Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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  • Sean
    Csar
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    • In piedi tra le rovine
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    Mosca: «La liberazione di Lugansk si sta avvicinando a fine» «I gruppi delle Forze Armate russe, insieme alle milizie popolari di Lugansk e della Repubblica Popolare di Donetsk, continuano ad espandere il loro controllo sui territori del Donbass. La liberazione della Repubblica Popolare di Lugansk si sta avvicinando alla fine». Lo ha dichiarato il Ministro della Difesa russo Sergei Shoigu durante la riunione del consiglio dei ministri, come riporta la Tass.


    Deputato russo: "Operazione in Ucraina con qualche difficoltà"

    La "speciale operazione militare" della Russia in Ucraina sta procedendo "con qualche difficoltà" perché l'esercito ucraino è "uno dei più forti e meglio addestrati" e la Russia sta combattendo "contro soldati e ufficiali che hanno la sua stessa mentalità". Il senatore russo Frants Klintsevich, parlando in una tv russa, come riporta la Bbc, ha ammesso i lenti progressi della Russia in Ucraina, aggiungendo di non voler offendere le forze armate russe. "Questa operazione non è uguale a quella in Afghanistan e in Caucaso", ha detto, spiegando i motivi.


    Stampa, Usa valutano revoca temporanea sanzioni Bielorussia per trasporto grano

    Gli Stati Uniti stanno pensando di revocare per sei mesi alcune sanzioni alla Bielorussia e di trasportare grano ucraino attraverso il suo territorio , cosa per adesso impossibile da realizzare attraverso i porti ucraini bloccati dalla Russia. Lo scrive la Pravda Ucraina, secondo cui alti funzionari statunitensi e il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres stanno valutando una possibile rotta per esportare il grano ucraino attraverso la Bielorussia fino al porto lituano di Klaipeda. Per fare ciò, alcune sanzioni alla Bielorussia potrebbero essere revocate per sei mesi, come ad esempio quelle sui fertilizzanti di potassio prodotti nel Paese.


    Governatore, bombardamento intenso su Severodonetsk

    "I russi stanno bombardando Severodonetsk molto intensamente, fino a 15 mila persone restano nei rifugi, i pozzi nei vecchi distretti della citta' sono stati preservati per fornire acqua alla popolazione". Lo ha riferito Serhiy Gaidai, il governatore di Luhansk, nell'Est dell'Ucraina, precisando che "tutte le torri per cellulari sono fuori uso" e "il 70% dei palazzi alti sono distrutti o danneggiati".


    "Rubizhne come Mariupol, completamente distrutta"

    La città di Rubizhne, nella regione di Lugansk, condivide lo stesso "destino di Mariupol": "è stata completamente distrutta, non ci sono edifici superstiti, molte case non possono essere restaurate. Nei cortili ci sono cimiteri". Lo afferma il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk Sergi Gaidai, che su Telegram pubblica le immagini della città, con palazzi distrutti o rasi al suolo e croci di legno nei cortili. "Prima della guerra più di 60.000 persone vivevano qui e lavoravano", spiega Gaidai, assicurando che "la ricostruiremo quasi da zero".

    Repubblica-CorSera
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • The_machine
      Bodyweb Senior
      • Nov 2004
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      Originariamente Scritto da Nemesis84 Visualizza Messaggio
      Come ha detto mach ogni atteggiamento critico verso qualche elemento ucraino o pro ucraina ti fa diventare filo russo, ecco questo credo sia proprio qualcosa da evitare perchè l'escalation dei toni poi diventa la normale conseguenza del creare due blocchi di cui uno integralista e poi porta ad annientare il pensiero critico a favore di pensieri di fede che è quello che poi critichiamo ai russi che si bevono la propaganda.
      Ma infatti non è così, ho distinto chi è pro-russia da chi è anti-atlantista, chiaro che in questa circostanza le due posizioni collimano se si considerano le scelte politiche (esempio fornire o meno armi).
      Quindi ripeto, se si considerano posizioni filo-russe e anti-atlantiste (alla Travaglio per intenderci) si può anche pensare che i media in Italia remino principalmente in queste direzioni.

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      • zuse
        Macumbico divinatore
        • Oct 2010
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        • White House
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        credo che i fattori da considerare sulla risultante di questi sondaggi siano principalmente tre:

        - percezione del pericolo (per la nostra pelle)
        - costi energetici, aiuti, interruzione attività (per le nostre tasche)
        - percezione resistenza ucraina (per i nostri cuori)

        il primo, si è andato ad affievolire. Prima putin era un malato terminale pazzo impotente con covid, libro di storia degli zar in una mano e bottone rosso nell'altra. Minacce nucleare ogni 2x3.
        Adesso i toni sono più distesi, svezia e finlandia non hanno funghi fuori stagione nonostante la richiesta di adesione alla Nato . insomma. In russia non sono ancora impazziti e per ora niente Fall Out, possiamo prenotare ombrellone e lettino in tutta serenità.
        Inoltre ci avviciniamo ad una normalizzazione del conflitto. Fa meno notizia e , non a caso, i tg stanno spingendo con i vari classici del caldo afoso, bere acqua, cani alla fontanella e gelati a Roma

        il secondo...beh, aspettiamo non ci siano 32 gradi. E aspettiamo quando quei miliardi donati in qualche modo verranno fatti rientrare in qualche accisa


        Prima bomba pesante sganciata dai russi e temperature autunnali, rifacciamo il sondaggio in Italia.

        Per il discorso ucraini, ancora non si sa, in termini di vite, quanto stia veramente loro costando. Senza contare siamo nel paradosso mediatico dove, chi si è arreso, in verità ha solo deposto le armi... Ma mica si è arreso eh.

        Rifacciamo sto sondaggio quando quei 9 su 10 a rischio povertà assoluta, non saranno nemmeno più in Ucraina, aggiungendosi ai milioni già scappati fuori dal paese. E a quando ci sarà una conta attendibile delle perdite


        Originariamente Scritto da Sean
        mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola




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        • Sean
          Csar
          • Sep 2007
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          • In piedi tra le rovine
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          A me pare che il livello di intensità della guerra nelle regioni del Donbass stia prendendo corpo. Ci sfugge che tante altre città stanno venendo rase al suolo come Mariupol - e in questo senso riecheggiano le parole di Quirico dette tempo fa sulla "capacità distruttiva" anche se non "operativa" dell'esercito russo.

          Stanno entrando in azione le artiglierie, delle quali la Russia è il primo paese al mondo per quantità. Stanno entrando in azione perchè il terreno si va indurendo, rassodando con l'estate e quindi si martellano notte e dì paesi, città, postazioni ecc...

          La situazione in Ucraina è drammatica tendente al tragico. I russi avanzeranno pure di uno o due chilometri al giorno, come scriveva ieri Olimpo sul CorSera, ma nel frattempo precipitano missili e proiettili dappertutto, cioè non solo dove è il fronte ma i missili pure in città lontane, nella parte occidentale o ai confini nord.

          Il mare è bloccato. Le aziende ferme. I civili muoiono a decine tutti i giorni.

          La domanda che ne deriva è quanto a lungo è sostenibile per l'Ucraina una situazione simile.

          Non trovo per niente casuale, e non può ovviamente esserlo casuale, la telefonata (di iniziativa americana) del capo del Pentagono all'omologo russo.

          Qua sono passati 3 mesi e la situazione, non tanto dal punto di vista militare (perchè l'esercito ucraino sa combattere, ormai lo ammettono anche i russi), la situazione strutturale della Ucraina va deperendosi a vista d'occhio. Se la guerra dovesse prolungarsi per altri 12 mesi, la nazione verrebbe fatta a pezzi, anche se il fronte dovesse spostarsi di un metro al giorno.

          Questa è la considerazione che deve spingere al ritorno della diplomazia. Deve spingere anche il governo ucraino a lasciar perdere le linea "inglese" sulla riconquista di tutta l'Ucraina e concentrarsi sulla linea della salvezza del salvabile...e fare la bocca ad una idea di cessione/perdita di qualche pezzo di territorio.
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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          • Nemesis84
            Ice and Cold
            • Jun 2013
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            Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
            Ma infatti non è così, ho distinto chi è pro-russia da chi è anti-atlantista, chiaro che in questa circostanza le due posizioni collimano se si considerano le scelte politiche (esempio fornire o meno armi).
            Quindi ripeto, se si considerano posizioni filo-russe e anti-atlantiste (alla Travaglio per intenderci) si può anche pensare che i media in Italia remino principalmente in queste direzioni.
            Non mi pare sinceramente, certo sono voci che "fanno più notizia" perchè sono fuori dal coro però credo che chi giustifichi la Russia o faccia il tifo per lei siano pochissimi e credo nessuno abbia grande spazio sui mezzi di comunicazione.
            Giusto per capirci per me i pro russia sono quelli che danno ragione alla Russia dicendo che era giustificata l'invasione, chi condanna la cosa, ma solleva "attenuanti" non è per forza pro russia.
            (parlo sempre in generale non di qui dentro)

            ovviamente la cosa che non piace è che l'atteggiamento da lista di proscrizione (che si è vista sui giornali) di chi non è un entusiasta pro-ucraina in toto sta aiutando a polarizzare ancora di più le posizioni, che fintato che i risvolti pratici sulle persone sono "relativi" lo scontro verbale rimane tra quelli "da bar", ma il protrarsi della guerra e il peggioramento della situazione economica che nel giro di qualche mese arriverà fisiologicamente ad intaccare in concreto le persone comuni sarà difficile da gestire quando dall'altra parte avrai due blocchi che nei mesi si radicalizzati
            Last edited by Nemesis84; 20-05-2022, 13:00:10.
            "It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"

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            • Nemesis84
              Ice and Cold
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              A me pare che il livello di intensità della guerra nelle regioni del Donbass stia prendendo corpo. Ci sfugge che tante altre città stanno venendo rase al suolo come Mariupol - e in questo senso riecheggiano le parole di Quirico dette tempo fa sulla "capacità distruttiva" anche se non "operativa" dell'esercito russo.

              Stanno entrando in azione le artiglierie, delle quali la Russia è il primo paese al mondo per quantità. Stanno entrando in azione perchè il terreno si va indurendo, rassodando con l'estate e quindi si martellano notte e dì paesi, città, postazioni ecc...

              La situazione in Ucraina è drammatica tendente al tragico. I russi avanzeranno pure di uno o due chilometri al giorno, come scriveva ieri Olimpo sul CorSera, ma nel frattempo precipitano missili e proiettili dappertutto, cioè non solo dove è il fronte ma i missili pure in città lontane, nella parte occidentale o ai confini nord.

              Il mare è bloccato. Le aziende ferme. I civili muoiono a decine tutti i giorni.

              La domanda che ne deriva è quanto a lungo è sostenibile per l'Ucraina una situazione simile.

              Non trovo per niente casuale, e non può ovviamente esserlo casuale, la telefonata (di iniziativa americana) del capo del Pentagono all'omologo russo.

              Qua sono passati 3 mesi e la situazione, non tanto dal punto di vista militare (perchè l'esercito ucraino sa combattere, ormai lo ammettono anche i russi), la situazione strutturale della Ucraina va deperendosi a vista d'occhio. Se la guerra dovesse prolungarsi per altri 12 mesi, la nazione verrebbe fatta a pezzi, anche se il fronte dovesse spostarsi di un metro al giorno.

              Questa è la considerazione che deve spingere al ritorno della diplomazia. Deve spingere anche il governo ucraino a lasciar perdere le linea "inglese" sulla riconquista di tutta l'Ucraina e concentrarsi sulla linea della salvezza del salvabile...e fare la bocca ad una idea di cessione/perdita di qualche pezzo di territorio.
              ecco credo che lo spunto interessante nasca proprio dl focus diverso tra quello dell'esercito e quindi militare e quello della diplomazia e quindi politico/sociale
              "It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"

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              • The_machine
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                Originariamente Scritto da Nemesis84 Visualizza Messaggio
                Non mi pare sinceramente, certo sono voci che "fanno più notizia" perchè sono fuori dal coro però credo che chi giustifichi la Russia o faccia il tifo per lei siano pochissimi e credo nessuno abbia grande spazio sui mezzi di comunicazione.
                Giusto per capirci per me i pro russia sono quelli che danno ragione alla Russia dicendo che era giustificata l'invasione, chi condanna la cosa, ma solleva "attenuanti" non è per forza pro russia.
                (parlo sempre in generale non di qui dentro)
                Aspetta però, in particolare nell'ultimo post ho scritto chiaramente che se si considerano assieme filo-russi ed anti-atlantisti può aver senso pensare che i media spingano in queste direzioni e quindi contro l'invio delle armi in Ucraina.

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                  Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
                  Aspetta però, in particolare nell'ultimo post ho scritto chiaramente che se si considerano assieme filo-russi ed anti-atlantisti può aver senso pensare che i media spingano in queste direzioni e quindi contro l'invio delle armi in Ucraina.
                  sì mach, evidentemente non sono stato chiaro, ho preso spunto dai tuoi post per allargare il discorso.

                  Sull'invio di armi la posizione dei media è sicuramente meno spinta e più soft, però rispecchia in parte anche alcune posizioni politiche vedi m5s e lega
                  "It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"

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                    Originariamente Scritto da zuse Visualizza Messaggio
                    credo che i fattori da considerare sulla risultante di questi sondaggi siano principalmente tre:

                    - percezione del pericolo (per la nostra pelle)
                    - costi energetici, aiuti, interruzione attività (per le nostre tasche)
                    - percezione resistenza ucraina (per i nostri cuori)

                    il primo, si è andato ad affievolire. Prima putin era un malato terminale pazzo impotente con covid, libro di storia degli zar in una mano e bottone rosso nell'altra. Minacce nucleare ogni 2x3.
                    Adesso i toni sono più distesi, svezia e finlandia non hanno funghi fuori stagione nonostante la richiesta di adesione alla Nato . insomma. In russia non sono ancora impazziti e per ora niente Fall Out, possiamo prenotare ombrellone e lettino in tutta serenità.
                    Inoltre ci avviciniamo ad una normalizzazione del conflitto. Fa meno notizia e , non a caso, i tg stanno spingendo con i vari classici del caldo afoso, bere acqua, cani alla fontanella e gelati a Roma

                    il secondo...beh, aspettiamo non ci siano 32 gradi. E aspettiamo quando quei miliardi donati in qualche modo verranno fatti rientrare in qualche accisa


                    Prima bomba pesante sganciata dai russi e temperature autunnali, rifacciamo il sondaggio in Italia.

                    Per il discorso ucraini, ancora non si sa, in termini di vite, quanto stia veramente loro costando. Senza contare siamo nel paradosso mediatico dove, chi si è arreso, in verità ha solo deposto le armi... Ma mica si è arreso eh.

                    Rifacciamo sto sondaggio quando quei 9 su 10 a rischio povertà assoluta, non saranno nemmeno più in Ucraina, aggiungendosi ai milioni già scappati fuori dal paese. E a quando ci sarà una conta attendibile delle perdite

                    È quello che scrivevo ieri. Ne riparleremo dopo "non uscite nelle ore più calde, state all'ombra, mangiate frutta, bevete tanta acqua e fate tanta plin plin".

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                    • Sean
                      Csar
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                      Kiev ordina a difensori Azovstal di smettere di combattere I difensori di Azovstal hanno ricevuto da Kiev l’ordine di smettere di combattere. Lo annuncia in un videomessaggio il comandante del battaglione Azov Denys Prokopenko ancora nell’acciaieria dopo che, secondo Mosca, circa in duemila si sono arresi. «Il comando militare superiore ha dato l’ordine di salvare la vita dei soldati della nostra guarnigione e di smettere di difendere la città» di Mariupol, ha detto Prokopenko.

                      Proponenko: «Stop alla difesa di Mariupol per ordine comando militare»
                      Il comando militare ha ordinato di fermare la difesa di Mariupol e di salvare i soldati ancora in vita. Lo ha annunciato il comandante del battaglione Azov Denys Proponenko, riferendo che il processo di evacuazione dei corpi delle vittime è in corso. Così si legge sulla pagina ufficiale Telegram del battaglione.

                      Tutti i civili e i combattenti ucraini rimasti gravemente feriti sono stati evacuati dalle acciaierie Azovstal di Mariupol. La prossima tappa, ha spiegato, prevede di portare fuori dall'Azovstal i combattenti che hanno perso la vita mentre difendevano l'impianto. «Abbiamo risposto all'ordine di Kiev di non continuare la resistenza per salvare delle vite», ha aggiunto Prokopenko, chiarendo di essere «riusciti a evacuare i civili e chi era gravemente ferito e necessitava di aiuto».

                      CorSera
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                      • Sly83
                        CAVETTERIA INCLUSIVA
                        • May 2003
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                        Germania respinge debito condiviso per ricostruire Ucraina


                        La Germania respinge una nuova condivisione europea del debito per la ricostruzione in Ucraina: lo ha dichiarato il ministro dell'Economia tedesco, Christian Lindner. "Se c'e' qualcuno che sta prendendo in considerazione di rifare di nuovo qualcosa come il Next
                        Generation Eu, allora la risposta non puo' che essere no", ha detto Lindner dopo una riunione del G7.



                        Originariamente Scritto da Giampo93
                        Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                          Csar
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                          Nei prossimi mesi ne vedremo delle belle, in specie lato "unità europea" che la guerra in Ucraina avrebbe "rafforzato" perchè "è contro i nostri valori comuni"...ma l'unico valore che esiste è il portafoglio, questo è nelle righe in piccolo, e il portafoglio ciascuno guarda il suo.
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                            Ora devo pure pagare io per ricostruire l'ucraina... che paghi biden ed il suo bel paese.
                            Originariamente Scritto da Pesca
                            lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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                            • Sean
                              Csar
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                              • In piedi tra le rovine
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                              Noi avremo da pensare ai nostri di debiti, in specie se la situazione energetica dovesse deperire con drammatiche ripercussioni circa la produzione industriale e le spese delle famiglie, già ora al limite (alcuni devono attingere ai risparmi per pagare le super bollette).

                              Inoltre i rifiugiati...che devi sfamare, vestire, caricare sul sistema sanitario, dargli tutto...e dietro le quinte si agita lo spettro della crisi alimentare e del grano, con ovvie ripercussioni sugli scaffali della spesa e sul settore che lavora con i prodotti del grano.

                              La lista è lunga, hai voglia a pensare alla ricostruzione dell'Ucraina...e poi quale Ucraina? Mariupol se se la tengono i russi la ricostruiscono loro, con buona pace di Di Maio che si era offerto di ritirare su il teatro...che i russi stanno abbattendo del tutto per farci chissà cosa. Chieda a Putin adesso se glielo fa ricostruire.

                              Gli ucraini si sveglino dall'incantesimo, sono soli. Entreranno nella UE forse mai. La nazione nessuno gliela ricostruirà mai. Vedano bene che fare.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                              • Sean
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                                Mosca: arresi gli ultimi 531 di Azovstal

                                Si sono arresi gli ultimi occupanti dell'acciaieria Azovstal di Mariupol: lo annuncia il ministero della Difesa russo, parlando di un gruppo di 531 persone.


                                Ministero difesa Mosca: Azovstal completamente liberata

                                Secondo l'agenzia Ria, Il ministero della Difesa russo ha annunciato che l'acciaieria Azovstal di Mariupol è stata "completamente liberata".

                                Repubblica
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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