Jannik non riesce a contenere lo strapotere del russo ed esce dal campo battuto e zoppicante. Si spengono le speranze per Torino
Troppo forte Daniil Medvedev che si infila in ogni minuscola crepa del gioco di Jannik Sinner e nei quarti dell'Atp 500 di Vienna lo batte per la quarta volta su quattro. Migliore in tutto Daniil, e soprattutto sano nonostante il curioso infortunio che lo aveva costretto ad abbandonare dopo il secondo set ad Astana concedendo a Novak Djokovic di conquistare la finale e poi il 90° titolo della carriera.
Jannik, tornato dopo tre settimane di stop per la distorsione alla caviglia destra rimediata al torneo di Sofia (che dal prossimo anno non sarà più in calendario), non è ancora al cento per cento. Gli mancano un po' di partite e soprattutto sembra ancora un po' instabile sull'articolazione fresca di guarigione. Finisce in due set 6-4 6-2 con tanti errori di Jannik (soprattutto col dritto nei momenti cruciali) e un Medvedev quasi perfetto che cerca il primo titolo da quando è diventato papà meno di un mese fa. Darren Cahill e Simone Vagnozzi si metteranno subito al lavoro a Parigi per preparare l'ultimo Masters 1000 della stagione al via lunedì sul veloce indoor di Bercy. Le chance di raggiungere un posto alle Finals, soprattutto alla luce della vittoria di Aliassime a Basilea, sono ormai nulle. Sinner dovrebbe infatti sperare di vincere il 1000 parigino e contemporaneamente i diretti avversari dovrebbe uscire tutti all'esordio. Periodo ipotetico dell'irrealtà.
Jannik comunque è un work in progress, lo ha dimostrato in campo con tante variazioni e palle corte, un gioco divertente che con un fisico finalmente a posto potrà portargli grandi soddisfazioni. E infatti, dopo la partita, Jannik è comunque sorridente: "Una partita difficile sicuramente - ha commentato -, ma è stata la prima partita della mia carriera in cui ho provato a fare cose completamente diverse. E infatti qualche volta mi è scappato via il game come quando ero in vantaggio e ho preso il break. però sono tranquillo e fiducioso che andrà sempre meglio".
Sinner parte subito a handicap subendo un break in apertura. Da lì è una rincorsa continua con l'altoatesino costretto a rimontare quasi sempre nei popri game di servizio. Sul 5-3 Sinner rischia di perdere ancora la battuta ma annulla un set point a Medvedev con una bella palla corta e poi con un ace tiene il servizio. Sul 5-4 non sbaglia il russo che lascia solo un 15 a Jannik per chiudere 6-4. Secondo set che parte allo stesso modo: da 30-0 a palla break per l'ex numero 1. Perde il contatto con la prima di servizio Sinner, che cede il servizio. Sembra sempre più sofferente, Jannik, mentre Medvedev spinge e si appoggia sui suoi colpi che tornano indietro a velocità doppia. le smorfie di Sinner non sono incoraggianti, sembra che la caviglia faccia abbastanza male. Altro break per il 5-2 che manda il russo a servire per il match e conquistare la semifinale.
Troppo forte Daniil Medvedev che si infila in ogni minuscola crepa del gioco di Jannik Sinner e nei quarti dell'Atp 500 di Vienna lo batte per la quarta volta su quattro. Migliore in tutto Daniil, e soprattutto sano nonostante il curioso infortunio che lo aveva costretto ad abbandonare dopo il secondo set ad Astana concedendo a Novak Djokovic di conquistare la finale e poi il 90° titolo della carriera.
Jannik, tornato dopo tre settimane di stop per la distorsione alla caviglia destra rimediata al torneo di Sofia (che dal prossimo anno non sarà più in calendario), non è ancora al cento per cento. Gli mancano un po' di partite e soprattutto sembra ancora un po' instabile sull'articolazione fresca di guarigione. Finisce in due set 6-4 6-2 con tanti errori di Jannik (soprattutto col dritto nei momenti cruciali) e un Medvedev quasi perfetto che cerca il primo titolo da quando è diventato papà meno di un mese fa. Darren Cahill e Simone Vagnozzi si metteranno subito al lavoro a Parigi per preparare l'ultimo Masters 1000 della stagione al via lunedì sul veloce indoor di Bercy. Le chance di raggiungere un posto alle Finals, soprattutto alla luce della vittoria di Aliassime a Basilea, sono ormai nulle. Sinner dovrebbe infatti sperare di vincere il 1000 parigino e contemporaneamente i diretti avversari dovrebbe uscire tutti all'esordio. Periodo ipotetico dell'irrealtà.
Jannik comunque è un work in progress, lo ha dimostrato in campo con tante variazioni e palle corte, un gioco divertente che con un fisico finalmente a posto potrà portargli grandi soddisfazioni. E infatti, dopo la partita, Jannik è comunque sorridente: "Una partita difficile sicuramente - ha commentato -, ma è stata la prima partita della mia carriera in cui ho provato a fare cose completamente diverse. E infatti qualche volta mi è scappato via il game come quando ero in vantaggio e ho preso il break. però sono tranquillo e fiducioso che andrà sempre meglio".
Sinner parte subito a handicap subendo un break in apertura. Da lì è una rincorsa continua con l'altoatesino costretto a rimontare quasi sempre nei popri game di servizio. Sul 5-3 Sinner rischia di perdere ancora la battuta ma annulla un set point a Medvedev con una bella palla corta e poi con un ace tiene il servizio. Sul 5-4 non sbaglia il russo che lascia solo un 15 a Jannik per chiudere 6-4. Secondo set che parte allo stesso modo: da 30-0 a palla break per l'ex numero 1. Perde il contatto con la prima di servizio Sinner, che cede il servizio. Sembra sempre più sofferente, Jannik, mentre Medvedev spinge e si appoggia sui suoi colpi che tornano indietro a velocità doppia. le smorfie di Sinner non sono incoraggianti, sembra che la caviglia faccia abbastanza male. Altro break per il 5-2 che manda il russo a servire per il match e conquistare la semifinale.
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