Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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  • Sean
    Csar
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    Blocco di Kaliningrad, la Lituania applica le sanzioni. Si riaccende la tensione Europa-Russia

    Fermati i treni diretti all'enclave russa nel Baltico. Assalto della popolazione ai supermercati. Mosca: è un'aggressione, possiamo ricorrere all'autodifesa

    La fortezza sotto assedio apre un nuovo fronte di tensione. Kaliningrad, il pezzo di terra russa incastrato in mezzo ai Paesi della Nato e caposaldo strategico sul Baltico, da tre giorni è tornato al centro del confronto tra il Cremlino e l'Occidente. La Lituania infatti ha deciso di bloccare il trasferimento via ferrovia di una lunga lista di beni sottoposte alle sanzioni europee. Da venerdì le autorità di Vilnius vietano l'importazione e l'esportazione di metalli, materiali da costruzione, carbone e apparati tecnologici. Secondo le indiscrezioni, metà dei treni merci diretti a Kaliningrad sarebbero stati fermati e questo avrebbe provocato una corsa alle scorte, spingendo il mezzo milione di abitanti a prendere d'assalto i supermercati.

    Il blocco lituano

    Il governatore Anton Alikhanov ha cercato di tranquillizzare la popolazione, annunciando che la flotta di traghetti russi garantirà i rifornimenti: "Ci sono due navi in servizio, presto saranno sette". Ma la vicenda è già stata impugnata da Mosca. Il capo della Commissione del Consiglio della Federazione per la protezione della sovranità, Andrey Klimov, ha dichiarato che o Bruxelles "correggerà la situazione relativa al blocco di Kaliningrad, o la Russia avrà mano libera per risolvere la questione del transito con qualsiasi mezzo". E ha minacciato: "Questa è un'aggressione diretta contro la Russia", che potrebbe costringere Mosca a "ricorrere all'autodifesa". Per poi accusare la Nato di avere ispirato la decisione della Lituania. Sulla stessa linea, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov: "E' un atto illegale. La situazione è davvero molto grave e richiede un'analisi approfondita per preparare una risposta".


    La provocazione russa

    Venerdì scorso proprio nel Baltico due navi militari russe sono entrate nelle acque territoriali della Danimarca, presentandosi davanti a un'isola danese. L'iniziativa è stata letta da alcuni analisti come una ritorsione contro lo schieramento in Ucraina dei missili anti-nave Harpoon donati da Copenaghen a Kiev, che avrebbero affondato un grande rimorchiatore russo a largo dell'Isola del Serpente. Poche ore dopo due pattugliatori della Flotta del Mar Nero si sono avvicinati a una piattaforma petrolifera romena, rimanendo per ore a distanza di tiro dei loro armamenti.
    Dei tanti punti di attrito tra Nato e Mosca, però, Kaliningrad è quello che desta maggiore preoccupazione. Si tratta infatti di territorio russo: una situazione che giustifica, agli occhi dei falchi di Mosca come Andrey Klimov - senatore del Partito di Putin e regista legislativo dell'annessione della Crimea -, il ricorso "all'autodifesa": una minaccia che può includere l'impiego di armi nucleari.

    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • Sean
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      «Forze armate ucraine attaccano piattaforma gas in Crimea»
      « L’Ucraina ha sferrato un attacco contro gli impianti di trivellazione della società di gas Chernomorneftegaz, che sede in Crimea, ferendo tre lavoratori». Lo ha scritto sul suo canale Telegram il capo della Repubblica di Crimea, Sergey Aksyonov, come riportano le agenzie russe. «Sono in contatto con i colleghi del ministero della Difesa e dell’Fsb (Servizio di Sicurezza Federale) da questa mattina e stiamo lavorando per salvare le persone. Sulle piattaforme di trivellazione c’erano 12 persone, cinque delle quali sono state salvate e tre sono rimaste ferite. Le ricerche continuano», ha dichiarato Aksyonov.


      Russia, Kovitidi: "Sospesa la produzione a Chernomorneftegaz", dopo attacco ucraino

      Dopo l'attacco delle forze ucraine alla piattaforma di trivellazione della società di gas Chernomorneftegaz nel Mar Nero, in Crimea, che è sotto il controllo dei russi, la produzione è stata sospesa. Lo riferisce all'agenzia russa 'Tass' la senatrice della Crimea Olga Kovitidi. L'esercito ucraino ha inflitto tre attacchi alle piattaforme di perforazione di Chernomorneftegaz, situate nel Mar Nero. Questo è stato annunciato lunedì in onda sul canale televisivo "Russia-24" dal capo della Crimea Sergey Aksyonov.

      Repubblica-La Stampa
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        Questa guerra più sta e più porta male.
        ...ma di noi
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        • germanomosconi
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          • Jan 2007
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          • pordenone
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          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
          Questa guerra più sta e più porta male.
          ma infatti deve finire quanto prima in un modo o nell'altro sta cosa è insostenibile per TUTTI nel lungo periodo e potrebbe prendere una piega ancora più brutta
          Originariamente Scritto da Marco pl
          i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
          Originariamente Scritto da master wallace
          IO? Mai masturbato.
          Originariamente Scritto da master wallace
          Io sono drogato..

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          • Mario12
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            • Nov 2014
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            buonasera miei cari sfollati.

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            • germanomosconi
              Bodyweb Senior
              • Jan 2007
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              • pordenone
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              notare come negli ultimi anni abbiamo puntato tantissimo sul gas, questo è un articolo di dicembre....
              io veramente mi chiedo se prima di sanzionare la russia (che fornisce ben il 40% del fabbisogno in europa), qualcuno abbia un attimino acceso il cervello


              Il lato oscuro delle fonti rinnovabili: boom di progetti di impianti termoelettrici incentivati per accendersi quando si fermano sole e vento


              La corsa delle centrali a gas: ecco la mappa dei 48 progetti in Italia

              Il lato oscuro delle fonti rinnovabili: boom di progetti di impianti termoelettrici incentivati per accendersi quando si fermano sole e vento

              Originariamente Scritto da Marco pl
              i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
              Originariamente Scritto da master wallace
              IO? Mai masturbato.
              Originariamente Scritto da master wallace
              Io sono drogato..

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              • LARRY SCOTT2
                Bodyweb Senior
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                Kalinigrad.
                Ironico.

                Kalinigrad, città russa exclave nel baltico capolouogo dell'omonimo Oblast con poco più di un milione scarso di abitanti, è una città sorta dal nulla nel '46, sulle rovine della ben più antica e gloriosa
                Königsberg, capitale del Lander della OstPreussen e prima ancora del Ducato di Prussia vero e proprio.

                Città a maggioranza tedesca, così come l'intera Prussia Orientale (che contava nel 39 ben tre milioni di abitanti, quasi tutti tedeschi), aveva un suo dialetto proprio ormai quasi estinto completamente (mi pare ci fossero appena mille parlanti nel 2020) ed era il fiore all'occhiello di Casa Hohenzollern, oltre che luogo di nascita di molte figure di spicco del mondo tedesco (Kant per dirne uno). Nucleo originale di tutto il processo di unità nazionale tedesca, aveva per la Germania lo stesso peso che per noi possono avere una Napoli, una Milano o una Torino.

                Come diventò russa? I prussiani, data la loro formae mentis, furono fervidi sostenitori del nazionalsocialismo, sebbene non a livello dei bavaresi. Con la controffensiva sovietica alla fallita Operazione Barbarossa, Kalinin prese la città dopo settimane di costanti e intensi bombardamenti di artiglieria (vi ricorda qualcosa ?), distruggendola completamente e cacciandone la popolazione.
                Col processo di pace Stalin insistette per annetterla, nel consenso generale degli Alleati. Altra piccola curiosità: in origine all'URSS sarebbe dovuta andare la sola Prussia Orientale, mentre la famosa (e antiestetica/antistorica) Linea Oder Neisse come confine tra Polonia e Germania non piaceva nè a Churchill nè a Truman, che avrebbero preferito mantenere alla Germania l'intera Slesia, la Pomerania Orientale e il Brandeburgo orientale. Stalin però fu irremovibile e minacciò che l'unico modo per la conservazione dei confini tedeschi del 36 minus la Prussia Orientale sarebbe stata l'intera Germania sotto un governo socialista, Una Weimar - DDR in pratica.

                Morale della storia? Konigsberg, da città anseatica gioiello del Baltico, divenne un immenso porto commerciale/arsenale di grigi commieblock. L'intera popolazione prussiana fu deportata: metà nella futura DDR, l'altra metà in Kazakistan, dove molti loro discendenti risiedono tutt'ora.
                Tre milioni di persone espulse in quanto ''naziste'' e sostituite con coloni russi, ucraini e turcofoni dagli -Stan (lo stesso attuale governatore della Regione, Alikhanovic, è un kazako etnico).

                Chissà se è questa la sorte che hanno in mente per eventuali altre annessioni di parti Ucraine non-russofone (per ora stanno occupando quelle)

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                • Sly83
                  CAVETTERIA INCLUSIVA
                  • May 2003
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                  • Sly's GYM
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                  A Konigsberg era nato Kant, a volte i conti tornano altre no



                  Originariamente Scritto da Giampo93
                  Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                  • LARRY SCOTT2
                    Bodyweb Senior
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                    Tra l'altro l'espulsione dei prussiani e il ripopolamento etnico fu clamoroso. L'equivalente di un Piemonte annesso come exclave americana e rinominato ''New Connecticut'', ripopolato da WASP e con Torino distrutta e ricostruita a grid americana e rinominata ''Pattonsburg''.
                    Fa davvero capire quanto i suoi stessi alleati fossero terrorizzati da Stalin tanto da concedergli robe del genere.

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                    • LARRY SCOTT2
                      Bodyweb Senior
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                      Ah, ironico anche che la stessa ''Leopoli'', ora Lviv ma al secolo Lwow, sia ucraina a causa dell'autismo di Stalin.
                      Era il fiore all'occhiello degli Jagelloni e fu a maggioranza polacca fino ai tardi anni 48, quando Stalin ''incoraggiò'' l'emigrazione dei polacchi e ''incoraggiò'' quella di ucraini e russi.

                      Questi rimescolamento e spostamenti etnici forzati nell'arco 1945-1955 nell'Europa Orientale sono stati clamorosi ma sono ancora sostanzialmente sconosciuti alla maggioranza della nostra popolazione. I russi li hanno sempre fatti, in ogni territorio annesso o anche solo controllato come fantoccio, da sempre.

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                      • Sean
                        Csar
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                        Originariamente Scritto da LARRY SCOTT2 Visualizza Messaggio
                        Kalinigrad.


                        Chissà se è questa la sorte che hanno in mente per eventuali altre annessioni di parti Ucraine non-russofone (per ora stanno occupando quelle)
                        Per le russofone senz'altro, difatti se parte della popolazione antirussa vuole andarsene dai luoghi e territori occupati i russi non si oppongono. Vogliono che resti solo la popolazione filorussa...e vogliono la terra (ll Donbass ricco di risorse) chiaramente, il mare, i porti.

                        Poi penseranno, in una seconda fase, a ripopolare le zone conquistate con dei coloni, magari dalla Russia profonda o chissà da dove.
                        ...ma di noi
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                        forse, tra mille inverni
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                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                        • LARRY SCOTT2
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                          Kalinigrad è anche la sede della Flotta del Baltico, direi che questo è l'elemento chiave di tutto il blocco che i baltici stanno attuando.

                          Ironico, nel 91 ci furono proposte russe per la ricessione alla neonata Germania Unita della zona. Kohl pareva voler accettare, ma ci fu il veto totale dell'UK e di Bush Padre che volevano per qualche motivo che la Russia mantenesse la città.

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                          • Ponno
                            Socialista col Rolex
                            • Feb 2013
                            • 12844
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                            • Holy See (Vatican City State) [VA]
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                            A Kalingrad c'è anche una bella quantità di armi nucleari. Io non so che cazz0 passi nella testa della gente. Qua si vuole trovare una soluzione o tocca finire malissimo?
                            Ora anche le pulci hanno la tosse, e la Lituania (sicuramente imbeccata da zio Sam) ricorre all'ennesima escalation.

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                            Originariamente Scritto da claudio96

                            sigpic
                            più o meno il triplo

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                            • Sean
                              Csar
                              • Sep 2007
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                              Originariamente Scritto da LARRY SCOTT2 Visualizza Messaggio
                              Kalinigrad è anche la sede della Flotta del Baltico, direi che questo è l'elemento chiave di tutto il blocco che i baltici stanno attuando.

                              Ironico, nel 91 ci furono proposte russe per la ricessione alla neonata Germania Unita della zona. Kohl pareva voler accettare, ma ci fu il veto totale dell'UK e di Bush Padre che volevano per qualche motivo che la Russia mantenesse la città.
                              Sì, mi pare poi di aver letto, nelle settimane scorse, che in quella exclave vi siano anche silos nuclerari, perchè vicinissima alle varie capitali o ai vari obiettivi strategici europei.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
                                A Kalingrad c'è anche una bella quantità di armi nucleari. Io non so che cazz0 passi nella testa della gente. Qua si vuole trovare una soluzione o tocca finire malissimo?
                                Ora anche le pulci hanno la tosse, e la Lituania (sicuramente imbeccata da zio Sam) ricorre all'ennesima escalation.

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                                Ecco mi hai anticipato. Allora ricordavo bene.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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