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Non è che spaccarsi il cu.lo li legittimi ad andare in pensione presto senza aver versato un cazz.o
Il problema delle pensioni è frutto di un sistema pensionistico fatto male e usato come bacino di voti
Io non riesco a capire perché non si possa cambiare questa cosa.
Perché non è possibile abbassare le pensioni a quelli che la prendono da 30 /40 anni senza aver versato quasi nulla???
Tra l'altro poi queste m***e lavorano/hanno continuato a lavorare in nero fottendo lo Stato due volte. Sarebbero da arrestare.
Per un po hanno continuato, non tutti eh.
Infatti erano statali... Quindi gente con poco mestiere in mano.
Ma ormai hanno tutti 75 anni, e molti ne camperanno magari altri 20.
Pagati coi nostri soldi, che invece da vecchi faremo la fame ( dopo aver smesso, in teoria, non prima dei 70 anni)
Persone che sono andate in pensione a 50 anni perché a 14 /15 hanno iniziato a lavorare e non hanno mai smesso eh.
35 anni sulla groppa ce li hanno e il rdc non lo hanno mai visto.
Che abbiano iniziato a 15 anni qualcuno anche sì, ma ben pochi hanno versato contributi pieni per 35 anni, e l'aspettativa di vita negli anni 60/70 non era certo di 60 anni
Non confondiamo quelli che sono andati in pensione "presto" ( ma comunque in linea con quelli che erano i requisiti normali dell'epoca) anche perché hanno iniziato presto, con quelli che sono andati in pensione in modo bizzarro per via di una bizzarra legge fatta non si sa perché negli anni 70 e poi abolita quindici anni dopo quando si sono accorti che avrebbe mandato l'Italia allo sfascio ( che poi ci è andata lo stesso)
Retributivo e contributivo sono dei metodi, su cui si e’ intervenuti tardivamente, ma e’ il sistema alla base, quello a ripartizione, che date le condizioni non puo’ non essere affiancato da altri “pilastri”.
Non e’ un caso che negli ultimi anni si spinga verso soluzioni per integrare il futuro, eventuale..magro assegno.
Questi strade sono una bella mangiatoia, ma dopotutto non ci sono molte altre alternative a meno di non prendersi in autonomia i propri rischi.
Va detto che nell’ultimo decennio il piu’ grande rischio e’ stato NON investire nei mercati finanziari.
In Italia la cultura dell’investimento per la famiglia “media” e’ stata storicamente associata al concetto di buono postale, ad alto rendimento, e soprattutto al “mattone”.
In senso lato direi che si e’ piu’ puntato a qualcosa di tangibile e direttamente fruibile, pensiamo alla casa da lasciare al figli ma anche all’immobile da mettere in affitto.
Ma oltre questo, il resto e’ stato probabilmente associato a qualcosa di astruso o troppo....rischioso.
Uno step oltre erano (e prima o poi torneranno ad esserlo) i Titoli di Stato, un rendimento fisso e il rimborso a scadenza, a meno di operazioni speculative a determinate condizioni.
Ma l’azionario non ha mai troppo sfondato da noi, oggi ci sono molti piu’ giovani sensibilizzati al tema.
Le crypto che cita Masch sono un mondo giovane.
Tutto questo per dire che oggi abbiamo modo di informarci e prenderci i nostri rischi anche comodamente da casa.
Ma affidarsi a persone competenti pagate per farlo e’ cosa buona, se non per massimizzare i rendimenti..almeno per evitare cazz@te enormi “tecniche”.
Esempio random..
Parlando di immobiliare...oggi possiamo investirci attraverso strumenti come i REIT senza dover pensare ad aste, ristrutturazioni, inquilini insfrattabili e beghe condominiali.
Non e’ la stessa cosa, ma e’ un mondo che esiste ma che risulta ancora incomprensibile ai piu’.
I mercati seguono le loro regole e hanno i loro pro e i loro carbo, e ogni periodo ha le sue decisioni di politica monetaria da parte degli istituti centrali che possono orientare.
Ogni classe di asset ha i suoi momenti d’oro e le sue crisi.
Che siano obbligazioni, immobili, buoni postali, azioni, BDC, reit, Crypto..quel che ci pare...sono cose che se inquadrate in un progetto a lungo termine possono fare la differenza.
Non abbiamo garanzie sul futuro, ma e’ garantito che non attivarsi per tempo rende la strada in salita.
Poi le botte di culo vanno sapute amministrare.
Senza entrate, e senza risparmio, investire e’ comunque praticamente quasi sempre precluso.
Marco infatti ad esempio in Germania e Francia hanno storicamente sistemi molto piu’ lungimiranti del nostro.
In Francia e’ qualcosa come una doppia ripartizione, in Germania tre pilastri.
I cugini pero’ hanno un’incognita nella riforma voluta da Macron ma non ho poi piu’ seguito.
Il nostro sistema pensionistico si fonda se vogliamo su di un patto sociale, ma la polvere la puoi gettare sotto lo zerbino fino a che non salta.
Io pianificherei una totale erosione di quanto accumulato col lavoro fino a circa 55 anni.
Perché investire vuol dire anche... Immobilizzare quello che hai ( spesso in modo semi- permanente, come nel caso immobiliare)..
Con l'erosione, senza eredi, per me alla pensione ci arrivi. In qualche modo, ma ci arrivi.
Anche perché, a rischio basso, eventuali ritorni di investimenti, sarebbero comunque non sufficienti a campare, date le cifre in gioco.
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