If this is your first visit, be sure to
check out the FAQ by clicking the
link above. You may have to register
before you can post: click the register link above to proceed. To start viewing messages,
select the forum that you want to visit from the selection below.
Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
[ La situazione militare sul fronte orientale dell'Ucraina si è "notevolmente deteriorata" per Kiev, secondo quanto ha ammesso il comando militare ucraino. "La situazione sul fronte orientale si è notevolmente deteriorata negli ultimi giorni", ha dichiarato sul suo canale Telegram il comandante delle forze armate ucraine, Oleksandr Syrsky, constatando una "intensificazione", dopo le elezioni presidenziali russe, dell'offensiva delle forze di Mosca, la cui spinta si concentra in direzione di Chasiv Iar, nella regione di Bakhmut, nel Donetsk.
Sysrsky ha aggiunto comunque che le zone "più problematiche" per l'Ucraina "sono state rinforzate", anche con mezzi di difesa antiaerea.]
(Ansa)
Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
«Senza munizioni gli ucraini perdono»: l’analisi allarmata del comandante delle forze Usa in Europa
Nella deposizione in Congresso, il generale Christopher Cavoli sottolinea l’urgenza e i pericoli dell’attuale fase della guerra: l’Armata rappresenta una minaccia «esistenziale» per l’Ucraina in quanto possiede «massa e quantità»
Un’analisi allarmata, un evidente tentativo di convincere il Congresso degli Stati Uniti a sbloccare gli aiuti in favore dell’Ucraina: a metterlo nero su bianco è il generale Christopher Cavoli, comandante delle forze americane in Europa, in una deposizione alla Camera. L’alto ufficiale si è espresso con franchezza, per sottolineare l’urgenza e i pericoli dell’attuale momento del conflitto, una fase che non può essere sottostimata. Questi i punti del suo rapporto in Commissione.
Gli ucraini non hanno munizioni a sufficienza e se non possono rispondere al tiro nemico perderanno, «lo dico in base a 37 anni di carriera». Oggi i russi hanno superiorità di 5 a 1 che diventerà nell’arco «di settimane» 10 a 1, un divario che permetterà loro di avanzare conquistando altro territorio. Non è una solo una previsione, ma la constatazione di quanto avviene sul terreno, anche se la progressione degli occupanti non è spedita.
Mosca ha sempre un vantaggio nella guerra elettronica, nelle missioni a lungo raggio, nell’aviazione (ha perso solo il 10% di velivoli). L’Armata ha perso oltre 2 mila tank e circa 315 mila uomini (morti o feriti) però continua a crescere: è passata da 360 mila soldati in prima linea a 470 mila. Nonostante le disfunzioni e i problemi ben noti l’esercito invasore rappresenta una minaccia «esistenziale» per l’Ucraina in quanto possiede «massa e quantità», vecchie doti dell’apparato mai sfumate. Anzi rigenerate.
Secondo il Pentagono i russi sono riusciti a ricostruire il loro sistema bellico in tempi più rapidi di quelli previsti dall’intelligence. L’analisi ricorda un altro errore di calcolo, quando alcuni analisti dei servizi sostenevano che i soldati di Putin avrebbero avuto rallentamenti nella produzione di missili. La Marina ha subito colpi in Mar Nero — molte le navi affondate o danneggiate dal nemico — però conserva grandi capacità in altri scacchieri ed è ai suoi livelli più alti.
Ha effetti devastanti la campagna di bombardamenti su infrastrutture civili e città, un tipo di attacco destinato ad aumentare per indebolire la società, rendere un inferno la vita quotidiana, provocare danni. La situazione è aggravata dal progressivo indebolimento della difesa anti-aerea ucraina, che sta finendo le scorte di equipaggiamenti con i quali contrastare i raid.
Fondamentale per Cavoli è l’asse di supporto strategico rappresentato da Cina, Iran e Nord Corea. Tre Paesi che formano un’alleanza con la Russia e garantiscono un supporto diretto all’invasione. Per gli americani il regime di Kim ha spedito 6.700 container pieni di proiettili per cannoni, quasi 3 milioni di «pezzi»: è la conferma di un dato già emerso nelle scorse settimane ma ora ribadito davanti ai congressisti. Il patto tra questi Stati pone un dilemma strategico all’Occidente e al tempo stesso può avere conseguenze in altri quadranti: Pechino sta studiando attentamente la guerra in Europa e userà queste esperienze per i propri piani.
CorSera
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Ho appena arruolato Mario nelle legione internazionale, speriamo aiuti.
ironia a parte, se le dichiarazioni al netto di propaganda e media insulsi sono così significa che hanno perso definitivamente ogni speranza.
Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
«Senza munizioni gli ucraini perdono»: l’analisi allarmata del comandante delle forze Usa in Europa
Nella deposizione in Congresso, il generale Christopher Cavoli sottolinea l’urgenza e i pericoli dell’attuale fase della guerra: l’Armata rappresenta una minaccia «esistenziale» per l’Ucraina in quanto possiede «massa e quantità»
Un’analisi allarmata, un evidente tentativo di convincere il Congresso degli Stati Uniti a sbloccare gli aiuti in favore dell’Ucraina: a metterlo nero su bianco è il generale Christopher Cavoli, comandante delle forze americane in Europa, in una deposizione alla Camera. L’alto ufficiale si è espresso con franchezza, per sottolineare l’urgenza e i pericoli dell’attuale momento del conflitto, una fase che non può essere sottostimata. Questi i punti del suo rapporto in Commissione.
Gli ucraini non hanno munizioni a sufficienza e se non possono rispondere al tiro nemico perderanno, «lo dico in base a 37 anni di carriera». Oggi i russi hanno superiorità di 5 a 1 che diventerà nell’arco «di settimane» 10 a 1, un divario che permetterà loro di avanzare conquistando altro territorio. Non è una solo una previsione, ma la constatazione di quanto avviene sul terreno, anche se la progressione degli occupanti non è spedita.
Mosca ha sempre un vantaggio nella guerra elettronica, nelle missioni a lungo raggio, nell’aviazione (ha perso solo il 10% di velivoli). L’Armata ha perso oltre 2 mila tank e circa 315 mila uomini (morti o feriti) però continua a crescere: è passata da 360 mila soldati in prima linea a 470 mila. Nonostante le disfunzioni e i problemi ben noti l’esercito invasore rappresenta una minaccia «esistenziale» per l’Ucraina in quanto possiede «massa e quantità», vecchie doti dell’apparato mai sfumate. Anzi rigenerate.
Secondo il Pentagono i russi sono riusciti a ricostruire il loro sistema bellico in tempi più rapidi di quelli previsti dall’intelligence. L’analisi ricorda un altro errore di calcolo, quando alcuni analisti dei servizi sostenevano che i soldati di Putin avrebbero avuto rallentamenti nella produzione di missili. La Marina ha subito colpi in Mar Nero — molte le navi affondate o danneggiate dal nemico — però conserva grandi capacità in altri scacchieri ed è ai suoi livelli più alti.
Ha effetti devastanti la campagna di bombardamenti su infrastrutture civili e città, un tipo di attacco destinato ad aumentare per indebolire la società, rendere un inferno la vita quotidiana, provocare danni. La situazione è aggravata dal progressivo indebolimento della difesa anti-aerea ucraina, che sta finendo le scorte di equipaggiamenti con i quali contrastare i raid.
Fondamentale per Cavoli è l’asse di supporto strategico rappresentato da Cina, Iran e Nord Corea. Tre Paesi che formano un’alleanza con la Russia e garantiscono un supporto diretto all’invasione. Per gli americani il regime di Kim ha spedito 6.700 container pieni di proiettili per cannoni, quasi 3 milioni di «pezzi»: è la conferma di un dato già emerso nelle scorse settimane ma ora ribadito davanti ai congressisti. Il patto tra questi Stati pone un dilemma strategico all’Occidente e al tempo stesso può avere conseguenze in altri quadranti: Pechino sta studiando attentamente la guerra in Europa e userà queste esperienze per i propri piani.
CorSera
La domanda sensata a Zelensky è "cosa sei disposto a perdere per chiuderla?".
Se la risposta è "nulla", come sostenitori, a oltre 2 anni dall'inizio della guerra, è ora di fare un passo indietro.
A una certa, arrangiati.
[La Germania ha annunciato che invierà all'Ucraina un nuovo sistema Patriot per la difesa antiaerea, per aiutare le forze armate a respingere l'aumento degli attacchi aerei russi, ha annunciato l'esecutivo. "A causa dell'aumento degli attacchi aerei russi contro l'Ucraina, il governo tedesco ha deciso di rafforzare ulteriormente la difesa aerea ucraina", si legge in una nota del ministero della Difesa.
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha detto che Kiev sta negoziando attivamente per due batterie di missili Patriot e una del sistema d'arma Samp-T, dopo che ieri aveva indicato di aver parlato con il suo omologo italiano Antonio Tajani , riguardo ai "passi concreti su come l'Italia può assumere un ruolo attivo nella ricerca di sistemi di difesa aerea e nel prendere decisioni coordinate sulla loro consegna all'Ucraina".
Il giornalista della Bild Julian Röpke, che segue gli scontri in Ucraina, ha affermato su X che l'Ucraina ha finito i missili per i sistemi di difesa aerea Patriot e Iris-T. Lo riporta Ukrainska Pravda. "L'Ucraina ha esaurito i missili Patriot e Iris-T. Anche la maggior parte delle altre scorte di difesa aerea sono state esaurite o distrutte", afferma il giornalista. ]
(Ansa)
Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
La domanda sensata a Zelensky è "cosa sei disposto a perdere per chiuderla?".
Se la risposta è "nulla", come sostenitori, a oltre 2 anni dall'inizio della guerra, è ora di fare un passo indietro.
A una certa, arrangiati.
ormai non si arrenderà mai , a costo di far radere al suolo tutto
We process personal data about users of our site, through the use of cookies and other technologies, to deliver our services, personalize advertising, and to analyze site activity. We may share certain information about our users with our advertising and analytics partners. For additional details, refer to our Privacy Policy.
By clicking "I AGREE" below, you agree to our Privacy Policy and our personal data processing and cookie practices as described therein. You also acknowledge that this forum may be hosted outside your country and you consent to the collection, storage, and processing of your data in the country where this forum is hosted.
Commenta