Originariamente Scritto da Sly83
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Cronaca e politica estera [Guerra Ucraina-Russia] Thread unico.
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SALOMONICAMENTE.
Di Marco Travaglio.
Siccome è bene attrezzarsi per tempo e non farsi trovare impreparati, stiamo studiando attentamente le Isole Salomone, simpatico arcipelago di un migliaio di atolli nell’Oceano Pacifico meridionale a Nord Est dell’Australia e a Sud Est della Papua Nuova Guinea, con 687 mila abitanti. L’isola più grande e famosa, che ospita la capitale Honiara, è Guadalcanal (teatro dell’omonima battaglia del 1942-’43 fra Alleati e giapponesi). Ma c’è anche Bougainville, che evoca i fiori. Le Salomone sono uno degli Stati più poveri dell’Oceania e del mondo: agricoltura, pesca, un po’ di turismo, qualche giacimento minerario non sfruttato. Il capo dello Stato è la regina d’Inghilterra, mentre il governo – dal 1978, fine del protettorato Uk – è espressione di un Parlamento elettivo. Il premier dal 2019, Manasseh Sogavare, ha riallacciato i rapporti con la Cina, scaricato Taiwan e firmato un accordo di cooperazione e sicurezza con i cinesi, che li autorizza a visite periodiche nei porti in cambio di aiuti economici.
La cosa non piace a Usa, Australia e Giappone, per la posizione strategica delle Salomone sulle rotte del Pacifico. Sogavare ribadisce che resta neutrale, ma Washington lo accusa di voler ospitare una base militare cinese. Nei giorni scorsi Biden ha inviato due alti funzionari nelle Hawaii, nelle Fiji, in Papua Nuova Guinea e nelle Salomone, suscitando l’ilarità del ministro degli ministro degli Esteri cinese Wang Yi: “Perché gli americani si prendono la briga di visitare un Paese insulare nel quale la loro ambasciata è rimasta chiusa per 29 anni?”.
Tre giorni fa la Casa Bianca ha minacciato di “rispondere di conseguenza” se le Salomone oseranno ospitare una base cinese, che avrebbe “potenziali implicazioni di sicurezza regionali”. E l’altroieri, malgrado le nuove smentite del premier, Daniel Kritenbrink, assistente del segretario di Stato per l’Asia orientale e il Pacifico, ha rifiutato di escludere un’azione militare nelle isole.
Nessuno spiega a che titolo gli Usa pretendono di decidere con chi possa accordarsi un Paese sovrano, che non è neppure loro alleato, dunque è libero di fare ciò che gli pare. Né con che faccia Biden impartisca lezioni alla Russia per aver fatto a un Paese confinante ciò che lui minaccia di fare a un Paese distante 9.600 km dalla California. Né, soprattutto, a chi dovremmo inviare le armi, o almeno i pedalò, nel caso di invasione Usa nelle Salomone. Al nostro primo alleato Nato che si sacrifica per noi salvandoci dalla penetrazione cinese nel Pacifico? O al popolo salomonese aggredito, in base all’articolo 11-bis della Costituzione Immaginaria che ripudia la guerra, ma ci impone di combatterle tutte con gli aggrediti? O, salomonicamente, a tutti e due? Ci facciano sapere.
Il Fatto...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da dott Visualizza MessaggioGiordano è catartico.Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza MessaggioMe lo immagino stasera dopo le recenti vicende che han toccato la sua emittente
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Per la verità avevo letto qualcosa tempo fa circa la Cina che cerca accordi qua e là con parecchie nazioni che si affacciano sul Pacifico, con accordi commerciali e simili e che poi mascherano intenzioni di qualcosa di altro, tipo che ristrutturi un porto ma ci metti pure una base...dovrei ricercare l'articolo o la fonte, perchè c'è una tale mole di informazioni in questi giorni che ricordarsi di tutto è difficile.
Comunque la sintesi è che la Cina guarda al Pacifico e stringe alleanze e accordi (commericali sulla carta) con paesi ben disposti o bisognosi.
Siccome il Pacifico gli americani lo considerano un proprio lago, un pò come l'Atlantico, calmata o quietata (speriamo) la situazione in Europa., forse sarà quell'oceano il teatro delle prossime crisi....ma di noi
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioTravaglio come al solito imbarazzante.
Il "nessuno spiega a che titolo", quando tutti sanno perché
Mamma mia il livello dell'opinionismo italiano è abissale
Perchè? Io non lo so...ma di noi
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioSALOMONICAMENTE.
Di Marco Travaglio.
Siccome è bene attrezzarsi per tempo e non farsi trovare impreparati, stiamo studiando attentamente le Isole Salomone, simpatico arcipelago di un migliaio di atolli nell’Oceano Pacifico meridionale a Nord Est dell’Australia e a Sud Est della Papua Nuova Guinea, con 687 mila abitanti. L’isola più grande e famosa, che ospita la capitale Honiara, è Guadalcanal (teatro dell’omonima battaglia del 1942-’43 fra Alleati e giapponesi). Ma c’è anche Bougainville, che evoca i fiori. Le Salomone sono uno degli Stati più poveri dell’Oceania e del mondo: agricoltura, pesca, un po’ di turismo, qualche giacimento minerario non sfruttato. Il capo dello Stato è la regina d’Inghilterra, mentre il governo – dal 1978, fine del protettorato Uk – è espressione di un Parlamento elettivo. Il premier dal 2019, Manasseh Sogavare, ha riallacciato i rapporti con la Cina, scaricato Taiwan e firmato un accordo di cooperazione e sicurezza con i cinesi, che li autorizza a visite periodiche nei porti in cambio di aiuti economici.
La cosa non piace a Usa, Australia e Giappone, per la posizione strategica delle Salomone sulle rotte del Pacifico. Sogavare ribadisce che resta neutrale, ma Washington lo accusa di voler ospitare una base militare cinese. Nei giorni scorsi Biden ha inviato due alti funzionari nelle Hawaii, nelle Fiji, in Papua Nuova Guinea e nelle Salomone, suscitando l’ilarità del ministro degli ministro degli Esteri cinese Wang Yi: “Perché gli americani si prendono la briga di visitare un Paese insulare nel quale la loro ambasciata è rimasta chiusa per 29 anni?”.
Tre giorni fa la Casa Bianca ha minacciato di “rispondere di conseguenza” se le Salomone oseranno ospitare una base cinese, che avrebbe “potenziali implicazioni di sicurezza regionali”. E l’altroieri, malgrado le nuove smentite del premier, Daniel Kritenbrink, assistente del segretario di Stato per l’Asia orientale e il Pacifico, ha rifiutato di escludere un’azione militare nelle isole.
Nessuno spiega a che titolo gli Usa pretendono di decidere con chi possa accordarsi un Paese sovrano, che non è neppure loro alleato, dunque è libero di fare ciò che gli pare. Né con che faccia Biden impartisca lezioni alla Russia per aver fatto a un Paese confinante ciò che lui minaccia di fare a un Paese distante 9.600 km dalla California. Né, soprattutto, a chi dovremmo inviare le armi, o almeno i pedalò, nel caso di invasione Usa nelle Salomone. Al nostro primo alleato Nato che si sacrifica per noi salvandoci dalla penetrazione cinese nel Pacifico? O al popolo salomonese aggredito, in base all’articolo 11-bis della Costituzione Immaginaria che ripudia la guerra, ma ci impone di combatterle tutte con gli aggrediti? O, salomonicamente, a tutti e due? Ci facciano sapere.
Il FattoLast edited by Ospite; 03-05-2022, 22:21:55.
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Originariamente Scritto da The_Shadow Visualizza MessaggioLa differenza è che "rispondere di conseguenza" non significa d'emblee invadere le salomone, come invece ha fatto la russia senza troppe riserve. Ci passa un oceano, di mezzo. Se poi il buon travaglio ha pronto un processo alle intenzioni, faccia pure, ma ci eviti il "benaltrismo"....ma di noi
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Originariamente Scritto da The_Shadow Visualizza MessaggioLa differenza è che "rispondere di conseguenza" non significa d'emblée invadere le salomone, come invece ha fatto la russia senza troppe riserve nei confronti dei suoi vicini. Ci passa un oceano, di mezzo. Se poi il buon travaglio ha pronto un processo alle intenzioni, faccia pure, ma ci eviti il "benaltrismo".
Che non ce lo aspettassimo, è un conto. Ma che non fosse una questione che si trascinava da anni e irrisolta, un altro.
Originariamente Scritto da Sean
mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioNon proprio d'emblee...che la Nato spinta fino agli estremi confini est, a toccare i nervi sensibili russi, avrebbe potuto provocare reazioni di massimo grado di gravità da parte della Russia, in occidente lo sapevano tutti da 20 anni.Originariamente Scritto da zuse Visualizza Messaggiooh beh, d'emblèe magari no
Che non ce lo aspettassimo, è un conto. Ma che non fosse una questione che si trascinava da anni e irrisolta, un altro.
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Ecco, su Salomone-Cina-USA l'avevo letto qua: https://it.insideover.com/politica/r...-salomone.html...ma di noi
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