Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

[centos]

Cioè si sta ribaltando la situazione

Passiamo da uno sbarbatello che mira come avesse il Parkinson ad uno che fa curvare i proiettili come nel film Wanted

a parte gli scherzi, io non ne capisco niente di armi ma con un'arma come quella a 150 metri penso sia un miracolo che lo abbia anche solo sfiorato
non mi sembra un'arma di precisione, con un fucile di precisione a 150 mt lo prendi in testa tre volte
poi sempre bw mode capiamoci, tipo domani vado ad insegnare ad uno sniper con 10 anni di esperienza a colpire una pallina da golf a 1 km 😂😂😂

[centos]

ma no, nel senso che la ferita gliel'hanno fatta mentre era nascosto a terra

se dai buonanotte
scie chimiche rettiliani ecc
a quello gli è andata di culo, un miracolato

[zuse]

Rimanerci male non significa automaticamente che qualcuno dei potenti sia coinvolto in quanto accaduto...significa solo rimanerci male. La politica è fatta anche di odio o di freddo calcolo...è chiaro che Trump non fa comodo a tanti, in America e fuori dall'America, questo lo sappiamo tutti...e le dichiarazioni di facciata con le quali si esprime una solidarietà di facciata alla vittima dell'attentato dimostrano che qualcuno avrebbe preferito stilare le condoglianze alla vedova e alla famiglia, invece che comunicati di finto sollievo per lo scampato pericolo.

Zelensky starà imprecando da stanotte; le Ursula von der Leyen idem; gli Stoltenberg non ne parliamo...e i Macron? E tutta la cricca che lucra con le armi e i progetti di ricostruzione in Ucraina? E i capi di stato e di governo quali quello polacco o di odiatori storici della Russia? Hai voglia quanti ce ne sono che avrebbero goduto se quel Thomas Crooks avesse fatto centro e che adesso invece hanno lo stomaco in acido e un inarrestabile travaso di bile.

Guarda che per rimanerci male...intendo rimanerci male e basta

Ancora non mi sono espresso. Per ora sono dell'idea dell'ipotesi più lineare unita alla superficialità della sicurezza.

Ma sicuro una smorfia di delusione di zelensky e della kamala.. c'è stata.

[Sean]

Guarda che per rimanerci male...intendo rimanerci male e basta

Ancora non mi sono espresso. Per ora sono dell'idea dell'ipotesi più lineare unita alla superficialità della sicurezza.

Ma sicuro una smorfia di delusione di zelensky e della kamala.. c'è stata.

Sì sì, io l'ho detto per dire per ribadire una ovvietà.

In alto, al di sopra della gente comune intendo, Trump ha più nemici che amici. Questo non vuol dire che qualcuno di quei nemici abbia a che fare con l'attentato, ma certo tutti avrebbero visto problemi risolversi con la morte di Trump, a partire ovviamente da Biden e tutti coloro che lo appoggiano: in un attimo sarebbe stato risolto il problema del convincere il presidente a lasciare, di con chi sostituirlo, i problemi di un cambio in politica estera ecc...

Il ventenne può avere agito da solo, o forse al più fare parte di quelle cricche terroristiche/paranoidi che negli USA proliferano...è forse questa l'ipotesi più credibile, vedremo se uscirà qualcosa dalle indagini, sperando che non indaghino con la stessa "perizia" che hanno messo per proteggere Trump...Però, non si può escludere, proprio per la natura politica dell'attentato, e per i problemi che avrebbe risolto se fosse riuscito, non si può escludere dell'altro - io adesso non me la sento di escludere niente.

[zuse]

Mi auguro venga fatta luce. Già così Trump starà impennando negli indici di gradimento..se si palesasse qualcosa di più articolato di un folle invasato e degli incompetenti alla sicurezza... beh, vacanzina a Odessa!

[Arturo Bandini]

se dai buonanotte
scie chimiche rettiliani ecc
a quello gli è andata di culo, un miracolato

[X3me]

poi tra i complottisti ci sono anche quelli di parte opposta, che credono sia tutto organizzato da trump: un ragazzo (repubblicano tra l'altro) si fa comprare per sparare per finta al presidente però sbaglia il colpo (nel senso che non lo doveva prendere neanche di striscio) oppure è il servizio di sicurezza a ferirgli l'orecchio mentre è nascosto a terra.
I cecchini avevano nel mirino l'attentatore già da prima che sparasse e sembrino aspettare che prima spari lui per metterlo a tacere.
Per quanto fantasiosa questa teoria ha già molto seguito e darà la scusa agli irriducibili per continuare a dire che trmp è il male

ma dai...

[Sean]

I dubbi e le polemiche sulla sicurezza dopo l'attentato a Trump: «Avevamo segnalato il cecchino, perché non lo hanno fermato?»

Come ha potuto Thomas Matthew Crooks appostarsi su un tetto a poche centinaia di metri dal comizio di un ex presidente degli Stati Uniti, indisturbato? Perché non è stato fermato?

di Guido Olimpio

I quattro cerchi di un attentato, un’azione con al centro un obiettivo primario: Donald Trump.

Il primo cerchio: prima dell'evento

Il primo. Il Secret Service ha il non facile compito di tutelare il presidente, la first lady ed alcune personalità, compreso il candidato sfidante. A tutti è assegnato un nome in codice: «Celtic» – in passato – per Biden, «Pioneer» per Kamala Harris e «Mogul» riservato proprio a Trump. Non sappiamo se siano le denominazioni attuali. La protezione inizia molto prima di un evento pubblico, come un comizio o il bagno di folla. Vengono valutate minacce, è studiata la presenza in zona di elementi potenzialmente pericolosi – magari scoperti perché hanno postato oppure detto qualcosa -, c’è un’analisi di teatro. Vedremo se lo sparatore aveva lasciato trapelare qualche segnale. Un’indagine nel quale è subito entrata l’FBI.

Il secondo cerchio: perché l'attentatore non è stato fermato?

Il secondo. Nella zona dell’incontro sempre il Secret Service schiera il Counter Sniper team (per rispondere a un cecchino), il Counter Assault team (per contrastare un pericolo ancora maggiore) e uno stuolo di guardie del corpo. In queste ore sono sorte polemiche sulla mancata sorveglianza dell’area circostante al podio. Molti esperti – ex funzionari – hanno sottolineato che era necessaria una ricognizione attenta sugli edifici vicini allo spiazzo, in quanto rappresentavano un punto di tiro scontato. Non è ancora chiaro come l’attentatore sia riuscito a salire sul tetto senza essere visto. Qualcuno tra la folla si è accorto della presenza, però era tardi.

Secondo quanto riportato dall'agenzia Reuters, Ben Maser - un saldatore 41enne - ha raccontato che si trovava fuori dal perimetro del comizio, ascoltando Trump, quando ha notato due agenti che sembravano cercare qualcuno. Anche lui, a quel punto, ha iniziato a scrutare l'area. Una persona intervistata dalla Bbc ha detto di aver visto l'uomo armato e di aver cercato senza successo di allertare la polizia e i servizi segreti. «Abbiamo notato il tizio che si arrampicava sul tetto dell'edificio accanto a noi, a 15 metri di distanza», ha raccontato Greg Smith. «Aveva un fucile, si vedeva chiaramente un fucile. Lo stavamo indicando, la polizia era a terra e noi dicevamo: 'Ehi, amico, c'è un tizio sul tetto con un fucile'... e la polizia non sapeva cosa stesse succedendo». Smith ha detto di aver cercato di allertare le autorità per tre o quattro minuti, ma ha pensato che probabilmente non potevano vedere l'uomo armato a causa della pendenza del tetto. «Perché non ci sono i servizi segreti su tutti questi tetti?», ha chiesto. «Non è un posto grande. "È un errore di sicurezza, un errore di sicurezza al 100%».

Una coppia di uomini del Counter Sniper team lo hanno ingaggiato uccidendolo ma intanto l’elemento «ostile» aveva già aperto il fuoco ferendo di striscio The Donald. L’assalitore è stato neutralizzato con ritardo.

Il terzo cerchio: l'evacuazione (confusa)

Il terzo. Gli agenti hanno fatto da scudo a Trump, si sono messi in cerchio abbracciandolo. Le immagini diffuse dalle tv, ad un certo punto, hanno mostrato l’uomo politico ben visibile e scoperto. Situazione a rischio nel caso ci fosse stato un secondo attentatore mescolato tra gli astanti, a pochi metri.

Ancora peggio se avesse tirato un ordigno rudimentale. Nessuno, a parte, un agente solitario si è messo davanti al podio, rimasto accessibile almeno ad un fotografo. L’evacuazione – rimarcano ancora gli esperti – non è stata rapida, a tratti è parsa confusa. Sempre le riprese televisive hanno «documentato» le mosse di una donna della scorta che non riusciva a riporre l’arma nella fondina.

Il quarto cerchio: i periodi difficili del Secret Service

Il quarto. Il Secret Service è «arrivato» a questo appuntamento dopo periodi difficili e sotto diversi presidenti. Ricordiamo l’intruso dentro la Casa Bianca, le ripetute violazioni delle cancellate della residenza, il personale finito nei guai per comportamento poco consono al ruolo e al prestigio. Dal 2022 è diretto da Kimberly Chetley, una veterana con 28 anni nel servizio e una parentesi alla Pepsi Cola. Fu lei a evacuare Dick Cheney nelle ore tragiche dell’11 settembre 2001 ed in seguito si è occupata di Joe Biden quando ricopriva la carica di vicepresidente. Alla guida del settore operativo c’è, invece, Cynthia Sjoberg Radway, una delle molte donne entrate nel dipartimento. Parliamo di un’agenzia che ha risorse, usa mezzi speciali (pensate a The Beast, la limousine super corazzata e al convoglio che la segue), dispone di 150 uffici distaccati e conta su 7 mila funzionari ma che non può permettersi di sbagliare neppure una volta.

CorSera

[Sean]

E' l'amministrazione Biden che deve rispondere ai quesiti sulle gravissime manchevolezze e preparazione degli uomini (e donne) deputati alla sicurezza di Trump, visto che i servizi segreti appositi fanno capo al governo, cioè alla Casa Bianca.

Un branco di dilettanti a fare una scampagnata in Pennsylvania piuttosto che a vigilare sulla sicurezza del maggior indiziato alla elezione a presidente.

Su queste falle deve indagare il Congresso, ci vuole un organismo terzo rispetto alle agenzie governative, che rispondono tutte, in ultima istanza, alla amminsitrazione Biden.

[Sean]

Thank you to everyone for your thoughts and prayers yesterday, as it was God alone who prevented the unthinkable from happening. We will FEAR NOT, but instead remain resilient in our Faith and Defiant in the face of Wickedness. Our love goes out to the other victims and their families. We pray for the recovery of those who were wounded, and hold in our hearts the memory of the citizen who was so horribly killed. In this moment, it is more important than ever that we stand United, and show our True Character as Americans, remaining Strong and Determined, and not allowing Evil to Win. I truly love our Country, and love you all, and look forward to speaking to our Great Nation this week from Wisconsin.

Donald Trump

https://truthsocial.com/@realDonaldTrump/posts/112784638860095397

[zuse]

Lol mi ero perso il canale ufficiale di Biden. Con perle da campagna elettorale, inguardabili

Questa fresca di ieri

https://youtu.be/JB-8dWtdRuk?feature=shared

[M K K]

E' l'amministrazione Biden che deve rispondere ai quesiti sulle gravissime manchevolezze e preparazione degli uomini (e donne) deputati alla sicurezza di Trump, visto che i servizi segreti appositi fanno capo al governo, cioè alla Casa Bianca.

Un branco di dilettanti a fare una scampagnata in Pennsylvania piuttosto che a vigilare sulla sicurezza del maggior indiziato alla elezione a presidente.

Su queste falle deve indagare il Congresso, ci vuole un organismo terzo rispetto alle agenzie governative, che rispondono tutte, in ultima istanza, alla amminsitrazione Biden.

E le donne..appunto
o forse siamo noi che dopo decenni di film e fuffa mediatica pensiamo che siano efficenti e superoperativi...mentre magari sono raccomandati inetti

[Sean]

E le donne..appunto
o forse siamo noi che dopo decenni di film e fuffa mediatica pensiamo che siano efficenti e superoperativi...mentre magari sono raccomandati inetti

Forse l'America è più marcia di quanto si possa ritenere, con inefficienza a tutti i livelli governativi...e più in generale tutti gli stati occidentali, confenzioni luccicose con all'interno una caramella ormai ammuffita, vermicolare.

D'altro canto, l'Inghilterra fa un test missilistico e quello gli ricasca sulla testa e si scopre che ha sistemi ormai arrugginiti. Gli stessi USA sono indietro sullo sviluppo dei missili ipersonici e non riescono più a mandare una navicella in orbita.

E' anche altamente probabile che in occidente la qualità umana sia in rapida regressione, il paesaggio è desolante e desolato, per cui può essere che anche i servizi siano di livello mediocre, come tutto ciò che abita a queste latitudini, spesso merda spacciata per oro.

D'altro canto le ideologie la fanno da padrone e questi sono i risultati: arruolamento dei gay, donne messe a forza nei posti apicali, uomini che dell'uomo non hanno più nemmeno la forma, figuriamoci la sostanza... ideologie svirilizzanti, cervelli all'ammasso riempiti di idiozie, la tempra non c'è più, la formazione chissà come viene fatta, magari mentre ci si depila, ci si pelucchia le sopracciglia, si studia il modo corretto di usare il vocabolario per non offendere i "generi" degeneri.

[Sean]

Gli occhiali da sole e le accuse alle agenti donna: le polemiche per la gestione della sicurezza di Trump

Attacchi soprattutto alle componenti femminili dell'unità del Secret Service incaricato di seguire il comizio dell'ex presidente. «Sono incompetenti»

Visto da diverse angolazioni il video dell'attentato a Donald Trump mostra diverse anomalie. Molto si discute in rete sul mancato controllo del tetto da cui il cecchino ha sparato come spiega Guido Olimpio sul Corriere.

Ma ci sono anche altri dettagli che non convincono gli osservatori più appassionati ed esperti di sicurezza. Il primo elemento è il comportamento degli agenti di sicurezza, soprattutto delle donne, immediatamente criticate per la loro apparente impreparazione. Viene fatto notare come l'agente donna vicina a Trump si tolga gli occhiali da sole e li tenga in mano mentre scorta l'ex presidente nella discesa - tardiva - dal palco. Una prassi anomala, se si considera che gli occhiali devono servire agli agenti proprio ad evitare abbagli e a proteggersi dal fumo in caso di attacco con fumogeni o gas. In realtà nel gruppo vicino all'ex presidente è lei quella che nel momento in cui Trump inizia a urlare rivolto verso la folla, aumentando dunque lui stesso la sua esposizione, sembra più decisa a portarlo in zona di sicurezza come prevede il protocollo. Più volte indica verso il basso, come a dire «giù, giù».

Nell'audio del video si sente anche chi urla «wait, wait, wait», aspetta. Questo quando la procedura di evacuazione è basata ovviamente sulla rapidità. Ogni secondo in più allo scoperto è un secondo in più in cui il target può essere colpito. Inoltre è proprio l'agente donna a sembrare più veloce nella reazione rispetto agli altri colleghi che appaiono invece lentissimi nei movimenti. Infine gli occhiali da sole potrebbero esserle scivolati nel movimento di discesa mentre è costretta a guardare verso il basso. Ma ancora una volta c'è chi punta il dito. «Ho sempre pensato che le donne non dovrebbero far parte dei servizi segreti del presidente, ma questa clip dimostra che non dovrebbero. L'agente donna qui è troppo bassa per proteggere completamente Trump, se ci fosse stato un secondo tiratore, gli avrebbe lasciato la testa completamente scoperta!!!!», scrive un utente su X che sottolinea come la bassa statura della donna non le permetta di coprire con il suo corpo il volto del presidente. Polemiche che sono all'ordine del giorno anche quando si parla di donne nelle forze armate o nello sport.

Altri osservatori puntano il dito contro un'altra agente che vicino all'automobile su cui viene caricato Trump non riesce a rinfoderare la pistola nella fondina, gesto che gli agenti del Secret Service sono addestrati a fare praticamente ad occhi chiusi e senza pensare. Ed è qui che si scatenano le critiche più dure. Vicino a lei c'è poi l'altra agente donna, quella che ha scortato Trump giù dal palco. Chiusa la porta della limousine si rimette gli occhiali e si sistema la giacca, altro gesto che viene criticato e tacciato di vanità. «La completa incompetenza delle signore dei servizi segreti è in piena mostra. Uno degli agenti non riesce a riporre correttamente la sua arma mentre un altro giocherella con i suoi occhiali da sole cercando di sembrare **** per la folla. Assolutamente patetico», scrive Ian Miles Cheong, famoso moderatore di Reddit, venuto alla ribalta con il Gamer Gate e diventato celebre per i suo attacchi conservatori. Cheong accusa anche la direttrice dell'United States Secret Service, e scrive: «Kimberly Cheatle ha lavorato duramente per rendere l'agenzia conforme al DEI. Diversità rispetto alla competenza. Agenti donne che non sanno nemmeno come impugnare correttamente le armi da fuoco. Ecco chi protegge Donald Trump».

E ancora: «Le donne non dovrebbero essere agenti dei servizi segreti: non puoi farmi cambiare idea su questo», scrive sempre su X Tayler Hansen, commentatore seguito da quasi 130 mila utenti che se la prende però anche con gli agenti uomini quando commenta: «I due agenti sul tetto devono essere indagati. Quello sdraiato aveva un colpo allineato ma non lo ha sparato prima che il tiratore sparasse con successo 8 COLPI».

Come ricorda anche Guido Olimpio, dal 2022 il Secret Service è diretto da Kimberly Chetley, una veterana con 28 anni nel servizio e una parentesi alla Pepsi Cola. Fu lei a evacuare Dick Cheney nelle ore tragiche dell’11 settembre 2001 ed in seguito si è occupata di Joe Biden quando ricopriva la carica di vicepresidente. Alla guida del settore operativo c’è, invece, Cynthia Sjoberg Radway. Che le donne siano entrate a fare parte anche di un settore che è considerato appannaggio maschile, quello della protezione fisica dei candidati e dei presidenti, non è certo una novità. Le donne nell'United States Secret Service, nato nel 1865 per combattere la contraffazione della moneta, e assegnato alla protezione del presidente dopo l'assassinio di William McKinley avvenuto il 14 settembre 1901, sono entrate 50 anni fa e oggi rappresentano il 30 per cento della forza lavoro della divisione. Ma si pensi anche all'iconografia cinematografica: è Rene Russo la protagonista con Clint Eastwood di «Nel centro del mirino» che racconta la storia di due agenti assegnati alla protezione del presidente, di cui uno dei due è un reduce di Dallas. Un film non certo recente (è del 1993) e realizzato con la piena collaborazione dei servizi segreti statunitensi.

Restano dubbi. Che le donne contribuiscano a proteggere con i loro corpi presidenti e candidati non è una novità. Così come non stupisce che ci sia ancora chi accusa le donne di incompetenza solo in quanto donne e non per il loro comportamento. Il sessismo così come la scarsa capacità di giudizio sono brutte abitudini, ahimé dure a morire. L'interrogativo è se sia gli agenti di ambo i sessi fossero preparati. Una domanda che si pone ad ogni attentato presidenziale.



CorSera

[marcu9]

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