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Cronaca e politica estera [Guerra Ucraina-Russia] Thread unico.

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    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
    Il report che imbarazza Biden: «Un anziano, non ricorda più». Ira del presidente: ma in conferenza stampa fa un’altra gaffe

    Nel report sui documenti classificati trattenuti dopo essere stato vicepresidente, il procuratore lo definisce «confuso e con scarsa memoria». Biden furioso: «Mi dice di non ricordare quando è morto mio figlio, come osa?». Ma poi confonde i presidenti di Messico ed Egitto

    C’è una buona notizia per Biden e ce n’è un’altra terribile, nel rapporto di 345 pagine del procuratore speciale Robert Hur, reso pubblico ieri. Hur ha investigato sui documenti classificati che Joe Biden da vicepresidente non riconsegnò agli Archivi Nazionali. Il procuratore speciale ha annunciato che non ci sono le basi per incriminarlo (aggiungendo che non lo farebbe neanche se un memorandum del dipartimento di Giustizia non lo vietasse nel caso di presidenti in carica). Ma la notizia terribile per un presidente ottantunenne che vuole farsi rieleggere a novembre per altri quattro anni è che il rapporto lo descrive come «un anziano con buone intenzioni e scarsa memoria».

    Il presidente ha risposto poche ore dopo, convocando una conferenza stampa alla Casa Bianca, e dichiarandosi soddisfatto che il procuratore speciale «abbia chiarito la differenza con Trump e che la questione sia chiusa» ma dispiaciuto per come la notizia del rapporto era stata recepita. Ha spiegato di aver concesso volontariamente al procuratore un colloquio di cinque ore in due giorni, che riguardava «i passati quarant’anni»; e questo nei giorni immediatamente successivi all’attacco del 7 ottobre di Hamas in Israele. «La mia memoria è a posto», ha detto, mostrandosi particolarmente ferito del fatto che il procuratore speciale abbia scritto che non ricordava nemmeno quando fosse morto suo figlio Beau. «Come diavolo osa parlare di questo? Francamente, quando me l’ha chiesto ho pensato che non fossero affari suoi. Non ho bisogno che nessuno mi ricordi quando è morto mio figlio». Poi, parlando degli sforzi per un cessate il fuoco a Gaza e dicendo che la risposta di Israele è stata «esagerata» (una delle critiche più dure fatte finora al governo di Netanyahu), però, il presidente è caduto in un lapsus, definendo Al Sisi il presidente del Messico anziché dell’Egitto.

    Il rapporto

    Secondo il rapporto, Biden conservò «deliberatamente» documenti classificati che riguardavano la decisione del presidente Obama di aumentare le truppe in Afghanistan nel 2009: lui da vicepresidente si era opposto, convinto che fosse un errore come ai tempi del Vietnam, e tenne quei file pensando che la sua posizione sarebbe stata giudicata positivamente dai posteri; perciò condivise i contenuti dei documenti con il ghostwriter della sua autobiografia del 2017 «Papà, fammi una promessa», Mark Zwonitzer. In conferenza stampa, il presidente ha negato sia di aver condiviso informazioni classificate con il ghostwriter (sostenendo che si trattava di un lungo memorandum che aveva scritto ad Obama e che non conteneva notizie segrete e avrebbe semplicemente dovuto essere considerato «privato») che di aver conservato quelle carte «deliberatamente». Ha dato la colpa allo staff che avrebbe dovuto riconsegnarle agli Archivi Nazionali, ma si è assunto la responsabilità per i loro errori. «Avrei dovuto prestare maggiore attenzione».

    Il figlio Beau

    Il rapporto include foto delle carte segrete tenute in posti non sicuri: uno scatolone di cartone aperto in garage, un cassetto sotto la tv. Hur, ex procuratore distrettuale del Maryland nominato dall’ex ministro della giustizia di Trump, afferma che «i vuoti di attenzione e di vigilanza del presidente illustrano il motivo per cui gli ex funzionari non dovrebbero tenere materiali classificati in casa senza sicurezza e leggerli ad alta voce ad altri, ma una giuria potrebbe facilmente concludere che le azioni del Signor Biden non erano intenzionali».

    È solo uno di molteplici riferimenti ai vuoti di memoria dell’attuale presidente. «In un processo — scrive Hur — Biden si presenterebbe ad una giuria come ha fatto nei colloqui con noi come un anziano empatico, con buone intenzioni e scarsa memoria». Il procuratore nota che Biden non ricordava quando fosse stato vicepresidente e, «nemmeno nell’ambito di diversi anni», quando sia morto suo figlio Beau; che «appariva confuso quando descriveva il dibattito sull’Afghanistan che fu un tempo così importante per lui». Alle domande dei giornalisti che gli chiedevano se questo rapporto non sia destinato ad aumentare la preoccupazione per la sua età, Biden ha replicato, combattivo, che queste preoccupazioni appartengono solo «ad alcuni di voi»: «Io sono la persona più qualificata per essere il presidente degli Stati Uniti e finire il mio lavoro». Anche gli avvocati del presidente hanno risposto infuriati, accusando Hur di «fare essenzialmente a pezzi l’oggetto di una indagine con commenti estranei, senza fondamento e irrilevanti».

    La differenza con Trump

    Hur scrive che l’attuale presidente ha cooperato con le indagini sin dall’inizio, mentre Trump, che è stato incriminato per le carte segrete tenute a Mar-a-Lago, aveva rifiutato di restituirle per mesi, ordinando ai dipendenti di «distruggere le prove e poi mentire». Trump ha subito parlato di «doppio standard»: «Il caso di Biden è 100 volte più grave del mio», ha scritto sul suo social Truth. Ma grazie a questo rapporto i repubblicani hanno un’arma molto affilata contro il rivale: un ritratto che conferma le paure dell’elettorato, anche democratico, per la sua età. David Axelrod, ex manager di Obama, interpellato dalla Cnn sulla conferenza stampa, ha detto che probabilmente era necessario farla, ma che non crede che abbia necessariamente migliorato le cose.

    CorSera












    "Non mi ricordo quando è stata l'ultima volta che ho parlato con Biden"

    [Putin ieri nell'intervista di Carlson]
    Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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      Originariamente Scritto da Kurtino Visualizza Messaggio
      vi piace riempirvi la bocca con la parola genocidio
      ma quello che sta accadendo a gaza non c'entra un kazzo con l'olocausto né con il genocidio armeno
      però va di moda usare la parola genocidio.
      quindi va bene così

      Criticate Zelensky per il fatto che manda a morire i suoi concittadini
      e non dite una parola su Sinwar che sta facendo lo stesso, ma su scala 100 volte maggiore
      Siete tremendamente ipocriti

      Le mani di Hamas sono sporche del sangue dei palestinesi quanto quelle del IDF
      questa è l'unica verità che non riuscite ad ammettere.

      Non tireranno fuori gli ostaggi neanche quando i morti arriveranno a 40 o 50.000
      perchè a loro dei bambini morti non fott3 un kazzo

      ....anzi....più sangue....più martiri....più nuove giovani reclute....più potere politico sulla striscia e sui finanziamenti che arriveranno copiosi dopo la fine delle guerra.
      Queste sono le uniche cose che interessano a quei cani di hamas

      Continuate pure ad appoggiarli
      Nessuno nega che Hamas sia, in parte, colpevole di quello che sta accadendo. Quello che si sta dicendo è che la reazione sproposita di israele sta smascherando quello che è il loro vero intento. Non vogliono palestinesi nel "loro" territorio. Un conto sono i danni collaterali. Ora, tenendo sicuramente conto delle differenti difficoltà a portare avanti una operazione militare in zona urbanizzata rispetto al campo aperto, in 3 mesi sono morti il doppio di civili a Gaza rispetto a quelli morti in Ucraina. Segnale che se no stanno strafottendo. Tra l'altro in rete si trovano filmati di soldati ebrei che non si hanno problemi ad ammettere di ammazzare bambini senza alcun rimorso. Detto ciò resto convinto che hai l'account sgamato da qualche socio/collega e sei costretto a tenere la parte. E, a questo punto, lo spero anche.

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        Aggiungo, se questa situazione causerà delle conseguenze anche da noi, ricordiamoci che in fondo, ce la siamo cercata. Perché se è giusto che i palestinesi paghino per i crimini da Hamas, è giusto che le popolazioni occidentali paghino rendano conto delle azioni o delle negligenze dei propri governi democraticamente eletti.

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          [Vladimir Putin ha dichiarato che era pronto diciotto mesi fa a firmare la fine della guerra con l'Ucraina, ma che l'allora premier britannico Boris Johnson fece saltare l'accordo. Il Presidente russo ha detto che i negoziati si erano tenuti a Instabul e che l'Ucraina aveva firmato l'accordo ma poi aveva ritirato la firma su pressione di Johnson, per il quale "era meglio combattere la Russia". Putin sostiene che a mettere la firma a parte dei preliminari di accordo sarebbe stato Davyd Arakhamia, il capo del partito al governo, Servitore del popolo, e consigliere di Volodymyr Zelensky. "E' molto triste per me - ha detto Putin - perché, così come lo pensava anche Arakhamia, avremmo potuto fermare queste ostilità già da un anno e mezzo. Dov'è ora Johnson? E la guerra continua".]
          (Agi)
          Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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            Putin: «Russia e Ucraina prima o poi troveranno un accordo. Invasione di Polonia o Lettonia? Fuori discussione»

            Ecco che cosa ha detto il presidente russo nell’intervista a Tucker Carlson, ex anchorman di Fox News volato a Mosca per l’incontro

            «Prima o poi Russia e Ucraina arriveranno a un accordo. Sarebbe stato possibile già quando ci siamo ritirati da Kiev. Nel negoziato di Istanbul si era arrivati a una bozza di accordo. La guerra poteva finire un anno e mezzo fa. Ma poi i Paesi occidentali, soprattutto su pressione dell’allora premier britannico Boris Johnson, chiesero all’Ucraina di andare fino in fondo nel conflitto con la Russia». Isolato da quando, due anni fa, invase l’Ucraina, Vladimir Putin rialza ora la testa grazie al megafono offertogli da Tucker Carlson, il giornalista grande sostenitore di Donald Trump che ha pubblicato ieri sul suo sito (Tucker Carlson Network) l’intervista-fiume (2 ore e 7 minuti) che il presidente russo gli ha concesso il 6 febbraio al Cremlino. Putin, ha mandato qualche messaggio rassicurante dicendo che «non abbiamo nessun interesse ad attaccare Polonia, Lituania o altri Stati», ma è tornato ad accusare gli Stati Uniti e la Nato di essere i veri responsabili dell’invasione di un Paese sovrano: l’attacco che è stato lui a ordinare, due anni fa. Ha accusato di nuovo la Cia di aver fomentato nel 2014 un colpo di stato antirusso a Kiev e ha denunciato l’allargamento della Nato nell’Est europeo, passando per una ricostruzione storica dell’evoluzione della Grande Russia che lo porta a parlare dell’Ucraina come di uno “Stato artificiale”.

            Meglio Trump di Biden? E’ questione di mentalità. Il Cremlino vorrebbe di nuovo Trump alla Casa Bianca? Putin risponde che non è questione di personalità del leader ma di mentalità: la sua e quella del gruppo dirigente che lo circonda. E aggiunge: «Con George Bush ho avuto un ottimo rapporto umano, ma ha fatto errori politici enormi che hanno contribuito alla situazione attuale». Poi ironizza sullo scontro con Biden: «Non ricordo l’ultima volta che ci siamo parlati: non posso ricordare tutto. Certo, per dialogare bisogna parlarsi». E subito un’altra accusa alla Cia: «E’ responsabile del sabotaggio del gasdotto NordStream». Sicuro? Ha le prove? Putin, che più volte durante l’intervista rifiuta di entrare in questioni di intelligence e di riferire i contenuti di colloqui riservati coi leader occidentali, sostiene che il combinato disposto di due fattori essenziali - chi aveva interesse al sabotaggio e chi era tecnicamente in grado di farlo nelle acque profonde del Baltico – porta verso i servizi segreti Usa. Poi un altro piccolo segnale distensivo: possibile un accordo per la liberazione del giornalista del Wall Street Journal detenuto in Russia. Ne stanno discutendo gli uomini dell’intelligence dei due Paesi. E da una considerazione sui futuri destini dell’umanità: «Quando capiremo che intelligenza artificiale e genetica sono fuori controllo raggiungeremo un accordo internazionale per regolamentare».

            Musk è in gamba ma l’AI va regolamentata. Qualche parola anche per Elon Musk (che ha accolto Carlson sulla sua piattaforma Twitter-X dopo la sua cacciata dalla Fox e che ha consentito agli ucraini in guerra di tornare a comunicare grazie ai suoi satelliti Starlink dopo la distruzione delle reti di telecomunicazione da parte dell’esercito russo: «La tecnologia consente di modificare geneticamente l’uomo, di dare superpoteri. Musk impianta microchip nel cervello. È un tipo in gamba, nessuno lo ferma, nessuno ferma la ricerca. Ma dobbiamo trovare un terreno comune davanti a minacce esistenziali: accordi come si è fatto a suo tempo per le armi nucleari». Il presidente russo ha rifiutato di farsi intervistare dalla CNN e dalle altre reti quando l’armata russa, entrata in Ucraina, incassava sconfitte a ripetizione mentre Joe Biden ricompattava ed estendeva il fronte della NATO. Parla ora che i rapporti di forza sono cambiati sul campo (guerra di trincea che logora l’esercito di Kiev) e in politica: Biden non riesce a far approvare dal Congresso gli aiuti militari all’Ucraina mentre prende quota la prospettiva di un ritorno alla Casa Bianca di Trump, amico e ammiratore del leader russo. E questa intervista, concessa ora per farne uno strumento di propaganda, non poteva che andare a Tucker Carlson: da anni il più influente dei giornalisti trumpiani ed anche l’unico conduttore che, negli anni in cui era alla Fox, si è schierato con Putin fin dall’inizio dell’invasione: mentre i suoi colleghi solidarizzavano con l’Ucraina, lui sosteneva che l’America deve occuparsi delle sue frontiere, non di quelle di un Paese lontano e non strategico. E attaccava Volodymyr Zelensky definendolo un topo di fogna.

            Pace possibile, ma l’Occidente riconosca che ora conta di meno. Ora Tucker, spesso ripreso con in testa il cappellino rosso MAGA di Trump che promette di fare l’America great again, ascolta attonito l’analisi di Putin secondo il quale la pace è a portata di mano, ma passa, oltre che per quella che chiama la «denazificazione dell’Ucraina», per il riconoscimento da parte di Washington che il mondo è cambiato: l’America e l’Occidente contano meno, mentre la Cina ha superato gli Stati Uniti (se si usa la metrica della parità dei poteri d’acquisto). E i Brics (Brasile, Russia, India, Cina Sud Africa) che trent’anni fa valevano solo il 16 per cento del Pil mondiale, ora hanno superato quello dei Paesi del G 7, cioè Usa, Giappone, Canada e big europei. Putin sostiene addirittura che, nonostante le sanzioni, quella russa è la maggiore economia europea. L’incontro-fiume era iniziato con una bacchettata al giornalista che gli aveva chiesto perché, prima di invadere l’Ucraina, lui avesse detto di temere attacchi americani. «Cos’è questo un talk show?» l’ha interrotto Putin. «Lei ha studiato storia no? E allora mi dia trenta secondo per inquadrare la questione»: ed è partito da mille anni fa con una ricostruzione storica durata mezz’ora.


            CorSera










            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


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              I politici occidentali Putin se li sta mettendo tutti in saccoccia...il tempo sta svelando il bluff di quegli uomini di paglia recipienti di ogni mediocrità. Putin è almeno un politico nella sua declinazione più classica: ha una visione, una indipendenza di giudizio, una lucida capacità di critica e prospettica e di indirizzo strategico: ad esempio, il mettersi in modalità di attesa lo sta premiando, ben consapevole che le democrazie occidentali sono tutte bacate, autentici verminai ormai sequestrate da ideologie antiumane e antistoriche e (s)copertamente totalitarie:

              Può esserci qualcosa di peggio della violenza di Stato dura e pura, quella che nel XX secolo ha unito nazismo, comunismo e fascismo? La risposta del dissidente russo Eduard Limonov, acerrimo nemico di Putin immortalato da Emmanuel Carrère, è affermativa. Peggiore del cappio totalitario è l'oppressione soft dei regimi liberali odierni. Questi non trattano i loro sottoposti come sudditi o schiavi ma come pazienti, bisognosi di cure, rieducabili a piacimento. Più che caserme sono ospedali, dove regna una mortale tranquillità, basata sulla sistematica repressione di ogni dissenso. Il malato, si sa, va difeso anzitutto da sé stesso. Obitori dello spirito, buonisti e omologanti, questo libro traccia la loro geografia, senza concedere sconti a nessuno. Un'analisi spietata del migliore degli inferni possibili: quello in cui viviamo.

              Grande ospizio occidentale è un libro di Eduard Limonov pubblicato da Bietti nella collana L' archeometro: acquista su IBS a 21.00€!
              Basta poi guardare all'America, un Paese in piena degenerescenza morale, sociale e politica, con due candidati alla presidenza uno peggio dell'altro sotto diversi riguardi - ma in specie poi ad Israele, che sta compiendo, nella fattuale indifferenza dell'occidente presuntamente umanitarista, una pulizia etnica a cielo aperto, godendo del suo fondamentalismo razzista e suprematista, violando ogni principio umano e di diritto.

              Se non correttiva, l'azione russa è almeno disvelatrice di tutti questi livelli fognari di cui è composta la stratificazione sociale e politica occidentale, un agglomerato marcescente che figlia terrifiche, abominevoli ideologie e repellenti esseri umani.
              Last edited by Sean; 09-02-2024, 09:50:15.
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


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                Tanto il popolino e'occupato dalla finta crisi climatica e dai diritti LGBT, globalizzazione del non pensiero
                Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
                Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
                Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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                  Originariamente Scritto da SimoneBW Visualizza Messaggio

                  Nessuno nega che Hamas sia, in parte, colpevole di quello che sta accadendo. Quello che si sta dicendo è che la reazione sproposita di israele sta smascherando quello che è il loro vero intento. Non vogliono palestinesi nel "loro" territorio. Un conto sono i danni collaterali. Ora, tenendo sicuramente conto delle differenti difficoltà a portare avanti una operazione militare in zona urbanizzata rispetto al campo aperto, in 3 mesi sono morti il doppio di civili a Gaza rispetto a quelli morti in Ucraina. Segnale che se no stanno strafottendo. Tra l'altro in rete si trovano filmati di soldati ebrei che non si hanno problemi ad ammettere di ammazzare bambini senza alcun rimorso. Detto ciò resto convinto che hai l'account sgamato da qualche socio/collega e sei costretto a tenere la parte. E, a questo punto, lo spero anche.


                  cosa cambia per la sicurezza ad Israele la morte di 20 o 30.000 civili a Gaza?
                  Ci vivono 2 milioni di persone nella striscia...
                  riuscite a ragionare lucidamente o no?
                  Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                  parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                  Originariamente Scritto da GoodBoy!
                  ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                  grazie.




                  PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

                  Commenta


                    Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza Messaggio
                    [Vladimir Putin ha dichiarato che era pronto diciotto mesi fa a firmare la fine della guerra con l'Ucraina, ma che l'allora premier britannico Boris Johnson fece saltare l'accordo. Il Presidente russo ha detto che i negoziati si erano tenuti a Instabul e che l'Ucraina aveva firmato l'accordo ma poi aveva ritirato la firma su pressione di Johnson, per il quale "era meglio combattere la Russia". Putin sostiene che a mettere la firma a parte dei preliminari di accordo sarebbe stato Davyd Arakhamia, il capo del partito al governo, Servitore del popolo, e consigliere di Volodymyr Zelensky. "E' molto triste per me - ha detto Putin - perché, così come lo pensava anche Arakhamia, avremmo potuto fermare queste ostilità già da un anno e mezzo. Dov'è ora Johnson? E la guerra continua".]
                    (Agi)


                    eviterei di fidarmi di Putin come se stesse parlando la Vergine Maria eh
                    la propaganda occidentale fa schifo ma eviterei anche di accodarmi a quella russa
                    Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                    parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                    Originariamente Scritto da GoodBoy!
                    ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                    grazie.




                    PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                      Biden a breve si cacherà addosso durante qualche meeting
                      Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                      parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                      Originariamente Scritto da GoodBoy!
                      ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                      grazie.




                      PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                        Kurt sei piu a destra dei coloni
                        per l'ennesima volta: Genocidio non equivale a uccidere una popolazione intera

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                          se questo è un genocidio anche gli US hanno commesso un genocidio durante la seconda guerra del golfo
                          per non parlare dei genocidi della guerra del vietnam e di quella di korea

                          non c'è nessuna volontà di sterminare quanti più civili possibili
                          Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                          parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                          Originariamente Scritto da GoodBoy!
                          ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                          grazie.




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                            E vabbé ti stai lukinizzando. Se non vuoi capire son problemi tuoi e ne renderai conto (spero) alla tua coscienza a tempo debito, magari quando a Gaza ci sarà un bel casinò

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                              Era meglio quando era rottoinculoooopppsssss

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                                Oh eppure il fatto che l'IDF stia attaccando Rafah, che è al confine con l'Egitto e dove ci sono almemo un milione di palestinesi rifugiati qualche lampadina dovrebbe fartela accendere. Secondo te quale è la motivazione di questo assalto?

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