sul lettino di Freud. L'angolo dell'interpretazione dei sogni

[Arturo Bandini]

eh, come al solito l'interpretazione deve partire dal protagonista.
Urinare può essere un sostituto dell'eiaculazione. I tuoi genitori non sono necessariamente davvero loro -nel qual caso sarebbe una regressione onirica al complesso di edipo in cui sei tu a farla da padrone in quel letto- ma rappresentano la coppia genitoriale, quindi probabilmente anche tu e tua moglie.
Sapendo dei problemi recenti può essere un modo per esorcizzarli con una super eiaculazione

da parte mia svelo il sogno: api + (rai) 3, quindi api3, crypto che ho da poco venduto con buon guadagno e aspetto che torni a 1,70 (usdt, non euro) per ricomprarla

[Lorenzo993]

avtuto ti sogni le crippo....

[M K K]

Avevo letto che l'urina rappresenta angoscia e cattivi presagio per il futuro

[Arturo Bandini]

Avevo letto che l'urina rappresenta angoscia e cattivi presagio per il futuro

secondo chi? per i bambini l'urina e le feci sono oggetto di interesse, infatti hans chiamava il pene "fapipì", del resto non possono espellere che quella, e allorchè imparano a controllarle è il primo segno di autonomia verso i genitori e quindi simbolicamente le istituzioni. Urinare sul letto dei genitori, se non simbolo dell'eiaculazione, può rappresentare anche una ribellione verso le norme sociale e le istituzioni.

[Arturo Bandini]

nei nostri sogni ci sono non solo situazioni ricorrenti, ma luoghi ricorrenti. La casa della nostra infanzia, casa dei nonni, la scuola.
Ma poi ci sono anche dei luoghi inventati, ma che ricorrono spessissimo, e sempre nelle medesime situazioni e stati emotivi.
Stanotte mi sono svegliato nel bel mezzo di un sogno, mentre ero in uno di questi luoghi, che poi da sveglio non ricordo, non avendolo mai vissuto, ma che frequento spesso nei sogni e nei sogni mi è famigliare.
Dovevo andare in un luogo isolato, in un bosco sopra la città. Questo luogo aveva delle vaste radure e dei nascondigli in cui -io lo sapevo- c'erano degli assassini. Era difficile fuggire velocemente da lì perchè il terreno costringeva a andare a passo d'uomo.
Ora che lo visualizzo vividamente, posso dire che questo luogo è sintesi di altri 3: una casa abbandonata in collina dove andavamo per spaventarci -la casa dei drogati-, e una volta rimasi indietro, separato dai miei amici per la catena della bicicletta, e mi prese un forte terrore. Più che dei drogati avevamo paura dei fantasmi. Ricorda poi un luogo in cui mi persi durante una passeggiata nei boschi e solo quando faceva buio ritrovai il sentiero. E poi, per libera associazione, l'ho collegato a una notte di veglia al podere, dopo che ci fu un incendio rimasi lì in mezzo ai campi la notte, convinto che fosse stato un piromane, e a notte fonda davvero venne qualcuno con una torcia, e io mi muovevo in silenzio e pieno di paura verso quella luce.
Quindi quello è il luogo delle mie paure: paura dell'ignoto, paura di "perdermi", paura di minacce esterne. Paura del futuro e delle cose che vi aspettano nascoste.
Tutti noi abbiamo dei topos che frequentiamo nei nostri sogni e sono come fondali di teatro che ogni volta vengono tirati fuori per fare da sfondo alle nostre emozioni

[Arturo Bandini]

Parlavo giorni fa della contaminazione dei sogni da parte di stimoli sensoriali esterni: quando avvertiamo ad esempio un rumore, a patto che non sia così intrusivo da destare allarme, lo includiamo spesso nel sogno, e sorprendentemente vi adattiamo all'istante la "trama". Ad esempio un tuono può diventare un colpo di pistola, e all'improvviso ci troviamo coinvolti in una sparatoria da action movie. Se avvertiamo il bisogno di urinare, la pigrizia di svegliarci e andare in bagno ci fa sognare che già stiamo facendo pipì, e l'impressione è così vivida da farci dimenticare lo stimolo ancora per un po'.
Fino a qualche mese fa io usavo un phon per dormire: dipendenza che può apparire strana, ma è assai diffusa. Se cercate "rumore bianco del phon per 8 ore" su youtube, vedrete che ha milioni di visualizzazioni. La bolletta però era diventata insostenibile, e allora ho comprato una macchinetta che riproduce molti tipi di rumori bianchi, poi rumori della natura, temporali, sciabordio delle onde. Uno dei miei preferiti è il rumore del bosco con cinguettio di uccelli ed è quello che avevo impostato ieri sera, senza accorgermi però che avevo messo il timer perchè durasse "solo" 2 ore.
Ho sognato che ero nella mia casa d'infanzia, sentivo cinguettare, poi all'improvviso silenzio. Ed ecco come il sogno ha inserito questo elemento, accordandolo al mio umore triste di questi giorni: non sentendo più suono, mi ricordavo di avere un pappagallo chiuso in bagno, al buio, che non beveva e non mangiava da giorni. Andavo a guardare, con l'angoscia di trovarlo morto, e gli davo un po' d'aqua, ma troppo tardi: cadeva morto nella ciotola.
E essendo un sogno, il pappagallo è metafora e sostituzione di un altro elemento che fa parte del rimosso.
Mi trovo nella mia vecchia casa, nel bagno. Ci morì un pesce rosso che avevamo lasciato lì, andando via un fine settimana. Era saltato fuori dalla boccia di vetro e lo trovammo a terra, quasi nero. E proprio di questo pesce parlavo domenica a una mia amica, mentre al lago guardavamo dei pescatori.
L'uccello era il pesce, quindi? No... anche dietro al pesce si nasconde altro di indefinito: la mia infanzia, un senso di colpa, qualcosa che non ho nutrito, che ho lasciato morire. La persona che ero un tempo, e che vorrei ritrovare, se non è tardi, se dopo tutto questo tempo al buio e senza mangiare...
I sogni sono la misura di quanto la nostra psiche sia straordinaria: un rumore che all'improvviso si spegne, e tu in una frazione di secondo ci costruisci intorno una storia, e una storia che ha un significato profondo, un tentativo di autoguarigione.
Per questo freud dava tanta importanza alla loro interpretazione: guarire non signidica superare il problema, ma comprenderlo