compiti che odi, tanto per fare due esempi flash, i soldi non contano NULLA.

Si ma non pensare che più guadagni più lavori e le condizioni sono peggiori. A volte è così, a volte accade esattamente l'opposto. Dipende da molti fattori.
Mo' di nuovo, senza sparare cifre, ma io prendo molto di più adesso rispetto a quando ho iniziato....eppure nei primi anni di lavoro si che mangiavo merd4 in abbondanza, sia in termini di ore di lavoro che proprio di trattamento dai superiori (cioè tutti a parte gli addetti alle pulizie).

[marcu9]

Ci sta anche dedicarsi solo al lavoro , ma non a vita. Se serve per affermarsi o arrivare a un determinata posizione o fascia di reddito ci sta a che per qualche anno altrimenti no.
Però sono ragionamenti che valgono per pochi , già la maggior parte delle persone non ha né possibilità di carriera ne di fare ore o lavori extra quindi , giustamente Mario il postino come Maria la segretaria o marcu il professore di ste cose non si interessa

Non mi interesserà, è vero, ma fare la vita di merda per pochi anni al fine di fare carriera ed avere una posizione invidiabile, che ti permette di stare benissimo economicamente ma anche avere una buona qualità della vita VA BENISSIMO.
Il problema è quando la qualità della vita causa lavoro è mediocre per decenni, lì credo sia terrificante.

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[marcu9]

Si ma non pensare che più guadagni più lavori e le condizioni sono peggiori. A volte è così, a volte accade esattamente l'opposto. Dipende da molti fattori.

Chiaramente citavo le situazioni in cui più all'aumentare dello stipendio diminuisce la qualità della vita..

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[Maverick87]

non è che sia granché la qualità della vita con un lavoretto fisico stancante, per uno stipendio base

[marcu9]

non è che sia granché la qualità della vita con un lavoretto fisico stancante, per uno stipendio base

Ovvio.
Ecco perché per me bisogna trovare l'equilibrio più adeguato.

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[Maverick87]

e il carrierone non è solo per soldi ma anche per il potere

[marcu9]

Poi ognuno ha la sua bilancia.
Per me non lavorare né nei weekend né nelle festività, e neppure la notte, è un ENORME plus.
Ma magari a tanti altri non fa alcuna differenza.

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[M K K]

Non mi interesserà, è vero, ma fare la vita di merda per pochi anni al fine di fare carriera ed avere una posizione invidiabile, che ti permette di stare benissimo economicamente ma anche avere una buona qualità della vita VA BENISSIMO.
Il problema è quando la qualità della vita causa lavoro è mediocre per decenni, lì credo sia terrificante.

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In decenni si possono cambiare tante volte lavoro , datore di lavoro città e moglie .... Basta volerlo...
Però li bisogna domandarsi se sia più comodo lamentarsi oppure provare nel concreto a cambiare le cose...
Personalmente sono sempremsttao una testa di cazz o e ho mandato affanculo tantissime situazioni /capi/ collaboratori, non sono mai stato capace di compensare...quando andava male al lavoro poi per colpa mia andava male tutto il resto ( famiglia, rapporti interpersonali, salute...), e di finire depresso e alcolizzato per colpa di due imbecilli e un coglione con cui condividevo l'ufficio o situazioni simili non mi stava bene.stop. cambiare.
Così ho fatto per tante volte e ad oggi mi sta ripangando ...
Ma ognuno è fatto a modo suo e ha le sue certezze ...

[Sly83]

Alla base di tutto resta sempre il tempo, se il tempo impiegato per ottenere quanto serve per vivere viene speso in qualcosa che appaga e soddisfa le cose vengono percepite sotto tutta un’altra ottica.

Tutto quello che avete esposto deve trovare un bilanciamento per capire se si sta vivendo o se si sta sopravvivvendo.


Chiaramente una cosa non esclude necessariamente l’altra, perche’ non tutti hanno la stessa visione di serenita’.


Per quanto mi riguarda non sono disposto in nessuna maniera a cercarmi ulteriori rotture di scatole, l’attivita’ lavorativa che svolgo la adoro ma per la mia salute (e di conseguenza la qualita’ del tempo che mi resta), deve iniziare e finire confinata nell’orario di lavoro.

Anche perche’ le risorse di energia sono quelle e per rendere il 100% non potrebbe essere diversamente.

Per aumentare gli introiti dal lavoro andrei a perderci nel tempo dedicato ad affetti e attivita’ (ivi incluse quelle che possono contribuire a migliorare gli introiti)

Naturalmente dipende dal tipo di lavoro che si svolge.


Se uno e’ molto giovane ha la responsabilita’ di far concordare cio’ che il convento passa con le proprie aspirazioni e motivazioni.


Da fuori potrebbe sembrare uno sbattimento assurdo in un caso (vedi chi mette le seconde al primo posto), così come un accontentarsi di vivere col freno a mano tirato (chi va verso il posto fisso).


Ma come uno la vive da dentro fa la differenza, non giudicherei in nessun caso.

Se pero’ ad un certo punto ci si accorge che certe scelte compromettono i rapporti la cosa cambia, perche’ a valutare se il gioco vale la camdela o meno sono le persone che possono a loro volta scegliere se starci vicino o meno.



Ci sta benissimo che una frequentazione possa non sfociare mai in un rapporto se dall’altra parte si passa “per quello che si accontenta”, cpsì come se si passa per quello che “pensa solo alla sua carriera”.

Trovare qualcuno che condivida la propria visione e’ gia’ un inizio per rivalutare come il tempo a disposizione puo’ essere impiegato.


Chiaro che si puo’ anche preferire star da soli, così come star soli puo’ essere preferenza altrui.


Insomma ci sono margini di scelta, che possono prevedere delle rinunce, tanto maggiore e’ la coerenza tra aspettative e realta’ tanto e’ meglio...sempre contando che le nostre non sono quelle altrui.

Al netto del fatto che nel tempo le cose cambiano, così come le persone.

[claudio96]

Poi ognuno ha la sua bilancia.
Per me non lavorare né nei weekend né nelle festività, e neppure la notte, è un ENORME plus.
Ma magari a tanti altri non fa alcuna differenza.

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io sono contento se posso lavorare nei weekend/festività...il lavoro è sempre lo stesso (a volte c'è anche meno da fare) e prendo una % in più.
ovviamente per chi ha una famiglia la situazione è diversa.

[Ponno]

Dipende anche quanto a lungo eh. Lavorare un lavoro "normale" significa lavorare fino alla morte o quasi. Se mangiare un po' di merd4 dovesse permettere 10/15 anni sano senza lavorare, mi sembra un buon trade off

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[Sly83]

e il carrierone non è solo per soldi ma anche per il podere

this.

[Mario12]

e il carrierone non è solo per soldi ma anche per il potere

ma quale potere … sarai sempre preso a pisellate da quello sopra , forse pure peggio perchè non puoi “”ribellarti”” alle indicazioni che ti vengono date da dire ai subordinati …
secondo me l’unica alternativa è riuscire a lavorare per i fatti propri