Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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  • Sly83
    CAVETTERIA INCLUSIVA
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    Originariamente Scritto da Mario12 Visualizza Messaggio
    https://youtu.be/zC8XlF4fCz8

    ovviamente è tutta una burla



    Originariamente Scritto da Giampo93
    Finché c'è emivita c'è Speran*a

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    • Barone Bizzio
      Bodyweb Senior
      • Dec 2008
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      Originariamente Scritto da Lorenzo993 Visualizza Messaggio
      A me il massimo che ha infastidito é questo tuo commento, e non mi sto lamentando di nulla



      Gli altri la supereranno per l'Italia sticazzi

      Mi é saputa tanto di "tanto ormai sto nella city voi tornate pure a mangiare pane e cipolla"

      Poi chiuso perché a me di parlare con te di estero, proiettori 4k ecc non me ne frega niente
      Ho scritto 'ci meritiamo', non 'vi meritate'
      Facevo un discorso a livello di paese del quale anche io faccio parte. A livello individuale, beh, penso sia molto diversa la situazione e ci sia nella maggior parte dei casi piu margine di manovra di quanto si creda, tutto qui

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      • Bob Terwilliger
        bluesman
        • Dec 2006
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        • Osteria
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        Siete troppo severi con gli italiani.

        Dopo anni di governi tecnici siamo finalmente andati a elezioni e votato in grande maggioranza per forze antisistema ovvero M5S e Lega. Il risultato è che ora abbiamo come presidente del consiglio il principe dell'europeismo Mario Draghi.
        I problemi dell'Italia sono endemici. Ci sono le libertà fondamentali, ma non c'è una vera democrazia. C'è poco da puntare il dito sul popolo. Quello che possiamo fare, quando per colpa della Costituzione non possono proprio impedircelo, è votare. Ma votare è inutile perché tanto non cambia nulla.

        Io voterò per Giorgia Meloni. Ho fiducia che possa far bene e che non si lasci tentare dalle sirene del potere. Certo non posso esserne sicuro. Ma comunque questo è il massimo a cui posso ambire, che rimanga coerente. Che possa governare, anche con i voti, è impossibile. Ci penseranno i vari Mattarella e Cipollone e Schulz e Biden e CSM a renderlo di fatto impossibile.
        Originariamente Scritto da Sean
        Bob è pure un fervente cattolico.
        E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.

        Alice - How long is forever?
        White Rabbit - Sometimes, just one second.

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        • Arturo Bandini
          Bodyweb Senior
          • Aug 2003
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          Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza Messaggio
          Siete troppo severi con gli italiani.

          Dopo anni di governi tecnici siamo finalmente andati a elezioni e votato in grande maggioranza per forze antisistema ovvero M5S e Lega. Il risultato è che ora abbiamo come presidente del consiglio il principe dell'europeismo Mario Draghi.
          I problemi dell'Italia sono endemici. Ci sono le libertà fondamentali, ma non c'è una vera democrazia. C'è poco da puntare il dito sul popolo. Quello che possiamo fare, quando per colpa della Costituzione non possono proprio impedircelo, è votare. Ma votare è inutile perché tanto non cambia nulla.

          Io voterò per Giorgia Meloni. Ho fiducia che possa far bene e che non si lasci tentare dalle sirene del potere. Certo non posso esserne sicuro. Ma comunque questo è il massimo a cui posso ambire, che rimanga coerente. Che possa governare, anche con i voti, è impossibile. Ci penseranno i vari Mattarella e Cipollone e Schulz e Biden e CSM a renderlo di fatto impossibile.
          lo stesso vale per tutti gli altri paesi europei. E' un po' come credere di cambiare qualcosa votando per le regionali, ma al governo ci sono altri

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          • Barone Bizzio
            Bodyweb Senior
            • Dec 2008
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            Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza Messaggio
            Siete troppo severi con gli italiani.

            Dopo anni di governi tecnici siamo finalmente andati a elezioni e votato in grande maggioranza per forze antisistema ovvero M5S e Lega. Il risultato è che ora abbiamo come presidente del consiglio il principe dell'europeismo Mario Draghi.
            I problemi dell'Italia sono endemici. Ci sono le libertà fondamentali, ma non c'è una vera democrazia. C'è poco da puntare il dito sul popolo. Quello che possiamo fare, quando per colpa della Costituzione non possono proprio impedircelo, è votare. Ma votare è inutile perché tanto non cambia nulla.

            Io voterò per Giorgia Meloni. Ho fiducia che possa far bene e che non si lasci tentare dalle sirene del potere. Certo non posso esserne sicuro. Ma comunque questo è il massimo a cui posso ambire, che rimanga coerente. Che possa governare, anche con i voti, è impossibile. Ci penseranno i vari Mattarella e Cipollone e Schulz e Biden e CSM a renderlo di fatto impossibile.

            Ehhhh insomma. Non abbiamo mai fatto alcuna rivoluzione, la quale serve sempre a instillare un po' di sano terrore nei governanti. Ai francesi appena tocchi loro uno dei tanti privilegi del loro stato sociale ti mettono a ferro e fuoco le città per un anno.
            Noi invece ci siamo fatti andare bene la gestione totalmente folle del Covid con una opposizione ridotta a meme. Vedi un po' tu

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              Mi è venuto in mente, leggendovi stasera.

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              • Sly83
                CAVETTERIA INCLUSIVA
                • May 2003
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                Di base se si e’ fatta l’Italia prima di aver fatto gli Italiani (cosa che sarebbe stata impossibile) non ci si poteva aspettare altro.

                Come quando sbagli a mettere il primo bottone della camicia.

                Il particularismo preclude ogni presa di posizione univoca da parte di un’impossibile presa di coscienza collettiva.


                Ancora: uno stato nazionale che abbia mire di dominio coopta e ritiene il meglio, ad ogni costo.

                C’e’ ben poco da discutere su questo IMHO, son cose che sentivo da bambino, son cose che sentiremo non solo sempre..ma PER sempre.


                Credo che ognuno dovrebbe guardarsi dentro e darsi la propria risposta sul da farsi/fatto.


                l’Italia e’ un paese geograficamente straordinario, storicamente affascinante, geopoliticamente disgraziato.



                Originariamente Scritto da Giampo93
                Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                • Barone Bizzio
                  Bodyweb Senior
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                  Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
                  Di base se si e’ fatta l’Italia prima di aver fatto gli Italiani (cosa che sarebbe stata impossibile) non ci si poteva aspettare altro.

                  Come quando sbagli a mettere il primo bottone della camicia.

                  Il particularismo preclude ogni presa di posizione univoca da parte di un’impossibile presa di coscienza collettiva.


                  Ancora: uno stato nazionale che abbia mire di dominio coopta e ritiene il meglio, ad ogni costo.

                  C’e’ ben poco da discutere su questo IMHO, son cose che sentivo da bambino, son cose che sentiremo non solo sempre..ma PER sempre.


                  Credo che ognuno dovrebbe guardarsi dentro e darsi la propria risposta sul da farsi/fatto.


                  l’Italia e’ un paese geograficamente straordinario, storicamente affascinante, geopoliticamente disgraziato.
                  Perfettamente d'accordo

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                  • Sly83
                    CAVETTERIA INCLUSIVA
                    • May 2003
                    • 46577
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                    Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
                    Perfettamente d'accordo
                    c’e’ un paradosso in questo.

                    ”Particulare” e’ un termine che rimanda al Guicciardini, il massimo storiografo italiano.

                    Egli intendeva con questo il piu’ nobile degli interessi da parte del saggio: la piena realizzazione della propria intelligienza individuale, nonche’ delle proprie capacita’ di azione non solo verso se stesso, ma anche verso lo Stato (ma parliamo della signoria fiorentina).

                    In definitiva e’ il raggiungimento di quella che definiva “discrezione” (che oggi si stuprerebbe come “resilienza”...a proposito di inflazione linguistica e semantica)

                    Che altro non e’, guardacaso..che la capacita’ di adattarsi ai cambiamenti di condizioni imposti dalla sorte.



                    Originariamente Scritto da Giampo93
                    Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                    • NaturalHardCore
                      Utente sopra la media
                      • Jul 2008
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                      • Pianella (PE) Conan Gym user
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                      Certo se magari si cominciasse con un paio di leggi tra cui quella elettorale con premio di maggioranza magari oltre il 30%, che garantisca stabilità al governo, e l'obbligo di mandato, almeno eviteremmo certi teatri come quello attualmente in corso.
                      Ciao Manuel, bodyweb non sarà mai più la stessa!

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                      • Sly83
                        CAVETTERIA INCLUSIVA
                        • May 2003
                        • 46577
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                        Non e’ stato fatto finora perche’ l’instabilita’ politica garantisce la discontinuita’ formale tenendo la continuita’ di fatto, e’ il principio fondante della “democrazia” come contenitore vuoto nelle aree sviluppate vassalle (di cui siamo penso uno dei soli rappresentanti )

                        Le responsabilita’ nostre esistono ma un Paese che non ha MAI portato a termine una legislatura con lo stesso Governo senza aver mai fatto una rivoluzione non puo’ dare troppo peso alle scelte del popolo.


                        Poi oh..ognuno ha la propria visione ma quest’ultimo passaggio mi sembra scevro da interpretazioni.



                        Originariamente Scritto da Giampo93
                        Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                        • Sean
                          Csar
                          • Sep 2007
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                          • In piedi tra le rovine
                          • Send PM

                          Mariupol è nelle mani dei russi
                          Il fatto che le Forze armate ucraine stiano lavorando per portare tutti i «difensori dell'Azovstal» fuori dall'acciaieria di Mariupol significa anche che la città, dopo oltre due mesi di battaglia feroce, è ormai nelle mani dei russi.

                          Si è trattato della «più lunga, e più sanguinosa, delle battaglie in questa guerra», e rappresenta — scrive l'agenzia Reuters — «una sconfitta significativa per l'Ucraina».

                          Mariupol — una città economicamente e culturalmente vivace, delle dimensioni di Miami — è completamente devastata, e ridotta in macerie.

                          Secondo le autorità ucraine, l'assedio di Mariupol ha causato «decine di migliaia di vittime».


                          Kiev intensifica sforzi per salvare ultimi difensori Azovstal
                          Funzionari ucraini affermano che i combattenti che hanno ostinatamente difeso l’acciaieria Azovstal nella città in rovina di Mariupol hanno completato la loro missione e sono in corso sforzi per salvare gli ultimi difensori che rimangono all’interno dell’impianto. La notizia che la missione è stata completata è arrivata lunedì dopo che più di 260 combattenti, inclusi alcuni gravemente feriti, sono stati evacuati e portati in aree sotto il controllo della Russia. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha affermato che l’evacuazione nel territorio controllato dai separatisti è stata effettuata per salvare la vita dei combattenti dell’acciaieria Azovstal. Un numero imprecisato di difensori è rimasto in attesa di altri soccorsi. Zelenskyy dice che il lavoro per riportarli a casa richiede «delicatezza e tempo».

                          CorSera
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                          • Sean
                            Csar
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                            L’Europa divisa sulle sanzioni
                            (Gianluca Mercuri) Ci sono delle divisioni tra gli europei sulle sanzioni alla Russia: e il tema si sta complicando.

                            Già il quinto pacchetto, quello sul carbone, era stato una fatica. Ma il sesto, che riguarda il petrolio ed è annunciato da settimane, proprio non si sblocca.

                            •Il no dell’Ungheria
                            A mettersi di traverso è sempre il premier ungherese Viktor Orbán. L’Unione europea contava di convincerlo pagandogli la riconversione degli impianti a tipi di greggio diversi dal russo. Ma, scrive Francesca Basso, «l’Ungheria non è sola, dietro di lei ci sono anche Slovacchia, Repubblica ceca, Bulgaria e Croazia ad avere forti riserve sull’embargo. L’impatto economico sarà forte per diversi Stati membri».

                            •Orbán contro l’Occidente
                            Il problema però è più ampio, e il premier ungherese nemmeno prova a nasconderlo. Anche ieri ha tuonato contro l’Occidente, accusato di essere in preda a una «follia suicida». Si riferiva, ancora una volta, alla «follia di gender» e al «grande programma per la sostituzione della popolazione europea». La teoria della «grande sostituzione» è una tesi complottista secondo cui l’immigrazione serve a sostituire i bianchi cristiani. Orbán non è affatto isolato neanche qui: la tesi riaffiora frequentemente anche tra le destre europee occidentali.

                            • Le nubi sull’economia
                            La guerra pesa, suscita scenari preoccupanti, offusca le previsioni. A cominciare dal quelle della Commissione europea:
                            - Eurozona: a febbraio stimava una crescita dell’eurozona al 4% per il 2022 e al 2,8 per il 2023, ora è scesa al 2,7 e al 2,3.
                            - Italia: Per l’Italia, la previsione è passata dal 4,1 al 2,4 per quest’anno e dal 2,3 all’1,9 per il prossimo.
                            -Inflazione: l’Unione a 27 passerà dal 2,9% del 2021 al 6,8 di quest’anno, per scendere nel 2023. Nell’eurozona, l’inflazione del 2023 toccherà il 6,1, «il tasso più alto nella storia dell’unione monetaria», sottolinea l’eurocommissario all’Economia Paolo Gentiloni.

                            •L’incognita del gas
                            L’embargo al gas russo, aggiunge Gentiloni, determinerebbe una «crescita negativa» per l’economia europea. Insomma una recessione. La Commissione sottolinea anche che l’Italia «essendo uno dei principali importatori di gas russo, sarebbe gravemente colpita da improvvise interruzioni delle forniture».

                            •Germania in picchiata
                            Con un Pil previsto all’1,6, la locomotiva d’Europa tocca il livello più basso tra i 27, esclusa l’Estonia. Bisogna avere questo dato in mente per inquadrare l’intervista che il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner ha rilasciato a Federico Fubini. I toni sono duri: chiede ai partner (sottinteso: anzitutto l’Italia) di abbassare debito e deficit, altrimenti la Banca centrale europea avrà difficoltà ad alzare i tassi per combattere l’inflazione; dice no al tetto al prezzo del gas (proposto dall’Italia), perché teme tagli dei russi alle forniture. No anche a un nuovo Recovery Plan postbellico. E no a un abbandono definitivo delle rigide regole di bilancio europee. È il volto tradizionale (e spaventato) della Germania, ma non l’unico.

                            •Addii
                            Se ne va dalla Russia la Renault, che cede allo Stato le sue attività per la cifra simbolica di un rublo. Ma l’abbandono più simbolico è quello di McDonald, che chiude i suoi 850 punti vendita. Per entrare nel primo, nel 1990, 30 mila persone si erano messe in coda nel gelo.

                            CorSera
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • Sean
                              Csar
                              • Sep 2007
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                              • In piedi tra le rovine
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                              Grazie al Cielo Putin ha bisogno dei miliardi di euro che gli arrivano dall'Europa in cambio del gas, è questo il motivo principale per cui non ha ancora chiuso i rubinetti e non ha mandato a zampe per aria mezzo continente.

                              Intanto sotto alle belle parole e al tifo da rimbambiti da eurovision, il puzzle europeo inizia a scomporsi. La Germania impone i suoi diktat, Orban le canta chiare, altri paesi mandano avanti gli amici più grossi e noi, come foglia al vento, di giorno siamo con quanto decidono USA/UE e di notte preghiamo per il contrario, cioè che qualche miracolo faccia finire la guerra salvandoci capra e cavoli, ovvero la faccia e l'economia - prima dell'autunno.

                              Non avverrà, le preghiere non saranno esaudite. La guerra è appena iniziata. Tutti subiranno le conseguenze delle loro decisioni e prese di posizione, noi per primi.
                              Last edited by Sean; 17-05-2022, 10:19:39.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                                Grazie al Cielo Putin ha bisogno dei miliardi di euro che gli arrivano dall'Europa in cambio del gas, è questo il motivo principale per cui non ha ancora chiuso i rubinetti e non ha mandato a zampe per aria mezzo continente.

                                Intanto sotto alle belle parole e al tifo da rimbambiti da eurovision, il puzzle europeo inizia a scomporsi. La Germania impone i suoi diktat, Orban le canta chiare, altri paesi mandano avanti gli amici più grossi e noi, come foglia al vento, di giorno siamo con quanto decidono USA/UE e di notte preghiamo per il contrario, cioè che qualche miracolo faccia finire la guerra salvandoci capra e cavoli, ovvero la faccia e l'economia - prima dell'autunno.

                                Non avverrà, le preghiere non saranno esaudite. La guerra è appena iniziata. Tutti subiranno le conseguenze delle loro decisioni e prese di posizione, noi per primi.

                                Sean, nessuno ci capisce più nulla. Ieri sera sentivo alla tv un analista geopolitico, persona stimata nel mondo accademico e non solo, affermare che secondo previsioni strategiche la guerra dovrebbe finire ad ottobre.

                                Facciamo il 7 che è il 70° compleanno di putin?

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