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Cronaca e politica estera [Guerra Ucraina-Russia] Thread unico.

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    Originariamente Scritto da The_Shadow Visualizza Messaggio
    Sarò un pò tardo, ma abbiate pazienza. Spiegatemi una cosa.

    Se la russia interviene sui più disparati scenari internazionali - kosovo, libia, siria, corno d'africa, etc - è per tutelare la sua collocazione geopolitica.

    Se lo fanno gli USA/NATO, è allungare le mani sul globo per imporre un "one dimensional world".

    Esattamente, perchè la Russia non esporta una visione ideologica, quella unipolare basata sul democraticismo, il liberalismo, il globalismo, non veicola col suo intervento armato un cambio di stato genetico nei popoli, non mira alla sovversione del mondo instaurando un unico ordine che non riconosce alterità.

    La Russia non minaccia da presso sfere di influenze altrui. Non va dal Messico a chiedergli di entrare in una alleanza militare e non va in un'isola che appartiene alla Cina a farne un protettorato russo.

    Non ha basi militari sparse per i quattro angoli del pianeta, non convoca 40 nazioni per dettare la linea e non è circondata da cagnolini. Al massimo interviene, per l'appunto, in teatri geostrategici locali, dove ha interessi nazionali da preservare. Qualcuno mi deve spiegare che interessi avesse l'America in Vietnam, Corea, Iraq. Che interessi nell'espandere la Nato fin all'estremo est. Che interessi a mantenere uno stretto controllo su metà Europa e sul Giappone. Che interessi a proteggere Taiwan rischiando di scatenare una Ucraina 2.0.

    Perchè, se proprio vogliono fare i pompieri, non fanno una bella cosa e non si ritirano dall'Europa per esempio? L'opera umanitaria, se vogliamo definirla così, era liberare l'Europa dalle dittature...ottimo, una volta fatto possono anche sganciarsi ormai. Idem col Giappone: si ridia la piena libertà a quel popolo, a quella grande e antichissima nazione.

    Si ritiri da Taiwan e disinneschi già ora una guerra, se proprio vogliono fare i "pompieri". Dicano ad Israele di permettere la creazione di uno stato palestinese, se proprio vogliono mettere una parola di pace. Lascino in pace l'Iran, tolgano quelle sanzioni. Se ne tornino nel loro recinto e avremo un mondo senza (quasi) più guerre e tensioni.

    Pure questa si sarebbe potuta evitare se solo non avessero deciso da anni di voler puntare un coltello al fianco della Russia. La smettano di sentirsi i gendarmi del globo e il faro dell'universo mondo. Il mondo ci ha visto molto bene prima di loro e continuerà a farlo anche dopo.
    Last edited by Sean; 27-04-2022, 22:43:45.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Il fatto è che non credo che i paesi che sottostanno alla Nato e gli US POSSANO rompere questa alleanza. E non per una questione di ricatti, ma di semplice incapacità difensiva, militare e strategica. Questa alleanza garantisce un enorme potete difensivo che altrimenti i singoli paesi non hanno. Il Giappone come pensa di difendersi nel malaugurato caso che ad esempio, la Cina voglia dichiarargli ostilità?! Ma la stessa Europa, cosa fa se la Russia invade un altro stato Europeo?. È un po' più complicato di "essere servi", perché è fuori discussione che la protezione di questa alleanza garantisce una stabilità totale su vari scenari mondiali, che senza, rischia di creare un putiferio.

      È il classico esempio della deterrenza atomica.

      Crediamo seriamente che qualsiasi paese Europeo si mobiliterebbe per difenderne un altro aggratis?! E con quali risorse sopratutto dal momento che se guardiamo all'Italia, lo stato delle forze armate è quello che è e non ha bombe nucleari a fare da deterrente?! A parte la Francia, in Europa nessuno ha le sue atomiche, indi è soggiogato anche solo a parole da ciò che un paese armato nuclearmente vorrebbe ottenere. È una questione estremamente difficoltosa di bisogno comune e rinunciarci non è così scontato
      Originariamente Scritto da modgallagher
      gandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
      " tra noi sarebbe come abbinare un vino pregiato a un ottimo cibo " ..


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        Mosca all’Onu: “La denazificazione dell’Ucraina sarà completata”
        «La denazificazione dell'Ucraina sarà completata e i responsabili dei crimini saranno puniti»: lo ha detto, secondo la Tass, Sergey Leonidchenko, consigliere senior del Rappresentante permanente russo alle Nazioni Unite, denunciando anche l'esistenza di un centro di tortura ucraino a Mariupol. «I centri di tortura sono davvero impensabili nel 21° secolo e ci sono molte prove, molte prove oculari che il Servizio di sicurezza ucraino ha istituito un centro di tortura segreto presso l'aeroporto di Mariupol, che è cinicamente soprannominato la “biblioteca”». Leonidchenko ha parlato da una riunione informale del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. «Il centro è stato istituito nel 2014, quando il battaglione nazionalista Azov è stato ospitato a Mariupol. Questo centro è stato utilizzato per torturare, stuprare e uccidere "libri", come i neonazisti chiamavano i prigionieri del centro, civili sospettati di mancata lealtà al regime di Kiev». «Vi assicuro che i responsabili di questo e di altri crimini atroci saranno processati. Nessuno eviterà la punizione. La denazificazione dell'Ucraina sarà completata», ha concluso.

        La Gran Bretagna punta a «cacciare la Russia dall'intero territorio ucraino»

        La Gran Bretagna — con cui la Russia ha avuto, due giorni fa, un durissimo scambio diplomatico, legato alla legittimità di eventuali attacchi sul territorio russo da parte dell'Ucraina, con armi occidentali — continua a essere tra i Paesi più espliciti nell'affermare una posizione priva di compromessi nei confronti di Mosca.

        In un discorso tenuto nella serata di mercoledì, la ministra degli Esteri Liz Truss ha detto che le forze russe devono essere espulse «dall'intero territorio dell'Ucraina», e che la vittoria di Kiev è ormai diventata «un imperativo strategico» dell'Occidente.

        Non solo: «La crisi in Ucraina deve essere il «catalizzatore per il cambiamento» perché l'Occidente riveda il suo approccio alla sicurezza internazionale, e Vladimir Putin è un «disperato "operatore canaglia" senza alcun interesse per le norme internazionali».

        Per questo occorre «raddoppiare gli sforzi» e «non essere compiacenti»: «Se Putin avrò successo, ci saranno terribili conseguenze in tutto il mondo. Non ci sentiremo mai più al sicuro. Quindi dobbiamo essere preparati per il lungo periodo».


        Kherson introdurrà il rublo

        La città di Kherson, nel sud dell'Ucraina, che la Russia sostiene di aver preso sotto il proprio controllo, passerà all'uso del rublo, la moneta russa, dal primo maggio. Lo riporta l'agenzia statale russa Ria Novosti citata dalla Bbc. Il vice presidente dell'amministrazione militare e civile della regione, Kirill Stremousov, ha detto a Ria Novosti che il passaggio richiederà un periodo di 4 mesi, durante il quale saranno in circolazione sia il rublo che la grivnia ucraina.

        Repubblica-CorSera-La Stampa
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          Gas, che succede all’Italia se Putin ferma le forniture? La scadenza di maggio e le contromosse

          La prossima scadenza di pagamento per il gas fornito da Gazprom è previsto a fine maggio. Ma sono febbrili le interlocuzioni a Bruxelles per capire se lo schema del doppio conto presso Gazprombank — in euro e rublo — preteso da Mosca violi o meno il dispositivo di sanzioni deciso dall’Europa.
          Lo scenario dunque di un blocco del gas russo in Italia è più concreto che mai. Al Corriere della Sera martedì due fonti governative hanno evidenziato come stiano per arrivare in Consiglio dei ministri, già domani, le simulazioni allo studio del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani per azzerare le forniture di gas dalla Russia «assumendo diversi momenti di interruzione», «già tra maggio e giugno». È inevitabile che si andrà verso possibili razionamenti dei consumi.

          L’Italia è già in uno stato di pre-allarme dai primi giorni della guerra in Ucraina. La necessità dal mese di aprile in poi è riempire gli stoccaggi di gas in vista del prossimo inverno.

          Che cosa succederebbe?

          Se Mosca dovesse chiedere i rubinetti di gas, decisione che può prendere dall’oggi al domani seppur con un tempo tecnico di almeno 24 ore per il completo azzeramento del flusso, a pagare il prezzo più alto in assoluto sarebbero Germania e Italia (la prima dipende per 43 miliardi di metri cubi equivalenti al 51% del suo import, la seconda per 29 miliardi di metri cubi, ovvero il 40% del gas totale che importa).

          Si è già pensato di sopperire aumentando le importazioni da Algeria (21,1 miliardi di miliardi di metri cubi nel 2021) Qatar (6,9 miliardi) e Libia (3,2 miliardi), il che però si scontra con una situazione politica estremamente instabile che impedisce di potenziare i flussi nel gasdotto libico che arriva a Gela. Si ritiene si possa anche aumentare la produzione nazionale (scesa a 3,1 miliardi di metri cubi nel 2021), operazione che però richiede diversi mesi prima di diventare operativa.


          Lo studio della fondazione Mattei

          Secondo uno studio della Fondazione Eni-Enrico Mattei che utilizza specifici software di simulazione del mercato elettrico e del gas sotto diverse ipotesi, c’è ora il forte rischio di un razionamento, cioè dei «distacchi programmati» che si tradurrebbero in black out della corrente elettrica e tagli alle erogazioni di gas per uso industriale o per uso civile (riscaldamento e gas per cucinare).

          Questo perché, anche prendendo tutte le contromisure allo studio, mancherebbe comunque tra 8,9 e 10,5 miliardi di metri cubi di gas rispetto ai consumi di un anno normale.

          Nel decreto energia di domani filtra la necessità di riduzione dei consumi energetici, a partire dagli uffici pubblici, ma che, in caso di stop al gas di Mosca, potrebbero portare anche al distacco delle utenze industriali con un risparmio complessivo, senza compromettere il sistema, di circa 3 miliardi di metri cubi annui.

          Il decreto Sblocca-Trivelle

          Il governo nelle ultime settimane ha firmato una serie di accordi per diversificare gli approvvigionamenti. Dall’Algeria (pronta ad assicurare 9 miliardi di metri cubi annui in più dal 2023) a Congo ed Angola per circa 6 miliardi di metri cubi di gas naturale liquefatto (ma sempre dal 2023) passando per i circa 2,5 miliardi di metri cubi addizionali via Tap già dalla fine di quest’anno, che dovrebbe assicurarci in totale circa 22,5 miliardi di metri cubi aggiuntivi di gas, dalla fine dell’anno prossimo. A questi si aggiungeranno i 2 miliardi di metri cubi in più di gas domestico che il governo non sarebbe intenzionato ad accelerare con un nuovo decreto contenuto nel pacchetto energia chiamato sblocca-trivelle: modificherà il perimetro fissato dal Pitesai, cioè il piano regolatore dei giacimenti, per facilitare le aree vicine ai progetti Argo e Cassiopea di Eni in Sicilia che non saranno più incluse nelle zone off-limits per le attività di estrazione. Così la produzione dovrebbe ripartire grazie all’apporto assicurato da altri giacimenti nel basso Adriatico, tra Marche ed Emilia Romagna.

          La spinta delle centrali a carbone

          Fonti governative rivelano anche della necessità di rivitalizzare il “cuscinetto” garantito dalle centrali a carbone. Massimizzando il funzionamento delle 4 centrali (Fusina, Torrevaldaliga e Brindisi di Enel, Monfalcone di A2A) come spiegò il presidente del Consiglio Mario Draghi già a febbraio. Portando la capacità al 100%, si otterrebbe un risparmio di circa 3,5 miliardi di metri cubi annui. Ma l’operazione sarà comunque a tempo anche per l’impatto sulle emissioni di anidride carbonica.

          CorSera
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
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            Originariamente Scritto da The_Shadow Visualizza Messaggio
            https://amp.france24.com/en/live-new...bosnia-mission

            Intanto, visto che sui balcani il vostro interesse è zero, vi aggiorno sul fatto che, mentre la russia sta buttando da tempo benzina sul fuoco in bosnia, gli USA sono gli unici che stanno cercando di fare i pompieri.
            Mi pare che non sia così disinteressato il presunto aiuto US eh.
            Nessuno dei due è un buon samaritano
            "It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"

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              Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
              Gas, che succede all’Italia se Putin ferma le forniture? La scadenza di maggio e le contromosse

              La prossima scadenza di pagamento per il gas fornito da Gazprom è previsto a fine maggio. Ma sono febbrili le interlocuzioni a Bruxelles per capire se lo schema del doppio conto presso Gazprombank — in euro e rublo — preteso da Mosca violi o meno il dispositivo di sanzioni deciso dall’Europa.
              Lo scenario dunque di un blocco del gas russo in Italia è più concreto che mai. Al Corriere della Sera martedì due fonti governative hanno evidenziato come stiano per arrivare in Consiglio dei ministri, già domani, le simulazioni allo studio del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani per azzerare le forniture di gas dalla Russia «assumendo diversi momenti di interruzione», «già tra maggio e giugno». È inevitabile che si andrà verso possibili razionamenti dei consumi.

              L’Italia è già in uno stato di pre-allarme dai primi giorni della guerra in Ucraina. La necessità dal mese di aprile in poi è riempire gli stoccaggi di gas in vista del prossimo inverno.

              Che cosa succederebbe?

              Se Mosca dovesse chiedere i rubinetti di gas, decisione che può prendere dall’oggi al domani seppur con un tempo tecnico di almeno 24 ore per il completo azzeramento del flusso, a pagare il prezzo più alto in assoluto sarebbero Germania e Italia (la prima dipende per 43 miliardi di metri cubi equivalenti al 51% del suo import, la seconda per 29 miliardi di metri cubi, ovvero il 40% del gas totale che importa).

              Si è già pensato di sopperire aumentando le importazioni da Algeria (21,1 miliardi di miliardi di metri cubi nel 2021) Qatar (6,9 miliardi) e Libia (3,2 miliardi), il che però si scontra con una situazione politica estremamente instabile che impedisce di potenziare i flussi nel gasdotto libico che arriva a Gela. Si ritiene si possa anche aumentare la produzione nazionale (scesa a 3,1 miliardi di metri cubi nel 2021), operazione che però richiede diversi mesi prima di diventare operativa.


              Lo studio della fondazione Mattei

              Secondo uno studio della Fondazione Eni-Enrico Mattei che utilizza specifici software di simulazione del mercato elettrico e del gas sotto diverse ipotesi, c’è ora il forte rischio di un razionamento, cioè dei «distacchi programmati» che si tradurrebbero in black out della corrente elettrica e tagli alle erogazioni di gas per uso industriale o per uso civile (riscaldamento e gas per cucinare).

              Questo perché, anche prendendo tutte le contromisure allo studio, mancherebbe comunque tra 8,9 e 10,5 miliardi di metri cubi di gas rispetto ai consumi di un anno normale.

              Nel decreto energia di domani filtra la necessità di riduzione dei consumi energetici, a partire dagli uffici pubblici, ma che, in caso di stop al gas di Mosca, potrebbero portare anche al distacco delle utenze industriali con un risparmio complessivo, senza compromettere il sistema, di circa 3 miliardi di metri cubi annui.

              Il decreto Sblocca-Trivelle

              Il governo nelle ultime settimane ha firmato una serie di accordi per diversificare gli approvvigionamenti. Dall’Algeria (pronta ad assicurare 9 miliardi di metri cubi annui in più dal 2023) a Congo ed Angola per circa 6 miliardi di metri cubi di gas naturale liquefatto (ma sempre dal 2023) passando per i circa 2,5 miliardi di metri cubi addizionali via Tap già dalla fine di quest’anno, che dovrebbe assicurarci in totale circa 22,5 miliardi di metri cubi aggiuntivi di gas, dalla fine dell’anno prossimo. A questi si aggiungeranno i 2 miliardi di metri cubi in più di gas domestico che il governo non sarebbe intenzionato ad accelerare con un nuovo decreto contenuto nel pacchetto energia chiamato sblocca-trivelle: modificherà il perimetro fissato dal Pitesai, cioè il piano regolatore dei giacimenti, per facilitare le aree vicine ai progetti Argo e Cassiopea di Eni in Sicilia che non saranno più incluse nelle zone off-limits per le attività di estrazione. Così la produzione dovrebbe ripartire grazie all’apporto assicurato da altri giacimenti nel basso Adriatico, tra Marche ed Emilia Romagna.

              La spinta delle centrali a carbone

              Fonti governative rivelano anche della necessità di rivitalizzare il “cuscinetto” garantito dalle centrali a carbone. Massimizzando il funzionamento delle 4 centrali (Fusina, Torrevaldaliga e Brindisi di Enel, Monfalcone di A2A) come spiegò il presidente del Consiglio Mario Draghi già a febbraio. Portando la capacità al 100%, si otterrebbe un risparmio di circa 3,5 miliardi di metri cubi annui. Ma l’operazione sarà comunque a tempo anche per l’impatto sulle emissioni di anidride carbonica.

              CorSera
              Tutto bellissimo. Io nel dubbio prenoto un seminario sul metodo Wim Hof.

              Inviato dal mio SM-G991B utilizzando Tapatalk
              Last edited by SimoneBW; 28-04-2022, 08:49:12.

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                Una economia di razionamento, con deperimento della capacità industriale, della produzione (già ora compromessa dal caro-bollette), con le case col riscaldamento e la luce "a distacchi programmati", nel mentre l'inflazione galoppa, le bollette schizzano, la famiglie più povere attingono ai loro risparmi e si entra in una drammatica fase di incertezza e di pericolo per la tenuta complessiva del sistema sociale, economico, produttivo del Paese.

                Questi (e altri verranno) i risultati della follia di aver appoggiato guerrafondai come Stati Uniti e Gran Bretagna, che dipendenze energetiche però non ne hanno e possono permettersi di prolungare la guerra fino all'ultimo ucraino, anzi dandosi il cervellotico obiettivo di "cacciare i russi da tutta l'Ucraina" - tutta...nel mentre aspettiamo che qualcuno seghi un gambo del trono a Putin, ma nel frattempo chi resta segato siamo noi, il sistema-Italia, la gente, le famiglie, le aziende.

                Sacrifici immani e che sul fronte bellico, come ha dichiarto ieri Scholz, non porteranno a niente. Solo nella testa e nella propaganda di Draghi-Lukashenko interruzione del gas russo uguale fine della guerra.

                Silente il parlamento nel mentre i servi del padrone americano portano l'Italia in un sentiero di rovi e di spine che si infiggeranno nelle carni e sulla qualità di vita degli italiani. Auguriamoci una qualche manovra di palazzo tesa a tirare fuori l'Italia da questa follia antinazionale. In fondo l'anno prossimo si vota, magari far passare l'autunno/inverno al ghiaccio, e con la produzione ferma, per qualcuno non è una prospettiva allettante, nell'attesa che i "russi vengano cacciati da tutta l''Ucraina" come inciso adesso sui dischi de La voce del padrone.
                Last edited by Sean; 28-04-2022, 09:05:53.
                ...ma di noi
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                  Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
                  Quello che si prospetta e’ uno scenario di stagflazione che chiaramente interessera’ tutti.

                  La pacchia per la nostra generazione e’ finita.
                  Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
                  Euro ai minimi e materie prime ai massimi combo devastante.


                  Per tutti.


                  “Razionamenti” non improbabili per energia e presumo per l’alimentare.


                  Quest’ultimo sara’ la vera “novita’” per tutti noi.

                  A inizio marzo la questione era gia’ chiara ed evidente a dispetto delle assurde aspettative degli inguaribili ottimisti.


                  E’ tempo di piantarla di perdere troppo tempo appresso alle fesserie da social network o da salotto televisivo, commentando e inalberandosi per questa i quella opinione.


                  Ragazzi, sara’ d’urissima.


                  Poi si potra’ voler maledire Putin, si potra’ avere simpatie o antipatie per Zelensky, si potra’ ringraziare o inveire contro gli USA, ma il sugo di tutta la storia e’ che questi mesi e gli anni a venire non porteranno nulla di migliore rispetto al passato.


                  Stiamo dentro il piu’ grande spreco di tempo, denaro, risorse della Storia.


                  All’indomani di ogni grande conflitto mondiale dello scorso secolo esistevano presupposti per un miglioramento ed un’elevazione sociale ed economica, adesso siamo all’inizio di una discesa (nella fattispecie, cosa iniziata per l’Italia gia’ da decenni).


                  Auguri a chi ha figli, almeno ha una speranza.


                  Tutti gli altri...boh si vivra’ per soddisfare esigienze di base colorate di benessere che crepera’ con l’ultimo respiro.





                  Ps: poi magari mi sbaglio e dopo si andra’ molto meglio, ma in nessun caso credo ci si risparmiera’ le forche caudine.



                  Originariamente Scritto da Giampo93
                  Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                    Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
                    A inizio marzo la questione era gia’ chiara ed evidente a dispetto delle assurde aspettative degli inguaribili ottimisti.


                    E’ tempo di piantarla di perdere troppo tempo appresso alle fesserie da social network o da salotto televisivo, commentando e inalberandosi per questa i quella opinione.


                    Ragazzi, sara’ d’urissima.


                    Poi si potra’ voler maledire Putin, si potra’ avere simpatie o antipatie per Zelensky, si potra’ ringraziare o inveire contro gli USA, ma il sugo di tutta la storia e’ che questi mesi e gli anni a venire non porteranno nulla di migliore rispetto al passato.


                    Stiamo dentro il piu’ grande spreco di tempo, denaro, risorse della Storia.


                    All’indomani di ogni grande conflitto mondiale dello scorso secolo esistevano presupposti per un miglioramento ed un’elevazione sociale ed economica, adesso siamo all’inizio di una discesa (nella fattispecie, cosa iniziata per l’Italia gia’ da decenni).


                    Auguri a chi ha figli, almeno ha una speranza.


                    Tutti gli altri...boh si vivra’ per soddisfare esigienze di base colorate di benessere che crepera’ con l’ultimo respiro.





                    Ps: poi magari mi sbaglio e dopo si andra’ molto meglio, ma in nessun caso credo ci si risparmiera’ le forche caudine.
                    Io volevo partire con la definizione, ma date le prospettive credo inizierò a mangiare come un bovino, in attesa dei razionamenti. Detto ciò a me preoccupa, e tanto, come verranno gestiti i razionamenti. Perché in ambito civile, se non razioni alla fonte, il razionamento verrà fatto dal mercato.

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                      Eni in procinto di aprire un conto presso Gazprombank per aderire al meccanismo di pagamenti in rubli del gas russo.

                      Il gruppo Eni SpA si sta preparando ad aprire conti in rubli presso Gazprombank Jsc, consentendole di aderire alle richieste di Mosca che prevedono un meccanismo di conversione in rubli dei soldi pagati per acquistare il gas. Lo scrive l’agenzia Bloomberg citando persone che hanno familiarità con la questione. Il gruppo non ha voluto commentare. …


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                        Originariamente Scritto da SimoneBW Visualizza Messaggio
                        Eni in procinto di aprire un conto presso Gazprombank per aderire al meccanismo di pagamenti in rubli del gas russo.

                        Il gruppo Eni SpA si sta preparando ad aprire conti in rubli presso Gazprombank Jsc, consentendole di aderire alle richieste di Mosca che prevedono un meccanismo di conversione in rubli dei soldi pagati per acquistare il gas. Lo scrive l’agenzia Bloomberg citando persone che hanno familiarità con la questione. Il gruppo non ha voluto commentare. …


                        Inviato dal mio moto g 5G plus utilizzando Tapatalk
                        L'UE ha dato direttive chiare. Vedremo cosa farà la Germania. Se loro pagheranno in rubli noi avremmo la scusa per accodarci.

                        La Germania non può assolutamente fare a meno del gas russo.
                        ...ma di noi
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                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                          Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio

                          Stiamo dentro il piu’ grande spreco di tempo, denaro, risorse della Storia.


                          All’indomani di ogni grande conflitto mondiale dello scorso secolo esistevano presupposti per un miglioramento ed un’elevazione sociale ed economica, adesso siamo all’inizio di una discesa (nella fattispecie, cosa iniziata per l’Italia gia’ da decenni).

                          Sembra molto sproporzionato questo giudizio viste le conseguenze delle precedenti guerre mondiali.

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                            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                            Esattamente, perchè la Russia non esporta una visione ideologica, quella unipolare basata sul democraticismo, il liberalismo, il globalismo, non veicola col suo intervento armato un cambio di stato genetico nei popoli, non mira alla sovversione del mondo instaurando un unico ordine che non riconosce alterità.

                            La Russia non minaccia da presso sfere di influenze altrui. Non va dal Messico a chiedergli di entrare in una alleanza militare e non va in un'isola che appartiene alla Cina a farne un protettorato russo.

                            Non ha basi militari sparse per i quattro angoli del pianeta, non convoca 40 nazioni per dettare la linea e non è circondata da cagnolini. Al massimo interviene, per l'appunto, in teatri geostrategici locali, dove ha interessi nazionali da preservare. Qualcuno mi deve spiegare che interessi avesse l'America in Vietnam, Corea, Iraq. Che interessi nell'espandere la Nato fin all'estremo est. Che interessi a mantenere uno stretto controllo su metà Europa e sul Giappone. Che interessi a proteggere Taiwan rischiando di scatenare una Ucraina 2.0.

                            Perchè, se proprio vogliono fare i pompieri, non fanno una bella cosa e non si ritirano dall'Europa per esempio? L'opera umanitaria, se vogliamo definirla così, era liberare l'Europa dalle dittature...ottimo, una volta fatto possono anche sganciarsi ormai. Idem col Giappone: si ridia la piena libertà a quel popolo, a quella grande e antichissima nazione.

                            Si ritiri da Taiwan e disinneschi già ora una guerra, se proprio vogliono fare i "pompieri". Dicano ad Israele di permettere la creazione di uno stato palestinese, se proprio vogliono mettere una parola di pace. Lascino in pace l'Iran, tolgano quelle sanzioni. Se ne tornino nel loro recinto e avremo un mondo senza (quasi) più guerre e tensioni.

                            Pure questa si sarebbe potuta evitare se solo non avessero deciso da anni di voler puntare un coltello al fianco della Russia. La smettano di sentirsi i gendarmi del globo e il faro dell'universo mondo. Il mondo ci ha visto molto bene prima di loro e continuerà a farlo anche dopo.
                            Ma questa non e' la visione degli USA...sono alleati con decine di autocrazie in giro per il mondo. Hanno cercato qualche regime change per implementare governi democratici ma lo hanno fatto per 8 anni nell' Era Bush. Non e' il loro modus operandi

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                              Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
                              Sembra molto sproporzionato questo giudizio viste le conseguenze delle precedenti guerre mondiali.
                              dici quetso perchè ritieni che gli attuali sforzi e penalizzazioni servano ad evitarla?
                              "It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"

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                                Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio

                                La pacchia per la nostra generazione e’ finita.
                                Continuo a chiedere quando sia iniziata. No perché io nel 2008 facevo il secondo liceo...

                                Inviato dal mio Mi 9T Pro utilizzando Tapatalk
                                Originariamente Scritto da claudio96

                                sigpic
                                più o meno il triplo

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