Brexit, Johnson: «Ci siamo ripresi il controllo delle nostre leggi e del nostro destino».
Per il premier inglese «è il più grande accordo di libero scambio mai realizzato». «Le merci saranno vendute senza tariffe e quote, le nostre imprese potranno esportare di più».
Londra - L'accordo è fatto e abbiamo vinto: braccia alzate al cielo in trionfo, questo è il messaggio che Boris Johnson ha inviato agli inglesi oggi. In un discorso in diretta alla nazione, in piedi davanti a due enormi bandiere britanniche, il premier ha sottolineato il successo ottenuto e le concessioni fatte da Bruxelles.
“Abbiamo concluso il più grande accordo di libero scambio mai realizzato, che vale 660 miliardi di sterline all'anno -, ha detto -. L'intesa tutelerà i posti di lavoro in Gran Bretagna, le nostre merci saranno vendute senza tariffe e quote, le nostre imprese potranno esportare di più, eppure ci siamo ripresi il controllo delle nostre leggi e del nostro destino”.
I toni trionfalistici del premier britannico
Mentre i rappresentanti Ue con toni anche poetici hanno espresso un grande rammarico per l'uscita della Gran Bretagna dal gruppo, il premier britannico ha usato toni trionfalistici. “Abbiamo riconquistato la libertà -, ha detto -. Siamo tornati un Paese sovrano e indipendente. Uniformità e armonizzazione sono ora concetti banditi, sostituiti dal rispetto reciproco”.
L'uscita marca la fine di decenni di rapporti antagonistici con la Ue e di conflitti interni al partito conservatore. La Gran Bretagna ha ottenuto quello che voleva, ha sottolineato il premier, uscendo dal mercato unico e dall'unione doganale, sottraendosi ai diktat di Bruxelles, assicurando che in futuro “faremo noi le nostre leggi, potremo essere innovativi e creativi in tutti i settori, dalla finanza alla biotecnologia, potremo tutelare l'ambiente e sostenere i nostri agricoltori come vogliamo”.
Il controllo delle acque territoriali
Per la prima volta dal 1973 la Gran Bretagna si riprende il controllo delle nostre acque territoriali, ha detto Johnson, annunciando finanziamenti di 100 milioni di sterline per potenziare la flotta di pescherecci britannici e sostenere il settore della pesca che ha giocato un ruolo così cruciale nei negoziati.
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Per il premier inglese «è il più grande accordo di libero scambio mai realizzato». «Le merci saranno vendute senza tariffe e quote, le nostre imprese potranno esportare di più».
Londra - L'accordo è fatto e abbiamo vinto: braccia alzate al cielo in trionfo, questo è il messaggio che Boris Johnson ha inviato agli inglesi oggi. In un discorso in diretta alla nazione, in piedi davanti a due enormi bandiere britanniche, il premier ha sottolineato il successo ottenuto e le concessioni fatte da Bruxelles.
“Abbiamo concluso il più grande accordo di libero scambio mai realizzato, che vale 660 miliardi di sterline all'anno -, ha detto -. L'intesa tutelerà i posti di lavoro in Gran Bretagna, le nostre merci saranno vendute senza tariffe e quote, le nostre imprese potranno esportare di più, eppure ci siamo ripresi il controllo delle nostre leggi e del nostro destino”.
I toni trionfalistici del premier britannico
Mentre i rappresentanti Ue con toni anche poetici hanno espresso un grande rammarico per l'uscita della Gran Bretagna dal gruppo, il premier britannico ha usato toni trionfalistici. “Abbiamo riconquistato la libertà -, ha detto -. Siamo tornati un Paese sovrano e indipendente. Uniformità e armonizzazione sono ora concetti banditi, sostituiti dal rispetto reciproco”.
L'uscita marca la fine di decenni di rapporti antagonistici con la Ue e di conflitti interni al partito conservatore. La Gran Bretagna ha ottenuto quello che voleva, ha sottolineato il premier, uscendo dal mercato unico e dall'unione doganale, sottraendosi ai diktat di Bruxelles, assicurando che in futuro “faremo noi le nostre leggi, potremo essere innovativi e creativi in tutti i settori, dalla finanza alla biotecnologia, potremo tutelare l'ambiente e sostenere i nostri agricoltori come vogliamo”.
Il controllo delle acque territoriali
Per la prima volta dal 1973 la Gran Bretagna si riprende il controllo delle nostre acque territoriali, ha detto Johnson, annunciando finanziamenti di 100 milioni di sterline per potenziare la flotta di pescherecci britannici e sostenere il settore della pesca che ha giocato un ruolo così cruciale nei negoziati.
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