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Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
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Putin torna a parlare: «La Russia non tollererà il genocidio nel Donbass ma non vogliamo isolarci dal mondo»
Vladimir Putin torna a parlare. In occasione del suo viaggio nella regione di Amur per un incontro con il presidente della Bielorussia Alexandr Lukashenko, lo Zar ha lanciato segnali all’Occidente sulla guerra in Ucraina. Il presidente ha elogiato le truppe russe che «hanno agito in modo coraggioso ed efficiente e hanno utilizzato le armi più moderne». Parlando durante una cerimonia di premiazione al Cosmodromo di Vostochny come riporta l’agenzia di stampa Reuters, Putin ha aggiunto di non aver dubbi sul successo dell'”Operazione Speciale” lanciata il 24 febbraio, sostenendo che ha obiettivi nobili e che la Russia non tollererà il “genocidio” in Donbass e che la campagna era necessaria per proteggersi. Infine, ha concluso, la Russia «non ha intenzione di isolarsi dal resto del mondo».
Inviato dal mio SM-G998B utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Originariamente Scritto da The_machine Visualizza MessaggioRipeto, hai espresso un giudizio sulla mia oggettività, quindi ti sei spinto oltre l'analisi critica dei fatti (stranamente non ti sei chiesto se i corridori umanitari fossero attuabili o meno). La cosa ci può stare perché in una discussione ha senso entrare anche nel merito del modo di pensare di chi ha un punto di vista diverso dal nostro. Solo poi non bisogna stupirsi se quell'analisi torna indietro al mittente. Su 100 post che fai 99 sono critiche del governo ucraino, quindi non posso non farmi una certa idea anche se poi "chiarisci" il tuo punto di vista.
Detto questo rientrerei (come dici) nel perimetro cronaca e analisi di quanto sta accadendo senza annoiare troppo chi ci legge con i nostri psicodrammi.
Tra l'altro sta cosa mi ha permesso di specificare come la penso visto che per me è chiaro fin dall'inizio ma evidentemente non lo avevo reso in modo chiaro. I miei post sono principalmente critici verso l'occidente perchè ritengo sia l'unica controparte su cui valga la pena fare della critica e dove una critica abbia senso.
La cosa che più mi preoccupa è che da inizio guerra sembra che molte azioni e dichiarazioni siano state fatte sulla pressione del momento e poi trovarsi la settimana successiva a stupirsi o lamentarsi di quelle che sono conseguenze ovvie o facilmente prevedibili. Questo mi preoccupa molto perchè significa o sbagliare le valutazioni, oppure vivere "alla giornata" e visto cosa c'è in gioco non mi pare di ottimo auspicio. Anche perchè se, come è giusto e naturale che sia, l'ucraina ha esigenze e incombenze imminenti e vitali e le sue mosse e dichiarazioni partono da lì, l'occidente ha il lusso di potersi permettere un orizzonte di valutazione più ampio che deve sfruttare o meglio che deve valorizzare altrimenti l'escalation finale con l'inizio della guerra anche per noi è solo questione di tempo."It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"
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Originariamente Scritto da Nemesis84 Visualizza MessaggioLa cosa che più mi preoccupa è che da inizio guerra sembra che molte azioni e dichiarazioni siano state fatte sulla pressione del momento e poi trovarsi la settimana successiva a stupirsi o lamentarsi di quelle che sono conseguenze ovvie o facilmente prevedibili.
L'escalation del conflitto lo ritieni ancora così probabile? A me pare che questo rischio si vada sempre più riducendo dopo un picco iniziale.
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Film ben fatto, essenziale, al limite del documentaristico
Terrorizzò tutti i bambini dell' epoca.
Il film descrive bene l'escalation che dalle tensioni diplomatiche, alle invasioni di territori (anche qui ovviamente da parte dei russi cattivi), porta alla catastrofe.
Il film non dice chiaramente "chi ha iniziato" , ma come da titolo, si sofferma su ciò che rimane.
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Originariamente Scritto da The_machine Visualizza MessaggioL'impressione ad oggi è che siano stati i russi ad aver fatto diversi errori di valutazione con la conseguente necessità di rivedere i propri piani.
L'escalation del conflitto lo ritieni ancora così probabile? A me pare che questo rischio si vada sempre più riducendo dopo un picco iniziale.
L'escalation mi preoccupa, perchè mi pare che una parte dell'occidente voglia "sfruttare" la debolezza della Russia per colpirla e ridimensionarne il peso, per farlo indirettamente significa continuare ad aumentare la pressione sulla Russia anche militarmente e non potendo ingaggiarsi direttamente significa trovare delle situazione sempre più borderline per armare l'Ucraina. Più aumentano le zone grigie di aiuto più c'è il rischio che un preteso inneschi una serie di reazioni a catena e mi pare che specialmente US e UK siano tendenzialmente disposti a correre il rischio. La Russia certamente non vuole un conflitto convenzionale con eserciti occidentali dato che non reggerebbe, quindi in uno scenario del genere il rischio del livello successivo è un attimo, magari non il nuk'em all ma mini nuke e bombe sporche si."It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"
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Non esisterà un uso di nucleare tattico, a basso potenziale che dir si voglia
Nel senso che se si farà questo passo non si potrà più tornare indietro e sarà inevitabile che partano le testate "vere"
Un uso "ragionato" dell' arma nucleare, da entrambe le parti mi sembra, alla luce di come è l'essere umano, una felice utopia che ha un po' dell'ingenuo
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Originariamente Scritto da Testa Visualizza MessaggioNon esisterà un uso di nucleare tattico, a basso potenziale che dir si voglia
Nel senso che se si farà questo passo non si potrà più tornare indietro e sarà inevitabile che partano le testate "vere"
Un uso "ragionato" dell' arma nucleare, da entrambe le parti mi sembra, alla luce di come è l'essere umano, una felice utopia che ha un po' dell'ingenuo
Personalmente mi fa più paura il secondo del primo."It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"
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Voci di arresto a Mosca per Surkov, l’ex ideologo di Putin
L’ex deputato della Duma ed ex vicepremier russo Vladislav Surkov, fino a poco tempo fa uno dei più stretti consiglieri personali di Putin e considerato il suo ideologo, sarebbe stato messo agli arresti domiciliari. Lo afferma l’ex deputato russo Ilya Ponomarev citato dalla Pravda. Lo stesso Pomomarev spiega che al momento non ci sono conferme. Surkov, 57 anni, imprenditore e politico, per anni è stato una figura chiave nell’amministrazione Putin, tanto da essere soprannominato il «Rasputin del Cremlino». Caduto in disgrazia dopo l’inizio della guerra contro l’Ucraina, era stato allontanato dal presidente russo a fine febbraio.
Nehammer, «non ottimista» dopo incontro con Putin
Il cancelliere austriaco, Nehammer, si è detto «non ottimista» dopo il suo incontro ieri con il leader russo Putin. Secondo il leader di Vienna il presidente russo è «intrappolato» nella sua logica sulla natura del conflitto. «Putin - ha aggiunto - è dentro uno stato d’animo la cui logica è dettata dalal guerra e si comporta di conseguenza», ha detto parlando con la stampa austriaca.
Zelensky: senza bando del gas, nessuno stop dei crimini
Senza il bando totale del gas russo, non ci sarà alcuna sicurezza di uno stop ai crimini della Russia nella guerra contro l’Ucraina: lo ha affermato il presidente ucraino Zelensky.
I russi fermano la fuga dei militari ucraini da Mariupol
Un centinaio di militari ucraini sarebbe stato bloccato dall’esercito russo mentre tentava di evadere dalla città assediata di Mariupol, secondo quanto afferma il ministero della Difesa russo, citato dall’agenzia russa Tass, che li definisce miliziani «nazionalisti». Mosca afferma che con raid aerei e bombardamenti d’artiglieria ne avrebbero uccisi una cinquantina, costringendo altri 42 alla resa. I militari ucraini, secondo Mosca, erano in tutto un centinaio su veicoli blindati e «hanno cercato di sfondare dal territorio dello stabilimento e di lasciare la città in direzione nord», ha aggiunto. La Tass afferma che nell’operazione i russi hanno distrutto anche tre carri armati, cinque veicoli trasporto truppe e sette altri veicoli ucraini.
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioL'arresto di Surkov, se fosse confermato, non me lo aspettavo proprio"It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"
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Originariamente Scritto da Testa Visualizza MessaggioFilm ben fatto, essenziale, al limite del documentaristico
Terrorizzò tutti i bambini dell' epoca.
Il film descrive bene l'escalation che dalle tensioni diplomatiche, alle invasioni di territori (anche qui ovviamente da parte dei russi cattivi), porta alla catastrofe.
Il film non dice chiaramente "chi ha iniziato" , ma come da titolo, si sofferma su ciò che rimane.
Non un capolavoro questo ma ha fatto epoca. A me piaceva Il pianeta delle scimmie, del decennio precedente mi pare. Ma aveva iniziato Kubrick col Dottor Stranamore.
Incidentalmente notiamo come siano tutti film americani, produzioni americane, registi americani. Un'epoca dunque dove gli autori intercettavano questo timore che albergava in occidente circa un possibile conflitto con l'Unione Sovietica, e c'era questa forte coscienza critica, anche in America, verso la corsa agli armamenti, agli sbocchi cataclismatici che avrebbero potuto produrre, per cui, come hai notato, non si individuava (l'arte filmica non individuava) il colpevole nell'Est, non si scindeva il mondo in buoni vs cattivi ma (come anche ne Il pianeta delle scimmie e appunto The day after ecc...) si diceva verso tutti: state attenti a quello che fate.
In questo l'America la trovo cambiata, lo scrivevo ieri. Si è radicalizzato un pensiero per cui il mondo è quello occidentale, il bene/buono/bello sono quelli occidentali e il resto è da convertire con le buone o con le cattive.
Ci si sta riarmando peggio di allora. La Cina chi era? Adesso vuol sedersi anch'essa al tavolo...e in occidente o sei con una parte o automaticamente un filo-altro: se Kubrick avesse girato Dottor Stranamore oggi sarebbe stato bandito dal consesso occidentale, perchè individuava proprio nella volontà di potenza e nella paranoia USA la causa del disastro apocalittico finale.Last edited by Sean; 12-04-2022, 13:25:04....ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioMe lo ricordo bene, lo vidi al cinema quando uscì, 50 secoli fa ormai. Era un clima da guerra fredda si producevano spesso film simili, sulle catastrofi da guerra nucleare.
Non un capolavoro questo ma ha fatto epoca. A me piaceva Il pianeta delle scimmie, del decennio precedente mi pare. Ma aveva iniziato Kubrick col Dottor Stranamore.
Incidentalmente notiamo come siano tutti film americani, produzioni americane, registi americani. Un'epoca dunque dove gli autori intercettavano questo timore che albergava in occidente circa un possibile conflitto con l'Unione Sovietica, e c'era questa forte coscienza critica, anche in America, verso la corsa agli armamenti, agli sbocchi cataclismatici che avrebbero potuto produrre, per cui, come hai notato, non si individuava (l'arte filmica non individuava) il colpevole nell'Est, non si scindeva il mondo in buoni vs cattivi ma (come anche ne Il pianeta delle scimmie e appunto The day after ecc...) si diceva verso tutti: state attenti a quello che fate.
In questo l'America la trovo cambiata, lo scrivevo ieri. Si è radicalizzato un pensiero per cui il mondo è quello occidentale, il bene/buono/bello sono quelli occidentali e il resto è da convertire con le buone o con le cattive.
Ci si sta riarmando peggio di allora. La Cina chi era? Adesso vuol sedersi anche lei al tavolo...e in occidente o sei con una parte o automaticamente un filo-altro: se Kubrick avesse girato Dottor Stranamore oggi sarebbe stato bandito dal consesso occidentale, perchè individuava proprio nella volontà di potenza e nella paranoia USA la causa del disastro apocalittico finale.
Questo film però, realizzato per la TV, ha avuto un grosso impatto emotivo sulla popolazione, proprio perché esce da una logica "spettacolo" tipicamente Usa, e "si fa" documentario.
Oltretutto vi è anche la parte in cui si ricorre, inizialmente, alle testate a basso potenziale (non mi ricordo in che zona d'Europa, forse in Germania) quando gli eserciti si erano già "toccati"
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioL'arresto di Surkov, se fosse confermato, non me lo aspettavo proprio
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Originariamente Scritto da Testa Visualizza MessaggioConcordo praticamente su tutto.
Questo film però, realizzato per la TV, ha avuto un grosso impatto emotivo sulla popolazione, proprio perché esce da una logica "spettacolo" tipicamente Usa, e "si fa" documentario.
Oltretutto vi è anche la parte in cui si ricorre, inizialmente, alle testate a basso potenziale (non mi ricordo in che zona d'Europa, forse in Germania) quando gli eserciti si erano già "toccati"
Per l'appunto si inizia da uno scontro localizzato (dove si arriva all'uso di atomiche tattiche) per poi, graduandosi in una escalation, arrivare alla guerra globale.
Sempre dell'epoca c'è First Strike: https://en.wikipedia.org/wiki/First_Strike_(1979_film) anche questo più documentario che fiction, con realistiche ricostruzioni di come si lanciano i missili balistici, dei comandi strategici che vengono dislocati sugli aerei e insomma di tutta la cronaca ad una reazione ad un "primo colpo" nucleare, lì si ipotizza lanciato dalla Unione Sovietica ovviamente.
Si trova sul Tubo, in due parti mi pare....ma di noi
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