different.
UN APPELLO CONTRO LA STRAGE DELLE BALENE
Quando, nel mese di aprile, i ricercatori marini hanno trovato una balenottera azzurra morta lungo la costa meridionale del Cile, non hanno avuto dubbi riguardo a ciò che l’avesse uccisa. L’ematoma di quasi un 1 metro sotto le costole era un chiaro segno dell’impatto con una grande nave. La collisione mortale, la terza nell’arco di appena otto giorni, ha sollevato proteste da parte di molti scienziati cileni, che ora chiedono al governo di prendere provvedimenti per prevenire ulteriori incidenti. All’inizio del mese di maggio, 65 specialisti di mammiferi marini hanno presentato un appello, pubblicato sul noto giornale cileno ”La Tercera“, chiedendo la pianificazione delle rotte di navigazione, dei limiti fissi di velocità e dei sistemi di allerta in tempo reale. Il Cile, in realtà, aveva già adottato misure per proteggere i mammiferi marini in passato. Nel 2008, ad esempio, aveva dichiarato l’intera costa un "santuario delle balene", e in quello stesso anno aveva adottato una legge per la protezione dei mammiferi marini. Molti di questi provvedimenti, tuttavia, sono solo sulla carta. Sebbene la legge del 2008 imponga di proteggere le balene, non prevede alcuna misura pratica per farlo. Trovare i soldi per portare avanti tali iniziative sarà una grande sfida, ma i ricercatori cileni si augurano che a fronte di questa protesta collettiva ci possa essere finalmente un cambiamento.
Fonte: ”Ballenas y colisiones“, La Tercera, 2021
UN APPELLO CONTRO LA STRAGE DELLE BALENE
Quando, nel mese di aprile, i ricercatori marini hanno trovato una balenottera azzurra morta lungo la costa meridionale del Cile, non hanno avuto dubbi riguardo a ciò che l’avesse uccisa. L’ematoma di quasi un 1 metro sotto le costole era un chiaro segno dell’impatto con una grande nave. La collisione mortale, la terza nell’arco di appena otto giorni, ha sollevato proteste da parte di molti scienziati cileni, che ora chiedono al governo di prendere provvedimenti per prevenire ulteriori incidenti. All’inizio del mese di maggio, 65 specialisti di mammiferi marini hanno presentato un appello, pubblicato sul noto giornale cileno ”La Tercera“, chiedendo la pianificazione delle rotte di navigazione, dei limiti fissi di velocità e dei sistemi di allerta in tempo reale. Il Cile, in realtà, aveva già adottato misure per proteggere i mammiferi marini in passato. Nel 2008, ad esempio, aveva dichiarato l’intera costa un "santuario delle balene", e in quello stesso anno aveva adottato una legge per la protezione dei mammiferi marini. Molti di questi provvedimenti, tuttavia, sono solo sulla carta. Sebbene la legge del 2008 imponga di proteggere le balene, non prevede alcuna misura pratica per farlo. Trovare i soldi per portare avanti tali iniziative sarà una grande sfida, ma i ricercatori cileni si augurano che a fronte di questa protesta collettiva ci possa essere finalmente un cambiamento.
Fonte: ”Ballenas y colisiones“, La Tercera, 2021
Commenta