Originariamente Scritto da Jolly_Roger
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Avete mai sentito parlare di Viktor Surorov, alias Vladimir Rezun?
E' un ex agente del GRU (servizio sergreto militare dell'URSS).
Non è mai stato preso in seria considerazione da nessuno (su bodyweb credo ne abbiate sentito parlare).
Cmq sia, ha scritto un libro interessantissimo nel quale veniva citata la possibilità che Hitler (invadendo la Russia) avesse in realtà anticipato Stalin che, qualche settimana più tardi, aveva intenzione di conquistare con l'armata rossa l'intera europa occidentale.
Perché avrebbe altrimenti preparato 1.000.000 di paracadutisti che non entrarono mai in azione (seta comprata direttamente dagli USA)?
Perché avrebbe preparato prontuari linguistici tascabili (come ad esempio, Russo-Francese, Russo-Tedesco, Russo-Rumeno), se intendeva solo difendersi da Hitler?
Perché Stalin aveva preparato l'armata rossa ad una guerra offensiva non difensiva (per questo i tedeschi le prime settimane li sbaragliarono senza problemi).
Stalin, infatti, aveva deciso di NON partecipare alla parata della vittoria alla fine della WW2 poiché, secondo lui, non c'era niente da festeggiare.
La società comunista, non poteva co-esistere con una società liberale e democratica (che avrebbe costituito l'esempio di una vita diversa) ed in effetti, nel dicembre 1991, l'URSS si sbriciolò definitivamente dando vita alla CSI (Comunità di Stati Indipendenti).
Direte voi... ecchisenefrega?
Qualche sera fa, leggendo un post di Sean, sulla mentalità russa che è molto differente da quella occidentale, ovvero che avendo a disposizione spazi ampissimi, anche i loro tempi sono dilatati, le loro azioni sembrano molto più lunghe e macchinose, ma una volta messe in moto, diventano inarrestabili.
Mi si è accesa una lampadina.
Ma non è che questi (i Russi) in realtà, il sogno di guidare l'intera Europa, in realtà non l'hanno mai abbandonato?
Ovvero, è possibile che in questi sei lustri, si siano ritirati entro i loro confini, abbiamo ristrutturato la loro economia (migliorandone tutte le carenze) ed abbiano ulteriormente migliorato la propria tecnologia militare (anche nell'anno della sua caduta, ovvero il 1991, la loro tecnologia militare era superiore persino a quella americana, proprio perché avevano investito TUTTE le loro risorse in questo settore, tralasciando il benessere della propria popolazione).
Putin è stato dal 1985 al 1989 a Dresda (DDR) e il suo ruolo principale è stato quello di raccogliere informazioni sul nemico storico della Russia (la Nato). Dieci anni più tardi è diventato presidente del paese più esteso del globo. Vuoi vedere che Putin, in realtà, oltre a ricoprire questa carica è diventato anche una sorta di segretario del Partito Comunista (alla Stalin, per intenderci)?
Leggendo Aleksandr Dugin, mi è venuto in mente come i Russi, percepiscano quasi come una missione, quella di "prendere in mano le redini":
A questo punto credo che l'Ucraina sia solo il principio del loro piano.
Non fraintendetemi, non credo che vogliano distruggerci con le armi nucleari (quelle toccano agli yankee ed ai loro vassalli inglesi), ma che vogliano invaderci tramite truppe di terra (la loro specialità, del resto). I russi amano troppo le nostre terre, il nostro clima, la nostra cucina, il problema è che non so se amino anche noi, ovvero se vogliano ammazzarci oppure inglobarci nel loro progetto europeo.
Come se noi (Europa occidentale/continentale) fossimo una sorta di "Lebensraum" al contrario, ovvero terra di espansione russa.
Credo che Sean, da buon conoscitore della WW2, considererà il mio intervento ridicolo, però in effetti i regimi totalitari in Europa prima del 1945 erano due, ed avevano entrambi lo stesso principio: conquistare l'Europa. Uno è stato distrutto ed inglobato in quello liberista/atlantista (in caduta libera, quest'ultimo), l'altro si è dissolto (apparentemente?) negli anni '90, ma forse in realtà si è solo riorganizzato strategicamente dall'interno (questo spiegherebbe il perché del loro ininterrotto silenzio sull'allargamento della Nato fino alla "candidatura" ucraina).
Tuttavia, secondo questa teoria, mentre Stalin aveva utilizzato Hitler come "rompighiaccio" (ossia tu baffetto austriaco distruggi ed occupi i paesi europei, poi una volta che hai finito, io baffone russo, ti sguinzaglio addosso una marea devastante di soldati russi, tale da farti capitolare e prendermi tutto io), fatico a riconoscere quale sia la "rompighiaccio" di Putin oggi.
La pandemia, forse?
Chissà.
E' un ex agente del GRU (servizio sergreto militare dell'URSS).
Non è mai stato preso in seria considerazione da nessuno (su bodyweb credo ne abbiate sentito parlare).
Cmq sia, ha scritto un libro interessantissimo nel quale veniva citata la possibilità che Hitler (invadendo la Russia) avesse in realtà anticipato Stalin che, qualche settimana più tardi, aveva intenzione di conquistare con l'armata rossa l'intera europa occidentale.
Perché avrebbe altrimenti preparato 1.000.000 di paracadutisti che non entrarono mai in azione (seta comprata direttamente dagli USA)?
Perché avrebbe preparato prontuari linguistici tascabili (come ad esempio, Russo-Francese, Russo-Tedesco, Russo-Rumeno), se intendeva solo difendersi da Hitler?
Perché Stalin aveva preparato l'armata rossa ad una guerra offensiva non difensiva (per questo i tedeschi le prime settimane li sbaragliarono senza problemi).
Viktor SUVOROV
La storia non è quella dei vincitori Il 22 giugno 1941 le truppe tedesche di Hitler, in un’estrema reazione per p…
Stalin, infatti, aveva deciso di NON partecipare alla parata della vittoria alla fine della WW2 poiché, secondo lui, non c'era niente da festeggiare.
La società comunista, non poteva co-esistere con una società liberale e democratica (che avrebbe costituito l'esempio di una vita diversa) ed in effetti, nel dicembre 1991, l'URSS si sbriciolò definitivamente dando vita alla CSI (Comunità di Stati Indipendenti).
Direte voi... ecchisenefrega?
Qualche sera fa, leggendo un post di Sean, sulla mentalità russa che è molto differente da quella occidentale, ovvero che avendo a disposizione spazi ampissimi, anche i loro tempi sono dilatati, le loro azioni sembrano molto più lunghe e macchinose, ma una volta messe in moto, diventano inarrestabili.
Mi si è accesa una lampadina.
Ma non è che questi (i Russi) in realtà, il sogno di guidare l'intera Europa, in realtà non l'hanno mai abbandonato?
Ovvero, è possibile che in questi sei lustri, si siano ritirati entro i loro confini, abbiamo ristrutturato la loro economia (migliorandone tutte le carenze) ed abbiano ulteriormente migliorato la propria tecnologia militare (anche nell'anno della sua caduta, ovvero il 1991, la loro tecnologia militare era superiore persino a quella americana, proprio perché avevano investito TUTTE le loro risorse in questo settore, tralasciando il benessere della propria popolazione).
Putin è stato dal 1985 al 1989 a Dresda (DDR) e il suo ruolo principale è stato quello di raccogliere informazioni sul nemico storico della Russia (la Nato). Dieci anni più tardi è diventato presidente del paese più esteso del globo. Vuoi vedere che Putin, in realtà, oltre a ricoprire questa carica è diventato anche una sorta di segretario del Partito Comunista (alla Stalin, per intenderci)?
Leggendo Aleksandr Dugin, mi è venuto in mente come i Russi, percepiscano quasi come una missione, quella di "prendere in mano le redini":
A questo punto credo che l'Ucraina sia solo il principio del loro piano.
Non fraintendetemi, non credo che vogliano distruggerci con le armi nucleari (quelle toccano agli yankee ed ai loro vassalli inglesi), ma che vogliano invaderci tramite truppe di terra (la loro specialità, del resto). I russi amano troppo le nostre terre, il nostro clima, la nostra cucina, il problema è che non so se amino anche noi, ovvero se vogliano ammazzarci oppure inglobarci nel loro progetto europeo.
Come se noi (Europa occidentale/continentale) fossimo una sorta di "Lebensraum" al contrario, ovvero terra di espansione russa.
Credo che Sean, da buon conoscitore della WW2, considererà il mio intervento ridicolo, però in effetti i regimi totalitari in Europa prima del 1945 erano due, ed avevano entrambi lo stesso principio: conquistare l'Europa. Uno è stato distrutto ed inglobato in quello liberista/atlantista (in caduta libera, quest'ultimo), l'altro si è dissolto (apparentemente?) negli anni '90, ma forse in realtà si è solo riorganizzato strategicamente dall'interno (questo spiegherebbe il perché del loro ininterrotto silenzio sull'allargamento della Nato fino alla "candidatura" ucraina).
Tuttavia, secondo questa teoria, mentre Stalin aveva utilizzato Hitler come "rompighiaccio" (ossia tu baffetto austriaco distruggi ed occupi i paesi europei, poi una volta che hai finito, io baffone russo, ti sguinzaglio addosso una marea devastante di soldati russi, tale da farti capitolare e prendermi tutto io), fatico a riconoscere quale sia la "rompighiaccio" di Putin oggi.
La pandemia, forse?
Chissà.
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