Plata o plomo?
Lo spigolo del lavoro
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Provo a cambiare punto di vista ed andare considerare più aspetti "umani". In particolare il rapporto tra "pari" verso chi sta più in alto.
Faccio un esempio leggero che però rende l'idea.
Non ricordo esattamente la data, sarà stato nei primi di novembre quando la situazione covid stava degenerando ed ancora andavo in ufficio tutti i giorni.
Tra colleghi eravamo tutti allineati sul fatto che fosse assurdo per un lavoro dove la presenza non è necessaria continuare a recarsi in ufficio esponendosi al rischio contagio, soprattutto in metropolitana. Fatto sta che un giorno il responsabile ci convoca per dirci che il governo non obbligava a fare nulla, ma l'azienda in quanto illuminata e davvero attenta alla salute dei propri dipendenti proponeva di alternare lavoro da casa a presenza in ufficio e ci chiedeva se la cosa andasse bene così o addirittura preferivamo fare solo smartworking. Chiaramente lui (anche per come si era espresso in passato) ci avrebbe voluti in ufficio sempre.
Alla domanda ho fatto presente che, dato l'andamento dei contagi sarebbe stata solo questione di tempo per passare a lavorare da casa tutti i giorni, e che esporsi a questo rischio era inutile, oltreché laborioso organizzare i turni per poi cambiare nel giro di pochi giorni. Fatto sta che in quel momento tutti quelli che parlavano male alle spalle dell'azienda hanno fatto dei grandi sorrisi, accettato la prima proposta e ringraziato. Tipo 10 giorni dopo si è passati a lavorare da casa tutti i giorni.
Situazione simile per le "ferie natalizie". Ci è stato richiesto di prenderci le ferie ma di essere sempre reperibili, con pc aziendale acceso in modo da monitorare, rispondere alle mail, leggere documenti etc. Il progetto lo richiede. Anche li ho fatto una battuta sarcastica e gelo, una fa "tanto con la situazione attuale non possiamo andare in vacanza", come se le ferie avessero senso solo se prese per recarsi in qualche meta esotica e, vista l'impossibilità, meglio lavorare. Poi concretamente è partita la gara a chi fa vedere di lavorare di più piazzando il maggior numero di riunioni nel calendario e simili.
Insomma, da voi si tende a far fronte comune oppure si sviluppano più queste dinamiche di guerra tra "poveri" o comunque accettazione acritica di ciò che viene proposto/richiesto dall'alto?
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É un problema, purtroppo, del sistema culturale di certe aziende/paesi. É presente, in Italia, nella mia aneddotica esperienza e nei racconti dei miei amici, una forte componente piramidale, in cui chi é sopra riconosce chi é sopra, con la speranza, un giorno, di essere lui quella persona e si perde cosí nei meandri dell'inutile accettazione del capo. Non per rispetto, non per leadership, non per Citizen Effect, ma solo per forma, coi risultati che conosciamo in termini di produttività. A questo va aggiunto che, salvo poche posizioni, il mercato lavorativo é stagnante e per paura o abitudine, molti si adeguano per "essere accettati" ed essere al sicuro.
Si creano le situazioni di cui sopra in cui la gente é scontenta, underperforma, il capo non sente lamentele ma vede il problema e quindi rinforza il suo atteggiamento, rendendo ancora piú scontente le persone, e via andare.
A Berlino, ancora aneddoticamente, questo si vede molto meno in ambiente start-up per una serie di motivi:
1) etá media piú bassa. Ci sono studi che mostrano come per le persone sotto i 30 anni l'appartenenza, o comunque l'essere soddisfatti dal proprio lavoro, ha piú valore della remunerazione
2) forte uso del Citizen Effect, che tiene i dipendenti motivati
3) un mercato florido per cui appena mi sono rotto il cazz0 di lavorare con la mia capa ho cercato e trovato in 4 settimane un posto migliore, nonostante l'aver studiato da Cesso Interessante (Filosofia)
4) una presenza più spinta di dipartimenti di Recruiting e People Ops. Sembra una banalità, ma in Italia la maggior parte dei professionisti delle risorse umane vengono da background legali/economici mentre "il trend" di psicologia, filosofia, o comunque discipline "umane" ha una sua ragion d'essere.
Per questo consiglio a tutti, e di far girare tra i colleghi interessati, un abbonamento ad Harvard Business Review, credo costi sui 5 euro al mese. Offre spunti interessantissimi su determinati trend esteri che in Italia non attecchiscono altrettanto in fretta, e sul perché siano funzionali.Originariamente Scritto da claudio96
sigpic
più o meno il triplo
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Originariamente Scritto da The_machine Visualizza MessaggioProvo a cambiare punto di vista ed andare considerare più aspetti "umani". In particolare il rapporto tra "pari" verso chi sta più in alto.
Faccio un esempio leggero che però rende l'idea.
Non ricordo esattamente la data, sarà stato nei primi di novembre quando la situazione covid stava degenerando ed ancora andavo in ufficio tutti i giorni.
Tra colleghi eravamo tutti allineati sul fatto che fosse assurdo per un lavoro dove la presenza non è necessaria continuare a recarsi in ufficio esponendosi al rischio contagio, soprattutto in metropolitana. Fatto sta che un giorno il responsabile ci convoca per dirci che il governo non obbligava a fare nulla, ma l'azienda in quanto illuminata e davvero attenta alla salute dei propri dipendenti proponeva di alternare lavoro da casa a presenza in ufficio e ci chiedeva se la cosa andasse bene così o addirittura preferivamo fare solo smartworking. Chiaramente lui (anche per come si era espresso in passato) ci avrebbe voluti in ufficio sempre.
Alla domanda ho fatto presente che, dato l'andamento dei contagi sarebbe stata solo questione di tempo per passare a lavorare da casa tutti i giorni, e che esporsi a questo rischio era inutile, oltreché laborioso organizzare i turni per poi cambiare nel giro di pochi giorni. Fatto sta che in quel momento tutti quelli che parlavano male alle spalle dell'azienda hanno fatto dei grandi sorrisi, accettato la prima proposta e ringraziato. Tipo 10 giorni dopo si è passati a lavorare da casa tutti i giorni.
Situazione simile per le "ferie natalizie". Ci è stato richiesto di prenderci le ferie ma di essere sempre reperibili, con pc aziendale acceso in modo da monitorare, rispondere alle mail, leggere documenti etc. Il progetto lo richiede. Anche li ho fatto una battuta sarcastica e gelo, una fa "tanto con la situazione attuale non possiamo andare in vacanza", come se le ferie avessero senso solo se prese per recarsi in qualche meta esotica e, vista l'impossibilità, meglio lavorare. Poi concretamente è partita la gara a chi fa vedere di lavorare di più piazzando il maggior numero di riunioni nel calendario e simili.
Insomma, da voi si tende a far fronte comune oppure si sviluppano più queste dinamiche di guerra tra "poveri" o comunque accettazione acritica di ciò che viene proposto/richiesto dall'alto?
Personalmente assistito, nel quotidiano, a scene agghiaccianti, anche non correlate al discorso covid - gente che esce alle 21/21:30 anche se ha finito da un paio d'ore, per far vedere quanto lavora; altri che hanno paura di andare a pisciare, perché sono già usciti alcune volte dall'ufficio e non vogliono dare impressione di star sempre in giro; altri ancora che sono venuti in ufficio pur essendo entrati a contatto con un positivo (fortunatamente rispediti a casa a calci in culo).
Insomma, un ambiente piuttosto tossico al quale cerco di allinearmi meno possibile. Ovviamente, ci sarà in canna una pallottola col mio nome sopraOriginariamente Scritto da Alberto84Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano
Originariamente Scritto da debeChi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?Originariamente Scritto da ZbigniewKurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.
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Il tema dell'orario di uscita regnava sovrano in consulenza.
Quando si usciva dopo 8 ore arrivava proprio dai colleghi la battutina "oggi mezza giornata?".
Ricordo un ragazzo che faceva il pendolare Milano-Torino e quindi usciva alle 18:30 tutti i giorni.
Ad un certo punto venne ripreso dal capo che gli disse che il lavoro non era compatibile con questi orari, che 8 ore non erano sufficienti e doveva trovare un modo per restare più a lungo.
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Originariamente Scritto da The_machine Visualizza MessaggioIl tema dell'orario di uscita regnava sovrano in consulenza.
Quando si usciva dopo 8 ore arrivava proprio dai colleghi la battutina "oggi mezza giornata?".
Ricordo un ragazzo che faceva il pendolare Milano-Torino e quindi usciva alle 18:30 tutti i giorni.
Ad un certo punto venne ripreso dal capo che gli disse che il lavoro non era compatibile con questi orari, che 8 ore non erano sufficienti e doveva trovare un modo per restare più a lungo.
Tessera N° 7
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Originariamente Scritto da Françis1992 Visualizza MessaggioMa non lavorate a progetto ? Non contano le deliverables ? Che cazz0 resto a fare fino alle 21 se ho finito alle 16 ?
inoltre anche lavorando su di un progetto se il cliente ha un'esigenza è bene esserci sempre...uscire magari prima del cliente stesso era visto davvero male
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Originariamente Scritto da The_machine Visualizza MessaggioIl tema dell'orario di uscita regnava sovrano in consulenza.
Quando si usciva dopo 8 ore arrivava proprio dai colleghi la battutina "oggi mezza giornata?".
Ricordo un ragazzo che faceva il pendolare Milano-Torino e quindi usciva alle 18:30 tutti i giorni.
Ad un certo punto venne ripreso dal capo che gli disse che il lavoro non era compatibile con questi orari, che 8 ore non erano sufficienti e doveva trovare un modo per restare più a lungo.
Tizio esce alle 20: eh quello non fa un cazz0
Tizio esce alle 21 giocando a solitario al pc: che gran lavoratoreOriginariamente Scritto da Alberto84Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano
Originariamente Scritto da debeChi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?Originariamente Scritto da ZbigniewKurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.
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Io spesso e volentieri manco ci arrivo a fare 8 ore...
Sta cosa delle ore non la ho mai capita. A mia madre (dipendente di societá grande italiana) hanno dato una categoria e non due perché "ci sono suoi colleghi che restano molto piú di lei" peró fanno il solitario e 12 pause sigaretta
Non capisco manco da dove venga sta cosa.Originariamente Scritto da claudio96
sigpic
più o meno il triplo
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No, solo italiano no. Mia sorella vive a Madrid ed é uguale in Spagna, e mi dicono che anche Parigi o in generale la Francia sia molto gerarchica. Londra conosco solo gente che lavorava da Pret e non credo sia campione statistico.
Forse hai ragione, é piú il Nord Europa una "isola" felice. Io mi trovo molto meglio e quando parlo con il mio amico (sempre lo stesso Mach) che lavora in Deloitte, non mi viene voglia manco per sbaglio di lavorare in Italia.
In Austria si lavora il Venerdí mezza giornata da anni e la produttivitá rimane uguale (anzi Vienna é un ottimo Tech Hub) e a Berlino si inizia a sperimentare, come anche in Scandinavia, la settimana da 4 giorni. Quattro giorni 9 ore e quindi taglio di 4 ore con il Venerdi libero ma stipendio uguale, pare la produttivitá aumenti addiritturaOriginariamente Scritto da claudio96
sigpic
più o meno il triplo
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Originariamente Scritto da Ponno Visualizza MessaggioNo, solo italiano no. Mia sorella vive a Madrid ed é uguale in Spagna, e mi dicono che anche Parigi o in generale la Francia sia molto gerarchica. Londra conosco solo gente che lavorava da Pret e non credo sia campione statistico.
Forse hai ragione, é piú il Nord Europa una "isola" felice. Io mi trovo molto meglio e quando parlo con il mio amico (sempre lo stesso Mach) che lavora in Deloitte, non mi viene voglia manco per sbaglio di lavorare in Italia.
In Austria si lavora il Venerdí mezza giornata da anni e la produttivitá rimane uguale (anzi Vienna é un ottimo Tech Hub) e a Berlino si inizia a sperimentare, come anche in Scandinavia, la settimana da 4 giorni. Quattro giorni 9 ore e quindi taglio di 4 ore con il Venerdi libero ma stipendio uguale, pare la produttivitá aumenti addirittura
Da dipendente bancario non è più come in consulenza che bisogna restare li sempre, però se uscissi verso le 17:15 come da contratto sarebbe comunque molto molto strano, e anche le ferie come vedi tocca essere in parte operativi e questo influisce.
Comunque il tema non era tanto quello degli orari, ma dei rapporti tra pari.
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