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Cronaca e politica estera [Guerra Ucraina-Russia] Thread unico.
L'età conta, ma relativamente. Alla fine è la tempra a fare la differenza.
Guardate Sean per esempio: ha fatto da padrino al battesimo del Barone Von Richthofen, e ciononostante non ha perso la lucidità giovanile.
Originariamente Scritto da Sean
mò sono cazzi questo è sicuro.
Originariamente Scritto da bertinho7
ahahhahah cmq è splendido il tuo modo di mettere le mani avanti prima, impazzire durante, e simil polemizzare dopo
L'età conta, ma relativamente. Alla fine è la tempra a fare la differenza.
Guardate Sean per esempio: ha fatto da padrino al battesimo del Barone Von Richthofen.
Gas, il 10% dovrà ancora arrivare dalla Russia. Eni: «Difficile essere fiduciosi per l’inverno»
L'Italia ha fatto di tutto per ridurre la propria dipendenza energetica da Mosca. Ma il gas russo è fondamentale perché rappresenta il 9-10% del nostro «supply». A dirlo è l’ad di Eni, Claudio Descalzi, a margine degli Eni Awards. «Difficile essere fiduciosi per l’inverno, abbiamo fatto tutto il possibile per essere in una posizione positiva ma il contributo addizionale del gas russo di 20 milioni di metri cubi al giorno è fondamentale», ha sottolineato Descalzi. Eni spera che entro la prossima settimana le forniture di gas russo in arrivo da Tarvisio attraverso l’Austria possano riprendere. «Il problema - ha spiegato - non è di ordine geopolitico ma è dovuto al fatto che per il gas portato si dovrebbe dare una garanzia in funzione del passaggio di questo gas al trasportatore che porta il gas dall’Austria all’Italia». «Diventa difficile pensare - ha osservato l’ad di Eni - che una società che vuole pagare in rubli possa mettere delle garanzie in euro per il passaggio. Noi stiamo vedendo come e se è possibile subentrare o al trasportatore o a Gazprom. Si parla di 20 milioni di euro di garanzie su miliardi di euro che passano quindi adesso vediamo se riusciamo a subentrare e facciamo questo sforzo».
Servono rigassificatori
La decisione di Gazprom di fermare i flussi, se dovesse essere confermata anche nei prossimi giorni, rende ancora più urgente la necessità di installare i nuovi rigassificatori, in particolare la nave galleggiante Fsru a Piombino che consentirà di aumentare la capacità di rigassificazione del nostro Paese. Di quelli già in funzione, il primo si trova a Panigaglia, in provincia della Spezia, e ha una capacità massima di 3,5 miliardi di metri cubi all’anno. Il secondo in mare, a Porto Vigo, in provincia di Rovigo, e ha appena aumentato la portata da 8 a 9 miliardi di metri cubi. Il terzo è al largo di Livorno, ha 3,75 miliardi di metri cubi di produzione ed è stata fatta domanda per salire a 5.
Il gas in Italia costa meno che al Ttf
«L’Italia oggi ha gas e si capisce dal fatto che l’hub italiano ha un costo del gas a 140-150 euro per megawattora e il Ttf è a 180-200 euro, c’è una differenza dovuta al fatto che lo sforzo di aver portato più gas ha abbassato i prezzi e l’offerta adesso supera la domanda e anche gli stoccaggi sono pieni. Certo questi metri cubi in più che stiamo portando stanno anche andando verso mercati che hanno prezzi più attraenti e questo è un problema che dobbiamo risolvere», ha spiegato l’ad di Eni. «Come risolverlo? Andiamo, come ha detto il ministro Cingolani, anche al 100% degli stoccaggi che deve essere preso e comprato, in modo tale che il nostro sforzo non diventi un bellissimo sforzo di solidarietà perché avendo gli stoccaggi pieni e saturi meglio riusciamo a mantenere dei picchi e coprire un periodo più lungo».
Descalzi: ci sono delle variabili imprevedibili
Malgrado l’Italia abbia fatto tutto il possibile per arrivare preparata all’inverno, ci sono delle variabili del sistema che non sono sotto controllo di nessuno. «Puoi chiudere le frontiere, ma non si può, e puoi essere più deterministico nella positività. Il contributo addizionale del gas russo che speriamo ritorni è fondamentale, 20 milioni di metri cubi al giorno che sono tra il 9-10% del supply che sta arrivando in Italia. È importante che i rigassificatori funzionino, è importante che non ci siano problemi tecnici alle produzioni in Algeria o Egitto o interruzioni dalla Libia», ha continuato Descalzi.
CorSera
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Questo inverno sarà "difficile" e ce lo dicono e ce lo diciamo tutti, dall'uomo della strada fino ai dirigenti delle grandi aziende statali e non statali.
Difficile però non vuol dire impossibile...vuol dire un inverno con delle criticità ma un inverno da cui si uscirà...perchè delle riserve sono state accumulate.
Il vero difficile sarà per il prossimo inverno, e pure questo inizia a dirlo qualcuno...perchè se questa estate hai potuto stoccare delle riserve (anche) grazie al gas russo, alla prossima tornata non potrai se il gas russo dovesse davvero interrompersi (c'è chi ritiene che la chiusura dei flussi non sia "temporanea" ma definitiva)...e allora lì si che avremo un inverno siberiano senza essere in Siberia.
Poi dover pregare i santi che in Libia, in Algeria, in Egitto (...) non accada nulla, nulla in quei paesi instabili. E questi rigassificatori che "non bastano"...ma per raggiungere una quota sufficiente di impianti atti alla bisogna serve tempo, molto tempo, perchè devi costruirli e qua si perde tempo dietro alle opposizioni di questo o quel comune, quindi figuriamoci.
Questo inverno bene o male il gas ci sarà, chiaramente a prezzo sanguinoso per tante attività e famiglie, perchè noi non possiamo sbattere sul tavolo 200 miliardi per aiutare le aziende e le famiglie a non dissanguarsi per pagare l'energia e il riscaldamento...ma il vero spettro sarà per l'inverno prossimo, ma vedremo prima cosa accadrà e come evolverà la situazione in Ucraina.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Se salta in aria il pianeta cosa gliene viene in tasca?
Stavo memando (ma nemmeno troppo, googla ''AIPAC'', lobby potentissima in USA).
Tra l'altro, gli estremisti Haredi e i Chassidim sono pro fine del mondo perchè nelle loro credenze strutturate l'Armageddon (che si combatterà nella Piana di Meghiddo in Palestina con ''armi capaci di sciogliere la roccia e di far rinsecchire i bambini nei ventri delle loro madri'' come profetizzò Ezechiele) sarà il preludio alla fine dei Goym e alle ''diecimila generazioni di Paradiso terrestre''.
PS. gli Haredi e i Chassidim ora sono meno del 15% degli ebrei, ma saranno oltre l'80% entro il 2050, Israele incluso. Se ne vedranno delle belle allora.
Stavo memando (ma nemmeno troppo, googla ''AIPAC'', lobby potentissima in USA).
Tra l'altro, gli estremisti Haredi e i Chassidim sono pro fine del mondo perchè nelle loro credenze strutturate l'Armageddon (che si combatterà nella Piana di Meghiddo in Palestina con ''armi capaci di sciogliere la roccia e di far rinsecchire i bambini nei ventri delle loro madri'' come profetizzò Ezechiele) sarà il preludio alla fine dei Goym e alle ''diecimila generazioni di Paradiso terrestre''.
PS. gli Haredi e i Chassidim ora sono meno del 15% degli ebrei, ma saranno oltre l'80% entro il 2050, Israele incluso. Se ne vedranno delle belle allora.
Io no, sono quanti secoli che il mondo tenta di sterminarli? Una 30ina?
Haredi e Chassidim sono ultra ortodossi? Se nel caso, non mi sorprende saranno tantissimi perché sono l'arma con cui Nethanyahu sta battendo il mondo arabo palestinese. Colonie, religione e demografia
Anche se alle previsioni demografiche di lungo periodo ci credo poco
Io no, sono quanti secoli che il mondo tenta di sterminarli? Una 30ina?
Haredi e Chassidim sono ultra ortodossi? Se nel caso, non mi sorprende saranno tantissimi perché sono l'arma con cui Nethanyahu sta battendo il mondo arabo palestinese. Colonie, religione e demografia
Anche se alle previsioni demografiche di lungo periodo ci credo poco
C'era un bel meme su questo che diceva ''when you got banned 104 times and you ended as the global Admin'' (o qualcosa del genere) in riferimento ai paesi da cui sono stati buttati fuori
Si, sono in esplosione totale sia in USA che in Israele da oltre duecento anni, un po' come gli Amish
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