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Cronaca e politica estera [Guerra Ucraina-Russia] Thread unico.

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    Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza Messaggio
    Il passaggio dell'intervento dopo che gli hanno fatto notare degli ostaggi è la "parte migliore".


    L'ha fatto così, per fare uno scherzo

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      È fuori contesto, ma lascio la notizia.
      Kadyrov nomina suo figlio 15enne come capo del servizio di sicurezza ceceno.
      Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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        Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza Messaggio
        È fuori contesto, ma lascio la notizia.
        Kadyrov nomina suo figlio 15enne come capo del servizio di sicurezza ceceno.
        Ma poi, voi che siete sempre sul pezzo, come sta?
        1-2 mesi fa si leggeva che fosse preso male.

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          chissa il nostro prigozin cosa avrebbe pensato delle barbarie commesse in medioriente...

          sono passati già più di due mesi da quando ci ha lasciato in quel fatalissimo incidente

          priggy, manchi


          Originariamente Scritto da Sean
          mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola




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            Originariamente Scritto da The_Shadow Visualizza Messaggio

            Ma poi, voi che siete sempre sul pezzo, come sta?
            1-2 mesi fa si leggeva che fosse preso male.
            Nelle foto è sempre bello paciocco.
            Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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              Originariamente Scritto da zuse Visualizza Messaggio
              chissa il nostro prigozin cosa avrebbe pensato delle barbarie commesse in medioriente...

              sono passati già più di due mesi da quando ci ha lasciato in quel fatalissimo incidente

              priggy, manchi

              Grappolino Nostro <3
              Originariamente Scritto da SPANATEMELA
              parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
              Originariamente Scritto da GoodBoy!
              ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


              grazie.




              PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                La guerra affonda Biden: ma il «cigno nero» di un Trump 2 sarebbe una catastrofe?

                La guerra in corso contribuisce ad affondare Biden nei sondaggi. Una rielezione di Trump - con un programma iper protezionista e isolazionista — causerebbe problemi agli europei: ecco perché

                di Federico Rampini

                La guerra in Medio Oriente contribuisce ad affondare Joe Biden nei sondaggi. La notizia è in primo piano su un giornale simpatizzante, sempre schierato con il campo democratico. Il New York Times pubblica un sondaggio che vede Donald Trump in testa sull’attuale presidente in cinque Stati-chiave, quelli dove si può decidere la prossima sfida elettorale.

                La politica estera si conquista un posto tra le cause dell’impopolarità di Biden, a fianco delle spiegazioni tradizionali (inflazione, immigrazione, criminalità). Mancano 12 mesi al voto, tutto può ancora cambiare, i sondaggi a un anno di distanza non vanno enfatizzati. Però è significativo che la destra possa capitalizzare anche sulle guerre in Ucraina e in Medio Oriente - scoppiate durante la presidenza Biden - per sostenere che il mondo era più stabile e l’America più sicura sotto l’Amministrazione Trump.

                Anche la discesa in campo di Barack Obama rischia di non giovare a Biden. Sul Medio Oriente Obama ha fatto un discorso equilibrato cercando di ricordare le ragioni (e i torti) degli uni e degli altri. Ma il suo intervento rischia di ricordare soprattutto un bilancio che molti considerano disastroso e sul quale lo stesso Obama ebbe momenti di autocritica. La politica mediorientale di Obama fu segnata dal discorso del Cairo (2009) che voleva aprire un dialogo nuovo con il mondo arabo e islamico ma fu seguito da pericolose illusioni sulla natura delle «primavere arabe», criticate dagli alleati dell’America in quell’area. Poi la guerra di Libia (2011) contro Gheddafi, gli avvertimenti a vuoto contro Assad in Siria, un accordo sul nucleare con l’Iran pieno di ombre. Con un bilancio così controverso Obama non è il leader ideale per venire in soccorso a Biden. E tuttavia colpisce una voce che qualcuno ha fatto circolare in campo democratico: l’opzione di sostituire nel ticket elettorale del 2024 l’attuale vicepresidente Kamala Harris con lo stesso Obama. Un presidente non può farsi eleggere tre volte, ma nulla gli vieta dopo due mandati presidenziali di fare il vice. E qualora accada qualcosa a Biden... Fantapolitica al 100%. Che però la dice lunga sul nervosismo a 12 mesi dal voto. L’insicurezza regna nei due campi, in realtà.

                Due candidati troppo aggressivi: perché?

                Un fine osservatore delle campagne elettorali americane, Karl Rove (che fu lo stratega delle vittorie di George W. Bush) osserva che i comportamenti dei due maggiori candidati alla Casa Bianca tradiscono insicurezza. Sulla carta Joe Biden ha la certezza di ottenere la nomination dal proprio partito, anche se la maggioranza della base democratica non lo vorrebbe per un secondo mandato. Le speranze di chi lo giudica troppo vecchio per quell’incarico sono affidate a una sua decisione di ritirarsi, della quale per il momento non vi sono segnali. Ma se Biden è davvero così fiducioso di avere la nomination in tasca, non si spiegano gli attacchi furibondi, sguaiati e scomposti che i suoi collaboratori hanno lanciato contro un semi-sconosciuto che osa sfidarlo. Si tratta del deputato del Minnesota Dean Phillips, che si candida anche lui per la nomination. Phillips ha fatto questa scelta con grande rispetto verso Biden al quale esprime stima e ammirazione. Dà atto al presidente di aver governato bene. Pensa solo che sia troppo anziano, tutto qui. Phillips ha pochissime chance e quindi la Casa Bianca potrebbe trattarlo con benevolenza. Invece la squadra Biden lo ha insultato, lo ha accusato perfino di essere un razzista (perché corre per la primaria del New Hampshire, Stato a maggioranza bianco, ma non in quella della South Carolina che ha una grossa popolazione afroamericana). È un comportamento insulso, che può avere una sola spiegazione: la squadra Biden è in preda a un’insicurezza profonda. In effetti l’indice di gradimento di questo presidente continua a scivolare sempre più in basso.

                Un discorso analogo vale per l’altro campo. Donald Trump stando ai sondaggi continua ad avere un margine di vantaggio confortevole sugli immediati inseguitori, il governatore della Florida Ron DeSantis e l’ex ambasciatrice all’Onu Nikki Haley. Il sondaggio più recente attribuisce il 46% dei consensi (tra i repubblicani che andranno a votare nelle primarie) a Trump contro DeSantis e Haley ambedue al 16%. Perciò non si spiega perché Trump continui a insultare e offendere i suoi inseguitori. Dall’alto del suo vantaggio, il comportamento più logico sarebbe l’esatto contrario: dovrebbe amministrare il suo patrimonio di consensi e rassicurare quei repubblicani che non si fidano di lui, dovrebbe cercare di attirare verso di sé il maggior numero possibile di simpatizzanti di DeSantis e Haley, con dei gesti di inclusione e di stima, non di disprezzo. Forse è una questione caratteriale, forse Trump è incapace di essere «inclusivo». Ma affiora il sospetto che neppure lui creda ai sondaggi e intuisca che il suo vantaggio è meno solido di quanto sembra. Dopotutto, osserva Rove, tra i repubblicani ancora indecisi e quelli che preferiscono altri candidati, quasi il 60% della base del partito non è affatto acquisita a Trump.


                Che presidenza sarebbe, la seconda di Trump?

                Comunque per adesso dobbiamo lavorare sui numeri che abbiamo, e quindi dobbiamo assegnare qualche probabilità all’ipotesi di un Trump 2. Quindi occorre chiedersi che tipo di presidenza sarebbe. Dell’isolazionismo in politica estera ho già scritto. Un’altra quasi-certezza, se dovesse esserci un secondo mandato a Trump, è una nuova ondata di misure protezioniste.

                Una delle idee ventilate da Trump è l’introduzione di un dazio generalizzato del 10% su tutte le importazioni, senza distinzioni merceologiche o di provenienza geografica. Come una sorta di flat tax doganale, avrebbe il vantaggio della semplicità e consentirebbe di evitare molte forme di aggiramento (come l’export made in China «travestito» transitando in Vietnam) o la questua per esenzioni in cui si sono esibite tante lobby di importatori americani.

                I «soliti» esperti preannunciano che sarebbe una catastrofe. Tra questi inserisco giornali come The Economist, The Financial Times e The Wall Street Journal, che hanno sempre condannato il protezionismo e hanno sempre preannunciato un’Apocalisse economica provocata dai dazi. Apocalisse che puntualmente non si è verificata. Ma come in altri campi, i profeti di sventura non accettano mai il verdetto della realtà, ripropongono i propri scenari catastrofisti ignorando i fatti che li hanno smentiti. Essere contrari al protezionismo è un’opinione legittima e rispettabile per tante buone ragioni. Cercare di sostenere questa opinione attribuendo al protezionismo delle sciagure economiche che non si verificano, è scorretto.

                Cito questa affermazione da un recente articolo dell’Economist: «Il protezionismo di Trump ha reso l’America più povera, ha dato scarso aiuto agli esportatori, e ha irritato i suoi amici». La prima parte di questa frase è spudoratamente falsa: l’America non si è affatto impoverita né durante né subito dopo la presidenza Trump. Al contrario. Stupisce che The Economist con quell’affermazione possa ignorare tutti i dati sulla vigorosa crescita economica americana e il notevole aumento dei redditi delle famiglie, dati che appaiono regolarmente sullo stesso settimanale. Le famiglie americane hanno avuto un momento di disagio durante la pandemia, che è stato più che compensato dallo tsunami di aiuti pubblici (5.000 miliardi) varati da Trump e poi prolungati da Biden. I dazi di Trump non hanno impoverito gli americani che oggi sono ben più ricchi rispetto al 2018. Non hanno neppure creato inflazione, e questo smentisce un’altra previsione che pure era molto diffusa tra gli economisti. L’inflazione è nata dopo, per cause diverse e ben note (squilibri nel mercato energetico, pandemia e strozzature nelle catene industriali e logistiche, gigantesca creazione di liquidità e credito facile da parte della banca centrale, deficit pubblici smisurati ed eccesso di potere d’acquisto), che nulla hanno a che vedere con i dazi

                Il problema vero... riguarda l’Europa

                Sempre The Economist, in un altro articolo di taglio storico, ricorda una verità: gli Stati Uniti d’America per quasi tutta la loro esistenza sono stati una nazione protetta da robuste barriere protezionistiche; i periodi di liberismo con dazi bassi sono stati l’eccezione, non la regola. A giudizio degli elettori, non un’eccezione felice. L’affermazione dell’Economist che trovo ineccepibile è questa: i dazi irritano e danneggiano gli alleati dell’America. Non c’è dubbio, e questo è il vero problema. Soprattutto se un Trump 2 dovesse tornare al vizio di trattare allo stesso modo gli alleati (Europa, Giappone, Corea del Sud) e i rivali (Cina), si preannunciano tempi molto difficili nelle relazioni transatlantiche. Questo ci riporta alla casella di partenza: isolazionismo.

                Un’America in ritirata dal proprio ruolo globale sarebbe un altro «cigno nero» - evento altamente improbabile, dalle conseguenze dirompenti qualora accada. I cigni neri dovrebbero essere rarissimi. Ma dall’11 settembre 2001 alla crisi dei mutui nel 2008, dalle vittorie di Trump e Brexit nel 2006 alla pandemia, dalla guerra in Ucraina alla carneficina di Hamas, gli eventi giudicati «impossibili» hanno preso il vizio di diventare frequenti. Anche un Trump 2 sembra, ragionevolmente, assurdo. Forse conviene cominciare a «simulare che avvenga», per vedere da lontano l’effetto che fa?


                CorSera












                Last edited by Sean; 06-11-2023, 08:52:47.
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
                popoli studiosi scriveranno
                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
                nella necropoli deserta»

                C. Campo - Moriremo Lontani


                Commenta


                  Il ministro degli esteri indiano in visita a Roma ha rilasciato una intervista al CorSera. Riporto i passaggi sui fronti di guerra aperti, perchè ogni tanto sapere come la pensino al di fuori dell'incartapecorito e nauseabondo occidente è una boccata d'ossigeno:

                  _________

                  Che impressione ha della guerra: rende una soluzione basata su due Stati più o meno probabile?
                  «Non credo si possa esprimere un giudizio certo. Sappiamo però che l’unica soluzione realistica per i problemi antichi di quella regione è avere i due Stati. E a una soluzione del genere si può arrivare meglio con negoziati fra le parti coinvolte. Non credo che ci sia oggi una soluzione migliore o più probabile».

                  Nei Paesi emergenti si lamenta che l’Occidente, con la guerra in Ucraina e fra Israele e Hamas, applica due pesi e due misure. Che significa?
                  «Credo che questo argomento si concentri molto sull’atteggiamento dell’Europa. Molto viene dal fatto che in passato, quando c’erano problemi in altre parti del mondo, i Paesi europei in sostanza pensavano che non toccasse a loro preoccuparsene. Finché l’Europa era al sicuro e nulla minacciava lo stile di vita europeo, potevano occuparsene altri. Poi quando succede qualcosa in Europa, i Paesi europei vogliono espressioni internazionali di solidarietà. Ma molti nel mondo hanno pensato che si doveva tenere conto anche dei loro interessi. Detto questo, mi pare che abbiamo superato questa fase».

                  Ma tutte le democrazie avanzate (meno Israele) applicano sanzioni alla Russia. Invece nessun Paese emergente, India inclusa, lo fa. Come lo spiega?
                  «Queste sanzioni in sostanza sono leve di cui le economie avanzate dispongono sulla base di meccanismi, poteri e strumenti costruiti nel corso di molti anni. Usano queste leve quando a loro conviene. E non è che vadano alle Nazioni Unite a cercarne la legittimità: lo fanno quando pensano che i loro interessi sono in gioco. A dire il vero molte parti del mondo non accettano il concetto delle sanzioni nello stesso modo. Si fa come se il mondo intero fosse d’accordo sulle sanzioni. Non è proprio così».

                  Giorgia Meloni nella chiamata orchestrata da due russi ha detto che c’è «stanchezza» sull’Ucraina e che serve un’uscita che vada bene a entrambe le parti, «senza distruggere il diritto internazionale». Concorda?
                  «Non so bene cosa consiglierei. Il mio primo ministro a un incontro a Samarcanda con Vladimir Putin ha detto che, nel mondo di oggi, noi non pensiamo che la guerra sia una soluzione. Una persona comune direbbe che a un certo punto la gente si deve sedere a un tavolo e parlare. L’India è sempre pronta a dare una mano».

                  CorSera




                  ...ma di noi
                  sopra una sola teca di cristallo
                  popoli studiosi scriveranno
                  forse, tra mille inverni
                  «nessun vincolo univa questi morti
                  nella necropoli deserta»

                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                    Il ministro degli esteri indiano in visita a Roma ha rilasciato una intervista al CorSera. Riporto i passaggi sui fronti di guerra aperti, perchè ogni tanto sapere come la pensino al di fuori dell'incartapecorito e nauseabondo occidente è una boccata d'ossigeno:

                    _________

                    Che impressione ha della guerra: rende una soluzione basata su due Stati più o meno probabile?
                    «Non credo si possa esprimere un giudizio certo. Sappiamo però che l’unica soluzione realistica per i problemi antichi di quella regione è avere i due Stati. E a una soluzione del genere si può arrivare meglio con negoziati fra le parti coinvolte. Non credo che ci sia oggi una soluzione migliore o più probabile».

                    Nei Paesi emergenti si lamenta che l’Occidente, con la guerra in Ucraina e fra Israele e Hamas, applica due pesi e due misure. Che significa?
                    «Credo che questo argomento si concentri molto sull’atteggiamento dell’Europa. Molto viene dal fatto che in passato, quando c’erano problemi in altre parti del mondo, i Paesi europei in sostanza pensavano che non toccasse a loro preoccuparsene. Finché l’Europa era al sicuro e nulla minacciava lo stile di vita europeo, potevano occuparsene altri. Poi quando succede qualcosa in Europa, i Paesi europei vogliono espressioni internazionali di solidarietà. Ma molti nel mondo hanno pensato che si doveva tenere conto anche dei loro interessi. Detto questo, mi pare che abbiamo superato questa fase».

                    Ma tutte le democrazie avanzate (meno Israele) applicano sanzioni alla Russia. Invece nessun Paese emergente, India inclusa, lo fa. Come lo spiega?
                    «Queste sanzioni in sostanza sono leve di cui le economie avanzate dispongono sulla base di meccanismi, poteri e strumenti costruiti nel corso di molti anni. Usano queste leve quando a loro conviene. E non è che vadano alle Nazioni Unite a cercarne la legittimità: lo fanno quando pensano che i loro interessi sono in gioco. A dire il vero molte parti del mondo non accettano il concetto delle sanzioni nello stesso modo. Si fa come se il mondo intero fosse d’accordo sulle sanzioni. Non è proprio così».

                    Giorgia Meloni nella chiamata orchestrata da due russi ha detto che c’è «stanchezza» sull’Ucraina e che serve un’uscita che vada bene a entrambe le parti, «senza distruggere il diritto internazionale». Concorda?
                    «Non so bene cosa consiglierei. Il mio primo ministro a un incontro a Samarcanda con Vladimir Putin ha detto che, nel mondo di oggi, noi non pensiamo che la guerra sia una soluzione. Una persona comune direbbe che a un certo punto la gente si deve sedere a un tavolo e parlare. L’India è sempre pronta a dare una mano».

                    CorSera



                    ogni qual volta indiani e cinesi parlano ci ricordano che il mondo mono-polare cui eravamo abituati non esiste più
                    Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                    parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                    Originariamente Scritto da GoodBoy!
                    ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                    grazie.




                    PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                      Il Pentagono: «A Gaza morti migliaia di civili»
                      Il portavoce del Pentagono conferma che a Gaza sono morti migliaia di civili.

                      CorSera
                      ______


                      Hamas parlava di 10mila vittime civili...il Pentagono mi pare a modo suo confermare con quel "migliaia".

                      10mila all'incirca sono anche le vittime civili ucraine...ma in due anni di guerra, questo per dare l'idea di che cosa stanno combinando a Gaza i sionisti.




                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                        Io l'ho detto 30 minuti dopo l'inizio di sto casino che quelli combinavano più danni in un paio di settimane che la Russia in un anno e mezzo di guerra...


                        barone nei prossimi interventi potresti limitarti a quotarmi e dire :"hai ovviamente ragione "



                        Originariamente Scritto da Sean
                        mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola




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                          Originariamente Scritto da zuse Visualizza Messaggio
                          Io l'ho detto 30 minuti dopo l'inizio di sto casino che quelli combinavano più danni in un paio di settimane che la Russia in un anno e mezzo di guerra...


                          barone nei prossimi interventi potresti limitarti a quotarmi e dire :"hai ovviamente ragione "
                          Hai ovviamente ragione

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                            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                            Il Pentagono: «A Gaza morti migliaia di civili»
                            Il portavoce del Pentagono conferma che a Gaza sono morti migliaia di civili.

                            CorSera
                            ______


                            Hamas parlava di 10mila vittime civili...il Pentagono mi pare a modo suo confermare con quel "migliaia".

                            10mila all'incirca sono anche le vittime civili ucraine...ma in due anni di guerra, questo per dare l'idea di che cosa stanno combinando a Gaza i sionisti.




                            di contro quanti non civili sono morti? tecnicamente nessuno, dato che si sta combattendo contro dei terroristi guerriglieri mischiati alla popolazione.
                            Vorrei sapere se esiste anche una conta per questi ultimi, o se per civili si intendono anche i probabili hamas.
                            Di militari morti tra russi e ucraini siamo sopra i 200k. Se pensiamo che si tratta di tutti ragazzi giovani, che non sarebbero morti se la russia non avesse attaccato, ecco che si ridimensiona la disparità di peso tra i morti dei due tipi
                            Last edited by Arturo Bandini; 06-11-2023, 18:18:56.

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                              Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                              Il Pentagono: «A Gaza morti migliaia di civili»
                              Il portavoce del Pentagono conferma che a Gaza sono morti migliaia di civili.

                              CorSera
                              ______


                              Hamas parlava di 10mila vittime civili...il Pentagono mi pare a modo suo confermare con quel "migliaia".

                              10mila all'incirca sono anche le vittime civili ucraine...ma in due anni di guerra, questo per dare l'idea di che cosa stanno combinando a Gaza i sionisti.





                              penso lo capite da soli che bombardare una zona grande 1/3 di roma e abitata come Shangai non è esattamente la stessa cosa di bombardare una enorme e gelida landa desolata come il donbass
                              Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                              parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                              Originariamente Scritto da GoodBoy!
                              ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                              grazie.




                              PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                                Originariamente Scritto da INCULAMELO Visualizza Messaggio
                                penso lo capite da soli che bombardare una zona grande 1/3 di roma e abitata come Shangai non è esattamente la stessa cosa di bombardare una enorme e gelida landa desolata come il donbass
                                bisogna vedere se lo hanno capito quelli di israele

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