Lo youtuber di cui sopra l’ho spesso ascoltato con interesse e ne apprezzo molto i contenuti, sovente “mette il dito nella piaga”, non ho gli strumenti per valutarne le competenze ma in generale apprezzo.
Il problema a cui si riferisce esiste e, per quanto posso aver visto e letto anche altrove, se ne e’ spesso parlato in altri termini e contesti in relazione a quella nicchia, a quella parte dei milioni di dimessi nel mondo che nell’ultimo anno hanno deciso di lasciare il mondo del lavoro.
Questa nicchia e’ composta da persone che proprio dai mercati finanziari e dal relativo rialzo clamoroso partito dalla tarda primavera del 2020 hanno ottenuto guadagni che il solo reddito da lavoro non gli avrebbe probabilmente mai permesso in anni interi.
In questo momento, la quota di americani esposti al mercato in maniera diretta (acquisto di azioni) e’ la piu’ alta di sempre, molto piu’ che nel ‘29.
Si stima che in media questa esposizione sia attorno al 70% dei patrimoni.
Durante le fasi piu’ buie della pandemia in decine e forse centinaia di migliaia di cittadini hanno riversato i sussidi ricevuti in gran parte sui mercati, fenomeno chiaro questo.
Inoltre, le politiche dei bassi tassi di interesse hanno permesso di agire piu’ facilmente sulla leva del debito, questo chiaramente per chi aveva delle garanzie almeno minime.
Ci sono gia’ da prima di questa estate condivisioni sul web, su Yt di esperienze simili o comunque di intenzioni in tal senso.
Come detto e’ un fenomeno che in questi termini ha interessato una fetta di quei milioni, ma esiste.
Una ulteriore nicchia sono quelli che stanno creando fortune rapide e non indolori con le crypto, quota ancora piu’ marginale.
Io voglio sperare che uno i conti se li sappia far bene prima di ogni passo del genere.
Pero’ non ci stupiamo se poi certe decisioni vengono prese, e il mondo del lavoro ma anche e soprattutto le politiche economiche debbono adeguarsi.
Il problema esiste e non puo’ non essere affrontato, magari qui da noi e’ piu’ facile esprimere disappunto date le circostanze ma nei panni di gente insoddisfatta e frustrata che non perderebbe la prima occasione per scappare dalla gabbia non e’ difficile mettersi.
Il problema a cui si riferisce esiste e, per quanto posso aver visto e letto anche altrove, se ne e’ spesso parlato in altri termini e contesti in relazione a quella nicchia, a quella parte dei milioni di dimessi nel mondo che nell’ultimo anno hanno deciso di lasciare il mondo del lavoro.
Questa nicchia e’ composta da persone che proprio dai mercati finanziari e dal relativo rialzo clamoroso partito dalla tarda primavera del 2020 hanno ottenuto guadagni che il solo reddito da lavoro non gli avrebbe probabilmente mai permesso in anni interi.
In questo momento, la quota di americani esposti al mercato in maniera diretta (acquisto di azioni) e’ la piu’ alta di sempre, molto piu’ che nel ‘29.
Si stima che in media questa esposizione sia attorno al 70% dei patrimoni.
Durante le fasi piu’ buie della pandemia in decine e forse centinaia di migliaia di cittadini hanno riversato i sussidi ricevuti in gran parte sui mercati, fenomeno chiaro questo.
Inoltre, le politiche dei bassi tassi di interesse hanno permesso di agire piu’ facilmente sulla leva del debito, questo chiaramente per chi aveva delle garanzie almeno minime.
Ci sono gia’ da prima di questa estate condivisioni sul web, su Yt di esperienze simili o comunque di intenzioni in tal senso.
Come detto e’ un fenomeno che in questi termini ha interessato una fetta di quei milioni, ma esiste.
Una ulteriore nicchia sono quelli che stanno creando fortune rapide e non indolori con le crypto, quota ancora piu’ marginale.
Io voglio sperare che uno i conti se li sappia far bene prima di ogni passo del genere.
Pero’ non ci stupiamo se poi certe decisioni vengono prese, e il mondo del lavoro ma anche e soprattutto le politiche economiche debbono adeguarsi.
Il problema esiste e non puo’ non essere affrontato, magari qui da noi e’ piu’ facile esprimere disappunto date le circostanze ma nei panni di gente insoddisfatta e frustrata che non perderebbe la prima occasione per scappare dalla gabbia non e’ difficile mettersi.
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