Il discorso di Putin, oggi, in diretta: «Faremo di tutto per la vittoria»
Vladimir Putin , nel discorso sullo stato della nazione all’Assemblea federale russa, davanti a entrambe le camere del parlamento, attacca l’Occidente.
L’incipit è emblematico: «Abbiamo fatto il possibile per risolvere la questione del Donbass in modo pacifico». «Non avevamo dubbi che a febbraio avevano pronte operazioni punitive nel Donbass, dove già avevano fatto bombardamenti e questo era in contraddizione con la risoluzione dell’Onu. Sono stati loro a iniziare la guerra, noi usiamo la forza per fermarla». E poi «assicura»: la Russia continuerà «sistematicamente» l’offensiva in Ucraina.
Contro l’Occidente
L’attacco all’Occidente e alla Nato è continuo, è il punto centrale di ogni suo riferimento: «L’Occidente ha preso in giro le sue persone». La Russia voleva una soluzione pacifica per evitare l’intervento militare, ma l’Occidente giocava «con carte false» per ingannarci.
Ha aggiunto che l’Ucraina «voleva dotarsi di armi nucleari».
Putin racconta che nel dicembre del 2021 la Russia ha inviato a Stati Uniti e Nato un progetto di garanzia e sicurezza che è stato completamente respinto: «E’ diventato chiaro quindi che la minaccia sarebbe cresciuta di giorno in giorno e che per febbraio del 2022 tutto era pronto per nuove azioni violente nel Donbass», ha detto Putin. «Ci ricordiamo quando nel 2014 veniva bombardata Donetsk dal regime di Kiev e nel 2015 hanno tentato un nuovo attacco diretto contro il Donbass», ha continuato.
«Noi non lottiamo contro il popolo ucraino, il popolo ucraino è ostaggio del regime dell’Occidente, che per decenni ha saccheggiato le sue risorse e portato il popolo alla povertà. L’Occidente usa l’Ucraina come una piazza d’armi, come un poligono contro la Russia. Più verranno forniti sistemi a lungo raggio all’Ucraina più saremo costretti a tenere lontana la minaccia dai nostri confini. L’Occidente vuole portare un conflitto locale a una dimensione globale, e noi reagiremo», aggiunge Putin. «A partire dal 2014, il Donbass ha difeso il suo diritto di vivere sulla propria terra, parlare la propria lingua,non si è arreso nella situazione di assedio di odio da parte del regime di Kiev: il Donbass aspettava l’aiuto della Russia». Negli anni ‘30, continua il presidente russo, l’Occidente ha aperto la strada al nazismo in Germania e «adesso fa lo stesso in Ucraina». Ha accusato l’Occidente di appoggiare anche milizie naziste in Ucraina, perché agli occidentali «non interessa niente, e sono pronti a usare chiunque» contro la Russia.
Le armi
Poi parla delle armi: «P iù useranno sistemi a lungo raggio, più dovremo tenere lontana la minaccia dai nostri confini, è chiaro e naturale. L’obiettivo dell’Occidente è portare la Russia ad una sconfitta strategica, vogliono eliminarci per sempre. Non si rendono conto che è in gioco l’esistenza stessa della Russia». Più ampia sarà la gittata delle armi fornite dai Paesi occidentali all’Ucraina, piu’ forza dovrà avere la Russia nel respingere le minacce ai propri territori. «E’ impossibile sconfiggere la Russia sul campo di battaglia». «La forza di deterrenza nucleare della Russia è dotata al 90% di armi avanzate: un livello che dovrebbe essere esteso all’intero esercito»
I (non) diritti LGBTQ+
Come fa spesso, non mancano gli attacchi ai diritti LGBTQ+. Dice: «La famiglia è l’unione fra un uomo e una donna: lo si legge in tutte le sacre scritture che oggi vengono messe in dubbio. Milioni di persone in Occidente stanno andando verso una catastrofe spirituale, è una follia. Noi dobbiamo difendere i nostri figli dal degrado e dall’estinzione. Perdona loro Signore, perché non sanno quello che fanno.... Ci sono anche preti che approvano i matrimoni omosessuali».
Dopo aver raccolto un lungo applauso per le popolazioni del Donbass a cui esprime la sua «immensa gratitudine», si rivolge al suo popolo : «La maggioranza assoluta dei russi ha espresso il proprio sostegno all’operazione militare speciale». «Ora siamo nuovamente insieme e saremo ancora più forti. Faremo di tutto perché sulla nostra terra ritorni la pace».
L’economia russa, tra sanzioni e occupazione
Non mancano le rassicurazioni sull’andamento dell’economia russa: «L’economia ha superato tutti i rischi», sottolineando tra l’altro che nel 2022 il calo del Pil è stato del 2,1% rispetto alle previsioni molto peggiori del marzo del 2022, dopo l’avvio dell’operazione militare in Ucraina. «Abbiamo tutto per garantire la sicurezza e lo sviluppo del Paese», ha aggiunto. Le sanzioni sono solo un mezzo, ma l’obiettivo dell’Occidente è «far soffrire i nostri cittadini».
Continua dicendo ch e la Russia è riuscita a raggiungere un minimo storico di disoccupazione: «Il mercato del lavoro (...) è diventato più confortevole di prima. Prima della pandemia, la disoccupazione era al 4,7 per cento e ora si attesta al 3,7 per cento».
Chi «tradisce» la Russia verrà giudicato in base alla legge, ma Mosca non intraprenderà una «caccia alle streghe», ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin in un messaggio all’Assemblea federale. «Chiunque intraprenda la strada del tradimento diretto, commetta atti terroristici e altri crimini contro la sicurezza della nostra società, l’integrità territoriale del Paese, sarà perseguito dalla legge», ha affermato Putin. Allo stesso tempo, ha osservato il presidente, «non diventeremo mai come il regime di Kiev e le e’lite occidentali», che, a suo dire, sono impegnate nella «caccia alle streghe».
CorSera
Vladimir Putin , nel discorso sullo stato della nazione all’Assemblea federale russa, davanti a entrambe le camere del parlamento, attacca l’Occidente.
L’incipit è emblematico: «Abbiamo fatto il possibile per risolvere la questione del Donbass in modo pacifico». «Non avevamo dubbi che a febbraio avevano pronte operazioni punitive nel Donbass, dove già avevano fatto bombardamenti e questo era in contraddizione con la risoluzione dell’Onu. Sono stati loro a iniziare la guerra, noi usiamo la forza per fermarla». E poi «assicura»: la Russia continuerà «sistematicamente» l’offensiva in Ucraina.
Contro l’Occidente
L’attacco all’Occidente e alla Nato è continuo, è il punto centrale di ogni suo riferimento: «L’Occidente ha preso in giro le sue persone». La Russia voleva una soluzione pacifica per evitare l’intervento militare, ma l’Occidente giocava «con carte false» per ingannarci.
Ha aggiunto che l’Ucraina «voleva dotarsi di armi nucleari».
Putin racconta che nel dicembre del 2021 la Russia ha inviato a Stati Uniti e Nato un progetto di garanzia e sicurezza che è stato completamente respinto: «E’ diventato chiaro quindi che la minaccia sarebbe cresciuta di giorno in giorno e che per febbraio del 2022 tutto era pronto per nuove azioni violente nel Donbass», ha detto Putin. «Ci ricordiamo quando nel 2014 veniva bombardata Donetsk dal regime di Kiev e nel 2015 hanno tentato un nuovo attacco diretto contro il Donbass», ha continuato.
«Noi non lottiamo contro il popolo ucraino, il popolo ucraino è ostaggio del regime dell’Occidente, che per decenni ha saccheggiato le sue risorse e portato il popolo alla povertà. L’Occidente usa l’Ucraina come una piazza d’armi, come un poligono contro la Russia. Più verranno forniti sistemi a lungo raggio all’Ucraina più saremo costretti a tenere lontana la minaccia dai nostri confini. L’Occidente vuole portare un conflitto locale a una dimensione globale, e noi reagiremo», aggiunge Putin. «A partire dal 2014, il Donbass ha difeso il suo diritto di vivere sulla propria terra, parlare la propria lingua,non si è arreso nella situazione di assedio di odio da parte del regime di Kiev: il Donbass aspettava l’aiuto della Russia». Negli anni ‘30, continua il presidente russo, l’Occidente ha aperto la strada al nazismo in Germania e «adesso fa lo stesso in Ucraina». Ha accusato l’Occidente di appoggiare anche milizie naziste in Ucraina, perché agli occidentali «non interessa niente, e sono pronti a usare chiunque» contro la Russia.
Le armi
Poi parla delle armi: «P iù useranno sistemi a lungo raggio, più dovremo tenere lontana la minaccia dai nostri confini, è chiaro e naturale. L’obiettivo dell’Occidente è portare la Russia ad una sconfitta strategica, vogliono eliminarci per sempre. Non si rendono conto che è in gioco l’esistenza stessa della Russia». Più ampia sarà la gittata delle armi fornite dai Paesi occidentali all’Ucraina, piu’ forza dovrà avere la Russia nel respingere le minacce ai propri territori. «E’ impossibile sconfiggere la Russia sul campo di battaglia». «La forza di deterrenza nucleare della Russia è dotata al 90% di armi avanzate: un livello che dovrebbe essere esteso all’intero esercito»
I (non) diritti LGBTQ+
Come fa spesso, non mancano gli attacchi ai diritti LGBTQ+. Dice: «La famiglia è l’unione fra un uomo e una donna: lo si legge in tutte le sacre scritture che oggi vengono messe in dubbio. Milioni di persone in Occidente stanno andando verso una catastrofe spirituale, è una follia. Noi dobbiamo difendere i nostri figli dal degrado e dall’estinzione. Perdona loro Signore, perché non sanno quello che fanno.... Ci sono anche preti che approvano i matrimoni omosessuali».
Dopo aver raccolto un lungo applauso per le popolazioni del Donbass a cui esprime la sua «immensa gratitudine», si rivolge al suo popolo : «La maggioranza assoluta dei russi ha espresso il proprio sostegno all’operazione militare speciale». «Ora siamo nuovamente insieme e saremo ancora più forti. Faremo di tutto perché sulla nostra terra ritorni la pace».
L’economia russa, tra sanzioni e occupazione
Non mancano le rassicurazioni sull’andamento dell’economia russa: «L’economia ha superato tutti i rischi», sottolineando tra l’altro che nel 2022 il calo del Pil è stato del 2,1% rispetto alle previsioni molto peggiori del marzo del 2022, dopo l’avvio dell’operazione militare in Ucraina. «Abbiamo tutto per garantire la sicurezza e lo sviluppo del Paese», ha aggiunto. Le sanzioni sono solo un mezzo, ma l’obiettivo dell’Occidente è «far soffrire i nostri cittadini».
Continua dicendo ch e la Russia è riuscita a raggiungere un minimo storico di disoccupazione: «Il mercato del lavoro (...) è diventato più confortevole di prima. Prima della pandemia, la disoccupazione era al 4,7 per cento e ora si attesta al 3,7 per cento».
Chi «tradisce» la Russia verrà giudicato in base alla legge, ma Mosca non intraprenderà una «caccia alle streghe», ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin in un messaggio all’Assemblea federale. «Chiunque intraprenda la strada del tradimento diretto, commetta atti terroristici e altri crimini contro la sicurezza della nostra società, l’integrità territoriale del Paese, sarà perseguito dalla legge», ha affermato Putin. Allo stesso tempo, ha osservato il presidente, «non diventeremo mai come il regime di Kiev e le e’lite occidentali», che, a suo dire, sono impegnate nella «caccia alle streghe».
CorSera
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