Cronaca e politica estera [Guerra Ucraina-Russia] Thread unico.

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  • SimoneBW
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    • Oct 2018
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    • Roma
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    Allora, una serie di personalissime considerazioni. L'immigrazione incontrollata è ovviamente un problema, ma lo è soprattutto nei paesi, come il nostro, dove non esistono più riferimenti culturali che possano favorire l'assimilazione degli immigrati. La cazzata è la spinta verso il mondo multiculturale, che non ha senso. Non l'ha mai avuto. Il dumping salariale, almeno in Italia, dipende soprattutto dalla bassa produttività delle aziende. Purtroppo il tessuto industriale è quello delle piccole e medie imprese, che nel tempo hanno smesso di investire e ora sono obsolete. Quella che i figli non si fanno perché c'è una mancanza di sicurezza, secondo me è una cazzata bella e buona. Un esempio, limitato ma esplicativo, lo si trova nel fatto che, guardando Napoli, si fanno più figli a Secondigliano e Scampia piuttosto che a Posillipo. La persone persone nel mondo occidentale non fanno figli perché i loro desideri, non sono compatibili con l'avere pargoli da accudire. Le persone voglio partire 2 mesi all'anno, cosa complicata con figli che vanno a scuola, vogliono poter cambiare lavoro e città per inseguire guadagni sempre maggiori. Ora, ognuno resti pure sulle proprie posizioni, ma consiglio a qualcuno un minimo in più di onestà verso se stessi.

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    • M K K
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      • Dec 2005
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      • Macao [MO]
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      Un contesto multiculturale ha senso se chi immigra porta una cultura e si integra.
      di fatti in Italia , per esempio, i cinesi sono quasi mezzo milione tra regolari e non, non creando nessun problema , almeno percepito.i romeni sono oltre 1,2 milioni etranen una minima parte non rompono il cazz o a nessuno e tengono in piedi interi settori come l'edilizia.
      poi ci sono gli africani messi sui barconi , uomini ventenni e donne incinte .ora ditemi oggettivamente quale cultura portano e che valore aggiunto danno all'Italia o in qualsiasi altro paese in cui vengono convogliati


      Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
      Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
      Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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      • MarcoT
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        • Jun 2013
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        Albanesi ancora meglio, veramente molti si sono integrati davvero bene
        Il problema principale è che visto che in italia puoi fare come ti pare e non esistono pene severe o spesso manco normali qua ci viene chi ha intenzione di fare come gli pare spesso illegalmente e questo non è di certo un segreto

        Uno dei primi passi da fare dovrebbe essere quello, già così ti eviti molta feccia che qua ci viene di proposito
        Originariamente Scritto da Lorenzo993
        non nominare cristo che se ti avesse incontrato avrebbe mandato a mignotte la bibbia e ti avrebbe preso a calci in culo

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        • Arturo Bandini
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          • Aug 2003
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          Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
          Con tutto che l'immigrazione irregolare è una schifezza, ma non è minimamente il nostro problema principale
          ma io parlo in proiezione, se continua così non vedo come l'europa non sarà musulmana entro 50 anni

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          • Arturo Bandini
            Bodyweb Senior
            • Aug 2003
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            Originariamente Scritto da M K K Visualizza Messaggio
            Un contesto multiculturale ha senso se chi immigra porta una cultura e si integra.
            di fatti in Italia , per esempio, i cinesi sono quasi mezzo milione tra regolari e non, non creando nessun problema , almeno percepito.i romeni sono oltre 1,2 milioni etranen una minima parte non rompono il cazz o a nessuno e tengono in piedi interi settori come l'edilizia.
            poi ci sono gli africani messi sui barconi , uomini ventenni e donne incinte .ora ditemi oggettivamente quale cultura portano e che valore aggiunto danno all'Italia o in qualsiasi altro paese in cui vengono convogliati

            è vero, mentre ad esempio i rumeni da un lato si integrano fino a sembrare quasi italiani, dall'altro mantengono le loro tradizioni e cultura.
            Gli africani, non so perchè, sembrano contenitori vuoti, senza identità. Anzi, sembrano pervasi di identità americana, come se fossero tesi a essere considerati come gli afroamericani, senza passare dai secoli di integrazione e anche Storia reale e importante di emancipazione e lotte che gli afroamericani hanno condotto per arrivare a assumere quell'identità.
            Questi africani li vedo con berrettino, cuffiette, abbigliamento da rapper... che ne hanno fatto dell'identità del loro vero paese?

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            • M K K
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              Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio

              è vero, mentre ad esempio i rumeni da un lato si integrano fino a sembrare quasi italiani, dall'altro mantengono le loro tradizioni e cultura.
              Gli africani, non so perchè, sembrano contenitori vuoti, senza identità. Anzi, sembrano pervasi di identità americana, come se fossero tesi a essere considerati come gli afroamericani, senza passare dai secoli di integrazione e anche Storia reale e importante di emancipazione e lotte che gli afroamericani hanno condotto per arrivare a assumere quell'identità.
              Questi africani li vedo con berrettino, cuffiette, abbigliamento da rapper... che ne hanno fatto dell'identità del loro vero paese?
              Non ce l'hanno perché non esiste alcuna identità, pensiamo a come erano pre colonialismo e la distruzione totale che lo stesso ha portato, schiavismo compreso.
              fossero stati lasciati al loro destino ora sarebbero pochi , relativamente felici nelle loro capanne e non usati come pedine in contorti giochi di potere
              Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
              Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
              Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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              • fede79
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                Originariamente Scritto da SimoneBW Visualizza Messaggio
                Allora, una serie di personalissime considerazioni. L'immigrazione incontrollata è ovviamente un problema, ma lo è soprattutto nei paesi, come il nostro, dove non esistono più riferimenti culturali che possano favorire l'assimilazione degli immigrati. La cazzata è la spinta verso il mondo multiculturale, che non ha senso. Non l'ha mai avuto. Il dumping salariale, almeno in Italia, dipende soprattutto dalla bassa produttività delle aziende. Purtroppo il tessuto industriale è quello delle piccole e medie imprese, che nel tempo hanno smesso di investire e ora sono obsolete. Quella che i figli non si fanno perché c'è una mancanza di sicurezza, secondo me è una cazzata bella e buona. Un esempio, limitato ma esplicativo, lo si trova nel fatto che, guardando Napoli, si fanno più figli a Secondigliano e Scampia piuttosto che a Posillipo. La persone persone nel mondo occidentale non fanno figli perché i loro desideri, non sono compatibili con l'avere pargoli da accudire. Le persone voglio partire 2 mesi all'anno, cosa complicata con figli che vanno a scuola, vogliono poter cambiare lavoro e città per inseguire guadagni sempre maggiori. Ora, ognuno resti pure sulle proprie posizioni, ma consiglio a qualcuno un minimo in più di onestà verso se stessi.
                Questo l'ho notato da diverso tempo parlando con colleghi e amici coetanei, la frase che spesso mi sento dire è "ma con che coraggio hai fatto un figlio, pensa in che mondo lo lasci".
                Poi rifletto meglio su chi me l'ha detta e spesso riesco a collegare dei punti in comune:
                - benestanti o con famiglia medio/alta borghese
                - non sposati
                - telefono/tv/console/macchina di ultima generazione
                - almeno 2-3 viaggi l'anno

                Ah, mio figlio ha quasi 15 anni e io 45.
                sigpic
                Free at last, they took your life
                They could not take your PRIDE

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                • M K K
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                  • Dec 2005
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                  Originariamente Scritto da fede79 Visualizza Messaggio

                  Questo l'ho notato da diverso tempo parlando con colleghi e amici coetanei, la frase che spesso mi sento dire è "ma con che coraggio hai fatto un figlio, pensa in che mondo lo lasci".
                  Poi rifletto meglio su chi me l'ha detta e spesso riesco a collegare dei punti in comune:
                  - benestanti o con famiglia medio/alta borghese
                  - non sposati
                  - telefono/tv/console/macchina di ultima generazione
                  - almeno 2-3 viaggi l'anno

                  Ah, mio figlio ha quasi 15 anni e io 45.
                  Ma appunto...
                  ormai lo status ambito e' questo...non certo , come una volta , uscire di casa il prima possibile per farsi una famiglia e una casa propria. E onestamente non posso dagli torno
                  Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
                  Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
                  Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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                  • Ponno
                    Socialista col Rolex
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                    • Holy See (Vatican City State) [VA]
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                    Originariamente Scritto da SimoneBW Visualizza Messaggio
                    Allora, una serie di personalissime considerazioni. L'immigrazione incontrollata è ovviamente un problema, ma lo è soprattutto nei paesi, come il nostro, dove non esistono più riferimenti culturali che possano favorire l'assimilazione degli immigrati. La cazzata è la spinta verso il mondo multiculturale, che non ha senso. Non l'ha mai avuto. Il dumping salariale, almeno in Italia, dipende soprattutto dalla bassa produttività delle aziende. Purtroppo il tessuto industriale è quello delle piccole e medie imprese, che nel tempo hanno smesso di investire e ora sono obsolete. Quella che i figli non si fanno perché c'è una mancanza di sicurezza, secondo me è una cazzata bella e buona. Un esempio, limitato ma esplicativo, lo si trova nel fatto che, guardando Napoli, si fanno più figli a Secondigliano e Scampia piuttosto che a Posillipo. La persone persone nel mondo occidentale non fanno figli perché i loro desideri, non sono compatibili con l'avere pargoli da accudire. Le persone voglio partire 2 mesi all'anno, cosa complicata con figli che vanno a scuola, vogliono poter cambiare lavoro e città per inseguire guadagni sempre maggiori. Ora, ognuno resti pure sulle proprie posizioni, ma consiglio a qualcuno un minimo in più di onestà verso se stessi.
                    In generale sono anche d'accordo però la parte su Scampia vs Posillipo é un po' survivorship bias. Come con gli aerei che tornavano coi buchi, qua devi controllare chi non figlia più. A Scampia, figlierebbero lo stesso anche se ci fosse una guerra nucleare. Devi cercare di controllare quelli che non lo fanno.
                    Lo smantellamento del valore famigliare e della famiglia nella società sono sicuramente una parte, ma la sicurezza e il lavoro sono un altro con la sicurezza per me personalmente maggiore.

                    Poi individualismo enorme problema
                    Originariamente Scritto da claudio96

                    sigpic
                    più o meno il triplo

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                    • Sergio
                      Administrator
                      • May 1999
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                      Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio

                      Ma é ovvio che il problema sia quello dei nostri governi ormai asserviti ad una certa ideologia di stampo liberale che spinge per la migrazione e per fare dumping sociale così da aumentare "share holder value". É la stessa situazione del DEI.
                      Poi se aggiungi questa necessità di sentirsi buoni che si é fatta strada in una buona parte della popolazione é un mix pericoloso.

                      Ma paesi come il Giappone, la Corea, l'Australia, la stessa Danimarca in Europa che ha cambiato canzone ultimamente come hanno fatto? Non si entra, controlli stringenti ed espulsioni.
                      Se si volesse si potrebbe ma il problema é che, nonostante la gente lo voglia, il potere non lo vuole e la democrazia é specchietto per le allodole.
                      É sempre il solito discorso, cui prodest?
                      Perdonami, ma sul tema dell’opposizione all’immigrazione incontrollata e del rispetto delle leggi, sfondi una porta aperta.

                      A mio avviso, non esiste una corrente di pensiero “buonista” che voglia fare entrare tutti senza regole.

                      Detto questo, anche aumentando i controlli e rendendo le leggi più severe, non credo che si risolva il problema dei flussi migratori. È un po’ come se, di fronte ad un ipotetico innalzamento delle temperature, spostiamo le città sempre più in alto mentre il livello del mare continua a salire. Il problema, secondo me, è anche che il mare si innalza.

                      Oppure possiamo prendere un approccio evoluzionistico: noi siamo in una posizione migliore, siamo arrivati prima, e quindi gli altri possono arrangiarsi. Ma storicamente, i popoli che venivano oppressi, a un certo punto, si sono stancati di subire e si sono ribellati con la forza.



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                      • Sergio
                        Administrator
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                        Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio

                        Gli immigrati irregolari e in parte minore i regolari, con la globalizzazione, hanno depresso gli stipendi, diminuito la sicurezza, aumentato il degrado, depresso la qualità della vita.

                        Con una minore qualità della vita, sicurezza e benessere si fanno meno figli. Sentiamo, a che posizione lo metti nella lista dei problemi?
                        Tra parentesi, io un figlio me lo posso permettere, ma in un posto come la Germania in mezzo a quello schifo che é non lo farei mai crescere e quindi non lo faccio. In Italia in quel far west che é Milano, manco. In un luogo sicuro, e più omogeneo culturalmente e religiosamente si anche con capacita economiche minori.

                        La tua visione del mondo é accademica e completamente separata dalla realtà.
                        Ponno, io sono pienamente d'accordo con te, ma le visioni ci vogliono entrambe, una pragmatica ed una accademica, di tipo politico, economico, se vuoi anche filosofica.
                        Una visione per il presente ed una per il futuro.

                        Parcheggi fuori dalle strisce, prendi una multa, ovvio. Poi il problema della mancanza dei parcheggi e dei parcheggi selvaggi, come lo risolvi? Perchè ci sono più auto che parcheggi?



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                        • Arturo Bandini
                          Bodyweb Senior
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                          Originariamente Scritto da Sergio Visualizza Messaggio
                          Oppure possiamo prendere un approccio evoluzionistico: noi siamo in una posizione migliore, siamo arrivati prima, e quindi gli altri possono arrangiarsi. Ma storicamente, i popoli che venivano oppressi, a un certo punto, si sono stancati di subire e si sono ribellati con la forza.
                          ma dove sta scritto che altri devono godere di ciò che noi (i nostri avi, attraverso una storia lunga 2 millenni, e guerre, e conquiste) abbiamo costruito.
                          Uno ha il diritto di vivere in pace e da padrone nel suo Paese, e intendo anche l'africa, il medio oriente etc. Non è che può venire a usufruire di ciò che altri hanno costruito, a meno che questi altri non abbiano bisogno di lui, e per questo esistono i flussi migratori regolamentari, che non devono essere intesi come "concediamo di aiutare tot persone" ma "abbiamo bisogno per le nostre necessità di tot persone". Come nelle aziende, non si assume qualcuno per bontà o per fargli un piacere.
                          Se è vero che noi sfuttiamo le loro risorse (ma paghiamo per questo: potrebbero benissimo nazionalizzare e prendersi da soli il loro petrolio come fanno in venezuela) che gli si lascino, che camminino con le loro gambe.
                          Ma poi tutto il discorso non ha senso perchè quelli che vengono qui appartengono alla classe media, i veri bisognosi restano in africa a morir di fame. E' certamente strano pensare che un appartenente alla classe media si riduca a elemosinare in un altro paese. Non è questo ciò di cui hanno e abbiamo bisogno.







                          Migranti, perché non sono i più poveri a partire

                          A intraprendere i viaggi della speranza, contrariamente a quanto si possa immaginare, non sono i migranti più poveri: chi parte appartiene quasi sempre alla classe media

                          Mauro Indelicato 29 Settembre 2023 - 18:41
                          I numeri record di questi giorni hanno nuovamente posto l'immigrazione al centro del dibattito politico. Non poteva essere diversamente: l'arrivo di migliaia di migranti a Lampedusa sta destando profonda preoccupazione, oltre a confermare al rialzo un trend di sbarchi che, secondo l'agenzia Frontex, potrebbe essere confermato anche per il 2024.




                          L'attualità però non deve far dimenticare che dietro il fenomeno migratorio ci sono storie e cause ben specifiche e ben determinate. E non si tratta solo dell'attività dei trafficanti e delle organizzazioni criminali. Né tanto meno si può parlare esclusivamente di povertà. Perché se da un lato è vero che si parte soprattutto da Paesi con economie spesso in affanno, dall'altro però gran parte degli analisti concordano su un punto: a percorrere la via che porta in Europa sono soprattutto coloro che appartengono alla cosiddetta “classe media”. Parte solo chi può permetterselo


                          C'è una soglia di reddito che, secondo gli studiosi del fenomeno migratorio, va tenuta in forte considerazione. È quella che va dai mille agli ottomila Dollari annui, cifra che in un Paese in via di sviluppo corrisponde a una famiglia appartenente alla classe media. “Chi guadagna di più rispetto a questa cifra – ha dichiarato su IlGiornale.it una fonte dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim) – in certi contesti del continente africano vive bene e non ha interesse a partire. Chi guadagna di meno invece, semplicemente non ha i soldi”.

                          Un'osservazione quest'ultima confermata già nel 2019 dalla Banca Mondiale. Secondo l'istituto con sede a Washington, dal 1994 al 2019 sono stati almeno cento milioni i migranti a partire. Tra questi, la stragrande maggioranza non apparteneva alla classe più povera. I più indigenti sono partiti soprattutto dai Paesi in guerra o con all'interno gravi situazioni di instabilità politica, tali da pregiudicare la propria sicurezza o la possibilità di avere un minimo reddito.

                          In poche parole, parte soltanto chi se lo può permettere. “Vede – aggiunge il funzionario dell'Oim – se il mio guadagno in un Paese povero consente non solo di sopravvivere, ma anche di mettere qualcosa da parte, allora ho a disposizione dei soldi per provare ad andare in Europa o da altre parti”. Diversamente, è molto difficile anche solo programmare o pensare di lasciare casa. Perché si parte verso l'Europa


                          Il fatto che a provare la via dell'emigrazione siano solo coloro che possono permetterselo, è confermato indirettamente da un altro dato della Banca Mondiale. Negli ultimi decenni infatti, il divario economico tra Europa e Africa si è ridotto. Non a grandi livelli e non di tanti punti percentuali, ma ad ogni modo tra le due sponde del Mediterraneo la differenza sotto il profilo economico è diminuita. Eppure sbarchi e approdi irregolari sono drasticamente aumentati. Non solo con riferimento all'anno in corso, ma anche guardando indietro negli ultimi tre decenni.

                          Una circostanza che si spiega per l'appunto unicamente con il fatto che a partire sono coloro che hanno la possibilità di mettere soldi da parte. Anche se il continente africano è ben lungi dall'essere considerato economicamente stabile, ha visto però al suo interno il costante sviluppo di una classe media. Migliaia di persone hanno quindi avuto i mezzi per partire.

                          Sembra quindi lecito chiedersi come mai si parte. Per quale motivo cioè persone appartenenti alla classe media decidano di andare in Europa. Le spiegazioni sono essenzialmente due. Nella prima occorre introdurre il concetto di “prospettiva”. “Occorre considerare – spiega il funzionario dell'Oim contattato da IlGiornale.it – che nei Paesi di origine dei flussi migratori a molte persone manca la prospettiva, manca cioè la concreta possibilità di pensare a un futuro dignitoso”. A volte per ragioni prettamente economiche, altre invece politiche. “Economie deboli, sistemi politici fragili, corruzione, mancanza di stabilità – prosegue il funzionario – danno la percezione di un futuro segnato, impossibile da migliorare. E allora si cercano nuove prospettive altrove”.

                          C'è poi il discorso relativo alla concezione che si ha dell'Europa, spesso vista come terra promessa dall'altra parte del Mediterraneo. Un'aspettativa creata ad hoc a volte dagli stessi trafficanti. In tal senso appare significativa la testimonianza di un giornalista egiziano contattato da IlGiornale.it. “Alcune settimane fa – ha detto – su un quotidiano locale era stato scritto che un comune italiano concedeva soldi e cittadinanza a tutti quei migranti che andavano ad abitare in paesi a rischio spopolamento”. Una fake news, una delle tante, in grado di far breccia tra molti cittadini africani in cerca di un futuro diverso. “Secondo me – ha concluso il giornalista – a mettere in giro certe voci sono proprio le organizzazioni criminali, con l'obiettivo di attrarre sempre più potenziali vittime”.



                          Le prospettive future


                          Frontex, come detto, prevede per il 2024 lo stesso trend dell'anno in corso. Ma in prospettiva, l'attuale situazione potrebbe diventare da emergenziale a ordinaria. Alcuni dei Paesi africani da cui si parte maggiormente hanno importanti tassi di crescita. Come ad esempio la Costa d'Avorio, Paese che cresce a un ritmo costantemente vicino alle due cifre percentuali. Questo significa contestualmente uno sviluppo maggiore della classe media, con molte più persone in grado di partire e di provare le traversate.




                          Il nodo consiste quindi, in primo luogo, nel fermare l'attività delle organizzazioni internazionali. Attività che non riguarda soltanto la “semplice” organizzazione delle traversate, ma che parte da lontano e tocca tutti i punti del viaggio della speranza. Dalla propaganda alla materiale ricerca, sui social così come nelle varie località africane, di giovani a cui offrire delle migliori prospettive in Europa.


                          Sgominare le organizzazioni di trafficanti garantirebbe un drastico ridimensionamento dei movimenti “non spontanei” dei migranti. Per farlo però servirebbe un costante e oneroso impegno sia dell'Europa che dei Paesi di origine dei flussi.​

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                          • Irrlicht
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                            Ucraina, maxi rimpasto di governo
                            Zelensky: alcuni ministri sono lì da 5 anni, abbiamo bisogno di energie nuove. Missili supersonici su Leopoli, 7 morti
                            Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                            • Irrlicht
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                              [ "Penso che in base a ciò che ho visto il 90% è concordato. Spetta davvero a entrambe le parti arrivare a un sì sulle questioni rimanenti", ha detto il segretario di Stato americano in conferenza stampa durante una visita ad Haiti. "Per quanto io creda che siamo vicini a ottenere un accordo di cessate il fuoco, ogni giorno che passa senza che venga finalizzato è un giorno in cui succede qualcos'altro e c'è un evento che rimanda le cose e fa correre il rischio di far deragliare" il tutto, ha detto Blinken.]
                              (Ansa)
                              Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                              • KURTANGLE
                                Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
                                • Jun 2005
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                                devo dire che blinken il kulo se lo fa
                                Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                                parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                                Originariamente Scritto da GoodBoy!
                                ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                                grazie.




                                PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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