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Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
Scontro Israele-Usa sul destino della Striscia: «No ai due Stati»
Quaranta minuti a parlarsi, eppure non sembra sia la stessa telefonata di qua e di là dall’oceano. Bibi — come l’ha sempre chiamato il presidente americano con affetto, dopo queste settimane si vedrà — ci ha messo poche ore a smentire Joe Biden, a ridimensionarne la convinzione «che sì, la nascita di uno Stato palestinese non è impossibile» anche se Netanyahu resta al potere. La risposta del primo ministro è secca: «Non accetterò compromessi. Israele dovrà mantenere il controllo della sicurezza sul territorio a ovest del Giordano e questo contraddice le richieste di sovranità palestinese». Di fatto ingloba la Cisgiordania e Gaza. Bezalel Smotrich — il ministro delle Finanze e leader dell’estrema destra messianica — è ancora più ostile verso il presidente che ha sostenuto Israele senza condizioni dopo i massacri compiuti da Hamas il 7 ottobre: «Gli americani devono svegliarsi. Nel Paese c’è un vasto consenso contro lo Stato palestinese».
Che la mancanza di una strategia per il dopo stia mettendo in pericolo anche le operazioni militari a Gaza — dove i palestinesi uccisi sono quasi 25 mila — lo pensa Herzi Halevi, il capo di Stato Maggiore. E lo dicono ad alta voce — ma anonimi — quattro alti ufficiali che si sono sfogati con il New York Times: «L’invasione sta andando più a rilento rispetto ai piani — scrive il quotidiano americano — e le truppe hanno catturato porzioni della Striscia inferiori a quelle previste per questo punto della campagna». Le scelte tattiche a breve termine dei generali sono limitate — sostengono le fonti nelle forze armate — «dal fatto che Netanyahu non ha ancora espresso una visione di lungo periodo su chi e come verrà amministrata Gaza», a parte il no all’Autorità palestinese. I tempi più dilatati dell’offensiva — avvertono — mettono in contrasto l’obiettivo di sradicare Hamas con quello di liberare il centinaio di ostaggi ancora tenuti dai terroristi.
CorSera
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Scontro Israele-Usa sul destino della Striscia: «No ai due Stati»
Quaranta minuti a parlarsi, eppure non sembra sia la stessa telefonata di qua e di là dall’oceano. Bibi — come l’ha sempre chiamato il presidente americano con affetto, dopo queste settimane si vedrà — ci ha messo poche ore a smentire Joe Biden, a ridimensionarne la convinzione «che sì, la nascita di uno Stato palestinese non è impossibile» anche se Netanyahu resta al potere. La risposta del primo ministro è secca: «Non accetterò compromessi. Israele dovrà mantenere il controllo della sicurezza sul territorio a ovest del Giordano e questo contraddice le richieste di sovranità palestinese». Di fatto ingloba la Cisgiordania e Gaza. Bezalel Smotrich — il ministro delle Finanze e leader dell’estrema destra messianica — è ancora più ostile verso il presidente che ha sostenuto Israele senza condizioni dopo i massacri compiuti da Hamas il 7 ottobre: «Gli americani devono svegliarsi. Nel Paese c’è un vasto consenso contro lo Stato palestinese».
Che la mancanza di una strategia per il dopo stia mettendo in pericolo anche le operazioni militari a Gaza — dove i palestinesi uccisi sono quasi 25 mila — lo pensa Herzi Halevi, il capo di Stato Maggiore. E lo dicono ad alta voce — ma anonimi — quattro alti ufficiali che si sono sfogati con il New York Times: «L’invasione sta andando più a rilento rispetto ai piani — scrive il quotidiano americano — e le truppe hanno catturato porzioni della Striscia inferiori a quelle previste per questo punto della campagna». Le scelte tattiche a breve termine dei generali sono limitate — sostengono le fonti nelle forze armate — «dal fatto che Netanyahu non ha ancora espresso una visione di lungo periodo su chi e come verrà amministrata Gaza», a parte il no all’Autorità palestinese. I tempi più dilatati dell’offensiva — avvertono — mettono in contrasto l’obiettivo di sradicare Hamas con quello di liberare il centinaio di ostaggi ancora tenuti dai terroristi.
CorSera
Botte piena e moglie ubriaca. Ottimo.
Imho sbagliano anche gli USA, perchè portano avanti la linea "non siamo d'accordo su quello che state facendo, ma continueremo a darvi pieno supporto".
Cominciate a dire che il supporto non è così certo, così poi vediamo per quanto ancora Israele potrebbe fare la voce grossa, considerati i vicini di casa.
Bibi, oltretutto, sta scricchiolando, sembra
Si fanno nomi di sostituti
Il paese inizia a criticarlo per la questione ostaggi e si dice che questa "non chiarezza" su come gestire il futuro di Gaza stia ostacolando anche i piani offensivi.
Non è più in sella con le briglie ben tese.
Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
Botte piena e moglie ubriaca. Ottimo.
Imho sbagliano anche gli USA, perchè portano avanti la linea "non siamo d'accordo su quello che state facendo, ma continueremo a darvi pieno supporto".
Cominciate a dire che il supporto non è così certo, così poi vediamo per quanto ancora Israele potrebbe fare la voce grossa, considerati i vicini di casa.
Per una guerra definita di "aggressione", dove una potenza vuol sottrarre porzioni di territorio ad una nazione confinante, è stata messa in piedi una formidabile coalizione di paesi occidentali, guidati dagli USA, che stanno fornendo alla nazione aggredita ogni sorta di armamenti e aiuti in miliardi e miliardi di dollari e posto delle sanzioni mai viste prime contro la potenza aggredente.
Qua Sion sta compiendo ogni sorta di violazione del diritto internazionale ed umanitario, sta massacrando un intero popolo costretto entro un lager, e adesso mira pure a prendersi tutta quella terra per impiantarvi una sua "sovranità" (e la gente di lì che fine dovrebbe fare?) e nessuno che dica (faccia) "a".
Questo occidente, cloaca di ogni ipocrisia, miasmatico cancro del mondo, agli occhi di chi ormai può essere "credibile"?
Biden chiama quel fanatico di Netanyahu "Bibi", come se fossero (lo sono) compagni di merende...e questo si sente talmente impunito da ridergli in faccia a Biden quando questi prova (mi immagino tra mille scuse e la kippah in testa) a "suggerire" che forse beh, sarebbe meglio, ma sempre se la cosa non disturbi troppo Bibi, sarebbe meglio che la sovranità resti a coloro che ce l'hanno sempre avuta, cioè ai palestinesi...ma con molto tatto eh, sia mai che un tono più perentorio disturbi poi la digestione di Bibi.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Per una guerra definita di "aggressione", dove una potenza vuol sottrarre porzioni di territorio ad una nazione confinante, è stata messa in piedi una formidabile coalizione di paesi occidentali, guidati dagli USA, che stanno fornendo alla nazione aggredita ogni sorta di armamenti e aiuti in miliardi e miliardi di dollari e posto delle sanzioni mai viste prime contro la potenza aggredente.
Qua Sion sta compiendo ogni sorta di violazione del diritto internazionale ed umanitario, sta massacrando un intero popolo costretto entro un lager, e adesso mira pure a prendersi tutta quella terra per impiantarvi una sua "sovranità" (e la gente di lì che fine dovrebbe fare?) e nessuno che dica (faccia) "a".
Questo occidente, cloaca di ogni ipocrisia, miasmatico cancro del mondo, agli occhi di chi ormai può essere "credibile"?
Biden chiama quel fanatico di Netanyahu "Bibi", come se fossero (lo sono) compagni di merende...e quello si sente talmente impunito da ridergli in faccia a Biden quando questi prova (mi immagino tra mille scuse e la kippah in testa) a "suggerire" che forse beh, sarebbe meglio, ma sempre se la cosa non disturbi troppo Bibi, sarebbe meglio che la sovranità resti a coloro che ce l'hanno sempre avuta, cioè ai palestinesi...ma con molto tatto eh, sia mai che un tono più perentorio disturbi poi la digestione di Bibi.
Questa è l'impressione....poco poco, piano piano, sottovoce, come piace a noi (cit marzullo).
Bibi, oltretutto, sta scricchiolando, sembra
Si fanno nomi di sostituti
Il paese inizia a criticarlo per la questione ostaggi e si dice che questa "non chiarezza" su come gestire il futuro di Gaza stia ostacolando anche i piani offensivi.
Non è più in sella con le briglie ben tese.
Bibi nostro scricchiola solo per la questione degli ostaggi, non per l'azione di sanguinaria depredazione (di vite, di terre, di beni) che sta conducendo presso quelli che la gran parte degli israeliani considerano "bestie parlanti" - su quella ha l'appoggio silente o manifesto della gran parte della società israeliana.
Già me li vedo a voler trasformare la Striscia di Gaza in un bello sbocco sul mare, con hotel e case esposte ai venti e al sole, dove poter prendere il bagno e la notte fare tanti bei rave party senza più avere davanti quella mura del lager a disturbare la vista panoramica degli Eletti. Gli inferiori (coloro che sopravviveranno dopo questa intensiva opera di "pulizia") potranno sempre traslocare in Congo.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Se il problema (per la creazione di uno stato palestinese) è Netanyahu .
il problema sono i leader palestinesi
non l'hanno mai voluta la soluzione due popoli - 2 stati
MAI
Bibi passerà, è agli sgoccioli della sua vita politica
E probabilmente il prossimo leader di Israele tornerà a proporre 2 popoli - 2 stati ai leader palestinesi.
Che come sempre la rigetteranno, condannando il loro popolo ad altri decenni di merda e morte
Provo ancora più pena per il popolo martoriato palestinese....sapendo che finisce maciullato vivo, e perde chi di più caro, oltre a quelle 4 mura chiamate casa...per colpa di uno che si fa chiamare "Bibi"...
Un soprannome da beta cornutazzo mega galattico...
Originariamente Scritto da Sean
mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola
Bibi, oltretutto, sta scricchiolando, sembra
Si fanno nomi di sostituti
Il paese inizia a criticarlo per la questione ostaggi e si dice che questa "non chiarezza" su come gestire il futuro di Gaza stia ostacolando anche i piani offensivi.
Non è più in sella con le briglie ben tese.
vero
normalmente la guerra porta consenso al leader
ma gli israeliani vogliono la liberazione degli ostaggi
cosa impossibile in uno scenario di guerra
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
Bibi nostro scricchiola solo per la questione degli ostaggi, non per l'azione di sanguinaria depredazione (di vite, di terre, di beni) che sta conducendo presso quelli che la gran parte degli israeliani considerano "bestie parlanti" - su quella ha l'appoggio silente o manifesto della gran parte della società israeliana.
.
dopo quello che Hamas ha fatto 2 mesi fa, la maggioranza dei cittadini israeliani considera l'azione militare di Israele una giusta vendetta.
E non ha nessuna pietà per i palestinesi di Gaza
E anche tu se fossi israeliano e se vivessi lì la penseresti così
troppo facile parlare dalla nostra serenissima Italia
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
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