mi sto sognando ogni notte come cazz0 li raserà al suolo , la prima testata deve andare sulla testa del comico
Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
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hey ho un nuovo match su Tinder!!!!
Vediamo!!
SBAMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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madonna quanto godrei se un giorno dovesse saltar fuori un "chiamate alle armi". E per chi è già in pensione via una parte di retribuzione a favore di armi&co.
Poi vediamo quanti desiderosi di Guerra rimangono.- Climber
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Del modello Svezia non resta che cenere
Un altro Corano a fuoco nel paese in cui le élite culturali paragonano le vittime delle sparatorie ai morti nelle "vasche da bagno scivolose" e la polizia intima ai giornalisti di allontanarsi dai quartieri degli immigrati, «qui non possiamo proteggervi»
Svezia, le fiamme appiccate alle auto di Rosengård, ghetto ribelle di Malmö, la notte fra il 3 e il 4 settembre (foto Ansa)
Un altro rogo del Corano: ancora una volta Salwan Momika, cittadino iracheno che da cinque anni vive in Svezia come rifugiato politico, ha dato alle fiamme il libro sacro dell’islam. Lo aveva fatto a giugno, davanti alla moschea di Medborgarplatsen, nel centro di Stoccolma. E aveva calpestato il Corano a luglio, davanti all’ambasciata irachena nella capitale. L’ira dei musulmani nei paesi a maggioranza islamica era allora sfociata in proteste furiose, assalti alle missioni diplomatiche svedesi. La Svezia aveva innalzato il livello dell’allerta terrorismo a 4 (“minaccia elevata”) su una scala da 1 a 5. Stoccolma, nelle dichiarazioni di Charlotte von Essen, direttore dei Servizi segreti svedesi per l’antiterrorismo (Säpo), passava da «obiettivo legittimo» a «obiettivo prioritario» per gli estremisti islamici che giuravano vendetta.
Un altro Corano a fuoco, la rappresaglia di Rosengård
Questa volta Momika e Salwan Najem, un altro rifugiato non nuovo a questo tipo di proteste, hanno scelto di bruciare il Corano a Malmö, nel sud del paese, città ad alto tasso di immigrazione dove si parlano 28 lingue diverse e il “modello Svezia” ha smesso di chiamarsi così molti anni fa. Lo hanno fatto il 3 settembre e nel giro di mezz’ora una camionetta della polizia ha dovuto caricare e portarsi via i due manifestanti. In Svezia bruciare il Corano non è reato, la critica alla religione è legale e la Corte d’Appello ha autorizzato anche i “roghi” di Rasmus Paludan, politico danese con cittadinanza svedese fondatore del partito islamofobo Stram Kurs (Linea dura), che è solito concludere i propri tour elettorali bruciando il libro e innescando rivolte e guerriglie. Così è stato anche la notte tra domenica e lunedì, quando le fiamme appiccate dagli islamici inferociti alle auto e a un deposito di rifiuti hanno illuminato a giorno Rosengård, il ghetto ribelle di Malmö, e i lanci di pietre contro le auto della polizia.
I roghi del Corano non fanno che esasperare l’incubo in cui è precipitato il modello “porte aperte” della Svezia, lo Stato che fu vetrina della socialdemocrazia e del progressismo: una “superpotenza morale” che la stampa fa sempre più fatica a magnificare. Alcuni anni fa, ha ricordato lo scrittore Jacob Sundberg su Spiked, divenne virale la notizia “Pezzo di carta in fiamme a Nässjö”: qualcuno aveva acceso un pezzetto di carta buttandolo a terra e qualcun altro, che abitava in una casa vicina, era riuscito a spegnerlo. Dello «Shangri-La ultra-sicuro» svedese, dove era già obbligatorio il casco in bicicletta per tutti i minori di 15 anni, non si fumava nelle sale da pranzo all’aperto e un pezzetto di carta che brucia diventava una notizia, non è rimasto che un ricordo: la Svezia è passata dal più basso al più alto tasso di violenza armata letale in Europa, in media si verifica una sparatoria ogni giorno (lo scorso anno sono stati registrati quasi 50 omicidi con arma da fuoco) e un attentato a settimana (oltre 90 attacchi con esplosivi registrati solo nel 2022).
La Svezia che le élite culturali non vogliono raccontare
«Per noi è molto difficile accettare l’enorme ondata di violenza armata – scrive Sundberg -. Così difficile, infatti, che ampie porzioni della cronaca svedese cercano disperatamente di minimizzarla. Su tutti i media vedrete tentativi di relativizzare l’aumento delle sparatorie mortali con riferimento, ad esempio, al numero di persone uccise ogni anno in incidenti stradali. In un caso particolarmente assurdo, Jan Guillou, probabilmente il più famoso editorialista svedese, ha paragonato il problema della criminalità armata al numero di persone ferite scivolando nella vasca da bagno» (ha affermato che le vasche da bagno scivolose rappresentano «una minaccia considerevolmente più grande» della violenza armata, così come il giornalista di sinistra Mattias Irving si è lamentato del fatto che la gente parla di sparatorie mortali ignorando le 450 persone morte sul posto di lavoro negli ultimi 10 anni).
«All’inizio di quest’anno il quotidiano svedese DN ha addirittura pubblicato un saggio intitolato “È irragionevole che le sparatorie mortali attirino tutta l’attenzione”». Negare che ci sia un problema, un problema che «deriva in gran parte dalle comunità di immigrati – in particolare dalle bande criminali composte da giovani nati all’estero, come va ripetendo la polizia svedese» è diventato lo sport nazionale delle élite culturali, terrorizzate dall’ascesa dell’estrema destra.
Dal modello “porte aperte” ai proiettili nei parchi giochi
Eppure tutti i partiti in Svezia riconoscono che il modello “porte aperte” ha trasformato in una polveriera la società un tempo più pacifica e indicata come modello d’Europa. «Abbiamo due società parallele ora» disse Magdalena Andersson, premier socialdemocratica svedese dimettendosi dopo la vittoria della coalizione di destra. Nel paese dei sessanta ghetti da anni impenetrabili da autorità e polizia, delle sparatorie in cui mamme e figli restano ferite durante i regolamenti di conti tra bande e i bambini rischiano di finire colpiti dai proiettili al parco giochi, i problemi di ordine pubblico, un tempo liquidati come un fenomeno di gang contro gang limitato alle periferie povere e ad alta densità di immigrati – provenienti da Pakistan, Siria, Nigeria e Somalia soprattutto – sono stati un anno fa «le principali priorità degli elettori svedesi».
Un lungo reportage da Malmö, pubblicato da Michael O’Shea sullo European Conservative e tradotto da Giulio Meotti per il Foglio, racconta perfettamente di cosa parliamo quando parliamo di Svezia e “società parallela”, un paese in cui i capo della polizia si rivolge ai cittadini con un appello in tv: «Aiutateci, aiutateci!», i decessi per arma da fuoco sono triplicati dal 2012 al 2020 e dal 1975 si è registrato un aumento di oltre il 1.400 per cento degli stupri. E su 43 uomini condannati per violenza sessuale di gruppo, 40 sono nati all’estero o hanno entrambi i genitori nati fuori dalla Svezia.
La Svezia dai centri bellissimi e ghetti off limits
Il centro di Malmö è bellissimo, scrive O’Shea, ma non è il quartiere di Rosengård, dove da oltre un decennio «i vigili del fuoco e i servizi ambulatoriali si rifiutano di entrare senza una scorta della polizia, poiché gli attacchi contro i soccorritori sono frequenti». A Rosengård «tutti quelli che abbiamo incontrato per strada erano di origine mediorientale o africana. Per la maggior parte erano giovani e molti erano bambini in età scolare, nonostante fosse martedì. Praticamente tutti i segnali (esclusi i segnali stradali) erano in arabo e svedese, o solo in arabo». Eccezion fatta per una libreria che espone libri a tema Lgbt per bambini, i negozi vendono cibo, vestiti o merci islamiche e nei fast food somali «né l’inglese né l’eccellente svedese del mio collega si sono dimostrati sufficienti per ottenere un pasto».
Muri fatiscenti coperti di graffiti, filo spinato, lampioni arrugginiti portano dritto al cuore di Rosengård, l’area «più distaccata dall’Europa di qualsiasi altro luogo che avessimo visto in precedenza. L’arabo non era solo la lingua predominante, era l’unica lingua», «sguardi freddi ci accoglievano ovunque andassimo. Praticamente tutti quelli che abbiamo incontrato erano uomini. Un giovane arabo ha chiesto con cipiglio che cosa volessimo». È Bennets Väg, una sorta di “zona vietata nella zona vietata”. Col calare della notte le vie si spengono, poca illuminazione, i reporter si muovono fino alla sagoma di «un’auto parcheggiata. Si trattava di una volante. Davanti all’auto c’era un nastro della polizia. Abbiamo chiesto all’ufficiale cosa ci fosse dietro il nastro e lui ha risposto arrabbiato che la polizia non sarebbe stata in grado di proteggerci oltre quel punto e ha detto che avremmo dovuto andarcene». Andarsene da un quartiere che da anni è chiamato «no go-area» e il cui problema, invisibile alle élite culturali, non si chiama blasfemia.
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Mamma mia...Originariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Chi l'avrebbe mai detto...
Però in Italia andrà sicuramente meglio. Abbracciamo i nostri fratelli africani al posto di costruire muri e torri d'Avorio.Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Originariamente Scritto da M K K Visualizza MessaggioChi l'avrebbe mai detto...
Però in Italia andrà sicuramente meglio. Abbracciamo i nostri fratelli africani al posto di costruire muri e torri d'Avorio.
Originariamente Scritto da Pescalei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt
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nat il cui nucleo familiare avra magarti ciucciato centinaia di miglia di euro in sovvenzioni fittizie per quattro ettari di vigneto...e che si lamenta del bonus bebe agli africani
Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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A breve temo che partirà l invasione del libanoOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Non vedo cosa cambi nel concreto quel voto del parlamento UE sull'uso delle armi (missili) europei in territorio russo...il che già sta accadendo. Inoltre è un voto non vincolante, ogni paese assumerà le sue decisioni al riguardo...l'Italia ad esempio ha già detto e ribadito il suo no....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da KURTANGLE Visualizza MessaggioA breve temo che partirà l invasione del libano
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Originariamente Scritto da Mario12 Visualizza Messaggiohttps://tg24.sky.it/mondo/2024/09/19...russia-ucraina
una roba del genere , significa che l'Ucraina potrebbe tranquillamente colpire pure Mosca
la vedo davvero brutta (per voi , ndr)Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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