Poi è chiaro che il tuo discorso se applicato alle adozioni gay funziona alla grande: siccome per ora non nuociono a nessuno, impedirle è limitare uno dei diritti degli omosessuali. E va benissimo, infatti son d'accordo
Per altre questioni è molto più spinoso: per esempio la libertà di culto degli islamici. Io non chiuderei mai una moschea ma selezionerei gli imam per evitare che elementi wahabiti o salafiti si infiltrino e facciano proselitismo. E' questa una limitazione dellla libertà di culto? Certamente. E' giustificata?Certo che lo è. Se conoscessi il concetto di 'bilanciamento di diritti' (non te ne faccio una colpa, è una roba che si studia in diritto costituzionale) ti parrebbe tutto più chiaro.
Idem dicasi, che ne so, per i diritti dei trans. Per me essere obbligato legalmente a dare del lei ad un uomo biologico è una limitazione enorme della mia libertà personale. Il che non vuol dire che non darei del Lei ad una trans male-to-female, certamente lo farei per non ferirla. Il problema è che da una parte c'è la mia libertà di espressione, dall' altra il concetto che essere chiamato con il pronome del genere sbagliato sia una offesa mortale alla dignnità del trans. Ma questa è una posizione aprioristica ed estremistica, perchè alcuni trans non si ammazzano se vengono misgendered. Idem dicasi il discorso della libertà dei trans di praticare sport professionistico. In questo caso è una libertà che va a ledere la libertà di competere da parte delle donne biologiche.
Non parliamo poi del diritto di usare sostanze psicotrope...
Quindi, ancora una volta, è una questione estremamente sfumata. Diritti assoluti a parte quello alla vita non ne esistono. Siccome viviamo in una società con molteplici punti di vista, è assolutamente normale che i diritti di tutti vengano piu o meno limitati. Non è che siccome i diritti di una categoria sono limitati allora si deve automaticamente gridare all' oppressione. Non funziona cosi. O meglio, lo si può fare ma ci si sta comportando da propagandisti
Per altre questioni è molto più spinoso: per esempio la libertà di culto degli islamici. Io non chiuderei mai una moschea ma selezionerei gli imam per evitare che elementi wahabiti o salafiti si infiltrino e facciano proselitismo. E' questa una limitazione dellla libertà di culto? Certamente. E' giustificata?Certo che lo è. Se conoscessi il concetto di 'bilanciamento di diritti' (non te ne faccio una colpa, è una roba che si studia in diritto costituzionale) ti parrebbe tutto più chiaro.
Idem dicasi, che ne so, per i diritti dei trans. Per me essere obbligato legalmente a dare del lei ad un uomo biologico è una limitazione enorme della mia libertà personale. Il che non vuol dire che non darei del Lei ad una trans male-to-female, certamente lo farei per non ferirla. Il problema è che da una parte c'è la mia libertà di espressione, dall' altra il concetto che essere chiamato con il pronome del genere sbagliato sia una offesa mortale alla dignnità del trans. Ma questa è una posizione aprioristica ed estremistica, perchè alcuni trans non si ammazzano se vengono misgendered. Idem dicasi il discorso della libertà dei trans di praticare sport professionistico. In questo caso è una libertà che va a ledere la libertà di competere da parte delle donne biologiche.
Non parliamo poi del diritto di usare sostanze psicotrope...
Quindi, ancora una volta, è una questione estremamente sfumata. Diritti assoluti a parte quello alla vita non ne esistono. Siccome viviamo in una società con molteplici punti di vista, è assolutamente normale che i diritti di tutti vengano piu o meno limitati. Non è che siccome i diritti di una categoria sono limitati allora si deve automaticamente gridare all' oppressione. Non funziona cosi. O meglio, lo si può fare ma ci si sta comportando da propagandisti
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