Originariamente Scritto da fede79
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Cronaca e politica estera [Guerra Ucraina-Russia] Thread unico.
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Originariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Originariamente Scritto da fede79 Visualizza MessaggioOgni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioQuod erat demonstrandum
Infatti per difendere la tua posizione ci devi mettere un pizzico di strawman - cioè il riferimento alla colpa atavica che non c'entra nulla con ciò ci cui stiamo discutendo.
E tutto questo perchè hai deciso di fare l' opposto di un ragionamento costruttivo. Ma questo ti posta a costruire argomentazioni miopi, come ad esempio il fatto che la cultura tedesca non c'entri nulla. Il che sai meglio di me essere falso (a meno che la combo di idealismo tedesco e superomismo Nicciano non abbia avuto alcun ruolo nella nascita del nazismo).
Nota bene che io ho solo criticato il fatto che il nazismo sia figlio di Versailles e che gli Stati Uniti avessero responsabilità. Il che è scorretto perchè sarebbe una visione parziale. Che Versailles sia stata una conferenza sciagurata credo di averlo anche scritto in questo forum, ma è la scintilla che ha fatto esplodere le contraddizioni di una nazione, la quale aveva in sè tutte le caratteristiche per sviluppare il nazismo già da prima di perdere la prima guerra mondiale. La conferenza di Versailles è stata la concausa più recente per la creazione del nazismo.
Quando al ruolo degli USA a Versailles, fu molto ridotto. La maggiore responsabilità fu quella di Clemenceau e Lloyd George: il primo dettò condizioni troppo dure e il secondo, primo ministro della superpotenza dell' epoca, se le fece andare bene.
Il tutto perhè ho addirittura osato dire che il declino dell' Europa (o meglio, dell' eurocentrismo) inizia con l' unificazione tedesca. A cui tu mi hai ribattuto con altre cose che nel valutare il declino di un continente c'entrano, ma relativamente.
Una Germania non nazista non avrebbe portato ad una seconda Guerra mondiale, o quantomeno non nel 45, il che non avrebbe richiesto l'intervento USA, la colonizzazione culturale e militare statunitense e il declino culturale europeo a seguire.
Fosse solo per l'imbarazzante quantità di personalità scientifiche emigrate in america. Ricordiamo che fisica, chimica, matematica, filosofia, sono appannaggio in grandissima parte europeo fino alla seconda guerra mondiale e agli USA in Europa.
Quindi continuo a dire: il declino europeo inizia con l'America che si immischia nel vecchio continente, e si cementifica con Versailles, che ripeto, senza supporto statunitense non ci sarebbe probabilmente mai stata.Originariamente Scritto da claudio96
sigpic
più o meno il triplo
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Sean dacci due pareri.
PS: il super uomo Niciano (oltreuomo é la traduzione corretta) non é mai stato preso a ideale nazista, sono fake news diffuse principalmente da quella ritardata della sorella di Nietzsche. I filosofi in Generale non erano ben visti da baffetto, non era certo Benito con GentileOriginariamente Scritto da claudio96
sigpic
più o meno il triplo
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Dire che senza Versailles non ci sarebbe stato il nazismo è un po' come dire che senza ghigliottina non si sarebbe fatta la Rivoluzione: già che c'era ha fatto senz'altro comodo, ma se ne sarebbe benissimo fatto anche a meno.
Gli USA, in tutto questo, ironicamente l'assist più ghiotto non l'hanno neanche offerto di proposito, col patatrac del '29Originariamente Scritto da Alberto84Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano
Originariamente Scritto da debeChi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?Originariamente Scritto da ZbigniewKurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.
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Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
Gli USA portano a Versailles con il supporto durante la prima guerra mondiale, non sappiamo quindi una Germania, che nella prima sarebbe stata sconfitta lo stesso penso, meno umiliata dove sarebbe finita, ma.piu verso Weimar che non verso Hitler.
Una Germania non nazista non avrebbe portato ad una seconda Guerra mondiale, o quantomeno non nel 45, il che non avrebbe richiesto l'intervento USA, la colonizzazione culturale e militare statunitense e il declino culturale europeo a seguire.
Fosse solo per l'imbarazzante quantità di personalità scientifiche emigrate in america. Ricordiamo che fisica, chimica, matematica, filosofia, sono appannaggio in grandissima parte europeo fino alla seconda guerra mondiale e agli USA in Europa.
Quindi continuo a dire: il declino europeo inizia con l'America che si immischia nel vecchio continente, e si cementifica con Versailles, che ripeto, senza supporto statunitense non ci sarebbe probabilmente mai stata.
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Biden: «Batterò Trump, sono pronto a combattere»
Il presidente americano su X ribadisce la decisione di rimanere in corsa per le presidenziali: «Non permetterò che un dibattito di 90 minuti cancelli tre anni e mezzo di lavoro»
Il prossimo novembre «batteremo Donald Trump». Lo spiega su X il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che sul social network afferma: «Faccio fatica ad aspettare. Sono pronto a combattere».
Biden: «Non mollo, resto in corsa»
Dopo che in molti gli hanno chiesto di fare un passo indietro, lui ribadisce la sua voglia di andare avanti, nonostante il confronto televisivo con Trump non sia andato bene, penalizzandolo come candidato alle prossime elezioni presidenziali. Ma Biden non molla. «Non permetterò che un dibattito di 90 minuti cancelli tre anni e mezzo di lavoro. Rimango in corsa e batterò Donald Trump», sottolinea.
L'intervista alla rete Abc
Biden ha anche rilasciato un'intervista all'Abc: «Il dibattito è stato un brutto episodio. Ero esausto - ha detto - non il segnale di un problema più serio». Il presidente ha poi aggiunto: «Non ho ascoltato il mio istinto in termini di preparazione» e Trump «ha mentito ripetutamente». Biden ha comunque eluso le domande dell'intervistatore George Stephanopoulos che chiedeva al presidente Usa se sia disposto a fare un test cognitivo e a renderne pubblici i risultati. Ogni volta, il presidente ha cercato di spostare l'argomento sui risultati raggiunti alla Casa Bianca. Sto «bene», ha detto Biden, affermando che nessun medico gli ha finora detto che un test di quel tipo sia necessario. «Faccio un test cognitivo ogni giorno assolvendo i miei doveri di presidente» ha detto.
Il sostegno dem sempre più debole
Il sostegno del fronte democratico per scricchiola sempre di più: un quarto deputato dem ha chiesto al presidente di rinunciare alla candidatura. Dopo Lloyd Doggett, Raul Grijalva e Seth Moulton, a chiedere pubblicamente al leader dem di ritirarsi è Mike Quigley. «Presidente, le dobbiamo un grande debito di gratitudine. Ma l'unica cosa che può evitare una catastrofe è lasciare la corsa e dare spazio ad altri», ha messo in evidenza Quigley.
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Ponno Visualizza MessaggioSean dacci due pareri.
PS: il super uomo Niciano (oltreuomo é la traduzione corretta) non é mai stato preso a ideale nazista, sono fake news diffuse principalmente da quella ritardata della sorella di Nietzsche. I filosofi in Generale non erano ben visti da baffetto, non era certo Benito con Gentile...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioBiden: «Batterò Trump, sono pronto a combattere»
Il presidente americano su X ribadisce la decisione di rimanere in corsa per le presidenziali: «Non permetterò che un dibattito di 90 minuti cancelli tre anni e mezzo di lavoro»
Il prossimo novembre «batteremo Donald Trump». Lo spiega su X il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che sul social network afferma: «Faccio fatica ad aspettare. Sono pronto a combattere».
Biden: «Non mollo, resto in corsa»
Dopo che in molti gli hanno chiesto di fare un passo indietro, lui ribadisce la sua voglia di andare avanti, nonostante il confronto televisivo con Trump non sia andato bene, penalizzandolo come candidato alle prossime elezioni presidenziali. Ma Biden non molla. «Non permetterò che un dibattito di 90 minuti cancelli tre anni e mezzo di lavoro. Rimango in corsa e batterò Donald Trump», sottolinea.
L'intervista alla rete Abc
Biden ha anche rilasciato un'intervista all'Abc: «Il dibattito è stato un brutto episodio. Ero esausto - ha detto - non il segnale di un problema più serio». Il presidente ha poi aggiunto: «Non ho ascoltato il mio istinto in termini di preparazione» e Trump «ha mentito ripetutamente». Biden ha comunque eluso le domande dell'intervistatore George Stephanopoulos che chiedeva al presidente Usa se sia disposto a fare un test cognitivo e a renderne pubblici i risultati. Ogni volta, il presidente ha cercato di spostare l'argomento sui risultati raggiunti alla Casa Bianca. Sto «bene», ha detto Biden, affermando che nessun medico gli ha finora detto che un test di quel tipo sia necessario. «Faccio un test cognitivo ogni giorno assolvendo i miei doveri di presidente» ha detto.
Il sostegno dem sempre più debole
Il sostegno del fronte democratico per scricchiola sempre di più: un quarto deputato dem ha chiesto al presidente di rinunciare alla candidatura. Dopo Lloyd Doggett, Raul Grijalva e Seth Moulton, a chiedere pubblicamente al leader dem di ritirarsi è Mike Quigley. «Presidente, le dobbiamo un grande debito di gratitudine. Ma l'unica cosa che può evitare una catastrofe è lasciare la corsa e dare spazio ad altri», ha messo in evidenza Quigley.
CorSera
Il più delle volte non sa nemmeno dove si trova.
Non è questione di qualche minuto di appannamento: l'uomo non c'è.
Se tra le stampe gli mettessero pimpa da colorare, chiederebbe i pastelli.
O lo sostituiscono nei prossimi giorni o i dem potranno mettersela via.
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioBiden: «Batterò Trump, sono pronto a combattere»
Il presidente americano su X ribadisce la decisione di rimanere in corsa per le presidenziali: «Non permetterò che un dibattito di 90 minuti cancelli tre anni e mezzo di lavoro»
Il prossimo novembre «batteremo Donald Trump». Lo spiega su X il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che sul social network afferma: «Faccio fatica ad aspettare. Sono pronto a combattere».
Biden: «Non mollo, resto in corsa»
Dopo che in molti gli hanno chiesto di fare un passo indietro, lui ribadisce la sua voglia di andare avanti, nonostante il confronto televisivo con Trump non sia andato bene, penalizzandolo come candidato alle prossime elezioni presidenziali. Ma Biden non molla. «Non permetterò che un dibattito di 90 minuti cancelli tre anni e mezzo di lavoro. Rimango in corsa e batterò Donald Trump», sottolinea.
L'intervista alla rete Abc
Biden ha anche rilasciato un'intervista all'Abc: «Il dibattito è stato un brutto episodio. Ero esausto - ha detto - non il segnale di un problema più serio». Il presidente ha poi aggiunto: «Non ho ascoltato il mio istinto in termini di preparazione» e Trump «ha mentito ripetutamente». Biden ha comunque eluso le domande dell'intervistatore George Stephanopoulos che chiedeva al presidente Usa se sia disposto a fare un test cognitivo e a renderne pubblici i risultati. Ogni volta, il presidente ha cercato di spostare l'argomento sui risultati raggiunti alla Casa Bianca. Sto «bene», ha detto Biden, affermando che nessun medico gli ha finora detto che un test di quel tipo sia necessario. «Faccio un test cognitivo ogni giorno assolvendo i miei doveri di presidente» ha detto.
Il sostegno dem sempre più debole
Il sostegno del fronte democratico per scricchiola sempre di più: un quarto deputato dem ha chiesto al presidente di rinunciare alla candidatura. Dopo Lloyd Doggett, Raul Grijalva e Seth Moulton, a chiedere pubblicamente al leader dem di ritirarsi è Mike Quigley. «Presidente, le dobbiamo un grande debito di gratitudine. Ma l'unica cosa che può evitare una catastrofe è lasciare la corsa e dare spazio ad altri», ha messo in evidenza Quigley.
CorSera
Diciamo più " resto in indecisi passetti accompagnato da mia moglie per non cascare"
Ormai è una commedia. E tra fondi campagna vincolati, poco tempo a disposizione con il vecchietto che non molla l'osso ed una vicepresidente meno popolare di biden demente... i dem si avviano verso una sconfitta annunciata
Aspetto che nonnino Trump mi sblocchi il volo diretto Milano Mosca ❤️
Originariamente Scritto da Sean
mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola
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Originariamente Scritto da zuse Visualizza Messaggio
"Resto in corsa" è un parolone.
Diciamo più " resto in indecisi passetti accompagnato da mia moglie per non cascare"
Ormai è una commedia. E tra fondi campagna vincolati, poco tempo a disposizione con il vecchietto che non molla l'osso ed una vicepresidente meno popolare di biden demente... i dem si avviano verso una sconfitta annunciata
Aspetto che nonnino Trump mi sblocchi il volo diretto Milano Mosca ❤️
Sarà un disastro, per i dem.
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Biden accerchiato: per ora resiste, ma la nomina di Kamala Harris si fa più vicina
Il presidente nel Wisconsin: batterò Trump. Tra gli oltre 100 donatori in fuga c’è anche l’erede Disney
Joe Biden cerca un quasi impossibile rilancio con comizi negli Stati chiave — in Wisconsin ha detto che non si ritira e che sconfiggerà Donald Trump — e l’intervista televisiva trasmessa stanotte dalla rete Abc, ma il suo sentiero è sempre più stretto: sostenendo, nell’incontro coi governatori democratici, di avere bisogno di più riposo (non più impegni dopo le 8 di sera), ha ammesso che il suo fisico si sta degradando. Come può pensare di continuare a svolgere il mestiere più importante e impegnativo del mondo per altri 4 anni e mezzo? E poi c’è l’emorragia dei gradi finanziatori della campagna presidenziale. Dopo le defezioni dei giorni scorsi, ieri è stata Abigal Disney, erede del patrimonio del gigante dello spettacolo, ad avvertire: non darò più un soldo fino al ritiro di Biden. Seguita, in questo, da altri miliardari, come Gideon Stein, e da 168 manager e finanziatori che hanno inviato una lettera alla Casa Bianca.
Cosa gioca a favore di Kamala Harris: tre considerazioni
Dunque ritiro sempre più probabile e Kamala Harris in pole position per la nomination democratica. I dubbi rimangono, ma vengono messi da parte sulla base di tre considerazioni.
Il primo: porre un veto alla prima donna vicepresidente, per di più di colore, unica, tra i candidati possibili, che ha fatto esperienze di governo federale e di politica internazionale, rischia di essere un suicidio politico per chi si fa avanti dicendo «non è il tuo momento». Tanto più che nessuno degli altri candidati possibili, quasi tutti governatori, è mai stato testato sul palcoscenico nazionale e internazionale.
Il secondo: fino a qualche mese fa la Harris veniva scartata perché più impopolare di Biden nei sondaggi. Ora non sembra essere più così: l’ultima rilevazione della Cnn dà sempre in vantaggio Trump che, però, batterebbe Kamala di soli due punti (47% a 45%) mentre con Biden il distacco è più ampio (47% a 43%). Ma, soprattutto, nessuno degli altri potenziali candidati democratici alla Casa Bianca fa meglio della vicepresidente nel confronto con Trump.
Il terzo: se deciderà di ritirarsi, quasi certamente Biden indicherà per la successione la vice che, rimasta al suo fianco per quattro anni condividendo le sue politiche, fedele fino in fondo, può essere considerata parte della sua eredità politica. Se lo farà, la sua indicazione verrà certamente condivisa anche da Barack Obama e Bill Clinton. Chi potrà obiettare a quel punto? Anche Trump si sta convincendo che dovrà vedersela con lei e sembra temerla visto che ha già coniato un soprannome denigratorio, «laffin’ Kamala»: un riferimento ad alcune sue risate un po’ sgangherate degli anni scorsi che le televisioni di destra ritrasmettono continuamente.
I consiglieri del leader repubblicano già la bollano: «Incompetente come Biden e per di più molto ideologica e radicale». Preannuncio di attacchi più brutali. Bisognerà vedere quale sarà la tenuta — e la capacità di reazione — della Harris davanti a possibili attacchi sessisti o a sfondo razziale.
La campagna di Trump teme che un ticket democratico tutto nuovo e giovane possa guadagnare terreno sull’ex presidente, soprattutto se Kamala sceglierà come vice un personaggio popolare di uno degli Stati decisivi per la corsa alla Casa Bianca.
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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