Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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  • Barone Bizzio
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    Però mi sorprendono due cose:

    1) Che preferiate una 'dolce morte' per declino demografico rispetto ad una situazione che sarebbe molto più instabile ma che potrebbe avere potenzialità positive

    2) che non consideriate minimante il fatto che nell' arsenale a disposizione dell' Italia c'è il fatto di avere la sede della religione più potente del mondo, un vero e proprio magnete culturale. O credete che gli africani che arrivano in Italia si diano allo sciamanesimo? Eddai. Va bene che il Cristianesimo in Europa è in crisi, ma è sopravvissuto 2000 anni

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    • zuse
      Macumbico divinatore
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      Infatti c'è solo una immigrazione che è pericolosa. E non ha nulla a che fare con razza e provenienza.

      Quella si che segnerebbe il declino culturale italiano e non


      Originariamente Scritto da Sean
      mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola




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      • Sean
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        Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio

        Il colonialismo britannico in India no, ma la conquista Mughal dell' India ha fatto tra gli 80 e i 300 milioni di morti in 150 anni. Un genocidio vero e proprio che però non ha causato la sparizione dell' india come cultura.
        In realtà la sparizione di una cultura è un evento estremamente raro perchè le culture e le etnie sono difficili da eliminare definitivamente. Gli unici casi che mi vengono in mentre sono indios, nativi americani e aborigeni. Tutte vittime non di migrazione (quello è stato un accessorio) ma di genocidio e di malattie.

        Ma nella stragrande maggioranza dei casi non avviene cosi. Hai fatto l'esempio dell impero bizantino: bene, dopo la sua dissoluzione la Grecia è stata governata dalla Turchia e in Grecia non si parla il turco, ma si parla ancora il greco.

        Quello che potrebbe accadere in Italia è una mescolanza di etnie, chiaramente. Perchè i nuovi italiani non si sposeranno tra di loro ma si sposeranno con altri italiani, generando specificità culturali che in alcuni casi saranno completamente in rottura con la cultura italiana, in altri casi ne saranno una perfetta evoluzione.

        L' Italia però è già una mescolanza di etnie: non mi sembra che abbia senso tracciare la line al di sotto del Sahara - se non altro, e questo è un fatto dimostrabile e incontrovertibile - a livello culturale e comunicativo è molto più semplice andare d'accordo con chi vive in condizioni climatiche simili. Ma ci avete mai parlato con un inglese o un norvegese? Sono degli alieni
        Dici bene, l'impero turco "governò" la Grecia, non la inseminò, non compì cioè una "sostituzione etnico-culturale" - cosa che però avvenne nel centro dell'impero, cioè la Turchia, completamente trasformata (in senso islamico) rispetto a quando era Bisanzio.

        Dobbbiamo tenere presente una cosa, altrimenti si fa confusione: gli imperi sono tali in quanto incardinano nel loro corpo paesi e culture differenti, governando dall' "alto" (il principio imperiale) le popolazioni soggette e riunite sotto alla corona imperiale ma non trasformando e cancellando quelle culture, questo è il motivo per cui la Grecia non perse la lingua e la sua cultura; questi sono i motivi per cui le dominazioni imperiali tedesche, francesi, spagnole nel Nord o Sud Italia non cancellarono la cultura e la lingua propria delle regioni soggette a quegli imperi, idem quello inglese con l'India.

        A questo riguardo - piccolo inciso - l'invasione Moghul non è pertinente, visto che l'India "classica" era già, in larghi strati della sua popolazione, diventata musulmana. Le orde musulmane precedono i Moghul di qualche secolo - l'India classica, la "millenaria cultura indiana", e cioè quella vedica, si era già trasformata e proprio in virtù dei continui flussi di invasori musulmani, tanto che oggi (come già ai tempi della invasione da te citata) direi che sarebbe impossibile trovare in India quanto le antiche dottrine prescrivevano per individuare i segni distintivi di un Buddha, tra i quali "gli occhi azzurri": https://it.wikipedia.org/wiki/Trenta...i_di_un_Buddha

        Dicevamo dunque delle conquiste degli imperi e le ragioni per le quali non possiamo portarle ad esempio per la situazione attuale.

        Quella odierna è difatti una invasione "dal basso", dunque una inseminazione, che va ad incidere e trasformare il tessuto sociale, culturale, linguistico di un popolo che ha per casa una sua determinata nazione: sono invasioni di popoli che portano seco anch'essi le loro peculiarità (come nel caso dell'Islam poi anch'esse antiche di secoli, quindi insuscettibili di modificazione o commistione se non violenta) e sono irriducibili a quelle che trovano - si pensi solo, nell'Islam, al divieto di raffigurare la divinità, il che vuol dire che una eventuale maggioranza islamica in Italia porterebbe alla cancellazione degli affreschi nelle chiese, cioè del "nostro" patrimonio culturale, senza parlare poi delle trasformazioni della lingua e della cultura in senso generale e complessivo, ovverosia della specificità propria di un popolo, perchè l'Italia, se è vero che è sempre stata formata da varie etnie, è anche vero che questo coesistere etnico origina millenni fa e questo assieme etnico è dunque giunto ad armonizzarsi, nel corso dei secoli, e ad identificarsi come popolo e dunque come nazione che è sempre insistita su questi luoghi, avendo prodotto una ben speicifica lingua, tradizione, "cultura" - Dante scriverà la Comedia in italiano e siamo nel 1300, per cui noi come italiani in quella Comedia ci identifichiamo ancora oggi, altri popoli-etnie, col loro portato culturale, no.

        Per quanto riguarda il resto, detto che non sono questi processi che si risolvono in decenni ma in qualche secolo (anche se la velocità è sempre maggiore, si veda la Francia e la sua islamizzazione), il tuo forse è l'ottimismo della disperazione, fammelo chiamare così.

        L'uniformità omogeneizzata non è possibile: uno, sul piano umano e storico, non vale uno, non siamo nel dominio della matematica o delle forme geometriche identiche e replicabili all'infinito.

        Il mito, il telos ideologico della uniformità e della indifferenziazione è una illusione, per il semplice fatto che tutto ciò che si manifesta porta con sè anche un minimo di "differenziazione", altrimenti non sarebbe per ciò stesso un che di manifesto, semplicemente non esisterebbe.

        Quindi al più si potrà avere una tendenza (di cui già vediamo il moto e l'opera) ad una omologazione/coesistenza massificata, ma mai la sua compiutezza realizzata. Ciò vuol dire che più si andrà avanti con questo processo di voler ridurre o cancellare le "differenze", per "omologarle" nel "tutto globale" e più aumenteranno le instabilità e il caos, proprio perchè il tutto non è riducibile, fino al totale annullamento della pur minima differenza o "qualità", ad un ammassamento indifferenziato.

        Sul piano storico questo si tradurrà non in una "pacifica coesistenza" (la Pax Deorum Hominumque dei Romani, che però, in quanto Impero universale, assumeva e manteneva tutte le differenze e le qualità date e connaturate per incardinarle entro un principio superiore e differenziatore) del genere umano e civile e sociale, ma nel caos della dissoluzione e della atomizzazione anomica e massificata, vero termine ultimo di quelli che già possiamo definire come residui, detriti di civiltà, già ora sottoposte a spasmi, con ogni sorta di tensioni, rivolgimenti e distruzioni conseguenti.
        Last edited by Sean; 05-03-2024, 23:47:26.
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


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        • zuse
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          È così


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          • MarcoT
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            Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
            Però mi sorprendono due cose:

            1) Che preferiate una 'dolce morte' per declino demografico rispetto ad una situazione che sarebbe molto più instabile ma che potrebbe avere potenzialità positive

            2) che non consideriate minimante il fatto che nell' arsenale a disposizione dell' Italia c'è il fatto di avere la sede della religione più potente del mondo, un vero e proprio magnete culturale. O credete che gli africani che arrivano in Italia si diano allo sciamanesimo? Eddai. Va bene che il Cristianesimo in Europa è in crisi, ma è sopravvissuto 2000 anni
            È meglio la dolce morte perché l'alternativa comporta un malus certo e un benefit solo teorico a fronte di una situazione di disagio prolungata di cui questa generazione probabilmente manco vedrà la fine
            per la 2, mi pare molto improbabile convertire i musulmani

            E poi, io sto miglioramento lo vedo molto improbabile, l'immigrazione che c'è qui è l'opposto di quello che dovrebbe essere ma anche in posti dove le cose vengono fatte meglio il risultato è lo stesso vedasi il nord europa
            Originariamente Scritto da Lorenzo993
            non nominare cristo che se ti avesse incontrato avrebbe mandato a mignotte la bibbia e ti avrebbe preso a calci in culo

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            • MarcoT
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              Originariamente Scritto da zuse Visualizza Messaggio
              Infatti c'è solo una immigrazione che è pericolosa. E non ha nulla a che fare con razza e provenienza.

              Quella si che segnerebbe il declino culturale italiano e non
              Ancora co sti indiani
              Originariamente Scritto da Lorenzo993
              non nominare cristo che se ti avesse incontrato avrebbe mandato a mignotte la bibbia e ti avrebbe preso a calci in culo

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              • Sean
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                Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
                Però mi sorprendono due cose:

                1) Che preferiate una 'dolce morte' per declino demografico rispetto ad una situazione che sarebbe molto più instabile ma che potrebbe avere potenzialità positive

                2) che non consideriate minimante il fatto che nell' arsenale a disposizione dell' Italia c'è il fatto di avere la sede della religione più potente del mondo, un vero e proprio magnete culturale. O credete che gli africani che arrivano in Italia si diano allo sciamanesimo? Eddai. Va bene che il Cristianesimo in Europa è in crisi, ma è sopravvissuto 2000 anni
                Il cristianesimo ha avuto "successo" in occidente, che è proprio l'emisfero dove più forti sono i rivolgimenti e le crisi dette. Presso popoli "meno complicati" o "strutturati" (e cioè l'Arabia e l'Africa) ha attecchito l'Islam, una religione adatta a quel tipo di genti. In Asia o sono rimaste le religioni indigene o anche lì (Pakistan, India), in virtù delle invasioni, ci si è islamizzati.

                L'essere stata la religione "dell'occidente" ha fatto subire al cristianesimo lo stesso percorso storico/ideologico dell'occidente stesso; l'aver "storicizzato" il tempo (la religione cristiana assume il tempo lineare, dunque come trasformazione progressiva della storia) è stato un vulnus dal quale sono penetrate in esso cristianesimo tutte le fallacie occidentali, per cui quando cadrà uno cadrà anche l'altro.

                Già adesso le chiese si svuotano, il razionalismo, l'indifferentismo religioso, il relativismo, il consumismo, la continua meccanizzazione, a detrimento della spiritualità, dell'era contemporanea...questi e altri sono i veleni irreligiosi contro i quali il cristianesimo non ha armi.

                L'illusione di "andare incontro al mondo (occidentale)" ovvero lo sposarne e/o "assolverne" i vizi, ha ridotto poi questa religione, e in particolare la confessione cattolica, ad una forma indifferenziata tra le altre di vago "umanesimo", una merce in competizione tra le altre sul mercato dello "spirituale" - questo il senso del disperato "adattare" i dogmi religiosi alla "modernità" - cosa che non fa l'Islam, ad esempio, perchè religione del Libro: o si sta sotto a quel Libro o non si è, nella loro concezione.

                Il cristianesimo quindi seguirà la parabola dell'occidente.

                Inoltre, volendo aprire una rapida parentesi e tirare in ballo il piano della fede e della "metafisica" della storia, nei Vangeli è scritto che "resterà un piccolo gregge"; che "Cristo quando tornerà sulla Terra troverà ancora la fede?", e, parimenti, nella Apocalisse non si parla del trionfo delle magnifiche sorti e progressive di questo "tempo lineare e progressivo" in cui il cristianesimo (e l'occidente) si è infine storicizzato, ma di un catastrofico rivolgimento finale - questo tra l'altro in linea con tutte le più antiche tradizioni (le quattro età di Esiodo, la dottrina vedica dell'ultimo Yuga, l'età oscura, ultima delle quattro parti in cui è diviso un ciclo cosmico ecc...) qualunque di esse si voglia prendere e da qualunque dei quattro punti cardinali del mondo.
                Last edited by Sean; 05-03-2024, 23:42:41.
                ...ma di noi
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                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
                nella necropoli deserta»

                C. Campo - Moriremo Lontani


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                  è un piacere leggerti, Sean


                  Originariamente Scritto da Sean
                  mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola




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                  • Barone Bizzio
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                    Sean però ti faccio notare che il cristianesimo galoppa sia nelle americhe che in Africa. È tutt'altro che morto

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                    • Sean
                      Csar
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                      Super Tuesday 2024, i risultati live delle primarie Usa. Trump stravince. Haley lo batte in Vermont: incognita su cosa farà. Biden perde caucus nelle Samoa

                      Il Super Martedì elettorale degli Stati Uniti ha confermato quello che ormai era scontato da tempo: Donald Trump sarà il candidato repubblicano alla Casa Bianca, ripetendo la sfida del 2020 con Joe Biden, già iniziata di fatto col suo discorso di ieri sera. Nikki Haley però ha vinto il suo primo stato, il Vermont, e incassato consensi intorno al 30% quasi in tutte le regioni in palio.


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                        Il discorso di Trump (senza Melania al suo fianco)

                        I risultati del Super Tuesday sono arrivati, Stato dopo Stato per tutta la serata, confermando la vittoria di Donald Trump ovunque, eccetto che in Vermont dove ha prevalso la sua rivale Nikki Haley. Trump è entrato nel salone di Mar-a-Lago per il discorso della vittoria dopo le dieci di sera: 20 minuti, breve per lui che è abituato a parlare per due ore, e non particolarmente celebratorio.

                        Non c’era la moglie Melania al suo fianco. I figli Don jr. e Eric con le mogli lo hanno preceduto, ma è salito da solo sul palco anziché circondato da familiari e politici come nelle precedenti vittorie in queste primarie. «Voglio ringraziare la mia famiglia per essere qui», ha aggiunto, scherzando sul fatto che la sua campagna elettorale complica la vita di tutti loro. «Il successo porterà unità al nostro Paese», ha detto l’ex presidente ormai a un passo dalla nomination repubblicana per la Casa Bianca, che dovrebbe avvenire il 12 o 19 marzo.

                        Trump ha condannato la politica di Biden sull’economia, gli Esteri e il confine Usa-Messico. Ha poi evocato le sue campagne e il suo precedente mandato: Hillary Clinton che nei dibattiti del 2016 affermava che «con la mia personalità avrei causato nuove guerre», per rivendicare invece di aver «sconfitto l’Isis» e di «non aver causato guerre ma di averle fermate»; la pandemia di Covid di cui ha attribuito la colpa ai laboratori di Wuhan e all’inefficienza nel controllare il virus.

                        La vittoria di Haley in Vermont evita che Trump conquisti la totalità degli Stati in questa serata elettorale, ma non potrà far nulla per avvicinare l’ex governatrice della South Carolina alla nomination.

                        CorSera​
                        ...ma di noi
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                          Steve Bannon: «Il partito è di Trump, e si riprenderà il Paese. Preparatevi: non ama né la Ue né la Nato»

                          ​ L’ex ideologo della destra Usa e stratega di Donald Trump nel 2016: «Agli alleati dovrebbe fare pagare gli arretrati». Ancora consigliere? «No. Parliamo molto, ma è lo stratega di se stesso»

                          Al piano terra di una townhouse di mattoni rossi alle spalle della Corte suprema, la tv liberal Msnbc va in onda su due giganteschi televisori. Steve Bannon la tiene d’occhio: «Sono il nemico», spiega lo stratega che portò Donald Trump alla Casa Bianca nel 2016. Quattro ore al giorno, sei giorni a settimana, Bannon registra qui il podcast War Room. «Trump non aveva media quando andò a Mar-a-Lago. Murdoch disse che lo avrebbero reso una “non persona” e Fox è quello che chiamiamo opposizione controllata. War Room è il principale sostenitore di Trump». «Parliamo molto», dice Bannon quando gli chiediamo se dia ancora consigli a Trump, ma subito aggiunge: «È lo stratega di se stesso. Ha opinioni ben chiare. E se qualcuno ha dubbi ascolti i suoi discorsi».

                          Bannon sta facendo appello contro una condanna per aver rifiutato l’ordine di comparizione del Congresso a testimoniare sull’inchiesta del 6 gennaio. E parla con orgoglio degli articoli della stampa che citano non solo la sua influenza sul movimento Maga (Make America Great Again), ma anche la «bannonizzazione della politica britannica». «Ho fatto un’intervista con Liz Truss e ha squagliato il Regno Unito. Nel question time con il primo ministro tutti le davano contro perché era apparsa nel mio show a parlare dell’invasione musulmana in Europa».

                          Trump è a un passo dalla nomination.
                          «È sua. Nikki Haley resta in campo non per battere Trump ma per cercare di inserire le sue persone nell’amministrazione. Potrebbe spingere — non dico che ci riuscirà —per diventare segretaria della Difesa, per favorire l’industria militare, i suoi donatori. Ha preso 300 mila voti in Michigan: sono voti anti Trump lo sappiamo, anche se molti sono indipendenti e democratici. Ma ci opporremo. Odio questa gente più dei democratici».

                          I sondaggi danno Trump in vantaggio su Biden, anche in quasi tutti gli Stati in bilico, ma i democratici dicono che è ancora presto.
                          «No, se le elezioni si tenessero oggi vincerebbe a valanga e le cose non cambieranno. I democratici sono scioccati e avviliti, credevano che la legge sarebbe venuta in loro soccorso e invece i processi slitteranno a dopo il voto. C’è quello di New York ma è un caso debole. Il movimento Maga è in ascesa. Oltre alla vittoria in Michigan e al fatto che faremo piazza pulita al SuperTuesday, Mitch McConnell ha annunciato che va in pensione dopo aver fallito nel far passare gli aiuti a Kiev. È troppo vecchio per combatterci, è la Magaizzazione del partito repubblicano. Trump ha vinto. Avevamo la Camera, abbiamo preso il Comitato nazionale repubblicano, poi il Senato. Il Cpac (la conferenza dei conservatori) è Maga».

                          Lei ha detto di amare Giorgia Meloni ma è deluso per la sua politica sulla Nato e l’Ucraina e perché non la ritenete abbastanza dura sull’immigrazione.
                          «I suoi più grandi sostenitori son molto delusi. L’ho incontrata quando non era nessuno e dicevo a tutti: sarà premier. La amo per come sta normalizzando la destra al potere in Italia, ma non puoi giocare al gioco di Bruxelles e della Nato. Ha detto agli ucraini: saremo al vostro fianco, eppure il bilancio italiano per la difesa è solo all’1,4%. Gli europei e Meloni stanno giocando un gioco pericoloso: continuate ad alzare la posta in Ucraina, senza metterci i soldi. Negli Stati Uniti non abbiamo sanità, pensioni, non abbiamo sei settimane di vacanze estive, perché abbiamo un bilancio di tre trilioni di dollari di difesa. Non daremo più un penny».

                          E Salvini?
                          «Sarebbe più duro con la Nato e nel cercare di evitare uno scontro con la Russia».

                          Che cosa significherebbe un ritorno di Trump?
                          «Il presidente Trump è stato chiaro: se non raggiungete il 2% del Pil per la difesa vedrete una massiccia ristrutturazione della Nato. Noi vogliamo un’alleanza: alleanza vuol dire che dovete fare la vostra parte. Le élite europee si abituino all’idea: Trump non è amico dell’Ue, non è amico del partito di Davos e certamente non lo è dei tecnocrati alla Nato».

                          Per l’Ue sono state scioccanti le parole di Trump che per spingerli a pagare sarebbe pronto a incoraggiare Putin ad attaccare.
                          «Voglio che Trump usi un linguaggio scioccante: è il solo linguaggio che arriva. Io dico a Trump che deve far pagare anche gli arretrati. Mostrammo un prospetto a Merkel quando venne da Trump alla Casa Bianca. Dissi ai tedeschi: sono come pagamenti arretrati dell’affitto. Il consigliere per la sicurezza nazionale mi urlò contro, citando la Costituzione. Gli ho detto: abbiamo scritto noi la vostra Costituzione dopo avervi bombardato all’Età della pietra».

                          Orbán andrà da Trump a Mar-a-Lago, lei lo vedrà?
                          «Viene anche a Washington per un paio di giorni, non voglio dire cosa farò, ma siamo enormi sostenitori».

                          Tornerebbe nell’amministrazione Trump?
                          «Non posso lasciare War Room. Trump ha bisogno di un braccio mediatico».

                          Corsera​​
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                          • KURTANGLE
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                            • Jun 2005
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                            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                            Super Tuesday 2024, i risultati live delle primarie Usa. Trump stravince. Haley lo batte in Vermont: incognita su cosa farà. Biden perde caucus nelle Samoa

                            Il Super Martedì elettorale degli Stati Uniti ha confermato quello che ormai era scontato da tempo: Donald Trump sarà il candidato repubblicano alla Casa Bianca, ripetendo la sfida del 2020 con Joe Biden, già iniziata di fatto col suo discorso di ieri sera. Nikki Haley però ha vinto il suo primo stato, il Vermont, e incassato consensi intorno al 30% quasi in tutte le regioni in palio.




                            mai come quest'anno le primarie non esistono
                            già si conosce il nome dei contendenti alla Presidenza
                            salvo che Biden non si rincoglionisca ancora di più e sia necessario sostituirlo
                            Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                            parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                            Originariamente Scritto da GoodBoy!
                            ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                            grazie.




                            PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                            • Sean
                              Csar
                              • Sep 2007
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                              • In piedi tra le rovine
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                              Dell'età e delle condizioni psicofisiche di Biden non potranno non tenerne conto gli elettori, almeno di quella parte non fanaticamente e acriticamente democratica.

                              Se Trump dovesse tornare alla Casa Bianca ci divertiremo. Intanto si vedranno schiumare tutti o quasi i media occidentali, e questo fatto da solo già vale il prezzo del biglietto.

                              Poi vedremo sbiancare ancora di più Zelensky, e questo vale il sovrapprezzo del biglietto.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                              • Barone Bizzio
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                                Trump alla Casa Bianca è davvero lo scenario peggiore, ad un passo dalla guerra civile interna
                                è un peccato perché con Biden l'economia US sta andando bene

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