Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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  • valium
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    • Sep 2006
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    Originariamente Scritto da The_Shadow Visualizza Messaggio
    Altro fenomeno che si sta verificando negli ultimi mesi è la shrinkflation: stesso prezzo, ma diminuisce il prodotto. Es. la stessa confezione di pasta ma con dentro meno spaghetti, o lo stesso tubetto di dentifricio ma con dentro meno pasta. Dà meno nell'occhio, ma la situazione non cambia.
    Vale anche per le whey?
    sigpic

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    • MarcoT
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      • Jun 2013
      • 19719
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      Le whey sono semplicemente salite del 9173838%
      Originariamente Scritto da Lorenzo993
      non nominare cristo che se ti avesse incontrato avrebbe mandato a mignotte la bibbia e ti avrebbe preso a calci in culo

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        Originariamente Scritto da valium Visualizza Messaggio
        Vale anche per le whey?
        Imho si erano già "presi avanti"...

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          Originariamente Scritto da MarcoT Visualizza Messaggio
          Le whey sono semplicemente salite del 9173838%
          Ci toccherà fare un downsizing e tornare secchi.

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          • MarcoT
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            • Jun 2013
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            Piuttosto finisco sotto un ponte
            Originariamente Scritto da Lorenzo993
            non nominare cristo che se ti avesse incontrato avrebbe mandato a mignotte la bibbia e ti avrebbe preso a calci in culo

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              Originariamente Scritto da MarcoT Visualizza Messaggio
              Piuttosto finisco sotto un ponte

              Poveri ma grossi

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              • miketyson
                Bodyweb Senior
                • Jan 2002
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                • impero romano
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                Originariamente Scritto da The_Shadow Visualizza Messaggio
                Poveri ma grossi
                da povero non puoi essere grosso.....
                Alboreto is nothing

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                • Sly83
                  CAVETTERIA INCLUSIVA
                  • May 2003
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                  La Germania blocca gli aiuti dell’Ue all’Ucraina: tensione su gas e sanzioni

                  di Federico Fubini

                  Da oltre un mese, la Germania sta bloccando il pacchetto da 9 miliardi di euro di aiuti che dovrebbe rappresentare la principale forma di sostegno dell’Unione europea all’Ucraina. La situazione di stallo, confermata da vari protagonisti sia a Kiev che a Bruxelles, potrebbe essere una delle ragioni che hanno spinto ieri Volodymyr Zelensky a rimuovere improvvisamente e piuttosto brutalmente l’ambasciatore ucraino a Berlino Andryi Melnyk.

                  Le ultime notizie sulla guerra in Ucraina, in diretta

                  C’è però un ulteriore motivo dietro il nervosismo di queste ore del presidente ucraino: il sospetto che il governo di Berlino si prepari a violare di fatto alcune sanzioni contro Mosca pur di recuperare le forniture di gas russo attraverso le condutture di Nord Stream.

                  Entrambe le questioni agitano da giorni il governo ucraino e i rapporti con Bruxelles, senza che sia ancora in vista una soluzione. L’opposizione tedesca al pacchetto di aiuti sembra slegata dalla crisi del gas, dunque probabilmente non riflette un tentativo di Berlino di blandire Mosca proprio mentre il Cremlino manovra per tagliare le forniture di energia all’Europa. Eppure gli ostacoli posti da Berlino ai prestiti per l’Ucraina restano formidabili.

                  L’idea degli aiuti da 9 miliardi, nata in primavera dalla Commissione, era stata confermata da tutti i leader dell’Unione europea a fine maggio. Il progetto prevede prestiti a Kiev rimborsabili dopo 25 anni e di fatto senza interessi, grazie a fondi che la Commissione stessa raccoglierebbe emettendo sul mercato debito garantito dagli Stati europei. Ma la Germania, il più grande e più solido dei garanti di quella forma di eurobond, si oppone: dopo aver dato l’assenso al vertice dei leader, ora non ci sta.

                  Al ministro delle Finanze di Berlino, il liberale Christian Lindner, non piace che a Bruxelles si ricorra a debito comune europeo nella crisi ucraina dopo averlo fatto durante la pandemia. Per ora il responsabile tedesco ha dato l’assenso solo a una prima tranche da un miliardo, i cui proventi dovrebbero essere versati a Kiev entro luglio. Intanto il tempo passa, Kiev sostiene di aver bisogno di aiuti per 5 miliardi di dollari al mese e si affaccia l’ipotesi che in settembre l’Ucraina faccia default su una scadenza di debito estero da 900 milioni di euro.

                  Più intricata, se possibile, è poi la questione del gas destinato alla Germania. Il monopolio russo Gazprom ha annunciato un primo taglio delle forniture su Nord Stream del 60%, quindi un secondo fino al 90% ufficialmente fra l’11 e il 21 luglio, offrendo una motivazione tecnica solo in apparenza: il gasdotto nella parte russa funziona a ritmi ridotti perché manca una turbina della Siemens, già mandata a riparare in Germania e mai restituita perché soggetta alle sanzioni.

                  Dunque, secondo Mosca, la Germania resta a corto di gas perché applica le misure europee contro la Russia. Del restoil blocco dei pezzi tecnologici e industriali di ricambio è considerato l’arma più efficace in mano l’Europa per indebolire la Russia e il suo regime. Intanto Siemens aveva spedito la turbina di Gazprom ad aggiustare in Canada, che in effetti la tratteneva proprio in applicazione delle sanzioni.

                  Due giorni fa è arrivata la svolta che manda Zelensky su tutte le furie: il ministro dell’Economia Robert Habeck, leader dei Verdi, ha chiesto e ottenuto la restituzione della turbina dal Canada alla Germania dando chiari segni di volerla rispedire in Russia. «Se per il Canada c’è un problema legale, chiedo che la turbina sia spedita non in Russia ma a noi. Siamo costretti a chiederlo con il cuore pesante — ha detto Habeck —. Abbiamo bisogno delle capacità di Nord Stream per riempire gli stoccaggi di gas».

                  E se questo non è preparare il terreno a una violazione delle sanzioni, con Berlino tentata di piegarsi al ricatto di Mosca sull’energia, allora ci somiglia molto da vicino.



                  Originariamente Scritto da Giampo93
                  Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                  • miketyson
                    Bodyweb Senior
                    • Jan 2002
                    • 9348
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                    • impero romano
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                    Originariamente Scritto da MarcoT Visualizza Messaggio
                    Piuttosto finisco sotto un ponte
                    con l'età tornerete tutti secchi demmerda rassegnatevi!
                    Alboreto is nothing

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                    • valium
                      Bodyweb Advanced
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                      sigpic

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                        Originariamente Scritto da valium Visualizza Messaggio
                        Questo per la causa si mangia anche il cane.

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                          Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
                          La Germania blocca gli aiuti dell’Ue all’Ucraina: tensione su gas e sanzioni

                          di Federico Fubini

                          Da oltre un mese, la Germania sta bloccando il pacchetto da 9 miliardi di euro di aiuti che dovrebbe rappresentare la principale forma di sostegno dell’Unione europea all’Ucraina. La situazione di stallo, confermata da vari protagonisti sia a Kiev che a Bruxelles, potrebbe essere una delle ragioni che hanno spinto ieri Volodymyr Zelensky a rimuovere improvvisamente e piuttosto brutalmente l’ambasciatore ucraino a Berlino Andryi Melnyk.

                          Le ultime notizie sulla guerra in Ucraina, in diretta

                          C’è però un ulteriore motivo dietro il nervosismo di queste ore del presidente ucraino: il sospetto che il governo di Berlino si prepari a violare di fatto alcune sanzioni contro Mosca pur di recuperare le forniture di gas russo attraverso le condutture di Nord Stream.

                          Entrambe le questioni agitano da giorni il governo ucraino e i rapporti con Bruxelles, senza che sia ancora in vista una soluzione. L’opposizione tedesca al pacchetto di aiuti sembra slegata dalla crisi del gas, dunque probabilmente non riflette un tentativo di Berlino di blandire Mosca proprio mentre il Cremlino manovra per tagliare le forniture di energia all’Europa. Eppure gli ostacoli posti da Berlino ai prestiti per l’Ucraina restano formidabili.

                          L’idea degli aiuti da 9 miliardi, nata in primavera dalla Commissione, era stata confermata da tutti i leader dell’Unione europea a fine maggio. Il progetto prevede prestiti a Kiev rimborsabili dopo 25 anni e di fatto senza interessi, grazie a fondi che la Commissione stessa raccoglierebbe emettendo sul mercato debito garantito dagli Stati europei. Ma la Germania, il più grande e più solido dei garanti di quella forma di eurobond, si oppone: dopo aver dato l’assenso al vertice dei leader, ora non ci sta.

                          Al ministro delle Finanze di Berlino, il liberale Christian Lindner, non piace che a Bruxelles si ricorra a debito comune europeo nella crisi ucraina dopo averlo fatto durante la pandemia. Per ora il responsabile tedesco ha dato l’assenso solo a una prima tranche da un miliardo, i cui proventi dovrebbero essere versati a Kiev entro luglio. Intanto il tempo passa, Kiev sostiene di aver bisogno di aiuti per 5 miliardi di dollari al mese e si affaccia l’ipotesi che in settembre l’Ucraina faccia default su una scadenza di debito estero da 900 milioni di euro.

                          Più intricata, se possibile, è poi la questione del gas destinato alla Germania. Il monopolio russo Gazprom ha annunciato un primo taglio delle forniture su Nord Stream del 60%, quindi un secondo fino al 90% ufficialmente fra l’11 e il 21 luglio, offrendo una motivazione tecnica solo in apparenza: il gasdotto nella parte russa funziona a ritmi ridotti perché manca una turbina della Siemens, già mandata a riparare in Germania e mai restituita perché soggetta alle sanzioni.

                          Dunque, secondo Mosca, la Germania resta a corto di gas perché applica le misure europee contro la Russia. Del restoil blocco dei pezzi tecnologici e industriali di ricambio è considerato l’arma più efficace in mano l’Europa per indebolire la Russia e il suo regime. Intanto Siemens aveva spedito la turbina di Gazprom ad aggiustare in Canada, che in effetti la tratteneva proprio in applicazione delle sanzioni.

                          Due giorni fa è arrivata la svolta che manda Zelensky su tutte le furie: il ministro dell’Economia Robert Habeck, leader dei Verdi, ha chiesto e ottenuto la restituzione della turbina dal Canada alla Germania dando chiari segni di volerla rispedire in Russia. «Se per il Canada c’è un problema legale, chiedo che la turbina sia spedita non in Russia ma a noi. Siamo costretti a chiederlo con il cuore pesante — ha detto Habeck —. Abbiamo bisogno delle capacità di Nord Stream per riempire gli stoccaggi di gas».

                          E se questo non è preparare il terreno a una violazione delle sanzioni, con Berlino tentata di piegarsi al ricatto di Mosca sull’energia, allora ci somiglia molto da vicino.
                          Ricorda un pò "adesso gliene dico quattro....gliene dico due....non gli dico nulla"....forse era fantozzi...

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                          • MarcoT
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                            • Jun 2013
                            • 19719
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                            Sarebbe pure il momento di sedersi con putin e decidere il da farsi
                            Tanto dell'ucraina non è fregato mai un cazz0 a nessuno fin'ora
                            Originariamente Scritto da Lorenzo993
                            non nominare cristo che se ti avesse incontrato avrebbe mandato a mignotte la bibbia e ti avrebbe preso a calci in culo

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                            • Ponno
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                              • Feb 2013
                              • 12859
                              • 558
                              • 363
                              • Holy See (Vatican City State) [VA]
                              • Send PM

                              Ah quindi la Russia era in default ma in realtà ci ha preso per le palle, Ucraina ormai terra bruciata o quasi ad est, tocca sedersi con Putin, USA leadership ridicola.

                              Strano, mi sembrava di aver sentito sta roba tipo 5 mesi fa

                              Inviato dal mio Mi 9T Pro utilizzando Tapatalk
                              Originariamente Scritto da claudio96

                              sigpic
                              più o meno il triplo

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                              • KURTANGLE
                                Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
                                • Jun 2005
                                • 36382
                                • 1,562
                                • 2,225
                                • Borgo D'io
                                • Send PM

                                Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
                                L'impressione è che abbia avuto un brusco calo delle facoltà intellettive nell'ultimo anno, a quell'età sono cose che capitano. Dovrebbe dimettersi, ma immagino non sia facile in quella posizione.

                                Da un punto di vista umano è anche "sbagliato" insistere con le prese per il culo.
                                Non è colpa sua onestamente.....è colpa dei dem che lo.hanno candidato

                                Inviato dal mio SM-G986B utilizzando Tapatalk
                                Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                                parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                                Originariamente Scritto da GoodBoy!
                                ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                                grazie.




                                PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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