Barone ho visto il tuo documentario, sicuramente molto di parte e ridicolo in molti frangenti, con quote date per certe che sono attribuite a morti e smentite dalla famiglia, e paragoni tra i pestaggi razzisti verso i neri negli anni '40 e le cacciate dai rally di Trump verso i disturbatori che urlavano mentre il tizio arancione faceva i suoi comizi.
Tolte queste parentesi infelici il documentario solleva una questione che dovrebbe essere davvero centrale in america, la cosiddetta mass incarceration per solo possesso di droga. Circa il 45% della popolazione carceraria statunitense è detenuta per reati di droga, l'80% di questi per uso personale.
Mi riservo però, prima di esprimere un giudizio definitivo, di trovare e studiare i numeri più in dettaglio: se vi è concorrenza con altri reati, se le recidive giocano un ruolo nelle condanne etc.
Fermo restando che per principio l'utilizzo personale di droga non dovrebbe costituire reato, è da valutare l'impatto nel suo complesso di tale legislazione.
Tolte queste parentesi infelici il documentario solleva una questione che dovrebbe essere davvero centrale in america, la cosiddetta mass incarceration per solo possesso di droga. Circa il 45% della popolazione carceraria statunitense è detenuta per reati di droga, l'80% di questi per uso personale.
Mi riservo però, prima di esprimere un giudizio definitivo, di trovare e studiare i numeri più in dettaglio: se vi è concorrenza con altri reati, se le recidive giocano un ruolo nelle condanne etc.
Fermo restando che per principio l'utilizzo personale di droga non dovrebbe costituire reato, è da valutare l'impatto nel suo complesso di tale legislazione.
Commenta