If this is your first visit, be sure to
check out the FAQ by clicking the
link above. You may have to register
before you can post: click the register link above to proceed. To start viewing messages,
select the forum that you want to visit from the selection below.
Cronaca e politica estera [Guerra Ucraina-Russia] Thread unico.
Machine se uscissi da Milano ogni tanto sapresti che nel sud tirol la maggior parte delle scuole sono in tedesco e molti hanno difficoltà ad esprimersi correttamente in italiano
Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk
Considera che mezza mia famiglia è di quelle parti.
La tua affermazione era chiara
l'Italia non ha mai perseguitato gli austriaci dell'alto adige ne tantomeno ha vietato loro di usare la loro lingua.
ed è stata smentita dai fatti, che poi ci siano state diverse gestioni nel tempo è un altro discorso.
Se leggi questa pagina ti renderai conto che la gestione dell'Alto Adige non è stata affatto una passeggiata. Certo il governo austriaco non è intervenuto invadendo l'Italia.
Chiaramente ci si riferiva allo Stato repubblicano. Anzi, quella notazione storica ci fa capire che il governo ucraino col Donbass si comporta come il governo fascista col Trentino: il guasto degli Stati caratterizzati da un fortissimo nazionalismo è proprio quello, cioè di esacerbare certe divisioni interne al corpo nazionale, che non sempre è o nasce omogeneo, in specie nelle regioni di confine.
PS: in quel caso l'Austria non intervenne perchè Mussolini (che non voleva certo al di là delle Alpi la Germania e dunque l'esercito tedesco ad un metro dall'Italia) si fece garante della integrità austriaca che temeva una invasione della Germania hitleriana...come poi in effetti avvenne, in seguito ad un plebiscito degli austriaci che votarono in massa per l'unificazione col Reich.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
In generale Sean sul Dombass faccio fatica a formarmi un'idea chiara. Sento sempre due campane contrapposte dove una è quella che hai comprato tu e in generale i filorussi, l'altra sostiene che il fenomeno dei separatisti in Dombass fosse marginale fino a quando la Russia è intervenuta invadendo la Crimea nel 2014 e ha portato la guerra (con i suoi soldati) anche nel Dombass. Solo allora sono cominciati scontri armati.
Purtroppo l'intervista completa a Kuleba su La Stampa è solo per abbonati...ma da quel che si legge c'è da chiedersi quali sarebbero questi "compromessi" che gli ucraini sarebbero disposti ad accettare se come precondizione si pone il rifiuto a qualunque discussione sulla partizione territoriale.
Nelle guerre quello che ci va di mezzo sono proprio i confini in prima istanza. Se si dovesse tornare alle condizioni di prima del conflitto vorrebbe dire che i russi avrebbero scherzato...ma questa guerra è tutto tranne che uno scherzo.
Circa l'esempio di Sicilia e Trentino a Kuleba vorrei ricordare che quelle regioni di "confine" godono di statuti speciali, proprio perchè lo Stato ne riconosce la loro particolarità etnica, geografica, storica.
Il governo filoccidentale ucraino, di stampo fortemente nazionalista, ha invece sempre negato leggi speciali e larga autonomia al Donbass. Se tra i "compromessi" c'è una qualche concessione al Donbass (dove è in atto una guerra civile dentro alla più grande guerra d'invasione) questo non lo so...ma è anche poco importante saperlo adesso, perchè da parte di nessuno al momento c'è la volontà anche solo di immaginare di parlarsi o pensare al "dopo".
Ora anzi andremo verso una recrudescenza della guerra, poi ad ottobre vedremo.
Sean, se volessi leggerla tutta dovrebbe funzionare il 12ft.io
https://12ft.io/<URL del link>
Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
Il caso è noto, risale a prima della guerra in Ucraina ma lo metto qua perchè si tratta di un militare italiano che faceva la spia per la Russia, come nei migliori romanzi di genere:
________
Spionaggio per la Russia, tribunale militare condanna Biot a 30 anni
Era stato arrestato alla fine di marzo del 2021 dai carabinieri del Ros per aver passato documenti segreti a un funzionario russo in cambio di 5 mila euro
Il tribunale militare ha condannato a 30 anni il capitano di fregata Walter Biot, imputato con le accuse di rivelazione di segreti militari a scopo di spionaggio, procacciamento di notizie segrete a scopo di spionaggio, esecuzione di fotografie a scopo di spionaggio, procacciamento e rivelazione di notizie di carattere riservato e comunicazioni all'estero di notizie non segrete ne' riservate. La procura, nel corso della requisitoria dei pm, ha chiesto l'ergastolo per Biot, difeso dall’avvocato Roberto De Vita.
«C'era massima fiducia in Biot e per questo poteva muoversi in libertà ed è riuscito a fotografare quei documenti segreti», ha spiegato l'accusa nel corso della requisitoria.
«Biot ha fatto commercio di documenti segreti e tale attività dell'imputato non è di oggi, risale all'inizio di marzo quando ancora non erano iniziate le indagini», ricordano i pm militari. «Credo che sia stata raggiunta la prova della responsabilità di Biot per tutti i reati contestati e non possono essere date attenuanti generiche», sostengono infine i magistrati della procura militare che hanno chiesto l'ergastolo con aggravamento: sei mesi di isolamento diurno. Biot, difeso dall’avvocato Roberto De Vita, era stato arrestato alla fine di marzo del 2021 dai carabinieri del Ros per aver passato documenti segreti a un funzionario russo in cambio di 5 mila euro.
Nel corso dell'udienza l'avvocatura dello Stato, che rappresenta la presidenza del Consiglio dei Ministri e il ministro della Difesa, costituite parti civili, aveva richiesto al tribunale di procedere a porte chiuse, visto il carattere riservato dei documenti e delle circostanze oggetto del procedimento. Richiesta a cui si è associata la procura militare. L'istanza è stata però respinta.
Era stato arrestato alla fine di marzo del 2021 dai carabinieri del Ros per aver passato documenti segreti a un funzionario di Mosca in cambio di 5 mila euro
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Rischiare l'accusa di tradimento e spionaggio per poche migliaia di euro, e guadagnarsi alla fine 30 anni di galera e una vita rovinata...che dire? Un genio.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
La Russia punta a una guerra lunga. I missili balistici in arrivo (forse) dall’Iran minacciano l’Ucraina
Secondo il capo dell’intelligence militare lituana, l’Armata può conseguire solo successi limitati. Per andare avanti, i russi dovrebbero ricorrere a una nuova mobilitazione e cercare munizioni in Paesi alleati
di Guido Olimpo e Andrea Marinelli
La Russia scommette sui tempi lunghi: questa convinzione si fa rafforzando tra gli analisti dello spionaggio mentre cresce l’attenzione per le attività clandestine di eventuali gruppi ucraini o russi.
Vladimir Putin ha oggi un quadro migliore delle sue forze e dei limiti, l’Armata ha inflitto e subito perdite consistenti, il dispositivo bellico attuale non le permette di conquistare grandi porzioni di territorio ma solo successi limitati, come potrebbe avvenire a Bakhmut. Gli invasori, secondo queste valutazioni, hanno raggiunto il cosiddetto «culmine», per andare avanti in modo massiccio dovranno decretare una nuova mobilitazione e cercare munizioni in Paesi alleati. Ad esempio in Iran e Nord Corea, citati anche dai lituani. L’insieme di questi fattori, per la Haines, spinge Mosca ad una strategia che implica un conflitto di attesa, di pazienza. Un passo lento, in apparenza meno ambizioso rispetto al giorno X dell’invasione, però che impegna l’Ucraina. Il neo-zar è convinto che il dilatarsi all’infinito della crisi possa favorirlo in quanto ha più uomini rispetto all’avversario, il suo Paese è abituato «a tenere», può attingere comunque ai depositi (Paulivicius lo ribadisce). Ed è quello che abbiamo visto negli ultimi mesi sul fronte orientale. Un mix di determinazione, criticità degli apparati, errori ma anche risolutezza nell’andare all’assalto.
Gli scenari saranno messi alla prova dalla risposta occidentale nel garantire il sostegno a Kiev, specialmente con la produzione e consegna di proiettili. L’Ucraina non ne ha molti, è sempre al limite – non solo per i grossi calibri ma anche per i mortai , la Nato li ha promessi e sta mettendo a punto un piano d’assistenza specifico. L’obiettivo è di realizzare uno schieramento contro il quale l’invasore dovrebbe logorarsi. Tuttavia insieme alle dichiarazioni di impegno, con fondi estesi, escono continuamente informazioni sugli ostacoli da superare.
I missili
Fonti britanniche hanno più volte sostenuto che i russi stavano per finire le scorte di missili usati nei bombardamenti sulle città ucraine. Anche la Haines, nella sua deposizione, ha accennato a vuoti futuri nei depositi. Ma dal campo sono arrivati segnali contrari e drammatici. Solo nelle ultime ore gli occupanti hanno lanciato 81 vettori di vario tipo – forse anche quelli ipersonici - e otto droni kamikaze. Secondo alcuni osservatori la messa a punto delle armi prosegue in modo sufficiente, almeno a garantire i mezzi per distruggere le infrastrutture civili.
Resta il timore che l’Iran decida di consegnare a Mosca missili balistici in gran numero, una minaccia contro la quale gli ucraini non avrebbero uno scudo sufficiente. Un’esclusiva dell’emittente Sky International ha rivelato di una recente spedizione da parte di Teheran: una montagna di proiettili, razzi e granate a bordo di due navi partite dal porto di Amirabad nella prima settimana di gennaio. Nei container non c’erano però i missili.
I sabotaggi
L’attività di nuclei per attività clandestine può diventare un problema. Se da un lato creano problemi ai russi, dall’altro sono schegge pericolose perché possono andare oltre. La presenza, la rivendicazione di attacchi, la propaganda aiutano la lotta ma scoprono anche il fianco. Mosca, infatti, ha in mano le carte per accusare: vale per gli episodi dove queste cellule sono coinvolte realmente e per casi che li vede estranei. Un esito scontato, con gruppi che possono presentare profili diversi: 1) Completamente autonomi. 2) Autonomi ma collegato ai servizi. 3) Creati da un’intelligence. 4) Manipolati, strumenti di provocazioni. 5) Semplici schermi, dei diversivi per distrarre dall’azione dei professionisti.
La serie di eventi, dalle incursioni in Russia al mistero del gasdotto Nord Stream, racchiude un po’ di tutto e per questo non è semplice stabilire, con certezza, la verità. In alcuni casi esistono indizi utili, in altri si prestano a interpretazioni o sono offuscati. Il modus operandi, un esplosivo particolare, un circuito elettrico, persino un drone non sempre rappresentano la “firma” del colpevole.
CorSera
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Il presidente Xi Jinping si è assicurato un terzo mandato senza precedenti alla guida della Repubblica popolare cinese, completando la transizione verso il suo secondo decennio di potere. (ANSA)
Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
Potevano eleggere un presidente donna o di colore. Sono molto poco moderni.
Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
'Kiev ha avuto il primo sistema Patriot di Usa-Germania'. Lo scrive il Financial Times. L'esercito ucraino contrattacca, colpiti centri logistici russi. Il capo della Wagner: 'Sui rifornimenti tagliati fuori da Putin'. Lavrov: 'In Georgia tentato cambio di potere' (ANSA)
Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
Prigozhin sta chiacchierando un po'troppo ultimamente. O sta per tentare la scalata perché Putin "non ha fatto abbastanza" o temo che possa trovarsi sotto una finestra a breve
We process personal data about users of our site, through the use of cookies and other technologies, to deliver our services, personalize advertising, and to analyze site activity. We may share certain information about our users with our advertising and analytics partners. For additional details, refer to our Privacy Policy.
By clicking "I AGREE" below, you agree to our Privacy Policy and our personal data processing and cookie practices as described therein. You also acknowledge that this forum may be hosted outside your country and you consent to the collection, storage, and processing of your data in the country where this forum is hosted.
Commenta