Originariamente Scritto da Maverick87
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Cronaca e politica estera [Guerra Ucraina-Russia] Thread unico.
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Originariamente Scritto da Mario12 Visualizza MessaggioUcraina, allarme sui media: «La Russia ha lanciato un missile nucleare con testata convenzionale»
https://www.open.online/2022/11/18/ucraina-media-russia-missile-crociera-x-55/
sigpic
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Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza MessaggioCosa c’e’ di strano in quel titolo?
un missile nucleare senza testata atomica.
Se Mario andasse a farsi una risonanza si esalterebbe per l’acronimo “RMN” e lo posterebbe qua.
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Originariamente Scritto da Mario12 Visualizza MessaggioRMN è anche una tipologia di raccomandata dell'ADE con due tentativi di consegna.
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Mentre cristianamente l’Italia pensa a costruire ponti…
altrove si ergono i muri:
Finlandia alza un muro di 200 km al confine russo
La Finlandia ha presentato il piano per blindare il confine con la Russia, che prevede una recinzione di 200 chilometri sui 1.300 chilometri totali della sua frontiera, per un costo di circa 380 milioni di euro. Si tratterà di una recinzione di oltre tre metri con filo spinato, telecamere per la visione notturna, luci e altoparlanti, ha annunciato il responsabile del progetto presentato oggi dall'Agenzia di frontiera.
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Originariamente Scritto da Nemesis84 Visualizza MessaggioMa la Finlandia non se la tennero manco dopo wwiiLast edited by Sly83; 18-11-2022, 19:53:46.
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Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggioa noi sarebbe venuto a costare 14 volte tanto e ci avremmo messo 5 volte il tempo"It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"
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"Uccisi dieci prigionieri russi", scambio di accuse tra Mosca e Kiev
Due video praticamente identici, due versioni speculari e una fila di corpi senza vita in tuta mimetica.
Ad aumentare la tensione tra i due eserciti ci sono le immagini sulla cattura di una pattuglia russa, diffuse in due versioni dalle opposte propagande. Nella prima – pubblicata dai siti di Kiev - si vedono i fanti ucraini attaccare un gruppo di case nel Donbass. In una è barricato un plotone russo, che decide di arrendersi: i militari escono uno dopo l'altro dall'edificio, sdraiandosi a terra con le mani in alto. L’ultimo dei soldati però sbuca da dietro l’angolo e spara sugli ucraini, ferendone almeno uno. Fine del filmato. Le immagini presentate da Mosca invece offrono un contesto differente, perché manca la fase iniziale dell’assalto. Gli ucraini piazzano una mitragliatrice puntata sui prigionieri. Si vede anche qui il soldato russo che invece di arrendersi apre il fuoco, mentre i compagni sono già stesi a terra con le mani in alto. Le scene successive – riprese con un drone – mostrano i cadaveri di tutti i russi che erano al suolo. Alcuni sembrano avere un colpo alla testa. La propaganda di Mosca sostiene che siano stati uccisi a freddo come rappresaglia per il commilitone che aveva sparato. "Zelensky dovrà rispondere - ha dichiarato il ministero della Difesa di Mosca - di ogni prigioniero di guerra ucciso davanti al tribunale della storia".
Video: https://video.repubblica.it/dossier/...28787-P2-S1-T1...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Così Russia e Iran aggirano le sanzioni: ecco perché il Pentagono è pessimista sulla guerra in Ucraina
Cosa c’è dietro il pessimismo del capo di Stato maggiore americano Mark Milley sulla guerra in Ucraina? E perché le sanzioni - per quanto indispensabili - non sono a tenuta stagna?
Dietro il pessimismo del Capo di Stato maggiore americano sulla guerra in Ucraina c’è una constatazione: le sanzioni economiche non sono a tenuta stagna; il Pentagono non si fa illusioni sull’impatto che hanno nell’indebolire gli arsenali di Vladimir Putin.
Questo non significa mettere in discussione le sanzioni stesse, che restano indispensabili, ma induce a valutarne i risultati con realismo.
La scoperta che la Russia sta lanciando sull’Ucraina droni iraniani fabbricati con componenti americani e giapponesi — due nazioni che sanzionano sia la Russia sia l’Iran — è un richiamo alla realtà.
Quando il generale Mark Milley, Joint Chiefs of Staff, ha evocato lo spettro di una guerra protratta per anni – e ha invitato al negoziato – aveva in mente anche questo.
Iran e Russia non sono soltanto due alleati stretti, sono anche i due casi esemplari di Stati che riescono a cavarsela sotto un regime di sanzioni economiche varate dall’Occidente. Gli ultimi eventi hanno fornito nuovi dettagli sulla loro capacità di aggirare ogni sorta di embargo. La notizia dei droni iraniani è un’amara lezione.
La Russia compra dall’Iran molti droni che utilizza per attaccare le infrastrutture ucraine. Tra questi ci sono i Mohajer-6 e Shahed-136: questi ultimi vengono chiamati droni-kamikaze perché anziché lanciare bombe si scagliano contro il bersaglio per distruggerlo.
Di recente le forze armate ucraine sono riuscite a catturare alcuni di questi droni, uno addirittura intatto. La cattura ha consentito di effettuare un’analisi dettagliata sull’apparecchio, smontandolo e analizzando la provenienza di ogni pezzo. Scoperta: su 200 componenti di un drone, la metà sono «made in Usa», un terzo sono «made in Japan».
Eppure da molti anni l’Iran è circondato da un cordone sanitario di sanzioni: alcune americane, altre decise in sede Onu e vincolanti per una vasta comunità di nazioni.
Stati Uniti, Europa, Giappone, partecipano a diversi regimi di sanzioni con l’obiettivo esplicito di impedire ogni fornitura che possa servire all’industria bellica iraniana, per costruire droni o missili o altre armi letali. Oggi molti esperti militari considerano che la capacità di Teheran di costruire missili e droni costituisce una minaccia perfino più grave dei suoi piani nucleari.
Com’è riuscito l’Iran a produrre dei droni sofisticati, pieni zeppi di tecnologie occidentali? Le risposte variano. In parte c’è il sospetto che alcune tecnologie siano cloni o copie realizzate in Cina grazie allo spionaggio industriale di Pechino ai danni dell’industria occidentale. Ma in parte sono pezzi fabbricati proprio in America, in Giappone, o in altri paesi occidentali.
Una strada classica per aggirare le sanzioni è questa: molti componenti pur essendo ad altissima tecnologia sono disponibili per l’acquisto online; vengono ordinati da intermediari, molti dei quali nel Golfo Persico, e da lì istradati illegalmente verso l’Iran. È un’operazione illecita e quando l’intelligence Usa individua questi intermediari, in genere finiscono loro stessi in una lista di soggetti sotto sanzione. Ma è una caccia infinita, una gara tra guardie e ladri che non riesce mai a debellare completamente il fenomeno.
Passando alla Russia, i dati del Fondo monetario internazionale dicono che alla fine di quest’anno il suo Pil dovrebbe scendere del 3,4%. È una recessione modesta, per una nazione che a volte descriviamo come «strangolata» dalle sanzioni occidentali. In effetti lo stesso Fmi ad aprile si era fatto un’idea diversa sull’efficacia delle sanzioni e prevedeva un crollo dell’8,5% del Pil russo. La correzione della previsione, al rialzo, sta a indicare che le sofferenze dell’economia russa sono meno gravi.
Un’occhiata al commercio estero della Russia rivela che l’isolamento è molto relativo, o addirittura inesistente. Dopo l’invasione dell’Ucraina e il varo delle prime sanzioni a fine febbraio, la Russia ha visto ridursi il suo interscambio con alcuni paesi, e aumentare quello con altri. Tra i paesi del mondo con cui l’import-export russo è aumentato in questi nove mesi ci sono ovviamente dei giganti emergenti che non partecipano alle nostre sanzioni: Cina, India, Turchia, Brasile.
Ma ci sono anche paesi europei o nostri alleati, che partecipano alle sanzioni. L’import-export russo è cresciuto dell’80% con il Belgio, del 57% con la Spagna, del 32% con l’Olanda e del 13% con il Giappone. In parte questo si spiega con il fatto che nei primi mesi post-invasione l’Europa ha continuato a comprare gas russo, anzi ha addirittura accelerato i suoi acquisti in vista dell’inverno, e lo ha fatto pagando prezzi altissimi. Negli ultimi mesi la situazione è cambiata, sia per le contro-sanzioni di Putin che hanno ridotto molto le forniture di gas, sia per il calo dei prezzi.
Ci sono altre spiegazioni oltre al gas e petrolio. La Russia è anche uno dei massimi fornitori mondiali di molte materie prime non energetiche: grano, amianto, ferro e minerali ferrosi, nickel, platino, ammoniaca, potassio, fertilizzanti, lignite, asfalto, oli di semi vari.
L’elenco è lungo, una parte di queste materie prime non sono soggette a sanzioni. E comunque anche laddove ci sono sanzioni, l’incentivo ad aggirarle è potente, in un mondo che è abituato a rifornirsi di materie prime in Russia. Non solo le economie emergenti. La Francia compra uranio russo per le sue centrali nucleari. Il Belgio si rifornisce di diamanti russi per alimentare uno dei centri più attivi del mondo nella lavorazione e commercio di pietre preziose, la città portuale di Anversa.
La previsione dominante è che il regime di sanzioni occidentali eserciterà i suoi effetti in modo graduale.
La diversificazione degli approvvigionamenti energetici da parte dei paesi europei procede in modo lento ma sicuro: sicché l’anno prossimo lo scenario per l’economia russa dovrebbe essere peggiore. Ma non sono mai esistite sanzioni a tenuta stagna, come insegna l’Iran, e non c’è ragione che questa volta sia diverso.
CorSera a firma di Federico Rampini...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Mario12 Visualizza MessaggioUcraina, allarme sui media: «La Russia ha lanciato un missile nucleare con testata convenzionale»
https://www.open.online/2022/11/18/ucraina-media-russia-missile-crociera-x-55/
Originariamente Scritto da Mario12 Visualizza Messaggiovi state cagando addosso eh ?Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza MessaggioCosa c’e’ di strano in quel titolo?
un missile nucleare senza testata atomica.
Se Mario andasse a farsi una risonanza si esalterebbe per l’acronimo “RMN” e lo posterebbe qua.
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Buonasera predoni e reietti del Commonwealth
Non esagerate con la Nuka cola che vi distruggete la faccia, soprattutto ArturoOriginariamente Scritto da huntermastertu ti sacrifichi tutta la vita mangiando mer da in bianco e bevendl acqua per.farti le seghe nella tua kasa di prigio.Originariamente Scritto da luna80Ma come? Non avevi mica posto sicuro al McDonald's come salatore di patatine?
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Originariamente Scritto da Luke91 Visualizza MessaggioBuonasera predoni e reietti del Commonwealth
Non esagerate con la Nuka cola che vi distruggete la faccia, soprattutto Arturo
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Mohammed bin Salman, gli Stati Uniti sostengono l’immunità nel processo per l'omicidio Khashoggi
L’opinione è arrivata dal dipartimento di giustizia su richiesta del dipartimento di Stato . La fidanzata di Khashoggi: «Biden ha tradito Jamal»
Il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha raccomandato l’immunità per il principe saudita Mohammad bin Salman, per l’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi avvenuto nel consolato saudita di Istanbul nel 2018. Il caso è sotto esame di un tribunale americano, in seguito alla denuncia della fidanzata di Khashoggi, Hatice Cengiz. Un rapporto della Cia desecretato proprio dal presidente Joe Biden indica che il leader de facto dell’Arabia saudita sarebbe il mandante di quell’omicidio. Ora il dipartimento di Giustizia, senza scendere nel merito delle colpe del principe, scrive che la legge internazionale non permette di processare i capi di stato di altri paesi: a settembre Mohammed bin Salman (spesso identificato attraverso le sue iniziali, Mbs) è diventato infatti formalmente primo ministro (anche se era di fatto al potere dal 2017). La decisione ultima spetterà al giudice, ma un tribunale degli Stati Uniti non rovescerebbe mai una raccomandazione simile da parte del dipartimento di Giustizia, dicono gli esperti.
Era da considerarsi improbabile che gli Stati Uniti, partner commerciale e alleato dell’Arabia saudita, facilitassero l’arresto di Mbs. Ma garantirgli l’immunità in questo modo ha provocato le proteste dei gruppi per i diritti umani. La fidanzata di Khashoggi che richiede un risarcimento di danni da parte del Regno saudita, ha accusato Biden di aver tradito il giornalista: «Oggi Jamal è morto di nuovo».
La segretaria generale di Amnesty International Agnes Callamard ha criticato sia Trump che Biden per la scelta di archiviare il caso. Sarah Leah Whitson, direttrice esecutiva di Dawn, ha scritto su Twitter che è «assolutamente paradossale che Biden abbia assicurato che Mbs sfugga alla giustizia, visto che proprio questo presidente aveva promesso agli americani che avrebbe fatto tutto il possibile perché ci fosse giustizia». Il figlio di un agente della sicurezza in esilio in Canada, Saad al-Jabri, dichiara che questa decisione dà al leader saudita «licenza di uccidere». Il Regno saudita ha condotto un processo a porte chiuse, nel quale ha concluso che la morte di Khashoggi è stata il risultato di un’azione «fuori controllo» di agenti mandati a persuadere il giornalista a tornare a casa, negando ogni responsabilità di Mbs. L’episodio va letto anche nel contesto della necessità di Washington di migliorare i rapporti con il principe. Dopo aver giurato di fare dell’Arabia saudita uno «Stato-paria», Biden ha detto la scorsa estate di voler «ricalibrare» i rapporti.
A luglio, dopo il famoso pugno contro pugno con il principe (si voleva evitare una stretta di mano, ma le critiche sono state anche maggiori), le cose non sono migliorate. Il rifiuto di Riad di aumentare la produzione di petrolio per abbassare i prezzi negli Stati Uniti è un chiaro messaggio agli occhi dell’Amministrazione, come la relazione di Riad si rafforza con Russia e Cina. Se le elezioni presidenziali del 2024 vedranno Trump contro Biden non c’è dubbio che Mbs tiferà per l’ex presidente, che scelse Riad come prima tappa all’estero.
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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